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Dalla Regione nuovi indirizzi per un modello di triage improntato all’efficienza organizzativa nella gestione degli accessi nei pronto soccorso. Nel corso dell’ultima seduta, la Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, ha approvato le linee guida per la riorganizzazione dei percorsi di triage nei pronto soccorso della Sardegna.

“Il triage – spiega l’assessore Doria – rappresenta il primo momento d’accoglienza per le persone che arrivano in pronto soccorso ed è una funzione che ha lo scopo di identificare le priorità di assistenza. Il modello a cui le nuove linee di indirizzo fanno riferimento è quello del ‘triage globale’, dove il paziente viene preso in carico secondo un approccio volto alla gestione di tutte le sue problematiche attraverso una valutazione basata su elementi soggettivi e oggettivi. I nuovi indirizzi applicano sul nostro territorio le linee guida nazionali, come risultato di un lavoro portato avanti da una cabina di regia regionale costituita dai direttori dei pronto soccorso con il maggior numero di accessi. Il nuovo modello sarà preceduto da percorsi formativi rivolti al personale”.

Le nuove linee guida prevedono un sistema basato su cinque codici di priorità indicati con una numerazione da uno a cinque, dal più al meno urgente, associati ai colori: rosso (emergenza), giallo (urgenza), azzurro (urgenza differibile, caratterizzata da un basso rischio evolutivo delle condizioni del paziente), verde (urgenza minore) e bianco (non urgenza). Per tutti i codici (ad eccezione del rosso, per cui lo standard prevede l’accesso immediato al trattamento sanitario) è prevista una rivalutazione della classe di priorità che deve essere ripetuta a cadenze prestabilite.

“Di particolare importanza – sottolinea l’assessore Doria – è quanto previsto per i codici 4 e 5, cioè i bianchi e i verdi, in cui rientra la possibilità di attivare percorsi rapidi denominati ‘fast track’. Parliamo di casi a bassa complessità di cura che necessitano di un tipo d’assistenza riconducibile a un unico specialista e che nella maggior parte dei casi si concludono con il rinvio a domicilio del paziente. I diversi percorsi (ortopedico, oculistico, dermatologico, ginecologico, urologico, ecc…) vengono definiti dalle stesse strutture attraverso protocolli specifici e prevedono l’invio del paziente direttamente dal triage all’ambulatorio specialistico di competenza, con un conseguente sgravio sull’attività del pronto soccorso”.

“Abbiamo inoltre introdotto – dichiara l’assessore – un sistema di valutazione (tecnicamente definito ‘Quick sequential organ failure assessment’) per determinare con più accuratezza la priorità d’accesso dei pazienti con sospetta sepsi, una delle situazioni cliniche emergenti la cui incidenza e mortalità è in continuo aumento ed è destinata ad incidere sempre più sui sistemi sanitari”.

“Oggi la criticità più grave del pronto soccorso è la carenza di personale, un problema che riguarda l’intero Paese. Le strutture territoriali intermedie sono sicuramente uno strumento indispensabile per ridurre l’impatto sui pronto soccorso, ma intervenire sui modelli organizzativi è altrettanto necessario per ottimizzare la gestione delle risorse e rendere più efficiente l’assistenza, a beneficio dei pazienti e degli stessi operatori”, conclude l’esponente della Giunta Solinas. 

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“Il modello sardo di continuità territoriale aerea sta velocemente prendendo forma”. Così l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, oggi a Roma per un incontro con Enac e Università di Sassari che, dopo le diverse interlocuzioni di questi ultimi mesi, traccia il percorso per individuare e disegnare il nuovo modello per la Sardegna.

“L’ipotesi su cui stiamo lavorando – prosegue l’esponente della Giunta Solinas - è un disegno di legge che disciplini i diversi strumenti, tutti non alternativi ma complementari agli oneri di servizio pubblico, individuati come efficaci per superare le criticità e le rigidità dell’attuale sistema di continuità territoriale”.

“Il primo strumento – spiega l’assessore Moro – è il cosiddetto sistema degli aiuti diretti alle compagnie aeree per l’avviamento di nuove rotte, sul quale l’Enac ipotizza anche una rivisitazione delle linee guida ministeriali che tengano conto delle novità introdotte dalla modifica costituzionale per il riconoscimento dell’insularità, l’articolo 119, e muovano in direzione dell’eliminazione del vincolo dei tre anni per l’applicazione”.

L’altra novità, alla luce anche dell’assegnazione di risorse statali per i cosiddetti aiuti sociali, prosegue l’assessore Moro, “è rappresentata dalla norma che consente la sperimentazione in Sardegna del cosiddetto modello Baleari, che prevede la contribuzione diretta al passeggero”.

“Con il supporto scientifico dell’Ateneo sassarese e quello tecnico dell’Enac verranno inoltre approfonditi gli aspetti dell’applicazione dei cosiddetti contratti di co-marketing. La nuova proposta normativa per il modello sardo del trasporto aereo potrebbe essere presentata già alla fine di aprile”, conclude l’assessore Moro.

Alla riunione hanno partecipato: per l’Enac, il presidente Pierluigi Di Palma, il direttore Alessio Quaranta, direttore della Pianificazione, Gianluca Lo Bianco, il direttore Infrastrutture, Claudio Eminente, la direttrice del Trasporto aereo, Daniela Candido, il direttore Analisi giuridiche, Marco Di Giugno; per l’Università di Sassari, il rettore Gavino Mariotti, il professore ordinario di Diritto costituzionale, Omar Chessa, il direttore del dipartimento di Giurisprudenza, professor Michele Comenale Pinto, il professore associato di Diritto della navigazione, Giovanni Pruneddu, e l’assistente alla ricerca Marcella Lamon.

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Sono state ripartite le risorse a valere sul triennio 2020-2022 in favore dei Comuni maggiormente gravati dalle servitù militari. Si tratta di  5.124.524 che la Giunta regionale ha deliberato nel corso dell’ultima seduta. Si tratta dei Comuni nei quali le esigenze militari (compresi particolari tipi di insediamenti) incidono maggiormente sull'uso del territorio e sui programmi di sviluppo economico e sociale.

Ai fini dell’erogazione delle risorse statali, il territorio della Sardegna interessato era stato suddiviso  in quattro “macro aree”, ovvero La Maddalena, Poligono di Capo Frasca – Aeroporto di Decimomannu, Poligono di Salto di Quirra – Capo San Lorenzo, Poligono di Capo Teulada, tutte beneficiarie di una quota di risarcimento, ora rivista nella percentuale e nei calcoli.

A ognuna di esse è stata assegnata una quota di contributo: La Maddalena 16% pari a 819.924 euro; Poligono di Capo Frasca - Aeroporto Decimomannu (Comuni di Arbus, Villasor e Decimomannu) 25% pari a 1.281.131; Poligono di Salto di Quirra - Capo San Lorenzo (Comuni di Villaputzu, Perdasdefogu, Villagrande Strisaili, Ulassai) 40% pari a 2.049.811; Poligono di Capo Teulada (Comuni di Teulada e Sant'Anna Arresi) 19% pari a 973.660 euro.

Guardando invece a ciascun Comune ricompreso nelle varie aree, se al Comune di la Maddalena vanno come detto 819.924 euro (16%),  ai Comuni di Arbus, Villasor e Decimomannu (Poligono di Capo Frasca - Aeroporto Decimomannu ) vanno rispettivamente 512.452 euro (40%), 512.452 euro (40%), 256.226 euro (20%).  Ai Comuni di Villaputzu, Perdasdefoghu, Villagrande Strisaili, Ulassai (Salto di Quirra - Capo San Lorenzo) vanno rispettivamente 819.924 euro (40%), 512.452 euro (25%),  409.962 euro (20%), 307.471 euro (15%). Infine, ai Comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi (Capo Teulada) vanno rispettivamente 817.874 euro (84%) e 155.785 (16%).

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"La partecipazione alle fiere turistiche è una componente fondamentale della promozione della Sardegna nel mercato nazionale e internazionale. Dopo la 'Itb' di Berlino, questa settimana siamo presenti con il nostro stand a Napoli e contemporaneamente anche a Vienna e Parigi". Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, che oggi ha partecipato all’inaugurazione della Borsa mediterranea del turismo di Napoli. La Bmt, aperta fino a sabato 18 marzo, si estende in un’area espositiva di 12mila metri quadri, ospita 400 espositori, 10.500 operatori accreditati, 140 buyers, 12 Regioni, 26 Paesi e 220 media.

"La nostra presenza alla Borsa mediterranea è caratterizzata dalla promozione territoriale – ha aggiunto l’assessore Chessa – In particolare, con la primavera alle porte, presentiamo proposte legate al turismo attivo. Tra i tanti progetti, un ciclo di sagre primaverili che si organizza in 17 località, tra Ogliastra, Baronia. Marghine e Planargia".

"La Bmt è un appuntamento importante soprattutto perché il pubblico è costituito prevalentemente da professionisti del settore, ai quali sono riservati i primi due giorni dell'evento. Le fiere rappresentano un'occasione importante per promuovere anche la nostra enogastronomia, con alcuni momenti riservati a degustazioni e incontri di approfondimento che consentono un viaggio virtuale in Sardegna, sulla scia di sapori e prodotti tradizionali", ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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Giovedì, 16 Marzo 2023 17:03

A Tortolì la quinta tappa del Job Day Sardegna

Un’economia in fermento, un territorio che cresce e che guarda al futuro. Grande partecipazione a Tortolì per la quinta tappa del Job Day Sardegna l’evento organizzato dall’Assessorato regionale del Lavoro e dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal) dedicato all’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

In linea con gli eventi precedenti di Sassari, Olbia e Nuoro e Oristano anche in Ogliastra si è registrata una grande affluenza di candidati e imprese: 96 le aziende iscritte, equamente suddivise tra quelle in presenza e quelle online, che in totale hanno pubblicato 465 annunci per 2586 posti di lavoro, raccogliendo 1200 candidature (a queste vanno aggiunte le candidature spontanee). Tanti i settori imprenditoriali presenti in particolare il turismo e il commercio, ma si cercano nuovi occupati anche nell’informatica, nautica, servizi assicurativi, socio-sanitari, formazione,  edilizia e agricoltura.

“L’economia dell’Ogliastra offre opportunità lavorative nel  settore del turismo e dell’agroalimentare, due industrie trainanti per l’economia della Sardegna - ha affermato l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai - E non solo, questa terra meravigliosa, ha anche un  interno che si presta per un’economia agropastorale di grande livello, che offrirà nuove opportunità grazie anche all’ausilio delle nuove tecnologie. Il Job day – aggiunge -  fa incontrare la domanda con l’offerta di lavoro e ci dice che tipo di formazione dobbiamo portare avanti nei territori. Il lavoro c’è, e va incontro ai giovani e ai disoccupati che lo stanno cercando. Lo schema del Job day è quello che seguiranno i nuovi centri per l’impiego per supportare i giovani e i disoccupati ad inserirsi nel mercato del lavoro”.

Così Maika Aversano direttrice generale Aspal: “Con i Job Day cerchiamo di far conoscere ai cittadini le opportunità e gli strumenti messi a disposizione dai centri per l’impiego. È importante far capire a imprese e lavoratori quali siano  i servizi pubblici per il lavoro. Stiamo cercando di avere un grande occhio di riguardo ai giovani: con i nostri convegni sugli orientamenti e i lavori per il futuro infatti diamo loro l’opportunità di fare una riflessione sulle strade da intraprendere e sulle proprie attitudini per poter affrontare un mercato del lavoro in continua evoluzione”.

Il Job Day Sardegna 2023 si concluderà  a Cagliari il 30 e 31 marzo

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Si procede verso la fase di progettazione dei serbatoi di accumulo dell’acqua per l’uso potabile e le opere idrauliche connesse nei Comuni di Dorgali, Bari Sardo, Baunei e Ploaghe. La realizzazione delle opere, finanziate con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro nell’ultima Finanziaria regionale, è stata al centro dell’incontro che si è tenuto oggi in Regione presso l’assessorato dei Lavori Pubblici. Al tavolo l’assessore Pierluigi Saiu, i sindaci dei Comuni in cui saranno realizzate le opere, gli esponenti politici del territorio e il soggetto attuatore degli interventi, Opere e infrastrutture della Sardegna (Ois).

“Una riunione operativa – dichiara l’assessore Saiu – per condividere un percorso, a partire dalla proposta di delibera di Giunta, che darà attuazione al finanziamento indicato in legge, e per creare un collegamento tra Ois e i Comuni, cioè tra il soggetto attuatore e i beneficiari delle opere. Parliamo di quattro interventi, con le loro specificità. Abbiamo discusso sia di come procederà la parte relativa alla progettazione, sia di come andrà avanti la loro realizzazione e abbiamo individuato un meccanismo che ci consente di tenere in piedi quattro interventi che, pur rimanendo separati, potranno supportarsi a vicenda là dove le occorrenze finanziare o le dinamiche dell’intervento lo consentissero”.

Sull’impiego delle risorse l’assessore precisa: “Abbiamo confermato la dotazione finanziaria sulla base di quelle che sono state le indicazioni dei sindaci. La ripartizione delle risorse avverrà in seguito alla progettazione, che ci darà un quadro puntuale. Si tratta di opere attese da tempo, strategiche sia per il fabbisogno idrico delle comunità che vivono in quelle aree del territorio, sia per i servizi e lo sviluppo legati al turismo. Oggi abbiamo le risorse, è un percorso definito che contiamo conduca al più presto alla cantierizzazione e alla realizzazione delle infrastrutture”

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Si è tenuta oggi la seduta della Consulta Regionale dell'Emigrazione, presieduta dall’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, per analizzare ed esprimere il parere sul Programma Annuale dell'Emigrazione 2023. Un adempimento formale finalizzato all'acquisizione della delibera da parte della Giunta Regionale per la concessione dei contributi annuali ai Circoli, Federazioni e Associazioni e per la realizzazione di progetti di promozione della Sardegna e delle sue peculiarità. La Consulta, composta dai Consultori rappresentanti delle comunità in Svizzera, Italia, Argentina, Danimarca, Brasile, Olanda, Germania, Spagna, Canada, Australia, Belgio, Gran Bretagna, Francia, USA, dagli esponenti delle Associazioni di Tutela e dei Sindacati e da tre esperti nominati dal Consiglio Regionale, ha espresso compiacimento per il coinvolgimento e per le proposte formulate dall'Assessore Lai, orientate ad una valorizzazione delle comunità degli emigrati in Italia e nel mondo.

La Giunta Solinas - ha affermato l’assessore regionale del Lavoro Ada Lai -  è impegnata nel favorire la modernizzazione del modello di funzionamento della rete di circoli. Bisogna rilanciare il loro ruolo affinché diventino ambasciatori di Sardegna nel mondo, promotori di progetti identitari, delle nostre eccellenze e tradizioni millenarie.

L'Assessore ha confermato il programma della Conferenza Internazionale dell'Emigrazione,  che si terrà a Cagliari nei giorni 28-29 aprile prossimi, ribadendo che sarà l'occasione "per un necessario confronto propositivo sul futuro dell'emigrazione sarda.

Il Programma Annuale dell'Emigrazione 2023 prevede uno stanziamento complessivo di oltre 2 milioni di euro, stanziamento che colloca la  Sardegna al primo posto tra le Regioni italiane per il sostegno alle proprie comunità di emigrati. 

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“La candidatura della Sardegna alla realizzazione dell’Einstein Telescope rappresenta un’opportunità storica per l’Isola e per l’Italia. Oggi più che mai è fondamentale dare attuazione e portare avanti tutte le iniziative che possano contribuire a qualificare ancora di più Sos Enattos come sito ideale a ospitare uno dei poli scientifici più importanti a livello internazionale”. Lo dichiara l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, che oggi ha partecipato all’incontro di presentazione del progetto Terabit, guidato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare e finanziato dal Pnrr per il potenziamento delle infrastrutture digitali strategiche per la ricerca.

“In Sardegna - precisa l’assessore Saiu - il progetto avrà, in particolare, l’obiettivo di potenziare la banda ultralarga della rete Garr, un asset fondamentale per l’interconnessione dei centri di ricerca a livello nazionale. Parliamo dell’autostrada tecnologica attraverso la quale, domani, potranno viaggiare anche i dati raccolti dall’ET verso tutto il mondo”.

“La nuova rete si integrerà con il nuovo collegamento in fibra ottica tra il sito di Sos Enattos e la rete Garr, per cui la Regione - sottolinea l’assessore - ha stanziato un finanziamento di un milione di euro. Connettere ad altissima velocità Sos Enattos e la rete di ricerca nazionale e internazionale è strategico per la candidatura dell’Isola alla realizzazione del grande osservatorio per lo studio delle onde gravitazionali. La giunta sta poi programmando le risorse per gli interventi necessari sulla viabilità provinciale: 1,5 milioni sulla SP73 per i lavori sul manto stradale, mezzo milione per gli interventi all’interno del centro abitato di Lula e duecentomila euro per l’ingresso di Onanì. A queste vanno poi aggiunte le risorse per la progettazione degli interventi di ulteriore messa in sicurezza della Bitti-Sologo. Giochiamo una partita importantissima per il futuro della Sardegna, la Regione farà la propria parte, ma, oggi più che mai, per raggiungere il traguardo, è indispensabile il massimo impegno di tutte le istituzioni in campo”. 

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“La dignità del lavoro è la chiave per l’inclusione delle persone con disabilità e la realizzazione di sé stessi. E’ dovere di tutte le istituzioni avere maggiore attenzione verso le persone con disabilità per rimuovere tutti gli ostacoli che incontrano nella loro vita quotidiana”.  Così l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, è intervenuta al seminario dal titolo “Donne e Lavoro Nuove prospettive per le donne con disabilità visiva, organizzato dalla Sezione di Cagliari dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS, in collaborazione con L’Ispettorato Territoriale del Lavoro, tenutosi questa mattina nella sala riunioni dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cagliari.

“Da quest’anno abbiamo a disposizione anche le risorse del PNRR - ha affermato l’assessore - la cui linea principale è proprio l’inclusione e coesione sociale. Questa missione ha obiettivi trasversali: sostenere l’empowerment femminile, contrastare le discriminazioni di genere e aumentare le prospettive occupazionali per facilitare l’inserimento delle persone più fragili, tra cui le persone don disabilità. La giunta Solinas - ha aggiunto Lai - ha una grande attenzione per le condizioni di vita delle persone con disabilità. L’assessorato regionale del lavoro ha aumentato, per il 2023, lo stanziamento del fondo dedicato alle associazioni ciechi e ipovedenti. Nel 2022 il finanziamento era pari a  510.000, per il 2023 sarà di 710.000,00 euro. Non lasciamo indietro nessuna - ha assicurato l’esponente dell’esecutivo - Il pacchetto di misure “Donne e lavoro” rivolte a favorire l’occupazione femminile, infatti, contiene delle premialità per le donne con disabilità, posti riservati e voucher di conciliazione. Anche nei centri per l’impiego una buona parte dei finanziamenti è dedicata alle persone più fragili. Oggi  parliamo di donne non vedenti, che con l’ausilio delle nuove tecnologie hanno potenzialità molto alte. Le nuove tecnologie porteranno una formazione più mirata  e la possibilità di accedere a lavori che prima  erano loro preclusi”.

Un’occasione per diffondere un messaggio di non discriminazione e per riflettere sulle opportunità per le donne non vedenti nel mondo del lavoro.

Gli ultimi dati sulle condizioni occupazionali delle persone con disabilità mostrano come la loro condizione sia nettamente peggiore rispetto a quella delle donne senza disabilità. Ma oltremodo peggiore rispetto ai maschi con disabilità. Tra la  popolazione dei disabili in età lavorativa (compresa tra i 15 e i 64 anni) stimata intorno alle 700.000 unità, risulta occupato solo il 31,3%, vale a dire poco meno di 220.000 unità. Tale percentuale scende al 26,7% tra le donne (circa 100.000 unità) ed è pari al 36,3% tra gli uomini (circa 120.000). Nella popolazione generale il corrispondente tasso di occupazione totale è del 58%; per le donne e gli uomini i valori sono pari rispettivamente del 48% e del 67%.

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La Regione Sardegna impugna alcuni commi di un articolo della legge di stabilità del Governo davanti alla Corte Costituzionale. Alla base della decisione la mancata attenzione riservata alla Sardegna rispetto a due temi strategici per lo sviluppo: i trasporti, e nello specifico l’esiguità dello stanziamento previsto per i collegamenti aerei, e l’insularità alla luce della mancata prosecuzione del tavolo tecnico politico finalizzato alla quantificazione e alla compensazione dei costi derivanti dagli svantaggi strutturali determinati dalla condizione insulare.

Con la legge di stabilità, sono stati considerati adeguati a garantire alla Sardegna e alla Sicilia un efficace e completo collegamento aereo da e per l’Isola appena 5 milioni nel 2023 (che diventano 15 a regime per entrambe le realtà territoriali dal 2024). Risorse considerate non adeguate, a fronte degli svantaggi legati alla condizione insulare, e che certificano una distanza tra quanto asserito nella varie interlocuzioni istituzionali e quanto messo in pratica con la Legge di Stabilità.

“Non possiamo consentire che l’interesse della Sardegna e dei sardi possa essere messo in discussione, specie su temi delicati come il diritto alla mobilità - spiega il Presidente Solinas - Ci siamo ritrovati davanti al fatto compiuto, ovvero uno stanziamento non certo sufficiente ad assicurare un corretto ed efficiente sistema di collegamento aereo. Un fatto ancora più grave se si considera il prelievo annuo di risorse regionali, sotto forma di compartecipazioni tributarie, che attualmente ammonta a 306 milioni, a cui si deve aggiungere un ulteriore accantonamento di circa 5 milioni nel 2023. I sardi che per qualunque esigenza si spostano dall'Isola, dice ancora il Presidente, hanno diritto ad avere certezza di collegamenti e certezza di poter viaggiare sempre allo stesso prezzo, con frequenze sicure, possibilmente con aerei di qualità. Questi diritti ad oggi continuano ad essere negati”.

Lo Stato, prosegue il Presidente Solinas, “è indietro anche rispetto alla quantificazione degli extra costi dovuti all’insularità, che doveva avvenire nell’ambito del tavolo tecnico politico istituito sulla base dell’accordo siglato nel 2019 e confermato nel 2021 ma che, nonostante le ripetute sollecitazioni della Regione,  ha visto un’interruzione improvvisa. “Quel tavolo – evidenzia ancora il Presidente Solinas - rappresentava la sede ideale per certificare definitivamente il dovere di rimuovere le disuguaglianze che cittadini e imprese sarde hanno dovuto subire per decenni, sopportando maggiori costi sull’energia, sui trasporti ed in altri settori che hanno determinato una compressione di opportunità per l’intero sistema Sardegna rispetto al resto della Penisola”, ha concluso il Presidente.

“È evidente la necessità di ripartire nelle interlocuzioni con il Governo per ridiscutere le maggiori criticità che riguardano la nostra Isola, storicamente e ancora oggi in una posizione inferiore rispetto alle altre regioni. Siamo pronti a favorire una nuova fase di sviluppo che accresca le potenzialità della nostra Isola, ma per farlo è necessario superare i ritardi strutturali della Sardegna, svantaggi di cui lo Stato deve necessariamente tener conto”, spiega l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino, che ha auspicato l’apertura al più presto di nuove finestre di dialogo sui temi di maggior impatto per lo sviluppo futuro della Sardegna, come i trasporti, la sanità e l’insularità.

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