Giovedì, 07 Settembre 2023 19:42

Cagliari, niente allarmismi ma serve il cambio di marcia

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Il Cagliari al Dall'Ara, la sconfitta per 2-1 dopo essere stati in vantaggio, va digerita (foto di Giuliano Veronesi) Il Cagliari al Dall'Ara, la sconfitta per 2-1 dopo essere stati in vantaggio, va digerita (foto di Giuliano Veronesi)

Servono punti e serenità!

In attesa dell’Udinese, tra i primi responsi dai nuovi, il mercato in chiaro-scuro e un percorso accidentato. I tifosi siano fiduciosi, Ranieri non molla

Mario Frongia

Bilancio provvisorio. “Le prime otto partite sono davvero dure, non ci è andata molto bene” la sintesi delle parole di Claudio Ranieri all’uscita dei calendari della A 2023/24. Il bilancio dopo tre turni è nitido: dopo Torino, Inter e Bologna, un punto e un gol, coda della classifica al penultimo posto alla pari della Roma di Mourinho e sopra l’Empoli, zero punti. La tifoseria è già in ebollizione. Si dibatte dell’errore di Radunovic (da non colpevolizzare, Scuffet c’è ma deve stare al suo posto, per ora), degli acquisti - tardivi, sbagliati, fuori condizione, infortunati -, di un mercato asfittico con venti milioni spesi e circa sedici incassati, con Genoa e Frosinone, le altre neopromosse, che hanno investito cifre superiori. E al riguardo, un lettore di Gol Rossoblù segnala che per lo stesso bottino, un punto ma con squadre di peso inferiore, è stato esonerato Leonardo Semplici, autore due stagioni or sono di una salvezza miracolosa quasi quanto lo è stato il salto di categoria firmato da Sir Claudio. I fatti sono questi. Ma adesso, sarebbe sciocco e improduttivo dare le pagelle. I tifosi devono tener botta. Fin dalla prossima in casa con l’Udinese, domenica 17 alla Domus.

 

Vecchie scorie. Per i nuovi arrivati è improduttivo trarre le somme. Certo è che l’approccio di Shomurodov è sotto tono e preoccupante. C’è da augurarsi che la nazionale ricarichi l’uzbeko. Mentre si aspetta il centrale greco Hatzidiakos, c’è da chiedersi chi si farà da parte nella quaterna difensiva che ha già lasciato a terra Obert. Con Dossena che si sta confermando con prove positive e il buon debutto di Wieteska, per il tecnico di Testaccio materiale su cui riflettere non ne manca. Cosi come, in un campionato lungo e impegnativo dove si deve avere un duo per ruolo, sarà curioso vedere come sistemerà la zona di mezzo e l’attacco. Per ora con due mediani, Makoumbou e Sulemana, e gli esterni, Jankto e Nandez. E ci si chiede quale sia il possibile contributo di Prati. In avanti, con Petagna, che dovrebbe recuperare per la ripresa dopo i 45’ a Bologna con problema al polpaccio, che ha affiancato Luvumbo. Con Oristanio, in attesa di Mancosu, che giostra dietro le punte, settore più malconcio degli altri. Notarella su Nahitan Nandez. Caduti i problemi giudiziari in Uruguay, con la chiamat nella Celesta del Ct Marcelo Bielsa, l’esterno è in scadenza. La rogna è quella solita: il club è entrato da subito in rotta di collisione con i procuratori dell’uruguagio. Balla una provvigione monstre (due milioni di euro, si dice) che la società non vorrebbe pagare. Da qui, il primo braccio di ferro in tribunale per i diritti di immagine. Adesso, la ricerca di un rinnovo che pare complicato. Si vedrà. Ma la lezione rimane: meglio non fare i furbi con chi è più furbo. E anche per la questione Pereiro, con ingaggio milionario e spunto che non arriva,  sarebbe utile da parte della presidenza un onesto mea culpa.

 

Il duro prosieguo. Dopo l’Udinese i rossoblù sono attesi dall’Atalanta. Quindi, il Milan in casa nell’infrasettimanale del 27 settembre e la Fiorentina al Franchi nel posticipo di lunedì 2 ottobre. Quindi la Roma in casa e la trasferta a Salerno. E siamo alle otto partite citate, e studiate, da Claudio Ranieri. È chiaro che si deve provare a fare punti sempre e comunque. E sull’atteggiamento l’allenatore è da sempre stato chiaro: “Quelle che non puoi vincere cerca di non perderle”. Ma l’attendismo e la cautela, che si traducono in un assetto e un piglio troppo difensivistico con baricentro basso e una scarsa presenza in zona tiro, sta spaventando i supporter. Ci sarà da avere fiducia e pazienza. Sia per il recupero di Lapadula, Mancosu, Pavoletti e Desogus. Mentre di Rog non se ne parla, stagione finita. Sia per l’ineludibile migliore integrazione dei nuovi, per lo spirito battagliero e la voglia di non mollare fino al minuto numero cento che accompagna da gennaio la squadra griffato Ranieri. Che poi i bookmakers abbiano già messo a rischio la panchina e vedano il Cagliari tra le probabili retrocesse, fa parte del gioco.    

      

Ultima modifica il Giovedì, 07 Settembre 2023 19:48
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi