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Scuola: Biancareddu, varato il calendario scolastico 2023/2024
Approvato il calendario scolastico 2023/2024 per la Regione Sardegna. Inizierà il 14 settembre prossimo per tutte le scuole di ogni ordine e grado della Sardegna e, limitatamente alla scuola primaria e alla secondaria di primo e secondo grado, si concludano il giorno 7 giugno 2024.
In considerazione della specificità del servizio educativo offerto, le scuole dell'infanzia protrarranno le attività didattiche al 29 giugno 2024.
L’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ricorda che la determinazione del calendario delle festività nazionali e degli esami di Stato è competenza dello Stato, pertanto si intende provvedere alla formulazione del calendario scolastico regionale per l'anno scolastico 2023/2024, al fine di consentire la programmazione didattica delle Istituzioni scolastiche autonome, la predisposizione dei servizi di competenza degli Enti Locali e l'organizzazione della vita familiare. Inoltre le singole istituzioni scolastiche, comprese le scuole dell’infanzia, per motivate esigenze e previo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio, possono deliberare l’anticipazione della data di inizio delle lezioni.
Stabilite le seguenti sospensioni per le festività nazionali fissate dalla normativa statale: Tutte le domeniche, 8 dicembre - Immacolata Concezione; 25 dicembre – Natale; 26 dicembre - Santo Stefano; 1° gennaio – Capodanno; 6 gennaio – Epifania; lunedì dopo Pasqua; 1° maggio - festa del Lavoro; 2 giugno - festa nazionale della Repubblica; festa del Santo Patrono, secondo la normativa vigente. A queste si aggiungono inoltre le seguenti sospensioni: 2 novembre; commemorazione dei defunti; vacanze natalizie dal 23 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio; vacanze di carnevale. Il martedì antecedente l’avvio del periodo quaresimale; vacanze pasquali, con 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo. Il 28 aprile, Sa Die de sa Sardigna. Poi anche 2 giorni a disposizione del Consiglio d'Istituto, che diventano 1 nel caso in cui la Festa del Santo Patrono del Comune di pertinenza ricada nel periodo scolastico. Preso atto che i giorni di lezione che risultano nel calendario scolastico regionale sono così ripartiti: - Settembre 2023: giorni 15 - Ottobre 2023: giorni 26 - Novembre 2023: giorni 24 - Dicembre 2023: giorni 18 - Gennaio 2024: giorni 21 - Febbraio 2024: giorni: 24 - Marzo 2024: giorni 23 - Aprile 2024: giorni 22 - Maggio 2024: giorni 26 - Giugno 2024: giorni 6 per un totale di 205 giorni (204 giorni se la festa del Santo patrono ricade nel periodo scolastico).
Le istituzioni scolastiche, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie, possono disporre gli eventuali ed opportuni adattamenti del calendario scolastico d’istituto - debitamente motivati e deliberati dall’istituto scolastico o formativo e comunicati tempestivamente alle famiglie entro l’avvio delle lezioni. Per esigenze derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa.
Qualora l’ adattamento del calendario comporti sospensione delle lezioni, nel limite massimo di tre giorni annuali, è necessario un preventivo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio. Per esigenze connesse a specificità dell’istituzione scolastica determinate da disposizioni normative di carattere particolare.
“ Il calendario scolastico – sottolinea l’assessore della Pubblica Istruzione , Andrea Biancareddu - si configura come strumento di programmazione territoriale, in considerazione delle ripercussioni che le scansioni temporali stabilite hanno sull'organizzazione della vita familiare degli alunni nonché dei servizi connessi alle attività didattiche, tenuto conto anche dell'impegno assunto dalle competenti autonomie locali. Ricordo anche che, riconosciuto il valore dell'autonomia scolastica che, in raccordo con gli Enti territoriali erogatori dei servizi connessi alle attività didattiche, può meglio rispondere sia alle finalità educative e formative sia alle esigenze di flessibilità dell'offerta formativa, potrebbe apportare modifiche al calendario scolastico con eventuali adattamenti che possono riguardare la data di inizio delle lezioni, una diversa articolazione delle vacanze natalizie e pasquali nonché la sospensione, nel corso dell'anno scolastico, delle attività educative o didattiche qualora ritenute funzionali al migliore svolgimento dell'offerta formativa.”
Insularità, il presidente Solinas: "Regione impegnata per declinare in atti concreti il principio in Costituzione"
“La Regione Sardegna è impegnata in prima linea con il mondo dell'Università e con le altre isole d'Europa per cercare di stimolare un percorso virtuoso che renda effettivo il principio di insularità reinserito di recente in Costituzione”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas nel corso del convegno “Il principio di insularità nel nuovo Articolo 119 della Costituzione” in corso presso l’Università di Cagliari.
Entrando nello specifico del tema ed evidenziando le criticità che interessano temi strategici come quello dei trasporti, delle merci, dell’energia, strettamente legati alla condizione insulare, il Presidente ha evidenziato il rischio che “l'affermazione di principio non abbia conseguenti e coerenti applicazioni pratiche”. Il tema, secondo il Presidente, si articola su due grandi questioni: “Ci sono le risorse (e fortunatamente questo tempo ci dà grandissime risorse) con il paradosso, però, che non possiamo spenderle legittimamente perché spesso – ha proseguito il Presidente - si incorre nella violazione di norme sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza che finiscono per sterilizzare il le politiche, gli stanziamenti, quindi la possibilità di affermare una uguaglianza sostanziale in termini di opportunità. Non chiediamo – ha evidenziato il Presidente Solinas - privilegi come Isola. Chiediamo semplicemente di essere rimessi al pari del resto del territorio di terraferma, del resto dei cittadini europei, per poter competere nel pieno delle nostre potenzialità”.
Guardando al più ampio scenario europeo, quindi alla condizione insulare “che interessa 20 milioni di abitanti europei divisi su 13 Stati, che rappresentano il 5% della popolazione europea”, il Presidente Solinas ha evidenziato come “con il riconoscimento da parte dell'Europarlamento della risoluzione Omarjee per i diritti delle isole c'è stato un ulteriore arricchimento nel percorso che deve essere visto come l’avvio del cammino e non il punto d'arrivo”. Una popolazione europea, ha proseguito il Presidente, “che deve avere riconosciuto un diritto di cittadinanza che non sia leso nelle sue prerogative da una condizione che oggettivamente determina un uno stato di diseguaglianza rispetto al resto d'Europa”.
Ricordando l’impegno della Regione Sardegna in sede europea nel corso di questi anni, il Presidente Solinas ha detto: “Io stesso, come presidente di questa Regione, ho di recente proposto un documento che è stato sottoscritto dalle autorità politiche delle principali isole del Mediterraneo. Abbiamo coinvolto la Corsica, le Baleari, Rodi e Creta, in maniera tale che nella costruzione delle politiche europee ci sia una preventiva riflessione e un coinvolgimento del mondo insulare che possa in quella sede declinare quali sono le criticità che devono essere affrontate e risolte”.
Ambiente, assessore Porcu alla commissione della Camera dei Deputati
“È necessario un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nelle attività della filiera, soprattutto nella fase attuativa. Destano perplessità le tempistiche richieste per l’adeguamento alla normativa europea e l’introduzione di obblighi che metterebbero in discussione il sistema di gestione del riciclo degli imballaggi prevalente in Italia”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante l’audizione sul tema del Regolamento comunitario in tema di imballaggi, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera dei deputati.
“L'utilizzo dello strumento normativo del Regolamento sembra collidere col principio di sussidiarietà – ha aggiunto l’assessore Porcu, coordinatore della Commissione Ambiente, energia e sostenibilità – Probabilmente sarebbe stato più confacente l’adozione di una nuova Direttiva, che avrebbe consentito agli Stati membri di definire a livello nazionale le misure più appropriate per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo conto delle peculiarità nazionali e consentendo agli Stati più avanzati di mantenere i sistemi esistenti che già hanno dimostrato la loro efficacia”.
“L’Italia ha strutturato un efficiente sistema di riciclo, raggiungendo risultati importanti in tema di raccolta differenziata, pari al 70%, con nove anni di anticipo rispetto ai termini previsti dall’Unione europea. Qualora gli obiettivi del Regolamento venissero confermati, si troverebbe a fare i conti con l’adeguamento al sistema del riutilizzo: da un lato, comporterebbe lo stanziamento di ingenti finanziamenti; dall’altro, il collocamento fuori mercato degli imballaggi prodotti dall’attività di riciclo. Infine, nonostante i principi vigenti in materia siano validi per tutte le tipologie di materiale riciclabile, nella proposta dell’Ue si fa riferimento esclusivamente a percentuali minime di plastica, tralasciando altre tipologie di materiali, quali vetro e minerali, che, invece, garantiscono migliori performance”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente
A Pula cerimonia di fine corso dei nuovi agenti forestali
“Un momento luminoso per la nostra Istituzione Autonomistica. Erano 18 anni che la Regione sarda non bandiva un concorso per rinforzare l’organico del proprio Corpo Forestale, vero fiore all’occhiello dell’istituzione”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas, che ha partecipato a Pula alla suggestiva cerimonia di fine corso dei nuovi agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, insieme al Comandante Fabio Migliorati.
“Voi, nuovi agenti, ha detto il Presidente Solinas, rappresentate qualcosa di più di un semplice, seppur importante e gradito, nuovo ingresso negli organici della Regione Sarda. Quel di più è legato all’alta missione che oggi, terminato l’addestramento, siete finalmente chiamati a svolgere, nel ruolo di vigilanti e amorevoli custodi del nostro immenso patrimonio ambientale. Guardo a voi con particolare simpatia e con grande speranza, perché siete le nuove forze in campo di un Corpo caro all’intera Sardegna. Ho fortemente voluto che questo Corpo diventasse una Direzione Generale in capo direttamente alla Presidenza, e ho realizzato questo mio intendimento nel 2021, dando compimento ad un auspicio del Corpo stesso, atteso da decenni, come doveroso riconoscimento al valore e all’importanza del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale, che ha ormai assunto un ruolo decisivo in vari campi di azione strategici, al servizio dei Sardi e dell’ambiente. Nei decenni intercorsi dalla sua istituzione, avvenuta con la Legge regionale n. 26 del 5 novembre del 1985, il Corpo forestale Sardo ha ampliato notevolmente le proprie competenze, inizialmente indirizzate alla vigilanza su caccia, pesca, pascolo. Oggi, abbraccia tutti i problemi ambientali, l’urbanistica, il paesaggio, i beni demaniali e quelli della salute pubblica, investendo, dunque, le competenze di vari assessorati. È una struttura multidisciplinare diffusa su tutto il territorio regionale, che opera attraverso 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali, 10 basi navali”.
“Ciò che voi difenderete ogni giorno, ha detto ancora il Presidente, è un tesoro fragile, che necessita di continue attenzioni, di occhi vigili e di regole inflessibili, se vogliamo, come fortemente vogliamo, che tutto questo sia conservato e tramandato a chi verrà dopo di noi”.
Turismo, giro delle miniere. Assessore Chessa: "Grazie allo sport, ogni evento è uno spot per la promozione della Sardegna"
“Dopo il rally di marzo, il Sud Sardegna torna protagonista con una manifestazione ciclistica che proietterà l'Isola nel panorama nazionale. Grazie ad un eccellente percorso di gara, con incantevoli paesaggi, saranno coinvolti i territori del Sulcis-Iglesiente, del Guspinese e del Medio Campidano, garantendo un’importante promozione turistica anche alle zone interne”. Lo ha detto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione del Giro delle Miniere, che si ripropone con la venticinquesima edizione dal 2 all’11 giugno.
“Prosegue senza interruzioni Il programma, approvato dalla Regione, dei grandi eventi sportivi di promozione turistica della Sardegna, sempre più ‘isola dello sport’ – ha aggiunto l’assessore Chessa – Queste manifestazioni, insieme alle iniziative che valorizzano tradizioni, enogastronomia e turismo attivo, contribuiscono anche alla destagionalizzazione dei flussi turistici”.
Peste suina, in Sardegna aumentano le aree senza restrizioni
Si riducono ulteriormente i confini sulla mappa delle aree dell’Isola ancora sottoposte a restrizioni per la Peste suina africana. La decisione è stata presa oggi a Bruxelles dal comitato degli Stati membri con il via libera alla nuova proposta della Commissione europea che, di fatto, ridefinisce la geografia delle tre zone sottoposte a restrizioni in Sardegna incrementando ulteriormente le aree non soggette ad alcun vincolo.
“Nello specifico le aree libere da restrizioni (nella così detta zona zero) passano dal 42% al 60%, interessando 239 Comuni”, dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Si riducono invece le aree sottoposte a vincoli. In particolare – sottolinea il Presidente – la zona 2 (la zona di restrizione del selvatico) passa da 76 a 56 Comuni, anche grazie all’importante contributo dei cacciatori nelle operazioni di monitoraggio. Inoltre è stata decisa una sensibile rimodulazione anche per la zona 3, dove sono ancora vigenti le prescrizioni più forti, che passa così da 21 a 12 Comuni”.
Formalmente le modifiche saranno adottate con la pubblicazione, nei prossimi giorni, dell’aggiornamento nella Gazzetta europea. Una decisione, quella votata oggi, che modifica quanto stabilito sempre a Bruxelles il 15 dicembre. Una prima tappa, quella odierna, nel nuovo percorso tracciato ad aprile in occasione del tavolo tra Unità di progetto regionale, Ministero della Salute e Commissione europea, riunito per fare il punto sulle misure adottate in Sardegna in prospettiva di una definitiva rimozione dei vincoli ancora presenti dopo la decisione che, alla fine del 2022, ha sancito la rimozione del divieto totale sulla movimentazione dei suini e dei prodotti suinicoli fuori dal territorio regionale, embargo rimasto in vigore per undici anni.
“Un risultato che conferma, ancora una volta, lo straordinario lavoro portato avanti nell’Isola, reso possibile soltanto grazie alla sinergia tra le istituzioni, il territorio e gli allevatori. L’importante traguardo raggiunto lo scorso dicembre non ci ha spinto ad abbassare la guardia. In oltre quarant’anni di lotta alla Peste Suina la Sardegna ha dovuto affrontare grandi sacrifici. Il nostro lavoro così come il confronto con il Governo e la Commissione europea proseguiranno fino alla completa rimozione dei vincoli ancora presenti. Il nuovo traguardo ci dice che la strada è quella giusta”, conclude il Presidente Solinas.
Il presidente Solinas inaugura il nuovo campus universitario
“Opera attesa da molti anni, fondamentale per assicurare agli studenti un'accoglienza di alta qualità. E’ un punto di partenza, certamente. Siamo già pronti per realizzare il secondo lotto dell'opera, per garantire un livello di assoluta eccellenza agli universitari.” Lo ha detto il Presidente, Christian Solinas, che stamane ha inaugurato a Cagliari il nuovo Campus universitario, intitolato a Emilio Lussu.
E’ un’opera importante e pregevole, un progetto partito da lontano e da me fortemente voluto e sostenuto da Presidente dell’Ersu, ormai tanti anni fa. E da Presidente della Regione sono orgoglioso di avere dato l’impulso finale e decisivo, ha detto il Presidente Solinas.
Abbiamo voluto un Campus che rispettasse i criteri delle strutture più moderne e accoglienti, aumentando le cubature originariamente previste, prevedendo diversi spazi e servizi per la vita studentesca come mensa, auditorium, sale studio, polo direzionale e aree all’aperto, dando a quest’opera tutto ciò che può farne un vanto per la Regione e per la Città di Cagliari, secondo il progetto dell'architetto brasiliano Paulo Mandes da Rocha.
Vediamo realizzato anche il recupero di un'importante pezzo della città: il campus non sarà un dormitorio, ma farà parte del tessuto urbano con importanti servizi per studenti e non solo. Inoltre occupa una posizione strategica vicino alla stazione dei treni e degli autobus e a due passi da via Roma.
Gli alloggi sono belli e confortevoli. Corridoi spaziosi, un bagno per ogni stanza che avrà due letti e due ampie scrivanie.
Un piano è dedicato a spazi collettivi e sale studio, al piano terra le attività commerciali. C’è un auditorium, una grande piazza coperta di circa duemila metri quadri. Nella mensa seicento posti con vista panoramica grazie alla grande vetrata. Crediamo di avere fatto il meglio, e ne siamo soddisfatti e orgogliosi, ha detto il Presidente.
Ma non ci fermiamo qui. Continueremo ad investire non solo nell’istruzione, nell’alta specializzazione e nella ricerca, ma anche nell’ospitalità e nell’accoglienza degli studenti.
Ogni grande città è anche città studentesca, città universitaria. Gli studenti sono a mio avviso come il sale, come il valore aggiunto della società: meritano rispetto, attenzione, tutela dei diritti, garanzia di pari opportunità e premio del merito e della volontà. Dove gli studenti sono numerosi la vita è più brillante, la cultura è più effervescente, l’arte fiorisce.
In tutto questo la Regione c’è ed è al fianco degli studenti, e ne è testimonianza l’impegno sul bando alloggi con il quale è stato soddisfatto il 100% delle richieste degli studenti che posseggono i requisiti di merito e di basso stato economico previsti dalla legge, e con il sostegno agli idonei non beneficiari per i quali l'Ersu ha aumentato il contributo del Fitto Casa portandolo al valore massimo consentito dalla normativa.
Abbiamo inoltre incrementato gli stanziamenti destinati alle borse di studio, portandoci a livelli di avanguardia nel panorama nazionale. L’attenzione per il diritto allo studio e per il sostegno agli studenti è massina.
Ciò che vorremmo ottenere investendo in maniera così opportuna il denaro pubblico, ha detto ancora il Presidente Solinas, è che molti giovani sardi studino e si specializzino nella loro terra, e frequentino corsi fuori Sardegna o all’estero con l’obiettivo di tornare e vedere realizzate in Sardegna le loro aspirazioni e i loro traguardi scientifici, culturali e personali, per costruire insieme, giorno dopo giorno, una Sardegna più forte, più inclusiva, più accogliente, vocata allo sviluppo scientifico e tecnologico e all’alta specializzazione, terra del sapere e della cultura.
Aeroporti, la Regione vota contro la proposta di fusione
La Regione ha votato contro il progetto di fusione delle società di gestione degli aeroporti di Olbia e Alghero approvato stamattina dall’assemblea degli azionisti della Sogeaal. L’assessore dei Trasporti, Antonio Moro, ha ribadito la posizione della Regione (che detiene il 23,06% delle quote della società di gestione dello scalo algherese, la Sfirs il 5,69%) chiedendo al socio di maggioranza, F2i Ligantia, di sospendere la deliberazione e aggiornare la riunione tra 60 giorni, il 28 luglio prossimo, per poter valutare approfonditamente tutta la documentazione, a tutela degli interessi pubblici.
Nel suo intervento, l’esponente della Giunta Solinas ha anche ricordato che l’Enac, il 15 maggio scorso, “ha comunicato alle società incorporante Geasar e incorporata Sogeaal di ritenere che allo stato non possa essere autorizzato il prospettato ‘progetto di fusione’ in un’unica società di gestione aeroportuale, perché in contrasto con i principi normativi di riferimento e ha subordinato l'autorizzazione al progetto di fusione alla individuazione di soluzione idonea garantire alla Regione l’esercizio delle prerogative societarie”.
“Considerato – ha evidenziato l’assessore – che per preminente sopraggiunte ragioni di interesse pubblico l’Enac può disporre la revoca della concessione degli affidamenti aeroportuali demaniali di Alghero e Olbia e che il diniego dell’Enac, dettato a tutela di un interesse generale che trascende gli interessi dei soci, potrebbe determinare la nullità delle assumende delibere di fusione, la Regione esprime parere non favorevole al progetto di fusione del quale non condivide il percorso tecnico-amministrativo per giungere alla definizione della compagine della nuova società”.
“Dalla documentazione, seppur incompleta, di cui la Regione è in possesso – ha detto l’assessore Moro – appare incontrovertibilmente l’iniquità del criterio di definizione della compagine della nuova società, individuato unilateralmente senza il coinvolgimento del socio pubblico, in quanto non tiene in alcun conto gli apporti finanziari che la Regione ha assicurato tempo per tempo alle società aeroportuali”.
Infatti "la quota di partecipazione di Regione, e conseguentemente il ruolo in seno alla compagine della nuova Società, non sarebbe, per nulla, rappresentativa del concreto e fattivo contributo che la Regione Sardegna assicura a tutte le società aeroportuali finanziando in maniera significativa gli investimenti sulle infrastrutture e sottoscrivendo contratti pluriennali di pubblicità e di prestazioni di servizi attraverso i quali la Regione sostiene il conto economico delle società di gestione, assicurando loro quella quota dei cosiddetti ricavi ‘non aviation’, in assenza dei quali non sarebbe possibile sottoscrivere gli accordi con importanti compagnie aeree”.
Da un punto di vista procedurale, ha sottolineato l’assessore dei Trasporti, “si evidenzia che solamente dalla lettura del parere espresso dall’esperto incaricato si è appreso dell’esistenza di un corredo documentale di cui il socio pubblico è stato informato in modo incompleto e parziale e pertanto del tutto insufficiente”.
La Regione, “registrato il rifiuto da parte del socio di maggioranza di ‘aggiornare la deliberazione per la fusione di incorporazione di Sogeaal in Geasar al 28 luglio 2023 (60 giorni)’ per consentire la formulazione di una proposta condivisibile che contemperi gli interessi e gli obiettivi delle parti in gioco, nel rimarcare in conclusione le specificità che la questione delle gestioni aeroportuali riveste per lo sviluppo economico e la crescita sociale dell’Isola, ribadisce il voto non favorevole alla proposta di fusione di Sogeaal in Geasar”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
Formazione, due corsi per il cinema e le industrie creative
Due percorsi di alta specializzazione professionale dedicati al cinema e alle industrie creative per diventare green manager e tecnico di scena, sono stati presentati oggi dall’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta, stamane, a Cagliari negli spazi di “Sa Manifattura”, alla presenza delle direttrici dell’Aspal, Maika Aversano e della Fondazione Sardegna Film Commission, Nevina Satta.
“La cultura dà lavoro. Formiamo le nuove figure professionali richieste dal mercato audiovisivo - afferma lai - perché solo la formazione garantisce il lavoro. Il progetto formativo è il frutto della sinergia tra l’Assessorato regionale del Lavoro, l’Aspal e la Fondazione Sardegna Film Commission e si colloca nell’ambito delle politiche per l’alta formazione professionale mirata. Nasce, infatti, dalla volontà di colmare il gap tra la domanda e l’offerta di lavoro e la carenza, nel territorio regionale, di figure professionali qualificate per operare nel settore cinematografico e della creatività. I corsi - spiega l’assessore - saranno realizzati dall’Aspal, il nostro braccio operativo, che si avvale dell’esperienza e della competenza della Fondazione Sardegna Film Commission, che seguirà l’organizzazione e l’erogazione dei corsi, in collaborazione con i partner nazionali ed internazionali.”
Il corso per green manager è ai blocchi di partenza, si sono già chiuse le iscrizioni e le lezioni partiranno la prossima settimana. Al bando di selezione c’è stata una grande risposta, all’inizio erano previsti 10 posti, ma visto l’alto numero di richieste, la classe è stata allargata a 14 partecipanti. Il green manager è una figura al momento molto richiesta dalle industrie del settore audiovisivo, che si occupa di ridurre l’impatto ambientale dei set, definendo i criteri e i protocolli, certificando il livello di sostenibilità delle produzioni. Una professionalità spendibile anche nell’ambito degli eventi culturali (festival, rassegne, spettacoli dal vivo).
Così la direttrice dell’Aspal, Maika Aversano. “Grazie a questi corsi dedicati ai giovani nel settore audiovisivo creiamo le condizioni per aumentare la competitività della Regione in un settore in questo momento in grande espansione, ma anche l’attrattività del nostro territorio. Il mondo del cinema e quello delle industrie creative si stanno caratterizzando per la molteplicità delle competenze richieste, il loro elevato livello di specificità e la loro trasversalità. Il sostegno ai percorsi e ai progetti formativi rappresenta una via essenziale per le ricadute occupazionali future in settori, come questo, ad alto tasso di occupabilità”.
Per il corso di tecnico di scena bisogna aspettare il 29 maggio, quando verrà pubblicato l’avviso per la procedura di selezione di 20 partecipanti, che resterà aperto fino al 23 giugno 2023. Più nello specifico, il macchinista e l’elettricista cine-audiovisivo è una professionalità in grado di ideare e realizzare soluzioni tecniche a supporto della regia, dei sistemi di ripresa e di illuminazione, in coerenza con le indicazioni tecnico artistiche e le caratteristiche delle ambientazioni prescelte, mediante la costruzione, installazione e messa in opera di strutture e attrezzature. É in grado di realizzare soluzioni tecniche di illuminazione provvedendo alla messa in opera e manutenzione di impianti e dispositivi illuminanti. Un figura professionale con competenze nei ruoli di caposquadra, carrellista, gruista/crane operator, macchinista di preparazione, di scena, addetto al ciak e tecnico luci.
“Simili opportunità non vanno solo a favorire lo sviluppo delle attività artistiche collegate al cinema e alle industrie creative - sottolinea la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, Nevina Satta - facilitando le ricadute economiche, ma impattano soprattutto per la creazione di nuove figure professionali e la riqualificazione della forza lavoro esistente, per valorizzare il patrimonio isolano, ma al tempo stesso, migliorare il livello di occupabilità dei giovani sardi. Se a questa cornice - aggiunge la direttrice - si aggiunge la promozione del Green Film Protocol sviluppato in Sardegna come buona pratica a livello nazionale e internazionale, le finestre di opportunità allargano ulteriormente i propri orizzonti.”
Entrambi i corsi si basano su un metodo di apprendimento sul campo/learn by doing. Al fine di testare e incrementare le competenze acquisite in fase di formazione, i partecipanti verranno inseriti all’interno di produzioni cinematografiche, audiovisive, televisive e performative (con il supporto di FSFC e dei suoi partner), secondo i fabbisogni delle produzioni.
Cagliari aderisce alla raccolta fondi per le popolazioni dell'Emilia Romagna
Cagliari aderisce alla raccolta fondi per le popolazioni dell'Emilia Romagna.
Il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu ha aderito alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi avviata dall'ANCI a favore dei Comuni colpiti dall'alluvione in Emilia Romagna.
“Per i nostri Sindaci e le nostre comunità” è il titolo dell'iniziativa che vuole mettere in evidenza la necessità di aiuti da far confluire alle popolazioni colpite da un tale disastro.
Chiunque volesse, potrà inviare una donazione tramite bonifico bancario all'IBAN: IT 20 N 06230 03202 000057138452 con causale “Per i Comuni colpiti".