Mercoledì, 29 Maggio 2024 20:10

Lello Solinas, il ricordo degli amici del Tennis club Cagliari In evidenza

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Nel riquadro, Lello Solinas. Il gruppo del Tennis club di Monte Urpinuche lo ha ricordato con un pomeriggio di affetto e mestizia Nel riquadro, Lello Solinas. Il gruppo del Tennis club di Monte Urpinuche lo ha ricordato con un pomeriggio di affetto e mestizia

A tre anni dalla scomparsa del medico di famiglia a Elmas, amici, compagni e colleghi l’hanno ricordato come gli sarebbe piaciuto

Mario Frongia

L’ hanno ricordato con indosso la tshirt “Lello, sempre con noi”. In un campo, per un mini torneo di padel che gli sarebbe piaciuto. Tra aneddoti, battute, frecciatine. Raffaele Lello Solinas se ne è andato il 12 maggio del 2021. Gli amici del Tennis club Cagliari, dove lui amava trascorrere il tempo che gli lasciava libero l’intensa attività specialistica, si sono ritrovati nel suo nome. Un picco lo grande memorial. All’aria aperta, tra sport, paninetti mortadella e gorgonzola, calici alti: Lello amava la Divina commedia e la buona birra, meglio se con la compagnia giusta e scherzosa. Per il medico di medicina generale con ambulatorio a Elmas, specializzato anche in otorinolaringoiatria, in prima fila nel curare eventi, corsi di formazione e aggiornamento sanitario - nelle sue discipline ma anche mental coach per la comunicazione medica - il padel era diventato il suo post tennis. Valvola di sfogo, decontaminante e includente. La racchetta con le corde in sintetico aveva lasciato pian piano spazio a quella compatta in carbonio. La “padella” aveva preso il sopravvento.

Agonista indomabile. Il maestro, da Andrea Lecca per il tennis, era diventato Mariano Talaferro, argentino e pioniere della “bandeja” nel capoluogo. Gli amici? Sempre gli stessi. Gege Lucca, Riccardo Mamusa, Roberto Serra, Enrico Solla, Mariano Diaz, Tore Lilliu (promotore attento e affettuoso dell'evento) , Paolo e Mino Argiolas, Sergio Bertola, Ale Orani, Giulio Loi, Giorgio Capra, Giorgio Aru. Carlo Leone, Chicco Melis, Marco Marchese, Andrea Locci, Marco Galasso, Gianni Aramu, Beniamino Loi, Sandro Sassu, Bruno Corda, Alessandro Caravati, Chicco Carta, Marco Orani, Ubaldo Caria, Giacomo Corda, Luciano Marroccu, Marcello Dolia, Alfonsino Dessì, Pino Dessì, Mario e Fabio Lilliu, Luisanna Fodde, Gianmassimo Sechi e i tanti avversari e compagni del circolo di Monte Urpinu, gli hanno reso omaggio in un pomeriggio di sole. Con un filo di mestizia. Lello, classe '54, che ha lasciato nello sconforto la moglie Patrizia e i figli Giulia, Marco e Andrea, ha sempre avuto attenzioni e una parola buona per tutti. negli spogliatoi del circolo era sempre disponibile. Anche con quanti si ritrovavano in emergenza, senza un farmaco o un fastidio. Si adoperava e trovava la soluzione. In piena pandemia, grazie anche alle possibilità di poter praticare il padel nonostante il lockdown, la sua presenza ai match pomeridiani era diventata assidua. Era un combattente. Agonista tutto d’un pezzo. Capace di non mollare mai e trovare sempre e a qualsiasi costo un colpo, uno spazio, una protesta per recuperare un set o un game andato male. Finita la sfida, ripartiva dal via: “Domani, chi gioca?”. Un treno. Carico di ambizioni ed energia. Da tre anni la sua mancanza è un vuoto indelebile. Eppure, certi pomeriggi, pare possa spuntare con la sua solita andatura ciondolante. Ma purtroppo, non sarà così. Il gruppo di sempre, guidato dall’ortopedico Andrea Uccheddu gli ha dedicato un attimo di silenzio. Con le racchette bene in vista. Ti sia sempre lieve la terra, Lello.

Ultima modifica il Mercoledì, 29 Maggio 2024 20:20