Venerdì, 20 Settembre 2024 20:01

Cagliari, tracollo con l'Empoli

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Cagliari e Empoli al minuto di raccoglimento per la scomparsa di Totò Schillaci Cagliari e Empoli al minuto di raccoglimento per la scomparsa di Totò Schillaci

Terza sconfitta di fila alla quarta in casa dopo cinque gare. I toscani dominano e affondano con due gol un gruppo lento, impacciato con qualità tecniche che non sembrano all'altezza della categoria. A seguire le trasferte a Parma e con la Juve. Intanto, la Domus fischia, la Nord sbeffeggia il presidente Giulini

Mario Frongia

Alla Domus passa anche l'Empoli, 2-0. E la Nord insulta il presidente Giulini e la squadra. Ci sta. Se con il Napoli si pagava il dazio ai campioni di Conte, stavolta c'è poco da cercare alibi. Il Cagliari ha una rosa inadeguata. Se cinque partite, quattro in casa, sono poche per giudicare, sono comunque abbastanza per capire che le criticità sono tante, profonde e di vecchia data. Centravanti e regista cercasi. Magari con un esterno di destra come si deve. E magari si rischia che a pagare sia Davide Nicola e non un mercato, applaudito dai cortigiani, palesemente insufficiente. E adesso, ci sono le trasferte a Parma e a Torino con la Juventus. Mala tempora.

Senza nerbo. Zortea c'è, Gaetano no. I primi undici di Davide Nicola partono ancora una volta senza le due risorse più quotate. La sorpresa? Makoumbou dal via. Roberto D'Aversa schiera una squadra che sa cosa fare della palla, distanze giuste tra i reparti, un correre con intelligenza. L'avvio è degli ospiti. Determinati, con le idee chiare, smaliziato. Cagliari timoroso e senza cuore anche sulle prima palle. L'Empoli accelera. Nei primi 15' si procura un angolo, su questo e su altri traversoni da Mina a Scuffet si percepisce incertezza. Male. Il pubblico (15.225) si spazientisce. Quando Augello batte una rimessa e la dà senza pressioni particolari ai toscani, arrivano i primi fischi. La Domus si scalda per una sgommata di Luvumbo. Ma ci si chiede: l'angolano ha sempre dato il meglio se gli dà spazio sulle fasce per poi accentrarsi. Farlo giocare spalle alla porta pare un regalo per gli avversari. Ma Davide Nicola sa il suo, diamogli fiducia anche perché la rosa è quella che é. Intanto, l'Empoli crea pericoli con Colombo, Ismaili e Gyasi. Si sveglia Zortea, cross teso, corner. Risponde Henderson, punizione dalla trequarti, Scuffet esce di pugno. Rossoblù episodici e deboli sulle seconde palle. Empoli tosto e sicuro anche nella manovra. La novità? La linea alta della difesa, con Luperto alla guida. Per stare agli ex, opaco l'avvio di Marin, Zappa, Deiola e Makoumbou. Intanto, la squadra di D'Aversa spreca ma è sempre in controllo. Il Cagliari si affida ai lanci e alle ripartenze di Luvumbo con Piccoli a spizzare palloni. Poco per provare a vincere la prima partita di campionato, dopo due sconfitte e due pareggi, alla quarta partita in casa nelle prime cinque. Al 32' l'Empoli passa. Mina lancia lungo, palla dei bianchi, passaggio filtrante di Anjorin, piattone sìnistro rasoterra di Colombo a tu per tu con Scuffet: 0-1. Da non scordare che l'anno scorso dal Monza hanno preso Petagna e non il promettente classe 2002. La reazione è blanda e macchinosa. Eppure, l'Empoli non ha la qualità e le individualità del Napoli. Scatta Luvumbo, Vasquez intercetta. Deiola ha una pallagol, tira debole e centrale, Vasquez respinge. Ma Sozza ferma il gioco per un fallo precedente. Si chiude con due angoli rossoblù. Sul secondo la prende Mina di testa, debole e centrale. Il primo tempo racconta di un gruppo che va a corrente alternata, balla in difesa, non filtra e limita, costruisce ed è prevedibile in mezzo, ha difficoltà a tirare. Se non si prende una seconda palla che sia una con l'Empoli dove si spera di andare?

Caporetto rossoblù. L'aria non è leggera e tenderà ad appesantirsi. Alla Domus la sensazione di un Cagliari con poche qualità tecniche è sempre più pesante. Davide Nicola riparte con Pavoletti, fuori Makoumbou. Il bersaglio? Giocarsela con i cross per il centravanti di Livorno. Tre minuti e arriva il raddoppio dell'Empoli con Esposito, tiro, parata di Scuffet, palla recuperata tra una difesa di marmo e rete. Fischi. Dalla tribuna chiedono di Claudio Ranieri. Ma il sir sapeva quel lo aspettava ed è scappato via. I rossoblù reagiscono con poca precisione. Ci mettono l'anima ma non basta. In serie serve qualità. Ci prova Luvumbo, alto. Al 15' Azzi e Viola in campo per l'angolano e per Augello. Pavoletti ci prova, girata alta. Neanche Zortea cresce. L'Empoli cerca di sterilizzare il match. Nicola si sbraccia. Richiama Marin e mette in campo Gaetano. Un minuto e l'ex Napoli ha l'occasione sottoporta. Ma in acrobazia la mette alta. D'Aversa richiama Grassi e Colombo per Cacace e Solbakken. L'Empoli, dopoun batti e ribatti, mette dentro il 3-0, Sozza annulla per offside. Entra Lapadula per Piccoli. La palla va da Scuffet, il pubblico fischia, la curva richiama gli attributi. Esposito sfiora l'incrocio con una sassata. Il Cagliari cerca l'arrembaggio. Ma non paga. Entrano De Sciglio e Pellegri, mica male averli in panchina. Si gioca fino al 95'. Gaetano sfiora la rete con Vasquez che salva il tocco sulla linea di porta. Tira Azzi, in curva. Da due angoli nascono altrettante mischie ma la stoccata non arriva. L'Empoli si prende i 3 punti - momentaneamente terzo in classifica con 9 - il Cagliari è sempre penultimo con 2. E potrebbe stare da solo in fondo alla serie A.

Ultima modifica il Venerdì, 20 Settembre 2024 20:39
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi