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È stato inaugurato stamattina a Quartu, davanti a una folta rappresentanza delle istituzioni dei Comuni interessati e anche della Regione, il Centro Diffuso per le famiglie, fortemente voluto dall’Assessorato ai Servizi Sociali di Quartu Sant’Elena, nell’ambito del Plus Quartu-Parteolla. Il servizio sarà gestito dalla Fondazione Polisolidale onlus, con Sinnai Comune capofila di progetto.
Il Centro diffuso per le famiglie è stato avviato nell’ambito del Progetto “la Famiglia al centro” sostenuto da Anci Sardegna, dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna e dai Comuni di Quartu Sant’Elena, Sinnai, Dolianova, Maracalagonis, Donori, Serdiana, Soleminis, Burcei, componenti dell’Ambito.
Si tratta di un luogo dedicato all’ascolto e al sostegno, rivolto alle famiglie con figli minori e monoparentali, alle giovani coppie, alle famiglie di recente migrazione e a tutti quei nuclei che si trovano ad affrontare difficoltà temporanee o che desiderano approfondire determinati aspetti legati alla famiglia e alla funzione educativa che essa svolge. È inoltre dedicato a tutte le famiglie che intendono intraprendere un progetto di affido o di adozione di minori.
Tra le finalità del CPF vi è quindi promuovere il benessere di minori, famiglie e singoli, orientare i fruitori del Centro sui servizi e le risorse presenti sul territorio, favorire lo sviluppo delle risorse della Comunità e costruire reti di relazione tra le persone, integrare e potenziare le attività dei servizi territoriali e specialistici in un’ottica di promozione del benessere delle famiglie e dei bambini. “Siamo molto soddisfatti per l’apertura di questo Centro dedicato a tutto l’Ambito, che garantirà un importante servizio di supporto alle famiglie, un aspetto sul quale abbiamo investito molto - commenta l’Assessore di Quartu ai Servizi Sociali e alle Politiche Generazionali Marco Camboni -. È un’ulteriore risposta alla cittadinanza che si inserisce nell’impegno quotidiano per combattere il disagio sociale. Vorrei ringraziare anche la Regione, per il contributo dato affinché si ottenesse questo risultato, che, vorrei ricordarlo, è il primo progetto che parte a Quartu da quando il Comune è nuovamente capofila del Plus Ambito Quartu-Parteolla”.
“Mi piace sottolineare l’opera di collaborazione e condivisione dei progetti che ha contraddistinto questo percorso insieme nel Plus sin dall’inizio - aggiunge il Sindaco di Burcei e Presidente della Fondazione Polisolidale onlus Simone Monni -. Sono orgoglioso dell’operato di un Ente che ci invidiano tutti non solo in ambito locale. E forti dell’esperienza maturata a Burcei e Mara ora siamo pronti a offrire il servizio in tutto l’ambito, compresi quindi i Comuni più grandi, con l’obiettivo condiviso di riportare la famiglia al centro del sociale”.

Presente anche la Direzione delle Politiche Sociali della Regione Sardegna, nella persona di Giovanni Deiana: “L’attuazione di politiche comuni si esplicita negli avanzamenti delle Amministrazioni nel campo del sociale. Il CPF è un servizio che a nostro avviso ha valenza strategica. E infatti l’Assessorato ha investito risorse importanti prima affinché il servizio nascesse e poi per il suo potenziamento. Auspico si possa consolidare anche la Governance condivisa, per lo scambio delle buone prassi tra i vari operatori e quindi l’erogazione di servizi omogenei e di qualità”.
È inoltre intervenuto Antonello Caria, Direttore della Fondazione Polisolidale, che “nel ringraziare le varie cooperative che collaborano con l’Ente di Gestione per sviluppare l’attività di tutti i professionisti e i servizi specialistici”, ha ricordato che “il nuovo Centro è un luogo pensato per l’integrazione, con un approccio che mira alla personalizzazione degli interventi”. Sono servizi del Centro inaugurato a Quartu: Sostegno psicologico, Spazio Neutro, Consulenza legale, Mediazione familiare, Incontri di sensibilizzazione alla genitorialità, Percorsi di affido e adozione, Consulenza, Informazione, sensibilizzazione e accompagnamento, Gruppi di auto mutuo aiuto.

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Un grande risultato appena raggiunto e un altro obiettivo nel mirino per il prossimo mese.

Nel mezzo l’invito del Sindaco Graziano Milia e un incontro nei suoi uffici per ricevere i complimenti di persona da parte del Primo Cittadino della sua città. Gaia Deiana ha soltanto 14 anni ma una voce profonda e una capacità canora che l’hanno già portata alla ribalta nazionale.

Gaia studia canto dal 2020 con la Maestra Valentina Lodi Rizzini nella classe degli ‘Out of Tunes’, progetto didattico del coro giovanile Clara Voce di Quartu. Negli scorsi giorni ha partecipato e vinto il Grand Prix nella finale nazionale Italia di Sanremo Junior, competizione canora riservata ai giovani emergenti di età compresa fra i 6 e i 15 anni.

La ragazza quartese ha portato sul palco il brano “Desert Rose” di Sting, nella versione proposta dalla cantautrice e musicista marocchina, naturalizzata canadese, Faouzia. Per la Sardegna si tratta della prima vittoria nella manifestazione.

Ora per la Deiana c’è una nuova sfida: rappresenterà infatti l’Italia nella finale mondiale, che si terrà il prossimo 17 aprile presso il teatro Ariston di Sanremo. A contenderle la vittoria sarannostavolta interpreti stranieri, ovviamente sempre giovanissimi, provenienti da oltre 20 nazioni europee ed extraeuropee.

In attesa del prossimo appuntamento, Gaia, accompagnata dal direttore del coro Clara Voce, il Maestro Federico Liguori,  stamattina è stata ricevuta dal Sindaco di Quartu. Presso l’ex Convento dei Cappuccini, Graziano Milia si è complimentato a nome di tutta la città. “Ho potuto apprezzare le doti canore della nostra giovane concittadina attraverso i servizi media dei giorni scorsi - il commento del Primo Cittadino -: Gaia ha saputo conquistare il pubblico con un’intensa interpretazione di “Desert Rose”, arricchendola di suggestioni e sonorità mediterranee che richiamano le voci delle più famose interpreti sarde del passato e del presente”.

“È per questo che ho deciso di incontrarla, per farle personalmente i miei complimenti ed esprimerle il mio sostegno e quello di tutta la comunità quartese in vista della sua partecipazione alla finale mondiale” aggiunge Milia, che nell’occasione ha voluto omaggiare Gaia con la spilletta dei Quattro Mori, affinché possa essere di buon auspicio ma anche perché simbolo di forte attaccamento alle radici, da cui partire per andar lontano.

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Ventimila euro per le sterilizzazioni di cani e gatti in città, con la possibilità di incrementare la cifra di altri 10 mila euro in caso di ulteriori richieste. E’ questo l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena per la Campagna di Sterilizzazioni 2024, denominata “Progetto Quartu” e riguardante cani e gatti di proprietà, pastorali e colonie feline non riconosciute, che come negli anni precedenti sarà affidata all’Associazione Effetto Palla Odv, promotrice dell’iniziativa. Coordinate in stretto raccordo con il Settore Ambiente e Vigilanza Ambientale del Comune di Quartu, le azioni di contenimento delle nascite e contrasto al randagismo, sono iniziate nel 2022 con un progetto sperimentale sui soli cani adulti, poi esteso l’anno successivo anche alle colonie feline. Fino ad oggi sono state sterilizzate 90 cagne e 82 gatte, queste ultime distribuite fra 64 colonie non censite e 18 di proprietà. Fra le novità di quest’anno vi è l’inclusione dei cani adulti maschi degli ovili all’interno della campagna di sterilizzazioni.  I requisiti economici per accedere alla sterilizzazione gratuita per le gatte e i cani di proprietà e/o pastorali resteranno quelli già previsti dalla normativa Regionale. Per quanto riguarda le colonie non riconosciute, queste dovranno essere nel territorio di Quartu Sant’Elena e dovranno essere fornite tutte le informazioni per individuarne la collocazione e i numeri dei gatti che la compongono, maschi e femmine. Gli interventi chirurgici saranno effettuati in strutture territoriali già identificate e che abbiano partecipato alle campagne precedenti, che abbiano stilato un protocollo d’intesa tra la ODV  titolare del progetto e i direttori sanitari delle strutture stesse. Per l’annualità 2024 è stata inserita la collaborazione con un’ulteriore struttura veterinaria, in modo da assicurare la riuscita del progetto nei tempi previsti. Altro importante obiettivo del progetto è quello di avere una visione completa del numero dei gatti che fanno parte effettivamente delle colonie non riconosciute nel territorio di Quartu Sant’Elena e la loro collocazione,  la microchippatura e il monitoraggio dei cani, sia di proprietà che pastorali. Non sarà tralasciato l’aspetto relativo alla sensibilizzazione dei cittadini quartesi sull’importanza delle sterilizzazioni e della microchippatura, attraverso l’organizzazione di eventi e occasioni di crescita e di conoscenza in campo animale, con l’organizzazione di eventi quali, chip day, incontri aperti alla popolazione inerenti all’importanza della gestione riproduttiva degli animali liberi, di coinvolgimento di associazioni, volontari locali e proprietari, a cui consegnare anche un gadget inerente il tema animale, che aumenti così l’attenzione a l’interesse verso il progetto e le sue attività collaterali.

La modulistica sarà resa disponibile nel sito del Comune di Quartu e nel portale www.effettopallaonlus.it.
La domanda dovrà essere presentata su apposito modulo, scaricabile in allegato, e potrà essere inviata, esclusivamente via mail, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. a partire dal 1° marzo 2024. Le attività saranno realizzate con la collaborazione dei veterinari del territorio e delle organizzazioni di volontariato locali.

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L’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena per il tramite degli uffici afferenti al proprio settore “Ambiente” ha avviato una manifestazione di interesse finalizzata ad acquisire la disponibilità delle Associazioni di Volontariato Nazionali e Regionali operanti nel territorio per la gestione di oltre 100 cani attualmente presenti in uno stabile sottoposto a sfratto esecutivo presso la località Santu Lianu, nei pressi del litorale quartese. Il passaggio dell’Amministrazione arriva in seguito alle decisioni prese dal Tribunale di Cagliari in merito ad una controversia fra privati che ha recentemente sancito il rientro in possesso da parte dei legittimi proprietari di un’area che nel tempo era stata trasformata in un ricovero per animali abusivo, privo di ogni minimo requisito di sicurezza e di igiene, oltreché di qualsivoglia presupposto autorizzativo. Una situazione di degrado che metteva a repentaglio la salute ed il benessere degli animali insieme all’incolumità dei locatari sottoposti al provvedimento di sgombero ed ora all’attenzione dei Servizi Sociali. “Si è reso necessario, prima di tutto, mettere in sicurezza un minore presente nello stabile, poi sono state proposte diverse soluzioni in housing sociale agli altri occupanti, su cui stiamo ancora lavorando”spiega il Vicesindaco ed assessore all’Ambiente Tore Sanna, che sta seguendo da vicino la situazione.

“Siamo prontamente intervenuti per porre rimedio ad una situazione di illegittimità e di rischio che perdurava da oltre 10 anni”, prosegue l’Assessore. “In base alle Direttive regionali in materia di lotta al randagismo e protezione degli animali d’affezione ci troviamo di fronte ad una fattispecie di canile abusivo, che non può permanere in queste condizioni. Purtroppo nel tempo il numero degli animali è cresciuto in maniera incontrollata, per questo fra le prime azioni messe in campo dall’Amministrazione vi è un piano di sterilizzazioni e microchippatura che sarà messo in campo dal servizio veterinario della Asl di Cagliari in collaborazione con il canile convenzionato Shardana. Gli animali saranno prelevati a gruppi di cinque per volta, trattenuti in canile per le necessarie operazioni sanitarie e qui custoditi temporaneamente fino a nuova presa in carico. Lo step immediatamente successivo sarà quello del coinvolgimento delle associazioni di volontariato, oggetto della presente manifestazione di interesse, affinché i cani vengano smistati ed avviati quindi all’adozione. L’Amministrazione comunale”, specifica Sanna “è disponibile a valutare anche ipotesi di assegnazioni sulla scorta di modelli già sperimentati in altre realtà, ovvero con una forma di incentivo da dare alle associazioni certificate o a famiglie adottanti. Ciò che auspichiamo è che si venga a creare una catena di solidarietà a livello locale ma anche oltre il territorio regionale per poter garantire oltre 100 adozioni del cuore a queste creature sfortunate, che finora hanno vissuto in condizioni di precarietà assoluta”.

Prova ne sia, prosegue Sanna, il fatto che l’Amministrazione in seguito allo sgombero “sarà costretta ad intervenire per smaltire montagne di rifiuti indifferenziati abbandonati nell’area, con una spesa che purtroppo andrà a gravare sulle spalle di tutta la comunità cittadina”. Motivo per cui per il futuro il livello di vigilanza su questo genere di situazioni sarà ulteriormente accresciuto, onde scongiurare altri interventi simili.

 

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A pochi giorni dalle festività natalizie, a Quartu torna con la consueta puntualità l’appuntamento con la ‘Cantata di Natale’, diventato ormai un must per la rassegna istituzionale. Un evento di spicco del cartellone di ‘Natale a Quartu’ che quest’anno permetterà di apprezzare una delle cantanti più iconiche della musica popolare italiana quale Fausta Vetere, nell’occasione in scena insieme ai migliori artisti del genere offerti dal panorama isolano.
Accese le luminarie e a seguire il videomapping nella facciata della chiesa di Sant’Agata, sono iniziati in città anche gli appuntamenti programmati per questa edizione, spaziando dalla musica al teatro e coinvolgendo adulti e bambini, anche con iniziative singolari e coinvolgenti quali il trenino turistico e la mongolfiera, prima di lasciare spazio al circo per due settimane. E indubbiamente emozionante sarà anche la ‘Cantata di Natale’, in programma martedì 19 dicembre alle ore 20 presso la chiesa di Santo Stefano.
L’edizione 2023 della Cantata di Natale avrà tra i protagonisti una delle donne più iconiche della musica popolare italiana: Fausta Vetere. La cantante partenopea, tuttora componente di pregio della ‘Nuova Compagnia di Canto Popolare’, di cui fa parte dalla fondazione nel 1967 e di cui è rimasta l’ultima della formazione originale, ha conquistato con la sua splendida voce le piazze e i teatri di tutto il mondo. La NCCP portò infatti una vera rivoluzione negli anni Settanta, con un’opera di ricerca sui canti popolari italiani capace di raccontare nascita, vita e morte: dal mondo delle tenebre all’occulto e allo scaramantico, fino alla devozione religiosa, la festa, il sentimento. Oltre cinquant’anni di grande carriera che ancora continua e che permetteranno alla cantante napoletana di conquistare anche il pubblico quartese. La grande Fausta Vetere, accompagnata da Umberto Maisto alla chitarra classica, ma non solo. Tra i protagonisti anche Alessandro Foresti all’organo e tanti grandi artisti isolani, cantanti e musicisti, capaci di dare spessore alla ricerca oltre che all’interpretazione della musica sacra: Elena Ledda e Simonetta Soro alla voce, Mauro Palmas al liuto cantabile, Silvano Lobina al basso. Sarà una serata speciale dedicata ai quartesi, alla presenza di interpreti di grande livello, per un evento di assoluto valore, dal punto di vista musicale e quindi anche culturale. Una produzione originale che si concentra sulle musiche sacre natalizie non solo isolane ma provenienti anche da altre regioni bagnate dal
Mediterraneo. Dalla musica, dal canto, dall’arte arriva così un messaggio di augurio e di speranza, in una fase storica mondiale difficile sia dal punto di vista economico che sotto il profilo umanitario. La Cantata di Natale, ad ingresso libero, rientra tra le iniziative di ‘Natale a Quartu’, la rassegna voluta dall’Amministrazione comunale e organizzata con la collaborazione dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Una nuova straordinaria tappa di questa edizione 2023, un evento che conferma la volontà dell’esecutivo Milia di puntare con convinzione anche sulla cultura per un pieno rilancio della città e una crescita della comunità sotto tutti i punti di vista.

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Tanta partecipazione e solidarietà per l’iniziativa di raccolta di materiale scolastico promossa da Cittadinanza Attiva Cagliari e patrocinata dal Comune di Quartu. Nella sede del Non negozio è stato
depositato tutto il ricavato, che poi, anche in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e l’Assessorato ai Servizi Sociali, sarà distribuito alle famiglie bisognose di Quartu.
La raccolta si è tenuta domenica 10 settembre presso il supermercato Carrefour, in via Marconi.

Dalla mattina alla sera i volontari di Cittadinanzattiva Cagliari e del Coordinamento Presidenti Consigli di Circolo e di Istituto della Sardegna si sono messi a disposizione per raccogliere il materiale destinato a dare un supporto concreto alle famiglie meno abbienti.

Anche nel territorio quartese sono tanti, infatti, i nuclei familiari che si trovano in condizioni di difficoltà economica e che, anche in considerazione dell’aumento dei prezzi, non riescono a sostenere le spese per garantire ai propri figli il materiale necessario per affrontare il nuovo anno scolastico.

L’iniziativa patrocinata dall’Amministrazione comunale mirava appunto a supportarli e a non lasciare indietro nessuno. E la comunità quartese ha risposto presente. Tantissime, infatti, le donazioni
effettuate: dalle matite colorate ai pennarelli (circa 200), dalle penne ai pastelli, ma anche quadernoni (quasi 250), astucci, album da disegno. E poi gomme, colle, evidenziatori, e persino libri per gli esercizi, penne USB, borracce e zaini. Insomma, c’è davvero di tutto per regalare un sorriso ai bambini quartesi.

Il materiale è stato depositato temporaneamente nel Non Negozio. L’iniziativa di Fondazione Domus de Luna ha riaperto in via Beccaria 14 all’inizio di quest’anno solare; si propone di abbracciare virtualmente le persone più svantaggiate e quelle che stanno attraversando un momento di disagio, attraverso la raccolta e la distribuzione di abbigliamento nuovo e usato, ma più in generale di tutto quanto può essere utile alle persone, e in particolare ai bambini.

Ora si procederà alla distribuzione del materiale raccolto, studiando i dati in possesso dell’Assessorato ai Servizi Sociali e dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione. E proprio l’Assessora alla
Pubblica Istruzione Cinzia Carta non è voluta mancare nel momento della consegna del materiale, per ringraziare a nome della cittadinanza tutti i volontari che hanno reso possibile l’iniziativa e prendere atto, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto è solidale la città di Quartu.

“Un’iniziativa lodevole che il Comune di Quartu ha accolto con grande piacere - commenta con entusiasmo l’Assessora alla Pubblica Istruzione Cinzia Carta -. Ci troviamo in un periodo di grande
difficoltà economica per tante famiglie che, proprio a settembre, devono affrontare svariate spese: oltre ai libri scolastici, ai vestiti, all’abbonamento ai pullman, anche il corredo scolastico. Il Settore Istruzione e i Servizi Sociali si sono pertanto adoperati per gli aspetti burocratici e organizzativi della proposta, in particolare per quanto riguarda la distribuzione alle famiglie quartesi indigenti. Con l’auspicio che questa raccolta possa davvero aiutare i più bisognosi, ringraziamo tutti coloro che con generosità hanno portato un loro contribuito” conclude l’esponente della Giunta Milia.

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Prosegue l’attività dell’Amministrazione per sostenere e curare l’affido e l’adozione, un impegno avviato già da tempo e ora ribadito con una serie di giornate formative che interesseranno
operatori del settore e anche famiglie, sempre nella convinzione che la professionalità e la preparazione siano importanti per una crescita strutturale e per favorire l’armonia anche in ambito
domestico.
Con tali presupposti, in collaborazione con la Fondazione Domus de Luna, l’Assessorato alle Politiche Sociali e Generazionali ha sposato il progetto di un ciclo di incontri formativi, che si
terranno con cadenza regolare per tutta l’estate, presso l’Ex Convento dei Cappuccini di via Brigata Sassari e presso Sa Domu Pitticca.
“Si tratta di una tematica sulla quale l’attenzione dell’Amministrazione comunale è alta. Siamo infatti convinti sia utile e anche opportuno chiarire e sviscerare tutti gli aspetti, tutti i passaggi necessari affinché i due processi di affido e adozione possano procedere in maniera lineare e con riscontri positivi, anche in un’ottica di sensibilizzazione” commenta l’Assessore alle Politiche Sociali e Generazionali Marco Camboni. Il primo appuntamento è in programma il 9 giugno, sul tema dei nuovi scenari dell’affido e dell’adozione. Sarà a cura del dottor Francesco Vadilonga, Direttore del Centro di Terapia dell’Adolescenza (CTA) di Milano e Codirettore della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRIS. Specializzato sui temi dell’adozione e dell’affido, della tutela dei minori e della cura del trauma, è anche autore di numerose pubblicazioni sui temi di competenza.
Dalle 9 alle 13 spazio a psicologi, assistenti sociali, educatori, psicoterapeuti, neuropsichiatri, che potranno anche utilizzare il corso per accumulare crediti ECM (Educazione Crediti in Medicina), per ottenere i quali è necessario accreditarsi entro mercoledì 7 giugno. E dopo la mattinata dedicata alla formazione professionale, nel pomeriggio presso Sa Domu Pitticca spazio alle lezioni più specifiche per le famiglie affidatarie e adottive, nonché per coloro che stanno valutando di intraprendere il percorso.
I successivi appuntamenti sono in programma il 6 luglio, l’8 settembre e il 20 ottobre. I titoli delle giornate saranno, rispettivamente, “Adozione e affido come cura dei traumi”, “Il processo elaborativo dell’adozione e dell’affido”, “Fenomenologia delle crisi adottive e del fallimento degli affidi”. La partecipazione è libera e gratuita; chi intende ottenere i crediti ECM deve però versare la quota di 40 euro, relativa a tutte e 4 le giornate in programma.
“Occorre un corretto accompagnamento della famiglia affidataria lungo tutto l’iter burocratico da seguire, e poi dare anche un indirizzo circa la gestione, evitando così le eventuali rinunce, con inevitabili ulteriori turbamenti per i bimbi interessati - prosegue l’esponente della Giunta Milia Marco Camboni -. Pertanto promuoviamo un processo di formazione che serve a dare un quadro completo di affido e adozione, in modo tale da rendere le famiglie consapevoli e pronte ad affrontare le situazioni, nel rispetto delle differenti attenzioni e procedure dei due istituti”.

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Favorire, mediante opportune azioni di divulgazione e pubblicità, l’incentivazione dell’uso dei contratti di locazione a “canone calmierato”, nel rispetto dell’“Accordo Territoriale sulle Locazioni” stipulato tra le organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini. È l’obiettivo precipuo del protocollo sottoscritto stamattina dal Comune di Quartu e dalle associazioni territoriali rappresentative dei proprietari A.P.C.I. Federproprietà e APE Confedilizia.

Negli ultimi anni a Quartu il disagio abitativo nel settore affitti è cresciuto a livello esponenziale. L’attuale situazione di carenza di alloggi determina problematiche abitative che coinvolgono un ingente numero di famiglie, quantificabile in 150/200, che l’Amministrazione comunale è pronta a contrastare con azioni concrete. Innanzitutto agevolando l’accessibilità economica agli alloggi in offerta sul mercato privato, con l’utilizzo dei ‘canoni concordati’, ma anche trovando soluzioni al rischio sfratto per le famiglie che si trovano in grave crisi economica.

L’accessibilità economica agli alloggi in offerta sul mercato privato è infatti indirizzata alla generalità della popolazione ma, in considerazione della grave crisi economica attuale sul piano nazionale e regionale, occorre porre in essere azioni incisive in primis per la fascia economica fragile, individuabile nello specifico fra i possessori di ISEE al di sotto dei 15mila euro.

Presso l’Ex Convento dei Cappuccini di via Brigata Sassari, stamattina è stato messo nero su bianco al protocollo di intesa, della durata di un anno, per contratti a canone concordato in favore di cittadini in condizioni di disagio socio-alloggiativo. L’accordo è stato firmato dal Sindaco Graziano Milia e dai responsabili provinciali di A.P.C.I. Federproprietà Stefano Tolu e APE Confedilizia Carmelo Idda, alla presenza dell’Assessore ai Servizi Sociali Marco Camboni.

L’Amministrazione si impegna a fornire apposite garanzie ai proprietari di immobili, anche attraverso l’instaurazione di particolari forme di tutela dei proprietari, con un fondo istituito presso il
Comune per il triennio 2022/2024. Nasce quindi un apposito capitolo di Bilancio, risorse comunali destinate prima di tutto alle famiglie e/o ai soggetti economicamente fragili, con finalità primarie di prevenire lo sfratto per morosità e, nel caso di procedura avviata, quindi qualora non sia possibile evitare l’esecuzione, concordare modalità e tempi del rilascio, consentendo la progettazione di una soluzione abitativa alternativa.

Il Comune è quindi pronto a farsi da garante, fornendo adeguate tutele per i proprietari che metteranno a disposizione le abitazioni, stipulando contratti d’affitto. Garanzie che si materializzeranno nel subentro in caso di mancato pagamento da parte del locatario, di qualche mensilità o del deposito cauzionale, e in casi estremi anche al saldo integrale della annualità di affitto, ma anche nel monitoraggio della corretta conduzione dell’immobile tramite personale qualificato.
Le Associazioni proprietari assisteranno le parti nella stipula e garantiranno che i contratti d’affitto siano in regola alle norme di legge e che i canoni d’affitto siano ‘calmierati’ in base alle tariffe stabilite dall’Accordo sulle Locazioni Abitative” del 31 gennaio 2019.

“Da un anno e mezzo l’Assessorato ai Servizi Sociali sta programmando questo intervento, con numerose interlocuzioni e tavoli tematici necessari per arrivare all’odierna firma del protocollo - commenta l’Assessore competente Marco Camboni -, che ha un duplice significato: quello precipuo di trovare un’allocazione a nuclei che vivono in condizione di difficoltà ma anche quello dell’accompagnamento educativo, affinché un domani queste persone possano essere autonome nei pagamenti”.

“È una delle azioni che l’Amministrazione comunale sta intraprendendo per contrastare il cosiddetto disagio abitativo. Diamo così supporto anche al Progetto Pilota ‘A Domu’, recentemente
presentato, anch’esso di durata annuale ma con l’idea e l’obiettivo di una sua estensione nel corso degli anni, in modo tale da poter dare risposte reali a quello che da decenni è un problema del Comune di Quartu e non solo” conclude l’esponente della Giunta Milia.

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Novità in arrivo nel litorale di Quartu: il vecchio “Centro Informazioni turistiche” di via Melibodes, nei pressi della rotonda del Margine Rosso, lascia spazio ad un nuovissimo “Punto Info” per i cittadini di Flumini e dintorni: un vero e proprio centro di servizi decentrato del Comune nell’area del territorio vasto, destinato ad ospitare Urp, servizi demografici, segretariato sociale e molte altre funzioni, attualmente allo studio del settore agli Affari Generali.

Insieme allo sportello comunale in un’ala separata dell’edificio di circa 125 mq aprirà anche un presidio del Banco di Sardegna, destinato ad accogliere uno sportello bancario automatizzato, una novità assoluta per il litorale quartese resa possibile dall’accordo quindicinale fra il Comune e la Banca. “Avevamo preso un impegno con i cittadini del litorale e lo abbiamo onorato”, spiega l’Assessora al Territorio Tiziana Cogoni: l’apertura del Punto info rappresenta un segnale concreto di vicinanza da parte del Comune nei confronti degli abitanti del litorale e costituisce un tassello importante del progetto di ricucitura fra centro e periferia portato avanti dall’Amministrazione Milia”. Tempi di apertura previsti entro la primavera: “Mancano solo alcuni dettagli, come le vetrate di separazione fra l’area servizi e quella bancomat, poi la struttura aprirà ufficialmente i battenti”.

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Dopo il via in Campania, è il turno della Sardegna. Apripista il Liceo Motzo di Quartu Sant'Elena, dove il 17 febbraio docenti e studenti potranno conoscere e testare praticamente l’app BullyBuster messa a punto dai ricercatori degli atenei di Cagliari, Napoli, Foggia e Bari. Ogni istituto può richiedere di ospitare una tappa.

Per UniCa il referente scientifico è il professor Gian Luca Marcialis: “L’applicazione per smartphone e pc è ora a disposizione di ragazzi, famiglie, scuole e forze dell'ordine. Andando negli istituti scolastici riusciamo a far ‘toccare con mano’ il semplice modo con cui le soluzioni avanzate, permesse dagli algoritmi dell’intelligenza artificiale e unite al diritto e alla psicologia, riescono ad essere estremamente utili per il rilevamento e il contrasto delle azioni di bullismo o cyberbullismo”.

Sul sito www.bullybuster.unina.it è possibile richiedere l’inserimento nel “BullyBuster tour”, in presenza o in remoto. Possono farne richiesta i docenti e i dirigenti scolastici interessati scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In Sardegna. Dopo il test effettuato in una scuola alberghiera di Avellino, il prossimo appuntamento è previsto nel Liceo Motzo di Quartu Sant’Elena, apripista nell’Isola, in cui il 17 febbraio si potrà prendere confidenza con BullyBuster e apprenderne la facilità di uso per segnalare eventuali abusi e violenze. Nell’istituto quartese coinvolte nove classi di quinta superiore, che saranno guidate dal professor Gian Luca Marcialis e dalla dottoressa Giulia Orrù dell’Università di Cagliari, dalla professoressa Grazia Terrone (Università di Foggia e Tor Vergata), dalla dottoressa Michela Gravina (Università Federico II, Napoli) e dall’ingegner Vincenzo Gattulli (Università di Bari).

Come funziona. Una semplice app installata nei cellulari o sui pc permette di segnalare comportamenti, frasi, video, foto, interventi in chat o altro che possa essere ricondotto, con verifiche di diverso livello, ad azioni di bullismo o cyberbullismo. Segnalazioni che possono essere monitorate sui singoli device, elaborate da un sistema di intelligenza artificiale in grado di allertare le famiglie, le autorità scolastiche e, nel caso, anche le forze dell’ordine. Il tutto è inoltre in grado di funzionare in modo completamente automatico e fungere quindi da sentinella h24 se interfacciato ad apparati di videosorveglianza (sia in luoghi aperti che chiusi) oppure se installato (allo stesso modo di un classico antivirus) su smartphone, tablet o computer in cui si utilizzano social network, siti e app di messaggistica. Il sistema è in grado di rilevare autonomamente movimenti sospetti tra la folla, rivelare episodi di stalking e prepotenze, distinguere espressioni verbali e facciali aggressive (oppure casi di deep fake facciali, in immagini, foto o video, manipolate sostituendo i visi persone). D’altra parte le segnalazioni, in forma anonima, possono essere inserite nell’app direttamente da chi assiste o ha notizia di comportamenti anomali o contenuti multimediali illeciti, per essere poi sottoposte ad opportune valutazioni.

Il progetto, realizzato con un finanziamento del ministero della ricerca nel 2019, coinvolge gruppi di ricercatori di quattro università tra Sud Italia e Sardegna, specializzati non solo in tecnologia e intelligenza artificiale ma anche in diritto e psicologia. I responsabili scientifici delle quattro unità (specialisti in diversi campi di conoscenza tecnologica, psicologica e giuridica) sono i professori Carlo Sansone (Napoli Federico II, capofila), Gian Luca Marcialis (Cagliari, dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica), Donatella Curtotti (Foggia) e Donato Impedovo (Bari).

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