Sabato, 11 Maggio 2024 22:49

Buio pesto a San Siro: cinquina del Milan su un Cagliari modesto In evidenza

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Passivo esagerato ma la sostanza non cambia: in attesa delle altre pericolanti, domenica la squadra di Ranieri si gioca quasi tutto a Reggio Emilia con il Sassuolo 

Mario Frongia

Il Cagliari affonda al Meazza come nessuno si aspettava. Molle, passivo, raramente incisivo. Un film, con rare eccezioni,  quasi consueto in trasferta. Far bene, benino, alla Domus non può bastare. Il 5-1 del Milan penalizza eccessivamente Dossena e compagnia. Però, a ben guardare la sfida, opaca e senza emozioni, ha visto in campo un Milan appena più concreto, e con mezzi tecnici enormemente superiori, contro un avversario sgonfio e modesto anche per fame e spirito agonistico. Male. Toppare con questo risultato nella partita che ne vale tre, può avere risvolti pesanti. A san Siro, tempio del calcio, nei cento minuti da non sbagliare, si è sbagliato troppo. Adesso, testa al Sassuolo, domenica al Mapei Stadium alle 12.30.

Subito sotto. Claudio Ranieri sceglie Shomurodov e il rientrante Luvumbo per tenere in allerta Gabbia e Kalulu. Stefano Pioli, in tv con la faccia da funerale: già si parla del sostituto (Fonseca, Conte?), lascia in panca il poker Leao, Hernandez, Calabria e Tomori. Lo stadio è in silenzio, il Milan non vince da sei turni. Inutile sottolineare quanto pesino i 3 punti. Il Cagliari gioca con i cognomi delle mamme sulla maglia. Arbitra Sozza, Irrati e Chiffi al Var. Il primo squillo dei padroni di casa arriva dopo 7’ di possesso palla, destro di Florenzi, Scuffet non blocca.  Ranieri tiene i reparti stretti, il match potrebbe decidersi in mezzo. Il ritmo è blando. Mina trova il pane giusto, Giroud, e deve cambiare la maglia squarciata sul davanti.  Il Diavolo va troppo piano per impensierire la difesa rossoblù. Il Milan traccheggia, prende palla Luvumbo scappa ma l’assist per Shomurodov viene intercettata al limite dell’area. Sempre Luvumbo accelera, tiro centrale. Anche Musah arriva al tiro ma cincischia e perde l’attimo, deve ringraziare lo sciopero del tifo! La partita è da sbadigli. Nandez leva l’aria a Pulisic. Match inguardabile. Il Cagliari non si scopre, gioca a cinque dietro, pressa abbastanza bene.  Al 35’ il Milan passa. Segna Bennacer su azione innescata da Rejinders, proseguita da Pulisic, con prima parata di Scuffet in uscita su Chukwueze. L’1-0 non scatena la reazione rossoblù. Ranieri chiede pazienza e ragione. La risposta è blanda. Intanto, ci provano Florenzi e Bennacer. Il tempo si chiude con il Diavolo in controllo. Errori banali da una parte e dall’altra. I primi 45 minuti si chiudono con un’incursione di Prati, tiro debole, Sportiello blocca. La sintesi? Il Cagliari somiglia più a quello sonnolento, da approccio molliccio, poco combattivo, visto con il Genoa, che alla squadra che ha battuto l’Atalanta e pareggiato con Inter e Juve. Male, la classifica non permette passaggi a vuoto. E in trasferta si conferma un trend orribile, da retrocessione piena.  

La cinquina. Ranieri tiene in campo Luvumbo, che lamenta fastidi muscolari. Sarebbe meglio preservarlo, vista la prossima con il Sassuolo a Reggio Emilia. Tant’è.  Pioli inserisce Leao (che dopo 4’ colpisce la traversa con Nandez che lo guarda), Okafor, Theo Hernandez e Tomori. Nandez costruisce, Shomurodov conclude, Sportiello para: tutto fermo, l’uruguaiano era in off side. Ancora Prati impegna Sportiello. Il Cagliari ci prova. Ma il Milan raddoppia con Pulisic su strappo di Leao, con Sulemana debole nel primo contrasto. Risponde Deiola, su punizione, e Shomurodov: Sportiello c’è. Ma nulla può, al 19’, su Nandez, con Musah imbambolato. che spizza di destro il traversone di Zappa: 1-2, partita riaperta. La partita si accende, Mina prende un giallo, Nandez si becca con Leao, Reijnders segna il 3-1, stecca da 25 metri, Scuffet non ci arriva. Ranieri cambia. Ci sono Azzi, Oristanio, Lapadula. Oristanio impegna Sportiello da corner, deviazione sul palo. Sulla ribattuta Shomurodov colpisce la trasversa. Un minuto e il 64esimo gol subito dal Cagliari in stagione lo segna Leao, cinquanta metri palla al piede, Scuffet dribblato e appoggio in rete: 4-1. Il 65esimo lo segna Pulisic, con tentativo di salvataggio di Mina. Il 5-1 descrive male una prestazione di certo insufficiente. Notte da incubo.

Ultima modifica il Sabato, 11 Maggio 2024 22:56
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi