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Sinistra Futura precisa, per quanto concerne le elezioni amministrative di Cagliari del prossimo giugno, quelle che sono le posizioni del tavolo di coalizione e gli accordi in breve sintesi: 
 
 Punto 1) giunta politica, agenda di governo e condivisione delle scelte. Coinvolgimento liste che non hanno rappresentanza in consiglio
Regia collegiale. 
2) Accordo programmatico, azioni immateriali su sociale, periferie, sviluppo economico ecc.. 
 3) Verifica periodica con la coalizione sull’azione della giunta
 4) NO ampliamento della coalizione a sigle di partiti esterni al campo largo,  sì a liste civiche. 
 
Sinistra Futura puntualizza come il punto n'4 sia una posizione di tutto il tavolo di colazione e non solo del M5S. 
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In occasione delle consultazioni elettorali Europee e Comunali che si svolgeranno sabato 8 e domenica 9 giugno 2024, i cittadini di uno Stato dell'Unione Europea residenti nel capoluogo sardo, possono esercitare il diritto di voto per l'elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale di Cagliari e del Presidente e del Consiglio della Municipalità di Pirri (per i residenti a Pirri).

 Gli interessati dovranno presentare al Sindaco del Comune di residenza istanza per l'iscrizione nell'apposita lista elettorale aggiunta, istituita presso il Comune stesso, entro il 30 aprile 2024

 Eventuali domande presentate successivamente a tale data, non potranno essere accolte

 L’iscrizione nella lista aggiunta permane fino a espressa richiesta di cancellazione o fino a cancellazione d’ufficio nei casi previsti dalla normativa vigente.

 La domanda dovrà essere redatta secondo il modulo messo a disposizione dall'Ufficio Elettorale.

 

L’istanza potrà essere: presentata personalmente dall’interessato o tramite persona delegata all’Ufficio Elettorale del Comune di Cagliari, Piazza A. De Gasperi, 2 – 09125 Cagliari dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 11.00 e il giovedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.30; trasmessa al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..legalmail.it.

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Massimo Zedda scende in campo per guidare per la terza volta la città di Cagliari. E a neanche 48 ore dall’ ufficialità della sua candidatura a sindaco con il Campo Largo, Zedda si presenta alla stampa in una sala gremita di cittadini ed esponenti politici nella sede della Fondazione Berlinguer in via Emilia. Prima fra tutti la presidente della Regione Alessandra Todde. “La nostra coalizione è forte, coesa, e soprattutto ha progetto è fondamenta, con Cagliari vogliamo proseguire il progetto iniziato con la Regione”, ha detto la presidente appena arrivata in via Emilia. Ad aprire i lavori è stato Guido Portoghese che ha sottolineato come “il fallimento del centrodestra sia sotto gli occhi di tutti”. Parola poi al leader dei Progressisti Massimo Zedda, candidato a sindaco per il Campo Largo. Numerosi i progetti sul piatto per la città, uno fra tutti, la relazione con la presidenza della Regione. “In modo tale da avere una sintonia totale. Pensate cosa significherebbe per la Città Metropolitana avere la riqualificazione della 554, cosa significherebbe avere al fianco la Regione per la riqualificazione di Buoncammino e gli spazi di Calamosca”. E ancora riprendere in mano il progetto dell’ex liceo artistico da consegnare all’Università rimasto al palo da anni per problemi burocratici”. Tra le incompiute e ciò che invece si può fare, spunta anche una nuova spiaggia a Sant’Elia, la riqualificazione di luoghi della cultura e dello sport, compreso lo stadio. E un piano sicuramente per snellire tutti i cantieri presenti nel capoluogo con l’apertura dei parcheggi al pubblico, di proprietà della Regione, che insistono su viale Trieste e vie limitrofe. Dal lunedì al venerdì si potrebbe spostare dalle 14 in poi, mentre ininterrottamente nel weekend. “Cagliari deve essere una città della pace e dello sviluppo”, ha precisato l’ex sindaco e candidato del centrosinistra Massimo Zedda. Sul fronte strettamente politico, Zedda ha spiegato che sull'allargamento della coalizione “il discorso non è chiuso, stiamo dialogando, ma è chiaro che non verranno generate situazioni imbarazzanti”.

 

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Dopo una settimana di trattative, il centrosinistra sardo ha sciolto le riserve e ufficializzato la candidatura di Massimo Zedda alla poltrona di sindaco di Cagliari alle elezioni dell’8 e 9 giugno.

Zedda, già sindaco del capoluogo dal 2011 al 2019, si presenta per proseguire l'esperienza del campo largo, la coalizione di centrosinistra che ha portato alla vittoria di Alessandra Todde alle elezioni regionali.

Cagliaritano di 48 anni, presidente del partito dei Progressisti e attuale consigliere regionale, Zedda vanta una lunga esperienza nella politica locale e regionale. La sua candidatura era sostenuta da tutte le forze del centrosinistra.

Alle urne Zedda si troverà ad affrontare Alessandra Zedda, ex esponente di Forza Italia ora vicina alla Lega, ex assessora regionale del lavoro e vicepresidente della Giunta Solinas. Il terzo candidato è l'avvocato Giuseppe Farris, ex esponente del centrodestra, corre da indipendente con una lista civica.

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Le esigenze dei giovani con un bilanciamento fra un centro storico vivo e al tempo stesso controllato e sicuro tramite azioni specifiche che la nuova amministrazione dovrà mettere in campo, l'attivazione della consulta giovanile, più consultori, orti urbani, oasi feline, una maggiore facilità nella consultazione degli atti pubblici comunali per poter partecipare più attivamente alle politiche cittadine, ma anche più spazi di aggregazione sia per una popolazione studentesca molto presente in città che per gli anziani e la loro cura con politiche sociali volte al sostegno delle relazioni intergenerazionali, il tutto dentro una visione della città del futuro che dia risposte in termini di relazione fra la città metropolitana e la città storica, raggiunta ogni giorno da troppe autovetture che congestionano e inquinano con preoccupanti livelli fra i più alti in Italia per la mancanza di un piano della sosta e un piano della mobilità sostenibile. Queste sono solo alcune della proposte per Cagliari emerse ieri durante il secondo partecipato incontro pubblico promosso dal movimento civico Orizzonte Comune, in vista delle amministrative dell'8 e 9 giugno, che è stata anche l'occasione per lanciare ufficilmente un sondaggio ideato dal gruppo cagliaritano rivolto ai giovani fra i 18 e i 35 anni per conoscere la percezione dei giovani sulla città di Cagliari.

All'indomani dell'insediamento del Consiglio regionale con i Consiglieri di Orizzonte Comune Sandro Porcu, Salvatore Cau e Franco Cuccureddu e la nomina di quest'ultimo come Assessore al turismo, artigianato e commercio, continua senza sosta l'impegno di tutto il gruppo regionale anche per i Comuni che andranno fra due mesi al voto. “Ringrazio tutto il gruppo per l'impegno sinergico in vista delle comunali in continuità con il lavoro di squadra che ci ha caratterizzato per le regionali”, ha detto Marzia Cilloccu, capogruppo di Orizzonte Comune in Consiglio comunale, ora ricandidata come consigliera e incaricata, con il coordinamento cittadino, di formare la lista per Cagliari: “Per la partecipazione alla stesura del programma di coalizione sia tramite i contributi che arrivano direttamente dai sostenitori, dai candidati e candidate sia dall'ascolto della cittadinanza più attiva, dai rappresentanti di associazioni di categoria e dei centri commerciali naturali, da professioniste e professionisti esperti”.

Tra gli spunti emersi durante la serata anche la necessità di un maggiore coinvolgimento delle scuole primarie all'educazione civica tramite visite in Municipio anche durante le sedute del Consiglio comunale, il ripristino del Consiglio dei bambini e delle bambine, l'utilizzo dell'imposta di soggiorno per la gestione delle attività di valorizzazione turistica e culturale del capoluogo concordate con le associazioni di categoria e i portatori d'interesse, la pianificazione commerciale tramite il PUC per una ridistribuzione equa delle varie attività tramite la definizione della destinazione d'uso dei locali, la valorizzazione delle varietà autoctone dei molluschi nella laguna di Santa Gilla e in generale degli esercizi commerciali che somministrano prodotti locali certificati.

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“L’esperienza di queste settimane ha ulteriormente rafforzato le motivazioni che erano alla base della mia candidatura alle primarie del centrosinistra a Cagliari. Nell’impossibilità di svolgere queste consultazioni, per mancanza di tempi tecnici, confermo la mia disponibilità a lavorare per la mia città e a sottoporre la mia candidatura a sindaco alle modalità e ai criteri di scelta che le forze politiche del campo largo intendessero adottare”. 

È quanto afferma Enrico Ciotti, candidandosi a sindaco del centrosinistra alle prossime consultazioni amministrative a Cagliari. 

“Nel corso di queste settimane – prosegue  Ciotti – ho incontrato diversi esponenti di associazioni di categoria, forze sociali e politiche, organizzazioni del terzo settore e alcuni amministratori dei comuni della città metropolitana, che hanno contribuito in maniera significativa a rafforzare le motivazioni che mi hanno spinto a presentare la mia candidatura”.

“Cagliari – aggiunge Ciotti – è una città straordinaria dalle grandi potenzialità di sviluppo. Una città complessa che sarebbe un errore considerare disgiunta dalla città metropolitana che rende ancora più articolata l’amministrazione del territorio”. 

“Ricordo – afferma Ciotti – che  la città metropolitana di Cagliari rappresenta un importante interlocutore per la regione nell’attuazione di una molteplicità di interventi, in considerazione dell’ampiezza del territorio, della popolazione e delle singole peculiarità di ciascuna comunità. A maggior ragione, questi elementi diventano fondamentali se inseriti in un processo di profonde riforme infrastrutturali e istituzionali, come è stato annunciato dalla presidente della Giunta regionale, Alessandra Todde, e dal presidente del Consiglio, Piero Comandini”.

“In questa particolare fase – aggiunge – un’amministrazione Ciotti rafforzerebbe il dialogo e le sinergie a tutti i livelli istituzionali sui temi centrali per la pianificazione e lo sviluppo del territorio. Penso ad esempio alle considerazioni espresse, e che condivido, dalla presidente Todde sulla questione della gestione degli aeroporti sardi e della necessita di garantire il diritto alla mobilità di tutti noi. Penso anche a quanto emerso nel corso degli incontri avuti con alcuni sindaci della città metropolitana di Cagliari, che hanno giustamente sollecitato un maggiore coinvolgimento, nel rispetto dei relativi ruoli e prerogative, e una migliore pianificazione, per esempio nel caso dei trasporti, che abbandoni una visione monocentrica della città e sia in grado di coniugare la visione d’insieme con le singole caratteristiche e vocazioni di ciascuna comunità”.

“Questa realtà complessa dalle grandi potenzialità – conclude Ciotti – deve essere governata da un sindaco e secondo un programma che siano comunque frutto di un’ampia riflessione e di un profondo esame, da parte delle forze politiche, delle proposte programmatiche e delle candidature presentate”.

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“Un sistema misto di raccolta differenziata, che tenga conto delle caratteristiche particolari dei singoli quartieri della città, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse, abbattere i costi per il cittadino e raggiungere elevati standard per qualità e percentuali di frazionamento dei rifiuti. Un modello innovativo di gestione del servizio da attuare però gradualmente con una fase di transizione per salvaguardare e consolidare ciò che funziona e per introdurre progressivamente, e senza disagi per i cittadini, le pratiche più idonee a ciascun territorio”. 

È la proposta di Enrico Ciotti, in corsa per la candidatura a sindaco del centrosinistra alle prossime amministrative di Cagliari, in merito alla gestione dei rifiuti in città e alla modalità di raccolta porta a porta (Pap).  

“Oggi – spiega Ciotti – è assurdo mettere in discussione la necessità di proseguire sulla strada della sostenibilità ambientale attraverso una gestione virtuosa dei rifiuti nelle nostre città. Abbiamo visto i risultati ottenuti in termini di riduzione delle emissioni climalteranti e questo anche grazie al contributo dei cittadini nel conferimento dei rifiuti domestici”. 

“Il servizio, però – prosegue Ciotti – deve essere migliorato e armonizzato al tessuto urbano, soprattutto, in una realtà come Cagliari, dove ogni quartiere è una storia a sé, per struttura viaria, densità di residenti o di attività commerciali, caratteristiche degli edifici e spazi aperti. Di fronte a un tessuto urbano così fortemente diversificato non possiamo applicare un unico modello di raccolta. Il rischio è quello di andare incontro ad un aumento degli oneri diretti e indiretti per il cittadino e a una progressiva riduzione delle performance nella raccolta”. 

“Come è stato dimostrato in altre città e come ho potuto constatare in realtà all’avanguardia come la Scandinavia – aggiunge Ciotti – i sistemi migliori, in grado di garantire prestazioni e risparmio maggiori, sono quelli misti, anche attraverso la digitalizzazione dei processi. Dobbiamo pensare a un mix, in base alle peculiarità delle singole zone, tra raccolta porta a porta e su strada, l’impiego di metodi di conferimento innovativi, cassonetti di ultima generazione e isole ecologiche dislocate nei luoghi che rendono più agevole il conferimento da parte dei cittadini. Penso anche a quei sistemi, oggi adottati in contesti particolari, che valorizzano e monetizzano il conferimento di particolari rifiuti. In Scandinavia, ci sono contenitori che in cambio di bottiglie di plastica e lattine erogano bonus per la spesa o denaro. Lo stesso sistema è adottato in Germania per il vetro”.

“A Cagliari – conclude Ciotti - siamo quasi giunti alla scadenza del contratto d’appalto con l’attuale gestore. È il momento quindi per ripensare il servizio, prevedendo nuovi criteri e clausole nel bando e nel futuro contratto d’appalto. Dobbiamo realizzare un sistema misto, per rispondere adeguatamente alle singole peculiarità del territorio, e flessibile, per essere applicato gradualmente e aggiornato nel tempo per accogliere le continue novità della tecnologia. Oltre alla flessibilità, anche vincoli per il gestore: soprattutto bisogna blindare performance e obiettivi di qualità”. 

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Posizionamento della città tra le mete turistiche, regole sul commercio capaci di armonizzare le esigenze di chi lavora e di chi vive nei quartieri della movida, ma anche rilancio delle circoscrizioni, istituzione di centri d’ascolto per i più fragili e rilancio delle politiche culturali, anche con la creazione di un museo della città e del territorio. Queste sono solo alcune delle proposte per Cagliari emerse lunedì nel primo incontro pubblico promosso dal movimento civico Orizzonte comune, in vista delle amministrative di giugno.

A un mese dalle elezioni regionali che nel movimento a sostegno della neo presidente Alessandra Todde ha visto eletti tre consiglieri (Franco Cuccureddu, Sandro Porcu e Salvatore Cau), l’evento è stato un po’ una festa per celebrare insieme a loro un risultato straordinario. Ma anche la prima di tante occasioni per raccogliere idee tra la società civile. “Non si può pensare di governare la città con progetti calati dall’alto”, ha detto Marzia Cilloccu, capogruppo di Orizzonte comune in Consiglio comunale, ora ricandidata e incaricata di formare la lista per Cagliari: “Per questo è importante l’ascolto delle diverse categorie, che dovrebbero entrare a far parte di un presidio del territorio i cui rappresentanti siano chiamati a dare il proprio contributo”.

Se alle regionali la squadra è stata la forza del movimento, così dovrà essere anche per le comunali di Cagliari. “Ciò a cui aspiriamo per il capoluogo è che questa città metropolitana possa competere con le altre città metropolitane dell’Italia e dell’Europa”, ha detto il coordinatore di Orizzonte comuneFranco Cuccureddu: “Abbiamo bisogno del contributo di tutti e se riusciremo a passare dall’improvvisazione alla professionalità, avremo fatto una piccola rivoluzione”.

Tra gli interventi, ci sono stati quelli di chi già ha proposto la propria candidatura. Come Simone Mereu Canepa, storico dell’arte: “A Cagliari serve una politica culturale che ora manca completamente. La città si era posta in una posizione di alto livello, ma la nuova asessora non ha proposto politiche precise”, ha osservato. Kety Piras ha parlato invece della necessità di un Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) ma anche di politiche volte alla prevenzione degli incidenti. Mentre Maurizio Fuccaro, tecnico e dirigente sportivo, ha messo in evidenza l’importanza dello sport come attrattore turistico ma anche come aggregatore sociale. “Finanziare interventi capaci di rivitalizzare i quartieri più disagati e sostenere gli anziani è vitale. Bisogna concentrarsi anche sullo sport accessibile a 360 gradi: dobbiamo smetterla di vedere le persone con disabilità esclusivamente come praticanti sportivi o come spettatori di una gara e per questo limitati in alcuni spazi. Dobbiamo pensare a strutture realmente accessibili che permettano alle persone con disabilità di essere coinvolti nelle attività a tutto tondo siano esse genitori, atleti, tecnici o spettatori”.

Tra gli spunti emersi nella serata ci sono stati anche: la necessità di una più stretta attenzione al Teatro lirico, la prima industria culturale dell’Isola, quella legata al fenomeno dello spopolamento di Cagliari, l’apertura a proposte su paesaggio e architettura provenienti da altri attori del territorio come l’università. Non sono mancate proposte anche su un nuovo patto città- campagna e quelle a favore dell’utilizzo delle energie rinnovabili negli uffici comunali e non solo.

Altri incontri per raccogliere nuove idee utili al programma del movimento e nuove candidature saranno organizzati nelle prossime settimane.

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"Ringrazio tutti. Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione. Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto". Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna appena eletta Alessandra Todde nella sua prima conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Tirso a Cagliari.

Nella sua prima dichiarazione dopo la vittoria, Todde ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto durante la campagna elettorale, in particolare da parte di Giuseppe Conte ed Elly Schlein. Ha sottolineato l'importanza dell'alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, definendola l'unica strada percorribile per unire l'elettorato e portare avanti un progetto solido per il futuro della Sardegna. "Credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein che mi hanno supportato per tutta la campagna, sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare". 

Todde non ha esitato a ricordare i recenti eventi di Pisa, dove una protesta studentesca è stata repressa con violenza dalle forze dell'ordine. Ha ribadito il suo impegno a essere la presidente di tutti i sardi e ha sottolineato che la risposta dei cittadini alle violenze è stata pacifica e democratica, attraverso il voto.

Sono rimasta “colpita dai fatti di Pisa, ai manganelli i sardi hanno risposto con le matite”. Inoltre la Todde ha aggiunto: “Voglio essere la presidente di tutti i sardi”. 

D'altra parte, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, candidato del centrodestra sconfitto, ha ammesso la responsabilità della sconfitta, dichiarando che è sua e di nessun altro. Ha anche fatto sapere di aver chiamato Todde per congratularsi con lei per la vittoria. Nonostante una gara serrata, Todde ha prevalso con una stretta differenza di voti, consolidando così la sua leadership e il suo mandato a capo della regione.

La Todde diventa la prima donna a guidare l'isola dopo 75 anni di autonomia sarda. 

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Lunedì, 26 Febbraio 2024 19:41

Testa a testa fra Truzzu e Todde

Iniziano ad arrivare sulla piattaforma informatica regionale i dati dei grandi Comuni ed è sorpasso. Alessandra Todde ritorna in vantaggio su Paolo Truzzu nella competizione elettorale per la guida della Regione Sardegna. Quando sono state scrutinate 1228 sezioni su 1844 (il 66,6%), la candidata del campo largo a trazione Pd-M5s passa nuovamente avanti col 45,5%, in vantaggio sullo sfidante del centrodestra - che durante la serata aveva allungato di 4 punti percentuali, resta per ora al 45,1%. Seguono sempre Renato Soru con la Coalizione Sarda all'8,5% e Lucia Chessa con SardignaR-esiste allo 0.9%. E in merito all’esposizione dei risultati elettorali sul proprio sito istituzionale, la Regione precisa che il Sistema Informativo Elettorale Regionale (SIER) deputato alla raccolta, sta operando regolarmente. Il sistema è alimentato esclusivamente dai comuni che provvedono direttamente al caricamento dei relativi dati, una volta ricevuti dalle sezioni elettorali. Grazie all’operato dei comuni che hanno immesso con regolarità e tempestività i risultati, a questo momento il SIER registra alle 19.13 una percentuale del 66,6%. Si auspica nella fattiva e consueta collaborazione dei comuni per il completamento del caricamento dei dati.

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