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“L'intervento sulla diga di Poggio dei Pini, con la realizzazione delle opere accessorie, è di particolare importanza per la messa in sicurezza di un’area già teatro di eventi drammatici. Parliamo di lavori attesi da tempo. Con la consegna dei lavori possono finalmente partire i cantieri. Quello del contrasto al dissesto idrogeologico rappresenta un tema centrale per l’Isola e una priorità per la Regione che nell’ultima Finanziaria ha stanziato 149 milioni di euro per la progettazione e realizzazione di interventi mirati a questo scopo”.

Lo dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas, che questa mattina ha partecipato all’incontro in programma a Poggio dei Pini, nel territorio di Capoterra, in occasione della consegna dei lavori di messa in sicurezza della diga. Presente l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, il sindaco di Capoterra, i rappresentanti della Cooperativa Poggio dei Pini e i vertici e i tecnici del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, ente responsabile dell’invaso e soggetto attuatore dell’intervento finanziato dalla Regione per oltre cinque milioni di euro.

L’intervento di messa in sicurezza, più nello specifico, prevede la realizzazione di uno sfioratore superficiale dal lago principale (con annesso un manufatto di manovra e controllo dei sistemi di scarico), l’allargamento del canale fugatore, la mitigazione ambientale delle sponde, la sistemazione della piccola diga a valle, la realizzazione della casa di guardia dello sbarramento e la realizzazione dell’interconnessione da cui sarà resa disponibile l’acqua per un futuro utilizzo irriguo. I lavori seguiranno più fasi in funzione della tutela ambientale.

“La consegna dei lavori – dichiara l’assessore Saiu – rappresenta un momento importante per un’opera strategica per la comunità del territorio e sulla quale la Regione si è già detta disponibile anche a un’integrazione delle risorse finanziarie, qualora questa si rendesse necessaria. L’opera consentirà di raggiungere livelli importanti e il transito in sicurezza di una portata d’acqua superiore a quella che si verificò in occasione della drammatica alluvione del 2008. L’intervento sulla diga di Poggio dei Pini, portato avanti dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, testimonia la proficua collaborazione tra la Regione e i Consorzi di Bonifica dell’Isola. La lotta al dissesto idrogeologico rappresenta una delle sfide più importanti per chi governa e governerà la Sardegna”

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Undici milioni di euro per le Gestioni Associate, ovvero Unioni dei Comuni,  Comunità montane e Rete metropolitana del Nord Sardegna. La Sardegna, con il riparto della quota assegnata dallo Stato per l’annualità 2023, risulta ai primi posti nella classifica delle regioni italiane beneficiarie delle risorse per il funzionamento degli Enti Associati, che verranno attribuite con i criteri del Fondo Unico. Sono inoltre in liquidazione da parte dell’Assessorato degli Enti locali i circa 480 milioni di euro previsti dal Fondo Unico per i Comuni.

“Superare le difficoltà legate alla frammentazione dei piccoli comuni e proseguire lungo la strada del conseguimento di una maggiore efficienza delle funzioni amministrative e dei servizi ai cittadini sardi è il primo obiettivo che ci siamo dati per migliorare l’assetto degli Enti locali, prestando attenzione ai territori e valorizzandone le peculiarità – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris - L’importante lavoro effettuato dagli uffici, che ha portato all’assegnazione delle risorse, va esattamente in questa direzione”.

Incentivando e sostenendo le Gestioni Associate tra i Comuni, prosegue l’Assessore Salaris, “andiamo a incidere direttamente sulla vita dei cittadini che spesso, specie per i Comuni più piccoli e isolati, si scontrano con problemi legati proprio alla gestione amministrativa: i servizi si erogano con un’Amministrazione efficace. Ecco allora che la necessità di offrire maggiori servizi va di pari passo con le misure studiate dalla Giunta per combattere lo spopolamento e l’isolamento”, ha concluso l’Assessore Salaris. 

Solo per quanto riguarda le assegnazioni statali (sempre in riferimento alle Gestioni Associate), le risorse sono aumentate nel biennio 22-23 di circa un milione e mezzo di euro. A queste si aggiungono ulteriori 11 milioni di euro circa di fondi regionali annui che per il 2023 portano la cifra complessiva a circa 22 milioni di euro. Le risorse verranno assegnate a breve, dopo la ricognizione che faranno gli uffici per quanto riguarda i servizi erogati ai cittadini e ai loro Comuni.

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Il patrimonio archeologico e l’antico culto della Dea madre della Sardegna volano in Ungheria grazie al progetto Identity Lab del Centro di intervento teatrale Il crogiuolo diretto da Rita Atzeri, in collaborazione con l’AITEF regionale Sardegna e con il Circolo dei Sardi in Ungheria. Lo fa con un doppio appuntamento rivolto agli alunni del liceo Santo Ladislao di Budapest, la mattina di Venerdì 14 e sabato 15 aprile alle ore 10:00, e con un terzo incontro, aperto a tutti e in particolare ai giornalisti ungheresi, nel pomeriggio di sabato 15 (ore 15.00, nella sala dell’hotel Benczùr, 35 Budapest Utca). Come poche settimane fa a Valencia e prima ancora a Copenaghen e Berlino, sarà Deinas il chiavistello per schiudere anche a Budapest le porte della Sardegna pagana.

Spetterà a Rita Atzeri introdurre il progetto culturale finalizzato a far conoscere le meraviglie dell’archeologia isolana all’estero, presentando il libro fotografico con la drammaturgia di Clara Murtas e gli scatti di Roberto Salgo e il Cd musicale firmato da Stellan Veloce e Giorgio Spiga. Sempre Rita Atzeri darà poi corpo e voce alla performance Deinas, Quadri della Sardegna Pagana, replicata a Budapest in forma di concerto, con Orietta Puggioni alle launeddas. Nel corso della serata, aperta da Tonino Casu, presidente regionale AITEF Sardegna, interverranno il presidente del circolo dei Sardi in Ungheria Giacomo Piana e Sandro Atzori, per un inquadramento storico del periodo nuragico.

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“La Polizia di Stato, una lunga e onorata storia al fianco dei sardi e di tutti i cittadini del nostro Paese. Le forze dell’ordine rappresentano un punto di riferimento per le nostre comunità a tutela della sicurezza, favorire la loro presenza sul nostro territorio è fondamentale e su questo principio, nello spirito di collaborazione tra le istituzioni, si fonda l’impegno della Regione che ha messo in campo risorse importanti: 8 milioni di euro con l’ultima legge Omnibus per la realizzazione di interventi straordinari e di efficientamento sugli edifici delle Questure e dei Commissariati della Sardegna”. Lo dichiara l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, oggi a Nuoro, a margine delle celebrazioni per i 171 anni della Polizia di Stato. Circa un anno fa, nel capoluogo barbaricino, la consegna alla Questura dell’edificio storico tra via Giovanni XXIII e piazza Vittorio Emanuele, recuperato grazie a un finanziamento della Regione di 700 mila euro.

Degli 8 milioni stanziati dalla Regione per le Questure dell'Isola, 3 milioni di euro sono stati destinati a Nuoro (per interventi previsti sull’edificio della Questura, in viale Europa, e nei Commissariati di Ottana e Macomer), 1,5 milioni a Sassari e un milione di euro a Oristano, risorse assegnate a Opere e Infrastrutture della Sardegna per la realizzazione dei lavori, a cui si aggiungono 2,5 milioni per la Questura di Cagliari, assegnati alla Città Metropolitana.

“Una collaborazione, quella tra la Regione Sardegna e le forze dell’ordine, che si consolida, attraverso interventi mirati a sostenere le attività svolte e, allo stesso tempo, valorizzare il patrimonio edilizio del nostro territorio”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.

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Dal 6 maggio al 7 giugno 2023 si terrà il “Festival dello Sviluppo sostenibile”, la più grande iniziativa italiana per diffondere la cultura della sostenibilità. In sei anni sono stati realizzati più di 4.500 eventi tra convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e tanto altro ancora, centinaia dei quali realizzati in Sardegna.

“Possono partecipare tutte le realtà sarde che lavorano per realizzare un cambiamento culturale verso una maggiore sostenibilità ambientale, responsabilità sociale, benessere dei territori e delle nostre comunità, in attuazione della Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile, la Strategia nazionale e l’Agenda 2030 coi suoi diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile”, ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu.

“Sta aumentando la capacità di attuare lo sviluppo sostenibile nei nostri territori, che stanno diventando laboratori di conoscenza e scambio”, ha aggiunto l’assessore Porcu nell’invitare i Centri di educazione ambientale e alla sostenibilità (Ceas), le aree protette, le imprese, le associazioni, gli istituti di ricerca, le scuole e gli enti locali a organizzare e inserire i propri eventi all’interno del programma nazionale e regionale del Festival.

La Sardegna contribuisce a questa settima edizione con la manifestazione “Ceas aperti” coordinata dall’Assessorato, in collaborazione l’Area marina protetta Capo Carbonara, Forestas e la Città metropolitana di Cagliari, che comincerà il 6 maggio con un ricco calendario di eventi, laboratori, seminari e workshop sui temi della sostenibilità. Il Festival, promosso dalla Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile (oltre 300 aderenti), è riconosciuto dalle Nazioni Unite come un'iniziativa innovativa e unica a livello internazionale, per due volte finalista agli Sdgs Action Awards.

Per le iscrizioni, entro il 28 aprile, al “Festival dello Sviluppo sostenibile” bisogna registrarsi all’indirizzo 2023.festivalsvilupposostenibile.it/proponi-evento/ ; mentre i siti di riferimento sono www.regione.sardegna.it/argomenti/strategiaregionalesvilupposostenibile/ e www.sardegnainfeas.it . Per informazioni si può inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..it .

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Martedì, 11 Aprile 2023 15:00

Sospensione Irap per le imprese turistiche

La Regione interviene in favore di un settore trainante dell’economia sarda, il turismo, con la sospensione del versamento dell’imposta regionale sulle attività produttive, Irap,  per le imprese della filiera che gestiscono strutture ricettive e che abbiano domicilio fiscale e sede operativa in Sardegna (e siano operative dal primo gennaio 2014). “Il turismo continua ad essere la forza dell’economia sarda – spiega il Presidente Solinas -  capace di incidere in maniera positiva e incisiva sull’occupazione e di innescare quel circolo virtuoso di cui la nostra economia ha bisogno. La nostra Isola – prosegue il Presidente - è riuscita a chiudere le ultime stagioni turistiche, comprese quelle più critiche per via della pandemia, con numeri da record, a dimostrazione della sua attrattività e del fascino che la rende meta privilegiata sia per il turismo nazionale e sia per quello estero. Ci aspettiamo un trend positivo anche la stagione balneare alle porte, capace di confermare ancora una volta l'Isola tra le destinazioni turistiche più amate e ricercate”, ha concluso il Presidente Solinas.

“Con la sospensione sia del versamento in acconto e sia a saldo dell’IRAP dovuta per l’anno in corso sosteniamo la crescita del settore turistico dando forza e gambe a una misura che consideriamo strategica per accompagnare lo sviluppo del settore, in linea con le azioni fin qui adottate dalla Giunta regionale di accompagnamento alla ripresa economica e allo sviluppo della nostra Isola”, ha aggiunto l’Assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino. “Sgravare dal punto di vista fiscale le imprese che operano nel settore e fare il possibile per alleggerirne il peso della burocrazia è un obiettivo che ci siamo dati e che stiamo perseguendo”, ha concluso l’Assessore.

La misura, per la quale è previsto l’obbligo di restituzione tra cinque anni, sarà fruibile a seguito di istanza da presentare alla Ase, Agenzia sarda delle Entrate, pienamente operativa da gennaio e che, in attuazione dell’articolo 12 della  legge regionale 17/2021, ha appunto pubblicato sul portale del Federalismo fiscale la sospensione dell’imposta regionale.

Le imprese ricettive turistiche potranno usufruire dell’agevolazione nei limiti delle risorse disponibili nel bilancio della RAS e nel rispetto dei limiti imposti dal Regolamento UE in materia di aiuti de minimis. Sulle modalità di accesso alla misura, l’ASE informerà tramite il proprio sito internet www.agenziasardaentrate.it dopo l’approvazione delle direttive da parte della Giunta Regionale e con la pubblicazione dell’apposito bando.

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Si alza il grido d’allarme della Marmilla per dire ‘no’ alla costruzione di un parco eolico vicino al sito Unesco di 'Su Nuraxi’. Domani mattina (12 aprile) sarà grande manifestazione con partenza da Genoni alle ore 9.30 per arrivare al centro Giovanni Lilliu di Barumini (ore 11 circa) dove è in programma una riunione aperta e congiunta dei consigli comunali delle amministrazioni coinvolte, oltre Barumini e Genoni, anche Escolca, Nuragus, Las Plassas, Gesturi, Gergei e Villanovafranca. 
 
All’appuntamento di Barumini, proposto dai soci della Coldiretti del territorio, parteciperanno agricoltori, allevatori, cittadini e i sindaci dei Comuni interessati che si sono attivati prontamente per denunciare il problema. Presenti anche rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, associazioni e Unioni dei Comuni per ascoltare la voce delle comunità locali davanti alla possibile installazione di 17 aerogeneratori da oltre 200 metri di altezza a ridosso di uno dei siti più importanti per il turismo storico e archeologico sardo in un progetto calato dall’alto, senza dimenticare l’impatto sul comparto agricolo e zootecnico del territorio. 
Attesi oltre 70 trattori, decine di auto e furgoncini al seguito con tutte le popolazioni interessate e preoccupate per il futuro del territorio.
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Dal 1 al 4 maggio 2023, la Sardegna parteciperà alla fiera turistica “Arabian travel market” di Dubai. È il principale evento dell'industria turistica del Medio Oriente e rappresenta uno dei più importanti appuntamenti economici del mercato arabo. Il tema di questa edizione sarà l’evoluzione delle tendenze innovative dei viaggi sostenibili e saranno identificate le strategie di crescita all’interno di specifici settori chiave.

"La partecipazione della Sardegna alle migliori fiere internazionali è una componente fondamentale della promozione turistica nel mercato nazionale e internazionale, puntando a cogliere tutte le opportunità per conquistare nuovi mercati con l’obiettivo di una crescita costante dei flussi turistici. Ovviamente, teniamo conto anche delle nuove rotte programmate delle compagnie aeree, come il Cagliari-Dubai che verrà inaugurato il prossimo 22 giugno”, ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.

Lo stand della Regione Sardegna sarà di circa 200 metri quadri e potrà ospitare dodici aziende appartenenti ad alcuni settori: strutture ricettive alberghiere a 4/5 stelle; catene alberghiere; gestioni alberghiere; agenzie di viaggio incoming e tour operator (regolarmente iscritti al Registro regionale); bus operator; società di gestione aeroportuali; compagnie aeree e di navigazione; destination marketing organization e convention & visitors bureau; convention bureau territoriali; club di prodotto e aggregazione d’imprese congressuali ed eventi; sedi per eventi (centri congressi, alberghi congressuali, dimore storiche, spazi per grandi eventi, spazi istituzionali e spazi non convenzionali); agenzie di organizzazione di convegni, congressi, eventi, eventi motivazionali, lanci prodotto, espositori, seminari; agenzie di viaggio e di comunicazione con specifici dipartimenti di organizzazione eventi; aziende e agenzie di servizi e consulenza congressuale. Le imprese interessate alla partecipazione alla Fiera di Dubai dovranno inviare la propria manifestazione d’interesse entro il prossimo 15 aprile.

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Uno stanziamento di 37.000.000,00 per l’attivazione dei cantieri di lavoro. Lo ha deciso la Giunta regionale, nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai.

“Non assistenzialismo, ma misure di politica attiva che favoriscano  l'occupazione e garantiscano la dignità del lavoro”. Così l’assessore del Lavoro, Ada Lai, ha commentato l’approvazione della delibera, che prevede il riparto delle risorse tra tutti i comuni della Sardegna, a valere sul Programma Plurifondo LavoRas per l’annualità 2023. “Un provvedimento importante, tanto atteso, che da un lato va incontro alle esigenze di personale da parte delle amministrazioni comunali e dall’altro mira a superare misure di politica passiva come il reddito di cittadinanza. Lavori seri e non lavoretti - precisa l’esponente dell’esecutivo Solinas - abbiamo infatti aumentato a 30 il numero delle ore settimanali e raddoppiato il contributo per singola unità lavorativa  per garantire retribuzioni adeguate e dare la possibilità ai sindaci di reclutare, in base al proprio fabbisogno, oltre al personale operaio, anche altri profili professionali, come ingegneri, tecnici, amministrativi, contabili. Figure indispensabili per l’elaborazione e la gestione dei fondi e dei progetti, compresi quelli europei. I cantieri, infatti - conclude l’assessore - saranno a misura dei Comuni, un’alternativa concreta al reddito di cittadinanza e soprattutto un’opportunità lavorativa concreta per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici”.

La misura è prorogabile. Per quanto concerne le  modalità attuative per la gestione dei cantieri di nuova attivazione, anche per l’anno 2023 è prevista  la gestione diretta o indiretta, attraverso il ricorso all’affidamento a cooperative sociali di tipo B o cooperative del settore agricolo e forestale.

 

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È stata approvata dalla Giunta regionale la delibera per disciplinare meglio l’uso del demanio in linea con il superamento dello stato di emergenza da Covid che ancora vigeva per lo scorso anno. Con la delibera si fa maggiore chiarezza per gli albergatori che vogliono richiedere l’uso del demanio per posare lettini e ombrelloni. È stata inoltre confermata la possibilità di celebrare matrimoni e autorizzare attività sporadiche legate a manifestazioni sportive. Viene data anche l’opportunità a chi ha il chiosco sulla spiaggia senza lettini e ombrelloni di poter usufruire di un’area fino a 50 mt quadri di superficie dove mettere tavolini e sedie. La Giunta ha anche deciso di stipulare con Ois, Opere e Infrastrutture della Sardegna, una convenzione che ha la finalità di fotografare la situazione relativamente all’occupazione dell’area demaniale in tutta la Sardegna utile anche per capire quali siano i margini per consentire nuove autorizzazioni e verificare lo stato di salute degli arenili. Tra le misure, viene anche consentito il prelievo di acqua di mare, a titolo gratuito e in caso di frequenza quindicinale (con prelievo dalle ore 20.00 alle 7.00 del mattino).

“Si tratta di una misura molto attesa dagli operatori, che abbiamo considerato urgente in virtù dell'approssimarsi della stagione balneare – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, che ha proposto la delibera approvata nella seduta di oggi – Entrando nello specifico delle diverse autorizzazioni da rilasciare agli operatori, abbiamo inoltre ritenuto opportuno fornire indirizzi tesi a uniformare, per la stagione 2023, il procedimento amministrativo da seguire, tra i vari Servizi territoriali, per l'istruttoria delle diverse tipologie. L’obiettivo finale – ha concluso l’Assessore – è quello di chiarire gli ambiti tematici entrando nello specifico dei diritti e dei doveri degli operatori (anche in termini economici), semplificare quanto più possibile le procedure per facilitare proprio l’operatività diretta di chi lavora nell’ambito del turismo”.

A questa delibera seguirà l’ordinanza balneare predisposta sempre dall’Assessorato degli Enti locali e una nuova delibera che approverà le linee guida dei Pul, in base alle quali le Amministrazioni potranno poi predisporre proprio il Piano di utilizzo dei litorali.

 Concessioni stagionali per alberghi e strutture sanitarie nei Comuni senza Pul. In assenza di Pul è consentito il rilascio di concessioni a strutture ricettive e sanitarie (alberghi o case per anziani o, per esempio, strutture che fanno assistenza sanitaria) che devono essere localizzate a distanza dei 1000 mt dal mare, calcolati dalla struttura ricettiva o sanitaria all’arenile in cui si richiede e si posiziona la concessione.

Sempre in assenza di PUL approvato, sono fatte salve da questa limitazione, per l’annualità 2023, le strutture ricettive e sanitarie già in possesso negli anni precedenti di concessioni a carattere stagionale. Queste concessioni, che sono per soli lettini e ombrelloni, devono essere annuali, a carattere stagionale (con validità riferita alla sola stagione in corso).

Chioschi di somministrazione di cibo e bevande sulla spiaggia che non hanno lettini e ombrelloni. La Regione per la prima volta va in aiuto delle piccole strutture posizionate sulla spiaggia che intendono avere tavolini e sedie per consentire la fruizione di cibi e bevande nel chiosco stesso. Il chiosco potrà predisporre per la sola stagione balneare 2023 un’area che non superi la superficie complessiva di 50 metri quadri.

Infine, i bar e i ristoranti che sono fuori dalla spiaggia ma davanti alla spiaggia potranno mettere, dalle 20.00 della sera alle 7.00 del mattino, tavolini per la clientela utili sempre alla somministrazione di cibi e bevande per un’area limitata, al massimo di 200 metri quadri e sempre per la sola stagione estiva.

 Autorizzazioni al posizionamento di corridoi di lancio o cavi tarozzati. Si tratta di autorizzazioni relative alla sicurezza per salvaguardare l’incolumità dei bagnanti. Non comportano l'occupazione esclusiva del demanio marittimo e sono destinati al pubblico utilizzo per consentire l’atterraggio e la partenza dei natanti. Per il posizionamento di corridoi di lancio e atterraggio o cavi tarozzati (boe che delimitano la balneazione in mare) è necessaria l’autorizzazione da parte dei Servizi territoriali della Regione, previo parere dell’autorità marittima, nel rispetto delle modalità tecniche dettate dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto.

I corridoi di lancio vengono autorizzati a 200 metri tra una corsia e l’altra, ma nel caso di concessioni esistenti o previste dal PUL, di noleggio a terra di natanti (canoe o pedalò, per esempio), le autorizzazioni verranno rilasciate davanti alla concessione.

 Concessioni per celebrazione di matrimoni su arenile. Le celebrazione di matrimoni dovranno svolgersi previo rilascio di concessione in cui siano individuate, da ogni Comune, una o più aree apposite (che dovrà allestirle). Le concessioni potranno essere rilasciate anche in assenza di Piano di Utilizzo di Litorali, quindi in aree di spiaggia libera. Il Comune potrà celebrare il matrimonio anche in aree demaniali già oggetto di concessione.

Resta inibita l'assegnazione a soggetti privati di aree demaniali sul litorale per lo svolgimento di feste, manifestazioni o cerimonie a carattere personale.

 Riprese fotografiche o cinematografiche. È crescente l’interesse della Sardegna come meta privilegiata per riprese fotografiche o cinematografiche che spesso comportano l'occupazione, anche esclusiva, di tratti di specchio acqueo o di arenile. “Se da un lato è evidente l'opportunità di non rinunciare a queste occasioni che tra l'altro suscitano notevole impatto pubblicitario per la Sardegna – spiega l’Assessore Salaris - dall'altro emerge la necessità che l'uso del demanio marittimo risulti comunque compatibile con l’interesse ad assicurare la pubblica e libera fruizione delle spiagge, nell’interesse dei cittadini sardi e dei turisti”.

 Aree in spiaggia a supporto delle concessioni sugli specchi acquei. Si tratta dell'occupazione stagionale di aree a terra di estensione limitata (tre metri per tre metri) che consentono di svolgere le fasi di contrattazione, bigliettazione, vigilanza, eventuale soccorso, relative alla concessione (turistica o di nautica) esercitata sul vicino specchio acqueo.

Sulle aree potranno essere sistemati arredi da spiaggia (sedie, tavolino, ombrellone gazebo) o, se consentito, di sicurezza (es. salvagente) da rimuovere interamente al termine della giornata.

 Aree sugli specchi acquei a supporto delle attività funzionali ai campi di ormeggio (navetta) La Regione dà la possibilità ai titolari di concessione per campi boe per ormeggio, di avere a disposizione uno specchio d’acqua, che non superi i 30 metri quadri, dove posizionare un natante da utilizzare esclusivamente come navetta. La nuova area sarà da individuarsi, preferibilmente,  lateralmente a corridoi di lancio già autorizzati co l’obiettivo di ridurre al minimo le interferenze con la balneazione.

 Aree per utilità sociale. Si disciplinano meglio le regole per le aree cani; aree per l’installazione di strutture a supporto delle persone diversamente abili; aree ludiche per i bambini. In questo caso, in assenza di PUL e nelle more della sua approvazione, laddove le amministrazioni comunali abbiano proceduto all’istituzione appunto di queste aree di utilità sociale, potranno affidarle in gestione (con autorizzazione stagionale) ad associazioni sportive o associazioni senza scopo di lucro. Le aree devono comunque rimanere accessibili a tutti.  

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