"Il rigore su Luvumbo? Mi fido degli arbitri"
Claudio Ranieri sostiene i suoi: "Il Milan? Ci hanno condannato i campioni, ma non molleremo di un centimetro!"
Mario Frongia
"Sono soddisfatto dei ragazzi, abbiamo fatto la nostra partita. Non dobbiamo mollare di un centimetro, dobbiamo salvarci. Altrimenti finisce come due anni fa, non si è salvato né Romolo né Remo". Claudio Ranieri la prende larga. Il Milan che passa alla Domus 3-1 è una squadra "che anche se fai tutto bene, il campione inventa e ti punisce. Sì, nel calcio d'angolo da cui è nato il 2-1, siamo stati disattenti: si vedeva che avevano attirato un nostro uomo per giocare la palla dietro". Bastone e carota, come sempre. Ma guai a far trapelare sentimenti di resa. Anzi, Sir Claudio alza la voce: "Perderemo a Firenze e con la ROma in casa, pazienza. ma non dobbiamo cedere. In questi casi si ha di fronte un bivio: da una parte ti dici che tanto va tutto male e sbraghi. Oppure, tiri fuori i denti e tutte le energie e combatti fino alla fine".
Modulo e dintorni. "Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, l'avevamo preparata così: sono i primi nella gestione della palla nella loro metà campo. Abbiamo deciso di aspettarla e le cose sono andate per il verso giusto". L'allenatore del Cagliari riflette. "A tre e poi a cinque? Sono soddisfatto a metà ma non potevamo dare loro campo, specie nel secondo tempo. Gli errori dietro? Sì, c'è stata qualche sbavatura ma i grandi giocatori ti mettono nelle condizioni di sbagliare e se lo fai non ti perdonano". Sui singoli, poche storie: "Tra gli attaccanti l'unico al top è Luvumbo, gli altri sono ancora dietro come condizione. Per Shomurodov non è stato facile entrare ma ha cambiato passo. Oristanio? Ha fatto molto bene con il Torino poi con l'Inter, forse per l'emozione di avere di fronte la sua ex squadra, è andato in difficoltà. Ma dal rientro dalla nazionale l'ho ritrovato: sa giocare a calcio, appena posso lo butto dentro". Infine, il tema chiave per la tifoserie: il portiere. "Radunovic ha commesso un errore, l'ho visto. Gli parlerò. Abbiamo anche un buon secondo, vedremo". Insomma, il serbo a Firenze potrebbe rifiatare in panca.
Il maestro e l'allievo. Claudio Ranieri ha allenato Stefano Pioli alla Fiorentina. Un secolo fa. Ma l'abbraccio tra i due, sincero e affettuoso, non è passato inosservato. La bellezza dello sport, degli uomini veri, lontano da insulti e provocazioni. Un'altra lezione per le curve e gli ultras. Che poi l'imparino è un'altra storia. Ed è dal maestro che in sala stampa passa un altro messaggio: "Ho bravi giocatori e grandi uomini. Abbiamo visto che l'Empoli ha vinto e ci ha superato. Siamo ultimi in classifica ma la cosa non ci preoccupa". Insomma, troppo Milan ma Cagliari che il tecnico difende e sostiene. Con classe e passione. D'altronde, viene impossibile che possa dire e fare altrimenti. Ma non è tutto. Ci si chiede del fallo di Tomori su Luvumbo. "Al Var c'era Irrati, il numero uno al mondo. Mi fido di loro. Ci hanno detto fin da agosto che rigorini non ne verranno concessi".