Domenica, 03 Marzo 2024 17:10

Cagliari, colpaccio a Empoli In evidenza

Scritto da
Vota questo articolo
(5 Voti)
Una vittoria di "muso corto", preziosa come non mai. Una vittoria di "muso corto", preziosa come non mai.

 

Tre punti pesantissimi per la corsa salvezza, Ranieri ritrova un successo di squadra con cuore e determinazione. La prima vittoria in trasferta conduce con ottimismo alla Salernitana, sabato alla Domus

Mario Frongia

I 3 punti, mai visti prima in stagione lontano dalla Domus, arrivano al "Carlo Castellani-Computer gross arena". Il Cagliari operaio l'ha spuntata sull'Empoli, più tecnico ma poco abile sotto porta. Un match giocato con umiltà e attenzione. Le sole variabili in mano a Claudio Ranieri. Il balzo a quota 23 è un balsamo spettacolare. Raggiunto il Verona e lasciato il penultimo posto al Sassuolo, la giostra è apertissima. La corsa salvezza si rianima e i rossoblù ci sono. Per Davide Nicola pareva in discesa. Ma non è stato così. Sir Claudio ha costruito in maniera logica, magari sporca e battagliera, la propria partita. Stare in campi sino all'ultimo secondo, senza timori e a testa alta. In Toscana senza Pavoletti e Petagna che si sono aggiunti a Mancosu, Sulemana e Hatzidiakos, con a disposizione Shomurodov. e Oristanio. Opta per Lapadula con Gaetano e Luvumbo a rimorchio. In panca Prati, dentro Deiola. L'Empoli parte con Destro, l'ex Cerri fuori, mentre ci sono Marin e Walukiewicz. L'altro, ex, Grassi, è acciaccato. Il pallino è dei padroni di casa. Il Cagliari sta coperto. ci provano Cancellieri e Kovalenko, Scuffet non rischia. In mezzo incomprensioni Makoumbou-Nandez. Imprecisi anche Deiola e Luvumbo. Dietro si spazza. Errori in impostazione da entrambe le parti: con il Verona che ha battuto il Sassuolo, i punti pesano triplo. In due minuti, dal 15' al 17'  accade di tutto: Gaetano impegna Caprile da 25 metri, sulla ripartenza palo di Cambiaghi e parata successiva di Scuffet su Maleh. La difesa rimpalla, ma si soffre. Con Mina e Dossena che cercano Lapadula con lanci di 50 metri, tutto si complica. La squadra non ha la serenità per manovrare. E forse neanche una qualità tecnica sufficiente, ma questa è storia vecchia. Al 25' Ranieri sposta Luvumbo a destra. Dura poco, anche perché alla mezz'ora un problema muscolare costringe il tecnico al cambio con Zappa. Nandez sale. L'arbitro Rapuano non ha problemi. Ma la sostanza in palleggio e personalità non cambia: la palla da dietro è sempre un piattello, utile alla difesa toscana. Augello trova un buon traversone basso, Cacace spazza. Il match è farraginoso. La parola d'ordine pare essere provare a non perderla. L'Empoli prende le fasce ma non punge. E questa sarà la sua condanna. Poi, Destro sfiora il palo di testa. Il Cagliari ci prova, la difesa azzurra non sembra invulnerabile. Si intravede un germe di azione manovrata, ma Zappa la chiude crossando in fallo laterale. Lapadula ci prova in sforbiciata, sulla respinta Jankto centra Caprile da tre metri. Ma il gioco è fermo. Altro guizzo rossoblù con Lapadula che di testa prende il tempo a Luperto e impegna il portiere di casa. Il Cagliari c'è, firma il 52 per cento di possesso palla, tira due volte, come l'Empoli. Finisce 0-0.

Vittoria super lusso. Si riparte con l'Empoli che chiede il rigore per fallo di mano di Makoumbou su cross di Cambiaghi. Rapuano aspetta il Var e indica l'angolo. La musica non cambia: Ranieri vuole stare in partita e aspettare per la zampata last minute. La tattica è rischiosa. Ma altre carte non ce ne sono. Nicola richiama Destro e inserisce Niang. L'Empoli tiene il pallino, il palleggio è solido. Ma non incide. Al 12' incornata di Walukiewicz, sì, proprio lui, paratona di Scuffet, tap in in rete di Cacace. Rapuano annulla per offside. Mentre è d'oro la rete, al 21', di Jankto che riprende una parata di Caprile su Nandez. Il Cagliari è in vantaggio. Nicola richiama Cancellieri, Kovalenko e Cacace per Fazzini, Gyasi e Pezzella. La reazione degli azzurri è perentoria. Ma dietro Dossena, che mura Niang, e soci reggono l'urto. Escono Jankto e Augello per Azzi e Wieteska. I rossoblù mettono il bus di fronte a Scuffet. Fuori Walukiewicz, dentro Cerri: da Cagliari a Cagliari. Gyasi e Niang sprecano. I contatti sono al limite, Rapuano fischia e ammonisce (Mina, Scuffet). Ranieri butta nella mischia Mutandwa e Shomurodov per Gaetano e Lapadula. Sono otto i minuti di recupero. Miracolo di Scuffet al 95' su Pezzella. La ciliegina di una torta mai così saporita.      

Notarelle

La sorpresa. Se un marziano avesse dovuto esprimersi al pronti, via, avrebbe dato di certo uno sguardo alla classifica e all'ultimo trend. L'Empoli di Davide Nicola ha incamerato 12 punti nelle ultime sei gare e ne ha messo 5 sopra il terzultimo posto. Il Cagliari di Claudio Ranieri nello stesso periodo ne ha colto 2 ed è penultimo a 20 lunghezze. Facile pronosticare una vittoria della squadra di casa. Invece, va al contrario. Forse, senza mostrare un gran calcio, con una buona dose del fattore Q. Ma vincenti.

Quello che deve dare di più. "Vorrei rivedere Jankto come l'hp visto con la Samp e a Udine. deve darmi di più, lo sa". Claudio Ranieri in settimana ha tirato la volata alla mezzala ceca. IL gol partita, una perla che ha determinato un balzo di umore e convinzione per il tecnico e per il gruppo. Ma anche per i 400 tifosi accorsi a Empoli. Forza, Jakob!

Ultima modifica il Lunedì, 04 Marzo 2024 18:19
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi