Domenica, 08 Settembre 2024 13:00

Premio Navicella, una Sardegna che piace e convince In evidenza

Vota questo articolo
(3 Voti)
Porto Rotondo. Il Navicella e i suoi premiatiti Porto Rotondo. Il Navicella e i suoi premiatiti

Identità, valori e capacità sul palco di Porto Rotondo. Riconoscimenti per Eric Cantona, Marta Maggetti, Gianluigi Bacchetta, Bastiano Sanna, Silvia Careddu, Matteo Porru ed Enrico Ferro. Roberta Floris premiata con l"Olimpia Matacena Collini". Al “Ceroli” gli applausi di Gianfranco Zola, Alessandra Todde e Franco Cuccureddu

 Mario Frongia

Mondi diversi. Uniti da sport, professioni, impegno. Comportamenti ed etica. Energia e valori che hanno celebrato una Sardegna fiera e orgogliosa. Il Premio Navicella è questo e altro. Da ventitré anni, dopo l’ammiragliato a Cagliari, i fasti di Castelsardo, il cuore della Costa Smeralda, da Porto Cervo a Porto Rotondo. Il teatro “Mario Ceroli” culla e ulteriore slancio verso preziosi traguardi. Sala stracolma, signore in lungo, luci e musiche azzeccate. Lo spirito è quello giusto. Sobrio, meditato e in equilibrio nel mix che accomuna volti della cultura, della musica, della solidarietà. Ma anche calciatori, medici, scienziati, manager. Tutti con un filo, più o meno spesso, che li lega alla terra dei Quattro mori. Non a caso in prima fila si è divertita anche la presidente della Giunta, Alessandra Todde. Poco distante, sorriso compiaciuto per questa lunga clip settembrina che racconta l’isola, Franco Cuccureddu. L’assessore regionale al Turismo, da buon capo giuria che guarda lontano e deve rilanciare immagine, opportunità e gradimento dell’isola, ha preso per mano una serata speciale. Di memoria, riconoscenza, affetto. Sì, perché se hai assieme la cagliaritana Marta Maggetti, fenomenale medaglia d’oro nel surf ai Giochi francesi, e l’olianese Gianfranco Zola, l’alchimia può apparire strana. Ma rimane forte e convincente. Curato dall’associazione “Sardegna Oltre il Mare”, il premio ha sparso dettagli interessanti. Frammenti di identità, distanze, rinunce, sacrifici. Perfetti per arricchire indelebilmente partecipanti e premiati. Quasi un marchio che rende più forti, ottimisti, abili nel non mollare. Oltre che preparati e competenti. Fin dall’hardware dell’evento: la giornalista Egidiangela Sechi sul palco a condurre,  l’attore Marco Spiga a supporto, il direttore Simone Pittau alla guida dell’Orchestra da camera della Sardegna. Un trio made in Sardinia che si è conquistato il primo applauso del "Ceroli".

Tradizioni, rispetto, memoria. “La storia siamo noi” canta Francesco De Gregori. Parole, obiettivi, suggestioni. Asticelle da sollevare. Come quelle che riannodano pallone e cinema, mediaticità e successo. La privacy? Pregasi ripassare. Da qui, la fila per selfie e autografi con Eric Cantona. Stella del Leeds e del Manchester United di sir Alex Ferguson, quattro Premier, due di fila, e due Fa cup, 171 gare e 73 reti dal 1992 al ’97. Nazionale francese, attore - ha recitato anche con Monica Bellucci e Cate Blanchett - leader nato, conosciuto in mezzo mondo anche per la pedata a un tifoso che l’aveva ingiuriato. Cantona, occhiali, camicia blu e pantaloni rossi, ha un dna che piace: “Mia bisnonna era di Torralba, mio bisnonno di Ozieri. Sono partiti dalla Sardegna nel 1913. Mia bisnonna era incinta. Sento l’appartenenza a questa isola e alla Catalogna. Le origini sono importanti”. Pausa. Voce che si spezza: “Sono felice e mi commuove ricevere questo premio di fronte a mio padre”. Gianfranco Zola E rivede idealmente anche i suoi highlights. Le sfide Chelsea-Manchester United, un continente a parte. Il baronetto della Regina con i Blues ha messo in fila, dal ’96 al 2003, 312 gare e 80 reti, dueCoppe d'Inghilterra, una Coppa di Lega, una Charity Shield, una Supercoppa Uefa e una Coppa delle coppe. Bottino sontuoso. L’ovazione omaggia i due ex Premier. Zola porge a Cantona la Navicella forgiata dall’orafo di Cagliari, Bruno Busonera. Magic box è emozionato. “Eric, per me è un grande onore premiarti, qui a Porto Rotondo”. Cantona coglie l’assist: “Con Gianfranco ci siamo incontrati in campo tante volte. Ci siamo sempre rispettati e stimati reciprocamente. Ma non sapevamo di avere in comune sangue sardo”. Un fremito accomuna la sala. La manifestazione - patrocinata e in collaborazione con Comune di Olbia e Consorzio di Portorotondo, il sostegno di Fondazione di Sardegna, Banco di Sardegna, Cantine Surrau, Eurotarget Viaggi, Hotel Abi d’Oru, Hotel Sporting, Hotel Sestante, Hotel Gabbiano Azzurro e Iti Hotels - è al top. La festa, ben ritmata dalla giuria, è un continuo rincorrersi di emozioni. Maturate tra il Campidano, la Barbagia, la Gallura. E poi in giro, per seminare sardità nei cinque continenti.

Scienze, condivisione e altruismo. Egidiangela Sechi riannoda i fili con garbo. Al suo fianco l'attrice Cristina Ricci. A Porto Rotondo si celebra una terra fertile. Magari ferita e strapazzata, ma sempre orgogliosa. Le musiche dirette da Simone Pittau riempiono la sala e l’animo. Il duo Zola-Cantona, chissà che ricami se avessero giocato assieme!, è lo spot. Ma ci si mette in piedi per omaggiare i giganti. In ordine sparso, flash di pregio per la flautista Silvia Careddu. Cagliaritana, radici tra La Maddalena e Bortigiadas, insegna flauto tra la Zürcher Hochschule di Zurigo, l’École normale de musique di Parigi e la Royal academy di Londra. Per Gianluigi Bacchetta, già direttore dell’Orto botanico di Cagliari, ordinario dell’ateneo del capoluogo e docente all’Università di Teheran, il premio giunge per aver creato la Banca del germoplasma e il Centro di conservazione della biodiversità. La curiosità? Il professore ha favorito la rinascita di un olivo millenario vittima dell’incendio nel Montiferru. Ancora scienza con il cardiologo e filantropo Enrico Ferro. Laurea in Medicina a Cagliari e ad Harvard, Biologia molecolare graduate a Yale, specializzato in Cardiologia ed Elettrofisiologia, lo specialista cagliaritano figlio d’arte è, tra l’altro, consulente del ministero della Salute degli Stati Uniti. Anche per il biochimico e manager di Nuoro, Bastiano Sanna, acclamazione che scuote. A capo del team scientifico della Vertex, tra le grandi industrie farmaceutiche mondiali, con sede a Boston, si occupa di terapie cellulari e genetiche, tra cui la cura genica della distrofia muscolare. Eccellenze che hanno conquistato credibilità e reputazione internazionale. Uno scenario che innesca, sempre di più, il piacere di essere sardi. L’opera di Bruno Busonera, premia Matteo Porru. Il giovane scrittore ha dedicato il riconoscimento all’associazione Vela Blu che si occupa di minori. Per Marta Maggetti la Navicella arriva dalle mani di Alessandra Todde. Infine, il premio speciale "Olimpia Matacena Collini" all'inviata Mediaset, Roberta Floris. Calici alti.

Ultima modifica il Domenica, 08 Settembre 2024 16:08