Domenica, 29 Ottobre 2023 14:40

Miracolo Cagliari, ribaltato il Frosinone!

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Un 4-3 che non si scorda! Un 4-3 che non si scorda!

 

Sotto 3-0 i rossoblù riaprono la corsa salvezza con una doppietta nell'extra time di Leonardo Pavoletti. E adesso testa al Genoa

Mario Frongia

Un ribaltone,da 0-3 a 4-3, che rimarrà a lungo nella mente dei 15.936 della Domus. Pazzesco, a fronte di una condotta modesta e tecnicamente debole, il Cagliari prende con il Frosinone i primi 3 punti in stagione e riapre miracolosamente la corsa salvezza. La decima giornata vale l'aggancio all'Udinese, 18esima, a quota 6. Ma i nodi rimangono e per Claudio Ranieri il lavoro da fare è enorme. Intanto, da segnalare le reti di Oristanio, tra i migliori, Makoumbou, e la doppietta di capitan Pavoletti. Che salva anche il 4-4 di Cheddira sulla linea. Quasi un copione già scritto: il centravanti livornese, Mvp del match, risolve i problemi nei minuti di recupero. E ora testa al Genoa, domenica alla Domus.

Triste illusione. Una sola punta, Luvumbo, con Mancosu a rimorchio. Claudio Ranieri spiazza tutti. E alla lunga avrà ragione, almeno per i cambi della ripresa. Prati in regia, mediana Makoumbou, Jankto e Deiola (entrambi più alti e pronti a inserirsi tra le linee), Nandez terzino: se gioca anche in porta ha completato il tour! In avvio i rossoblù inceppano il 4-3-3 di Eusebio Di Francesco. Con il piglio giusto si affacciano in area ma il primo tiro, all'8', e del Frosinone, Scuffet c'è. I rossoblù spingono ma sono imprecisi, recuperano e smistano con difficoltà. Sentono il peso della gara, da dietro ricompaiono i lanci a casaccio, anche senza pressione. Nel primo quarto d'ora non si ha un'azione con più di tre passaggi a buon fine. Calcio da serie B. Il Frosinone sa aspettare. Ma per ripartenze adeguate e pulite Di Francesco non è messo bene. Da segnalare, un tiro, altissimo, di Nandez e un'incursione di Soulé, imbeccato da Lirola, Scuffet devia ma l'arbitro Pairetto non dà l'angolo. Il Cagliari risponde con Luvumbo, che serve Prati, Turati para ma c'è off side. Al 22' Soulé non sbaglia e i ciociari passano. Il mix di modestia globale nell'assetto difensivo, errore di Dossena, e di poca determinazione nel batti e ribatti, spiegano una parte dei problemi dei padroni di casa. La reazione la firma Goldaniga di testa, para Turati. Il Var chiama Pairetto. fallo di mano di Soulè, è rigore. batte Mancosu, traversa. Il Frosinone mostra padronanza e tecnica. Soprattutto, idea di gioco nel muovere la palla di prima e puntare la porta. Quindi, paratona di Scuffet su punizione di Soulé. Ma nulla da fare per il portiere sull'argentino che in serpentina entra in area e sigla il 2-0. La risposta? Jankto sfiora il palo su assist di Luvumbo. Poi, la sfiga ci vede benissimo: infortunio per Nandez, nel peggio uno dei migliori, e palo, a colpo sicuro, di Mancosu. Il Frosinone chiude con 61 per cento di possesso palla, 84 contro 31 di passaggi a buon fine, 5 corner contro 1. I ragazzi di Ranieri tirano 9 volte, i laziali 8.       

Ripresa choc. Quattro minuti e il 3-0 lo sigla Reggianini, sinistro a fil di palo, Scuffet distante. La mazzata è pesante. Intanto, Ranieri lascia negli spogliatoi Deiola, fischiato dal pubblico, per Pavoletti. Di Francesco inserisce Cheddira e Garritano. Il Cagliari pare sulle gambe. Escono Mancosu, Luvumbo e Jankto, entrano Oristanio, Azzi e Viola. Cambia poco, la manovra è lenta, spesso si torna indietro. Il Frosinone corre meglio. Occasione rossoblù con Zappa, di testa sotto la salvezza, Monterisi salva. L'aperitivo per il gol, destro a giro, di Oristanio: 1-3. I tifosi, nonostante la prova oscena, incitano. E Makoumbou punisce una leggerezza del Frosinone: 2-3, partita riaperta. Poi, fallo di Turati su Pavoletti. Pairetto indica il dischetto: il Var lo toglie, fallo di mano rossoblù. Segna Cheddira, annullato per fuori gioco, idem al terzo minuto, dei sette, di recupero. Il Cagliari assedia il Frosinone. Ma la lucidità è poca. Poi, Viola pennella e Pavoletti sigla il 3 a 3. Quindi, altra disattenzione dei ciociari e Pavoloso concede il bis. Dal Bari al Frosinone, gol pesantissimi. Di Francesco atterrito. La vittoria buttata via è peccato mortale. E il Cagliari respira in attesa del Genoa.

Poca roba. Ci sarà da stringere i denti. Fatto il miracolo, dopo un primo tempo da incubo, la sensazione è che la rosa sia comunque inadeguata, con gli acquisti chiave toppati senza se e senza ma. Tra i primi undici bocciati i nuovi Shomurodov, Petagna e i centrali Hatzidiakos e Wieteska: quattro acquisti toppati. che Ranieri li abbia avvallati è strano. Ma il campionato è lungo. Certo che avrebbe avuto bisogno fin dal via di due centrali esperti in A e di un attaccante da doppia cifra. Poi, sei ultimo e si va a caccia di alibi, arbitraggi, Var, big impossibili da sfidare. Ma in serie A non giocano Poggibonsi e Aglianese.  

Amarcord. Un po’ di memoria non guasta: a Eusebio Di Francesco il patron aveva detto di “tagliare” Pavoletti e Pisacane. Ma soprattutto, gli aveva garantito che avrebbe avuto un organico per il 4-3-3. Sappiamo come è andata, ed è facile attribuire le responsabilità. Cacciato, con Semplici salvatore della patria. A sua volta defenestrato l’anno seguente a favore di Mazzarri, silurato a tre turni dalla per Agostini, martirizzato dopo il vergognoso match di Venezia con retrocessione assurda!, dopo tre partite: la mano geniale del presidente rossoblù non manca mai. Semplici firma così la sua “morte” sportiva”: 2-2 con lo Spezia in casa, ko 4-1 a san Siro con il Milan e 3-2 per il Genoa alla Domus. Un punto in cassaforte: se il criterio fosse stato applicato in questa stagione, Sir Claudio sarebbe da un pezzo nella sua residenza londinese. Ma questo è un altro tema. La bizzarria di considerare il Cagliari una sorte di concorrente che gioca in un campionato a parte. Prima erano blindate - a favore chissà perché, delle avversarie - le prime otto gare. Poi, dalla Salernitana, e sappiamo come è andata, si sarebbe ripartiti con le nove partite decisive per “salvarci all’ultimo secondo dell’ultima partita, proprio come siamo saliti!”. Claudio Ranieri ha dalla sua esperienza e mestiere senza eguali o quasi. Ma la strategia, anche per lui maestro motivazionale, pare lasciare molti angoli oscuri. 

Ultima modifica il Domenica, 29 Ottobre 2023 14:49
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi