Venerdì, 10 Maggio 2024 16:58

Test Milan delicato per il Cagliari In evidenza

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Claudio Ranieri in nove incontri con Pioli non ha mai vinto Claudio Ranieri in nove incontri con Pioli non ha mai vinto

Claudio Ranieri: “A San Siro non sarà decisiva, l’ultima con la Fiorentina sì. Ma pensiamo una gara per volta. Tre mesi fa avrei messo la firma per questa classifica”

Mario Frongia

 Vigilia carica di suspense, voglia di capire quale Cagliari possa impensierire il Milan. Intanto, a tre turni dalla fine, sarebbe un errore dare il Diavolo per arreso, pur con la tifoseria in fermento, i problemi societari, Pioli in bilico. Il tecnico, per capirci, in conferenza taglia corto: “Vogliamo vincere per il secondo posto e per i tifosi”. Ad addolcire il tutto “Ranieri è uno dei miei maestri”. Nulla di nuovo, a ben vedere. Ma la gara di San Siro - domani, sabato, alle 20.45 - è un bel bivio. Il Cagliari con il punticino post Lecce è passato da +4 a +3 dal terzultimo posto. Ma tra scontri diretti e direttissimi, stanno peggio e di molto Sassuolo, Udinese, Frosinone ed Empoli. Basterà aspettare per tenere i due piedi in A? Neanche per sogno. A San Siro servirà compatezza, fame di punti e pallone, acqua alla gola. Più un filo di coraggo. E ci si dovrà allenare mentalmente anche per la successiva trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo. Ecco, questo di guardare in casa d’altri è uno dei pericoli da scansare. Testa a Calabria (recuperato) e soci senza alcuna esitazione. “Sappiamo che ci giochiamo la serie A. Abbiamo tre partite difficili ma siamo pronti” l’asciutta cartolina da Asseminello di Claudio Ranieri. Il tecnico dovrà rinunciare a Viola, Jankto, Mancosu e forse, a Makoumbou. Fuori per squalifica Augello e Gaetano, ci saranno Petagna, Shomurodov, Pavoletti e Lapadula: “Non sono al meglio ma averli è una buona cosa. Mina? Sta come sempre, si è allenato con solo una volta. Penso solo a schierare  gli undici migliori giocatori che ho in questo momento. Quelli che mi possono far fare bella figura”. Sull’aspetto psicologico poche storie“I ragazzi stanno bene. Tre mesi fa avremmo firmato per avere questa classifica, sopra le pericolanti”.

.Il Milan e il resto. “Affrontiamo una grande squadra, poco condizionata da critiche o fattori esterni. Ha tanti campioni che possono può risolvere la gara in qualsiasi momento, dovremo fare una partita eccelsa”. Sir Claudio tira un sospiro. E spiega: “Turno decisivo per la salvezza? No, lo sarà semmai l’ultimo. Spero che la Lega ci faccia giocare tutti allo stesso orario. E non come succede per questa giornata”. Si ripassa dal Milan. “Sarà una gara complicata, segnano tanto e sono bravi su azioni da calcio d’angolo. Dovremo stare molto vigili” rimarca l’allenatore rossoblù. Vigili e pronti a tutto. In una bagarre che dai 29 punti del Sassuolo, con la Salernitana già retrocessa, ai 37 del Lecce, quasi salvo, ballano Verona (34), Cagliari (33), Frosinone ed Empoli (32), Udinese (30). Con gli emiliani di Ballardini a chiudere il girone infernale.  Dita incrociate.

Il pari con il Lecce. “Undici contro undici stavamo facendo una grande gara. Abbiamo l’amaro in bocca perché contro il Lecce abbiamo anche rischiato di perdere ma ci ha salvato il carattere, quello che ci ha permesso di salire dalla B. La squadra ha senso di abnegazione e una preparazione psico-fisica importante. E adesso, la testa conta tanto”. Difficile spiegare per ché il Cagliari in vantaggio abbia sciupato troppe chance. “Non lo so, anche perché ci è capitato di essere stati sotto e abbiamo rimontato o vinto. In A le partite sono aperte fino all’ultimo, nei quindici minuti finali ci sono più cambi di scenario. Di certo voglio andare in vantaggio, poi Dio vedrà e provvederà”. Si passa all’attualità. “La Fiorentina in finale di Confederation cup? Tifo per tutte le italiane e sono felice per loro. Adesso, penso al Milan, potremo dire se è in difficoltà solo alla fine della partita. Non si possono fare previsioni visto il loro parco giocatori. Noi dobbiamo fare tatticamente bene, aiutarci ed essere determinati”. L’auspicio è scontato: “Spero di fare una gara come con Atalanta, Juventus e Inter”. Il Sassuolo è lontano. Ma il dente batte anche lì: “Penso partita dopo partita, ora c’è il Milan. Sappiamo come gioca e le loro qualità. Poi, il risultato che viene è anche figlio di vari episodi”.

Ultima modifica il Venerdì, 10 Maggio 2024 17:12
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi