Martedì, 30 Maggio 2023 11:13

Giocaus Impari,un progetto per promuovere l'inclusione In evidenza

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L’Amministrazione continua con convinzione e determinazione il suo programma volto ad incentivare la socialità e a promuovere l’inclusione, tramite azioni politiche e iniziative che permettano a
tutta la cittadinanza, anche ai meno fortunati, una piena partecipazione alla vita della comunità e un’appropriata fruizione delle bellezze del territorio.

E proprio in tale ottica e con questi presupposti nasce anche il progetto estivo Giocaus Impari, volto all’individuazione e alla promozione di uno spazio estivo come punto di riferimento per l’inclusione, aperto a tutti i cittadini. All’iniziativa, organizzata dall'Associazione Giocaus Impari con il sostegno della Fondazione di Sardegna, ha aderito il Comune di Quartu.

Dal 19 giugno fino ad agosto presso lo stabilimento Passaggio a Nord Ovest, dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 11:30 appuntamento gratuito con lo sport, le attività di fitness e i giochi ricreativi, specificamente pensati per includere bimbi e ragazzi in situazione di disabilità e/o fragilità e per promuovere la cultura dell’inclusione e dell’integrazione.

Partendo da gioco, sport e inclusione, si realizzerà anche un camp estivo rivolto a bimbi e ragazzi fino ai 14 anni, con lo scopo di diffondere cultura e metodologie di inclusione. Il programma è aperto a tutti i cittadini e volontari che vorranno offrire il loro contributo. Per informazioni è possibile chiamare al numero 3495927487.

“Sosteniamo con convinzione questa iniziativa che valorizza l’importanza dell’inclusione, un diritto intrinseco che troppo spesso viene snobbato e che invece garantisce anche ai più svantaggiati la possibilità di godere appieno della vita e degli spazi di una comunità, a prescindere dalle proprie abilità fisiche e psichiche - commenta l’Assessore ai Servizi Sociali Marco Camboni -. Il progetto Giocaus Impari funge appunto da stimolo affinché la cittadinanza, in particolare la porzione più giovane, abbia modo di conoscere le persone più fragili, in un contesto ludico, e possa così accoglierle anche nella vita di tutti i giorni”.