Domenica, 20 Ottobre 2024 10:00

Far west eolico, no a visioni miopi e saccheggiamenti In evidenza

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Una veduta di pale eoliche in Sardegna (da youtube) Una veduta di pale eoliche in Sardegna (da youtube)

“La Sardegna ha bisogno, per l'ambiente e l’economia, di un sistema di produzione e consumo moderno, performante e con meno impatto possibile su clima e paesaggio” dice il consigliere regionale, Stefano Tunis 

Mario Frongia 

Una sensazione sgradevole e a tratti da incubo. Dettata da logiche distanti dai reali bisogni dei residenti. Un milione e mezzo di sardi infuriati che non sanno quale sarà il domani per quanto riguarda la transizione energetica. Ma sanno benissimo quanto siano pesanti le bollette, le incertezze, le manovre che celano, un giorno dopo l’altro, sguardi avidi sui territori e sui mari della Sardegna. I pirati del terzo millennio dormono poco o nulla. La risposta ai tentativi degli speculatori, in uno scenario senza norme e buon senso, sono state precise. Ma c’è da chiedersi quando apparirà la sigla The end. Con l’incoraggiante e sana raccolta di firme, le attività di protesta dei comuni, dei comitati, dalla Pratobello e dai decreti legge, si legge un filino di civile speranza. Quella che i sindaci stanno per perdere: "Non aspetteremo dicembre, vigileremo sul cammino delle norme e sulla decisione della Corte Costituzionale" hanno urlato numerosi un po' ovunque, anche ai piedi del Palazzo regionale di via Roma. Comunque la si rigiri, la situazione è incandescente. Anche perché la transizione pesa come macigno su un’intera regione. Con l’opposizione che mette i puntini sulle i. “Oramai sono all'ordine del giorno gli ammiccamenti da parte della Giunta Todde ai numerosi comitati che animano il dibattito sulla transizione energetica. Si passa - segnala il consigliere regionale Stefano Tunis - da un DL sulle aree idonee, se possibile più restrittivo della cosiddetta Pratobello, a ripetuti tentativi di approccio ai comitati. È surreale pensare a un doppio esame di due norme così simili nella sostanza che metterebbe in freezer le molte altre emergenze che la politica deve affrontare, a partire dalla sanità. L'unico modo che avrebbero le parti di arrivare ad un risultato, sarebbe quello di un esame congiunto, azzerando il breve percorso che il DL aree idonee ha fatto in commissione”. Ecco, la sanità. Un altro moloch che pare una condanna senza tempo per tutti i sardi. Ma sarà davvero cosi impossibile trovare con tempistiche umane un sistema equo e garantito, da Pula a Castelsardo, passando per Orotelli e Giba?  

Visione e competenze. Le scelte politiche camminano e diventano concrete realtà se si hanno idee. Ma queste necessitano di gambe e conoscenza. In caso contrario, il dramma è granitico. “Dispiace che un tema così strategico sia vittima di tattiche di così breve respiro ed è grande il rimpianto per le opportunità che la Sardegna ha perso per le sconsiderate battaglie, della ex sottosegretaria/viceministro Todde, contro il gas naturale. Per un lustro - rilancia l’onorevole Tunis - ha mercanteggiato come il presente, la possibilità di rendere programmabile la produzione ed il consumo di energia da fonti rinnovabili, superando le centrali a carbone. Consegna viceversa la Sardegna a un futuro fatto solo di carbone e parchi di rinnovabili obsolescenti”. Parlare di carbone nel 2024 significa almeno due considerazione: precipitare nell’inferno perpetuo dell’inquinamento e dei costi. Ma anche immaginare un territorio sempre più vilipeso e arretrato, quasi una condanna per le nuove generazioni. “Viene più spontaneo a questo punto sperare che l'opinione pubblica sarda si faccia un idea più completa non solo di ciò che non vuole, ma di ciò che è disponibile a sacrificare in ragione di ciò di cui ha un bisogno imprescindibile per l'ambiente e per la propria economia, ovvero un sistema di produzione e consumo moderno, performante e con meno impatto possibile sul clima e sul paesaggio. Io - conclude l’esponente di Sardegna al Centro20Venti - il nostro movimento e credo molti altri colleghi siamo pronti a fare la nostra parte”.

Ultima modifica il Domenica, 20 Ottobre 2024 10:15