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“Oggi qui a Villacidro iniziamo il percorso per definire la governance degli Ambiti Territoriali di Protezione Civile. Un lavoro iniziato due anni fa con la partecipazione e la condivisione continua con il territorio, che oggi continua con la convinzione che non sono le decisioni calate dall’alto quelle che funzionano, ma solo partendo dal basso e lavorando tutti insieme verso un obiettivo comune si arriva a dei risultati concreti. Ora stiamo dando gambe a questo progetto, stanziando quattro milioni e mezzo per l’allestimento dei COA (Centri Operativi d’Ambito) e CCA (Centri Coordinamento d’Ambito), necessari affinché i primi dieci Ambiti Territoriali possano essere operativi. Sono convinta che una pianificazione e una gestione delle emergenze di protezione civile il più possibile condivisa con il territorio sia anche quella più efficace.” Lo dichiara l’assessora della difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, oggi a Villacidro, all’incontro organizzato dalla Direzione generale della protezione civile per definire la gestione dei 47 Ambiti Territoriali già individuati con un lavoro partecipato in un Tavolo tecnico tra Comuni, Prefetture, Dipartimento di Protezione Civile e Anci.

Ora inizia la fase di presentazione dei primi dieci Comuni capofila, oltre a Villacidro, Ales, Bitti, Iglesias, Lanusei, Muravera, Olbia, Orosei, Porto Torres e Terralba, che questi potranno essere attivati secondo un duplice assetto a seconda della tipologia di emergenza cui dover fare fronte.

Si continua domani a Bitti, entro il mese di novembre si farà tappa anche negli altri otto Comuni e si concluderà con una esercitazione per testare l’operatività per funzioni di comando.

 

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Si è conclusa oggi la Settimana Nazionale della Protezione Civile con i volontari della Campagna nazionale “Io non rischio” che da questa mattina hanno animato le piazze della Sardegna. Sono 20 in tutta l’isola (da Sassari a Cagliari, passando per Olbia, Alghero, Tempio, Quartu Sant’Elena, Gavoi, Ittireddu, Sant’Antioco, Dorgali, Perdaxius, Tempio Pausania, Iglesias, Serramanna, Isili, Maracalagonis, Carbonia, Sinnai, Gonnesa e Oristano), con oltre un centinaio di volontari comunicatori appositamente formati per parlare dell’importanza della consapevolezza dei rischi presenti sul territorio.

Quest’anno la Campagna si è svolta in coincidenza della Giornata internazionale per la riduzione dei rischi dei disastri naturali, voluta dall’Assemblea generale della Nazioni Unite nel 1989.

La Settimana Nazionale della Protezione Civile 2024 in Sardegna, aperta dalla presidente Alessandra Todde e dal direttore generale della Protezione civile regionale, si conclude oggi con un bilancio positivo. Sono state numerose le iniziative che si sono svolte nel territorio, come gli incontri con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, curati dai Servizi territoriali di Sassari, Oristano, Nuoro e Cagliari insieme alle organizzazioni di volontariato locali, così come quelle svoltesi nella sede della direzione generale di Via Vittorio Veneto.

Si sono registrati numerosi partecipanti, con eventi dedicati a target differenti. Molta attenzione è stata data alla formazione, soprattutto quella dedicata agli operatori dell’informazione, con la collaborazione dell’Università degli studi di Cagliari e dell’Assostampa, con l’obiettivo di mettere in evidenza l’importanza del linguaggio, soprattutto in emergenza. Non sono mancati i momenti di confronto su uno dei progetti a cui la direzione generale sta partecipando con entusiasmo, ovvero quello dei Gemellaggi voluti dal Dipartimento nazionale che prevede l’invio di volontari con competenze Anti Incendio Boschivo di altre regioni, a supporto dei volontari locali. Come migliorare il Sistema di salvamento balneare è stato invece il tema del Tavolo tecnico che ha coinvolto tutti gli operatori del settore, dalle strutture statali e regionali, alle associazioni competenti, alle organizzazioni di volontariato.

Ultimo ma non meno importante, l’Open Day sale operative, che per la prima volta sono state aperte alla cittadinanza. Un’iniziativa che ha riscontrato molto interesse e un inaspettato successo.

– è stato sottolineato in maniera ricorrente nel corso della della Settimana che tra qualche ora si chiuderà con i volontari nelle piazze “Io non rischio”.

 

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Questa mattina si è svolta un'importante esercitazione della Colonna Mobile della Protezione civile del Comune di Cagliari, nel contesto di un'iniziativa promossa da ANCI, che coinvolge anche altri Comuni italiani. Ospitata nell'area di via San Paolo, l'attività ha l'obiettivo di simulare una risposta tempestiva e organizzata in situazioni di crisi.

Partita alle 7.45 dalla sede della Protezione civile comunale di via Mercalli, la Colonna Mobile composta da 26 automezzi attrezzati e 77 operatori dotati di competenze tecniche e amministrative, è giunta nell'area di via San Paolo intorno alle ore 8.30.

Accompagnato da Antonella Marcello, nel doppio ruolo di segretaria e direttrice generale del Comune di Cagliari, all'evento non è voluto mancare neanche il sindaco Massimo Zedda. “Tenevo a partecipare e ringraziarvi. Non solo per l'esercitazione odierna, ma per il lavoro che quotidianamente ognuno di voi svolge”, ha detto il primo cittadino rivolgendosi agli operatori della Protezione civile, agli agenti della Polizia locale e alle donne agli uomini del mondo del volontariato e dell'associazionismo che supportano questa iniziativa.

“È inutile negare che i cambiamenti climatici e tutto quello che sta accadendo, l'altro giorno non c'è stata allerta meteo regionale ed è andata sott'acqua Pirri, sarà sempre più complesso, difficile, e coinvolgerà sempre più attività e competenze, dai Servizi sociali alla Polizia locale, dal Servizio viabilità a quello dei Lavori pubblici. Non c'è Servizio che non venga coinvolto quando accadono eventi climatici estremi e inaspettati. Quello della Protezione civile è quindi lavoro complesso, con difficoltà intrinseche, acuite anche dalla contrazione delle risorse e del personale in forza agli enti locali e che sempre più si riflettono nell'ambito dell'erogazione dei servizi pubblici a cui i Comuni devono comunque far fronte giornalmente a sostegno delle cittadine e dei cittadini”, ha concluso il sindaco Zedda.

L'esercitazione coinvolge attivamente anche diverse associazioni di volontariato, tra cui Alba e Misericordia di Cagliari, Nos di Quartu Sant'Elena e Sinnai, ha ricordato Evandro Pillosu, a capo della Protezione civile del Comune, con Giovanni Musu e Giovanni Spina suoi più stretti collaboratori.

Il progetto ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha cui ha aderito anche il Comune di Cagliari, sottolinea l'importanza del miglioramento dell’efficienza e della tempestività degli interventi della Protezione civile, garantendo un supporto rapido e coordinato alle popolazioni in caso di emergenze.

Le operazioni si concludono intorno alle ore 14, con il rientro della Colonna Mobile nella sede della Protezione civile di via Mercalli e la scorta della Polizia Locale, che ha aperto e chiuso il passaggio del convoglio nelle strade cittadine.

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Giovedì, 11 Luglio 2024 16:49

Cagliari, esercitazione della Protezione Civile

È in corso un campo addestrativo in via San Paolo a Cagliari. L'attività, così come in altri comuni italiani colpiti da emergenze e nei quali si stanno svolgendo identiche esercitazioni, tende a simulare una risposta tempestiva e organizzata in tempi di crisi.

L’esercitazione della Protezione Civile è parte integrante di una più ampia strategia nazionale di pronto intervento, in casi straordinari ed eccezionali, promossa dall’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e volta a garantire la pronta operatività della Colonna mobile del Comune.

Composta da 14 veicoli di cui 5 con rimorchio, la Colonna mobile di Cagliari ha iniziato il suo tragitto alle 8.30 di questa mattina dalla sede della Protezione Civile in via Mercalli. Il corteo, scortato da due pattuglie della Polizia Locale, ha percorso le principali vie cittadine, tra cui via Galvani, via Cettigne, via Costantinopoli, via Berna, via Stoccolma, via Berlino, l'Asse Mediano, viale Ferrara, viale Colombo, Lungomare 11 Settembre e viale La Plaia, prima di giungere in via San Paolo intorno alle 9.

Durante il tragitto, le pattuglie della Polizia Locale hanno svolto un ruolo fondamentale, aprendo e chiudendo il corteo e regolando il traffico per garantire la sicurezza stradale. Questo ha permesso alla colonna di muoversi agevolmente attraverso la città, minimizzando i disagi per i cittadini.

Una volta giunta in via San Paolo, la Colonna mobile ha iniziato le operazioni di allestimento del campo addestrativo. Sono state montate tende, gazebo, generatori, colonne faro e servizi igienici da campo predisposti, con il materiale necessario per prestare assistenza, simulando le condizioni di un vero intervento in emergenza. La dotazione di mezzi si compone anche di un camper nel quale trovano spazio gli uffici logistici e un'autoambulanza.

“Queste esercitazioni sono cruciali per assicurare che il personale della Protezione Civile sia sempre pronto e ben addestrato per intervenire in caso di necessità”, ha commentato il sindaco Massimo Zedda.

L'iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella preparazione e nella capacità di risposta alle emergenze da parte del Comune di Cagliari. “La partecipazione al progetto ANCI e l'allestimento di questo campo addestrativo dimostrano l'impegno della Protezione Civile comunale nel migliorare continuamente le proprie competenze e nel garantire la sicurezza e il benessere della comunità”, ha concluso il primo cittadino.

Per Evandro Pillosu, dirigente del Servizio Protezione Civile, “fondamentale anche la collaborazione con le associazioni”, che con una ventina di persone stanno coadiuvando l'esercitazione che i 40 dipendenti del Comune di Cagliari porteranno avanti sino alle ore 18.

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 “Dopo il primo test, che ha coinvolto l’intera Sardegna lo scorso 30 giugno, prosegue la fase di sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale per l'informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che, questa mattina nella sede della Protezione civile regionale, ha presentato il nuovo test “IT-alert”, riferito al collasso di una grande diga: Nuraghe Arrubiu, nel Comune di Orroli, previsto per mercoledì 20 dicembre.

“Questo test, ipotizzando il collassamento di una grande diga, non coinvolgerà tutta l’Isola ma solo undici comuni: Armungia, Ballao, Escalaplano, Goni, Muravera, Orroli, San Vito, Silius, Siurgus Donigala, Villaputzu e Villasalto – ha spiegato l’assessore Porcu - L'attività ha un duplice obiettivo: sperimentare l’utilizzo di ‘IT-alert’ su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico, permettendo alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio. In questo caso, si tratterà di un testo declinato in base al rischio e al sito interessato. Tra il 19 e il 20 dicembre, oltre la Sardegna, i test coinvolgeranno altre quattro Regioni”.

L’Assessore dell’Ambiente ha presentato anche la proposta di istituire 51 ‘Ambiti territoriali organizzativi ottimali’: “Un lavoro realizzato anche grazie all’organizzazione di trenta tavoli di lavoro locali, che hanno visto la partecipazione dei rappresentanti di prefetture, enti locali e delle strutture di protezione civile dei vari livelli territoriali”.

Questa mattina, Il progetto è stato presentato, per una valutazione congiunta, alla Protezione civile nazionale, al rappresentante del Governo per la Regione Sardegna, ai prefetti di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari e ai presidenti regionali di Anci, Cal e Uncem. 

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“La Regione Sardegna sarà all’avanguardia nell’utilizzo dei droni nelle attività della Protezione civile, tenuto conto della flotta già in suo possesso, costituita da 16 velivoli, con 45 piloti formati nel corso dell’ultimo anno”. Lo dichiara l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, che questa mattina ha partecipato alla riunione convocata presso la Commissione Trasporti della Camera, presieduta dal deputato Salvatore Deidda, tra la Protezione civile regionale (in particolare il Servizio territoriale di Nuoro, con il Nucleo Uas) e i vertici dell’Enac, guidati dal presidente Pierluigi Di Palma, in vista del raggiungimento dell’accordo sull’utilizzo dei droni nelle attività proprie della Protezione civile.

“È un importante passo avanti – sottolinea l’esponente della Giunta Solinas – nel lavoro avviato qualche anno fa. L’uso della tecnologia accompagnata dalla necessaria presenza umana rappresenta il futuro della Protezione civile, sia in termini di prevenzione che di gestione della fase post-emergenza. Per questo il protocollo d’intesa che sottoscriveremo con l’Enac ci consentirà di utilizzare con più facilità la nostra flotta, con riferimento a scenari specifici per la Sardegna, da individuare in accordo con l’ente regolatore”, conclude l’assessore Porcu.

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“È importante far conoscere il ruolo e l’attività in Sardegna della Protezione civile e del Corpo forestale anche all’estero, soprattutto a chi è impegnato nel promuovere un sistema di sostenibilità ambientale”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, in occasione dell’incontro, prima nella sala operativa della Protezione civile regionale e poi nella base del Corpo forestale di Pula, coi piloti del circuito “Extreme E”, impegnati nella tappa italiana del campionato del mondo all'interno del circuito predisposto nel poligono interforze di Teulada.

“È un gruppo fortemente impegnato nell’attività di promozione della sostenibilità ambientale ed ha già collaborato con la Protezione civile regionale in occasione dell’incendio del Montiferru del 2021 – ha aggiunto l’assessore Porcu – Il team ha donato un software di monitoraggio degli incendi boschivi attraverso le tecnologie satellitari, sviluppato in Australia e da loro sponsorizzato. Inoltre, ha offerto un migliaio di olivi alla comunità del Montiferru per le azioni di ricostruzione degli oliveti distrutti nei luoghi colpiti dalle fiamme”.

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Venerdì 30 giugno 2023 sarà sperimentato in Sardegna IT-alert. Attualmente in fase sperimentale, il sistema di allarme pubblico ha l'obiettivo di raggiungere direttamente i cittadini e far giungere tramite messaggio di testo a tutti i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, in caso di gravi emergenze o eventi catastrofici imminenti o in corso.

Per far conoscere IT-alert a tutti i sardi, la sperimentazione interesserà dunque tutta l'Isola il prossimo 30 giugno, orientativamente intorno alle ore 12.

Il test non conterrà informazioni di dettaglio su rischi e comportamenti da tenere, ma si limiterà a indicare, il mittente e la dicitura “TEST IT ALERT”, rinviando inoltre alla compilazione di un questionario sul sito ufficiale di IT-alert.

Alla pagina web https://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=2282&s=449741&v=2&c=12454&idsito=20 dell Protezione civile regionale tutti i dettagli.

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Sono in tutto 16 i droni che compongono la flotta operativa della Protezione Civile. Appartengono a diverse tipologie d’utilizzo anche quelle per l’utilizzo in volo notturno. Saranno operativi tra pochi giorni pronti per essere utilizzati per la prevenzione e il contrasto agli incendi estivi.

“ La Protezione Civile sta completando il corso per l’utilizzo dei droni – ha detto l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu. All’aeroporto di Tortolì si stanno effettuando le ultime verifiche. Abbiamo deciso di istituire un nucleo, in questo momento con sede a Nuoro, dove avevamo già degli operatori formati con i quali formeremo delle squadre da dislocare su tutto il territorio regionale per l’utilizzo dei droni. I mezzi e la tecnologia – ha proseguito Porcu – ci serviranno per controllare il territorio, intervenire in fase di elevato rischio, sia di incendio che altre situazioni di crisi, anche per la ricerca di dispersi. Questo naturalmente ci consentirà di ottimizzare le forze e i tempi di intervento della struttura di Protezione Civile sul territorio per raggiungere    quanto prima obbiettivi più performanti.“

“ In questo momento noi abbiamo già tre operatori formati nel servizio territoriale di Nuoro e il corso che stanno concludendo in questi giorni occupa altri 40 operatori di Protezione Civile che saranno centralizzati nella Direzione generale e poi, via via dislocati sull’intero territorio regionale. Acquisteremo anche ulteriori mezzi oltre a quelli già arrivati che avranno delle caratteristiche importanti, in particolare per quanto riguarda l’autonomia di servizio, con oltre un’ora di volo ininterrotto che ci potrà consentire di intervenire su più scenari di rischio differenti, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.” All’aeroporto di Tortolì, per assistere alle prove dei nuovi droni, con l’assessore Marco Porcu, era presente anche il direttore generale della Protezione Civile della Regione Sardegna, Antonio Pasquale Belloi.

La campagna antincendio, partita il primo giugno scorso vede così in campo, con la flotta operativa dei droni, oltre 9000 persone tra Corpo forestale, Forestas, Protezione civile, Vigili del fuoco, volontari e barracelli, più di 1000 mezzi terrestri e diversi mezzi aerei posizionati nel territorio

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