Antonio Farinola

Antonio Farinola

La vittoria dell'Empoli a Firenze alza la quota salvezza. Per la squadra di Ranieri non ci sono più margini d'errore

 

La vittoria dell'Empoli a Firenze e il pareggio della Dacia Arena tra Udinese e Lecce hanno chiuso la nona giornata di serie A. E il bilancio al termine dell'ultimo turno non è per nulla positivo per i colori rossoblù. Quella di Salerno avrebbe dovuto rappresentare un trampolino di lancio verso la risalita in classifica contro una squadra che, come il Cagliari, non ha ancora conquistato i suoi primi tre punti nel massimo campionato. Ne è venuto fuori un rocambolesco pareggio sul quale l'occhio del var ha avuto poi un peso enorme.

 

La quota salvezza si allontana

Oggi quello che dice la classifica è che la quota salvezza pian piano inizia ad allontanarsi e la vittoria non è più una necessità, ma un obbligo. Perché se è vero che il calendario delle prime otto giornate del Cagliari non è stato favorevole, è anche vero che le dirette concorrenti per la salvezza a turno hanno portato a casa punti fondamentali contro le big. Vedi il Genoa, neo-promossa, capace di pareggiare col Napoli e battere Roma e Lazio. O il Frosinone, altra neo-promossa, abile nel battere l'Atalanta e fermare la Fiorentina. O ancora i pareggi del Bologna con Juventus, Inter e Napoli o le vittorie del Verona sulla Roma e appunto dell'Empoli sulla Fiorentina là dove il Cagliari ne ha presi tre.

 

Il rientro dei big per respirare

Insomma, se il calendario non ha dato una mano i fatti dicono che la forza di questo Cagliari, almeno per il momento, non è ancora venuta fuori. Ora alla Domus arriva il Frosinone che come i rossoblù, un anno fa, lottava nel fango della serie B per provare a risalire in A. A Salerno c'è stato il ritorno in campo di Jankto e Mancosu e qualcosa di buono si è visto. Contro il Frosinone potrebbe esserci qualche minuto anche per Lapadula. La speranza è che Ranieri, con i suoi big nuovamente a disposizione, possa finalmente trovare la quadra di un Cagliari che fin qui - in nove giornate - non è mai sceso in campo con lo stesso undici. Il tempo a disposizione per la risalita inizia a diventare sempre più corto e davanti, seppur a singhiozzo, le dirette concorrenti per la salvezza iniziano a prendere il largo.

Il ds non accetta la decisione del var: "Si tratta di una decisione pesante e penalizzante per noi. Un rigore che ci impedisce di esultare per il ritorno alla vittoria"

 

Un pareggio che sa di beffa quello di Salerno col rigore concesso dal Var che ha fissato il risultato sul 2-2 dopo che il Cagliari di Claudio Ranieri per ben due volte è passato in vantaggio. Al termine del match il tecnico non ha parlato, al suo posto il ds rossoblu Nereo Bonato. "Il rigore del 2-2 ci penalizza notevolmente, c'è grande rammarico. Non può essere una decisione corretta: determinati episodi non vanno considerati da rigore. Decisioni simili vanno a condizionare settimane di lavoro, talvolta intere stagioni. Stasera ci sentiamo penalizzati e voglio portare davanti a tutti il disappunto del mister, del gruppo e dell'intera Società per una chiamata extra-campo non in linea con quella che era la dinamica dell'azione. Si tratta di una decisione pesante e penalizzante per noi".

Il dirigente del Cagliari poi va oltre e guarda all'atteggiamento della squadra. "La squadra ha risposto sul campo dopo una serie di risultati negativi, non avevo il minimo dubbio su questo gruppo, sappiamo di avere terreno fertile su cui lavorare. Si affrontavano due squadre in difficoltà, abbiamo commesso qualche errore, come sull'1-1, ma sul pareggio finale pesa tanto quel tipo di decisione dell'arbitro e del VAR, che genera notevole amarezza impedendoci di esultare per il ritorno alla vittoria. Oggi però abbiamo messo un primo mattone per continuare a costruire la risalita in classifica, la squadra si è espressa con rapidità e intelligenza sia nel primo tempo che nella ripresa. La strategia di gara era giusta, il campo lo ha dimostrato, fino alla chiamata del VAR: oggi purtroppo il giudizio sulla prestazione è inficiato da quanto successo a livello arbitrale".

Torna la serie A e il Cagliari cerca la sua prima vittoria stagionale in quel di Salerno. Alle ore 15 allo stadio Arechi va in scena Salernitana-Cagliari, noi come sempre la giochiamo con la bellissima vignetta dell'artista sardo Frédéric Art. 

Ranieri recupera tre uomini chiave per la salvezza. Possibile utilizzo dal 1' per il ceco

 

Il Cagliari torna in campo dopo la sosta e lo fa all'Arechi di Salerno. Di fronte la penultima della classe con tre punti, frutto di tre pareggi in questa prima parte di stagione e il fanalino di coda, quello rossoblù, con appena due punti in otto giornate. Entrambe sono alla ricerca della prima vittoria in serie A con i granata che hanno approfittato della pausa per affidarsi alla sapienza di Pippo Inzaghi.

 

Tornano Mancosu, Lapadula e Jankto

E se la sosta per le nazionali è stata caratterizzata dallo scandalo scommesse che ha visto coinvolti (per ora) gli azzurri Tonali, Fagioli e Zaniolo, per il Cagliari la pausa è servita a recuperare qualche infortunato di troppo. Così per la fondamentale trasferta di Salerno, Claudio Ranieri ritrova in un colpo solo Marco Mancosu, Gianluca Lapadula e Jakub Jankto. Bisogna, però, frenare l'entusiasmo, perché se per l'esterno ceco c'è anche la forte possibilità di vederlo in campo dal 1', per il centrocampista cagliaritano e per l'italo-peruviano le cose sono ben diverse. I due son stati convocati per aggiungere esperienza a un gruppo tutto sommato giovane, ma difficilmente li vedremo in campo, soprattutto il bomber della scorso campionato di serie B. Più probabile un loro minutaggio contro il Frosinone alla Unipol Domus tra una settimana. Sono rimasti a casa Simone Aresti e Pantelis Hatzidiakos.

 

L'ultima vittoria nel 1999

A Salerno sarà fondamentale vincere. Sia per dare la scossa a una classifica che diventa sempre più complicata, sia per ridare morale a un ambiente con l'umore sotto i tacchi. L'ultima vittoria in casa della Salernitana risale al 6 gennaio del 1999 con una doppietta di Muzzi e un gol di Macellari a firmare l'1-3 finale.

Applausi della Domus dopo il ko con la Roma, il sesto in otto turni. Ma i rossoblù hanno già affrontato cinque big del nostro campionato. Dopo la sosta tre scontri salvezza

 

Due punti in otto giornate, appena 3 gol segnati e ben 16 subiti. Ultimo posto in classifica con molti più dubbi di quanto non siano le certezze. L'inizio da incubo del Cagliari di Claudio Ranieri in serie A coincide anche col peggior avvio di sempre del club nel massimo campionato eppure, nonostante questo, a fine gara i giocatori rossoblù, scuri in volto per il sesto ko in otto turni, hanno ricevuto l'abbraccio della Nord prima e del resto della Domus dopo.

 

Niente fischi, solo applausi

Niente fischi, niente insulti, niente cori avversi. Solo applausi. I fischi a dire il vero sono arrivati, al momento della sostituzione di Petagna, nei confronti di un giocatore che contro la Roma è stato il più pericoloso. Suo l'unico tiro nello specchio se si esclude l'eurogol di Prati annullato dal var. Ma è stato l'unico dissenso in una serata che si preannunciava dal finale rovente dopo il poker giallorosso. Forse sono stati premiati gli ultimi venti minuti giocati nella metà campo capitolina con la Roma ormai in modalità risparmio energetico. O più semplicemente i tifosi avevano messo in conto un avvio del genere.

 

Cinque big in otto giornate

Già, perché il calendario è stato impietoso. Il Cagliari è stato l'unico club in A ad aver affrontato nelle prime otto giornate nell'ordine Inter, Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma. Fatta eccezione per i giallorossi, Nandez e compagni hanno già affrontato la prima della classe, i vice-campioni d'Europa, la terza (la squadra viola) e alla sesta (la formazione orobica). Si poteva fare di più, sicuramente, ma come ha spiegato Ranieri nel post-gara, meglio averle affrontate ora queste squadre che alla fine del campionato quando i punti peseranno il doppio.

 

Tre scontri diretti

E guardando ai punti persi, quelli che veramente possono essere rimpianti sono quelli con l'Udinese con lo 0-0 casalingo che andava veramente stretto alla formazione sarda. Una vittoria contro i friulani avrebbe permesso ai ragazzi di Ranieri di avere due punti in più in classifica ed essere alla pari di Udinese ed Empoli. C'è più di qualche rimpianto anche per la sconfitta di Bologna con l'errore di Radunovic allo scadere che ora pesa davvero come un macigno sulla classifica isolana. Adesso la sosta servirà per ricaricare le batterie, riordinare le idee e magari recuperare qualche lungodegente. Al rientro infatti ci saranno tre scontri diretti: la Salernitana a Salerno (con Paulo Sousa a rischio esonero), il Frosinone (i ciociari stanno andando alla grande e scoppiano di salute) e il Genoa (molto quadrato e compatto) in casa. Nel mezzo tra le due partite casalinghe i sedicesimi di coppa Italia con l'Udinese che potrebbe far sprecare energie psicofisiche importanti. Occhio al calendario, quindi, ora è davvero arrivato il momento di cambiare il senso di marcia.

Domenica, 08 Ottobre 2023 20:06

Notte fonda Cagliari, la Roma cala il poker

Finisce 4-1 per i giallorossi all'Unipol Domus con la doppietta di Lukaku e i gol di Aouar e Belotti che regalano i tre punti ai capitolini. Di Nandez, su rigore, il gol della bandiera rossoblù

 

All'Unipol Domus finisce 4-1 per la Roma di José Mourinho. Una gara senza storia, giocata alla pari per soli 19' poi un black-out di 90'' che hanno cambiato l'inerzia del match in favore dei capitolini. Novanta secondi di pura follia. Tanto è passato dal vantaggio siglato da Aouar al raddoppio di Lukaku. Un uno-due che ha spezzato le gambe ai rossoblù e che ha cambiato il volto della partita. Per niente fortunato il ritorno in A dopo quasi due anni e mezzo di Simone Scuffet. L'ex enfant prodige dell'Udinese non ha commesso errori evidenti, ma ha dovuto raccogliere la palla dal sacco per ben quattro volte.

 

Uno-due Roma

Avvio shock del Cagliari che dopo un bel colpo di testa di Petagna respinto in angolo da Rui Patricio, si è ritrovato sotto di due gol nel giro di 90'' tra il 19' e il 20'. In occasione del primo gol, Aouar, lasciato colpevolmente solo in mezzo all'area, calcia in porta tenuto in gioco da Azzi. Pochi secondi dopo Lukaku sbuca alle spalle di Hatzidiakos su cross laterale di Karsdorp e di petto appoggia in rete. Gli uomini di Ranieri ci mettono un po' a reagire. L'infortunio di Dybala permette al tecnico di rivedere i rossoblù. Sir Claudio si gioca la carta Luvumbo al posto dell'ammonito Sulemana e l'ingresso dell'angolano suona la sveglia in casa Cagliari con le occasioni migliori che arrivano con Azzi che prima di testa, poi di sinistro non trova la porta di pochissimo.

 

La chiudono Belotti e Lukaku

Nella ripresa pronti via e la Roma cala il tris con Belotti lanciato a rete da Paredes. Il Gallo mette a sedere Zappa e a tu per tu con Scuffet non sbaglia. Poco prima della mezz'ora il poker firmato Lukaku con la retroguardia rossoblù bucata ancora una volta da una verticalizzazione. Un gol, quello del belga, che ricorda molto quello subito da Dumfries contro l'Inter all'esordio in A. Al 71' una grandissima rete di Prati dal limite viene cancellata dal var per fuorigioco di Azzi. Dieci minuti più tardi N'dicka salva sulla linea una conclusione sporca di Pavoletti, subentrato al fischiatissimo Petagna. Nel finale l'occhio elettronico del var vede un fallo di mano in area di Cristante e Sozza manda Nandez al dischetto. Il folletto rossoblù non saglia. L'ultimo gol dell'uruguaiano in A risaliva al 18 giugno del 2021 contro il Napoli. L'assalto finale, con la Roma ormai a risparmio energetico, non produce altre emozioni. Ora la sosta per ricaricare le batterie e per preparare la delicatissima sfida di Salerno con i campani che in classifica precedono il Cagliari, ultimo, di un solo punto.

 

CAGLIARI-ROMA 1-4 (0-2)

CAGLIARI (3-5-2): Scuffet; Wieteska, Obert (68' Dossena), Hatzidiakos (46' Zappa); Nandez, Sulemana (39' Luvumbo), Prati, Makoumbou, Azzi; Oristanio (72' Shomurodov), Petagna (68' Pavoletti). All. Ranieri.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Cristante, N’Dicka; Karsdorp (69' Kristensen), Bove, Paredes (78' Celik), Aouar (69' Boer), Spinazzola; Dybala (40' Belotti); Lukaku. All. Mourinho.

ARBITRO: Sozza di Seregno

MARCATORI: 19' Aouar, 20' e 59' Lukaku, 51' Belotti, 87' Nandez (r).

NOTE: Recupero: 3', 4'. Ammoniti: Sulemana, Obert, Paredes, Aouar, Bove . Spettatori: 16.307.

Domenica, 08 Ottobre 2023 13:01

Cagliari-Roma: la vignetta di Frédéric Art

Cagliari e Roma in campo alle ore 18:00 all'Unipol Domus. Noi di Vivilasardegna la giochiamo come sempre in anticipo con la splendida vignetta dell'artista sardo Frédéric Art. 

Con la Roma il tecnico punterà sull'ex Udinese. Radunovic paga i tre errori decisivi in questo inizio di stagione. Chance dal 1' anche per Prati e Oristanio

 

 

Due punti nelle prime sette giornate, solo due reti all’attivo e ben dodici al passivo. Su tre di queste pesano altrettanti errori di Boris Radunovic. Il primo a Bologna che ha permesso ai felsinei di portare a casa i tre punti. Il secondo in casa col Milan che ha dato il là alla rimonta rossonera. Il terzo a Firenze, dopo neanche 3’ che ha aperto i giochi in favore dei viola.

 

Tre errori decisivi

Ranieri ha soprasseduto sul primo, ha storto il muso sul secondo, sul terzo, però, non ha potuto far finta di nulla. Tanto che a fine gara ha tuonato: “Il ragazzo non è sereno, parlerò con lui”. Un avvertimento che fa il palio con quanto sostenuto in sala stampa nel post-Milan: “Abbiamo un secondo valido”. E allora ecco Simone Scuffet. L’enfant prodige del calcio italiano, quello che disse ‘no’ all’Atletico Madrid del Cholo Simeone pur di restare nella sua Udine. Un ‘no’ che a posteriori costò caro, perché l’anno dopo l’Udinese lo relegò in panchina e di quell’enfant prodige iniziarono a perdersi le tracce. Da allora Simone cercò fortuna altrove. Spezia, Apoel, Cluj fino a questa estate con la chiamata del Cagliari.

 

E’ il momento di Scuffet

E’ rimasto l’unico dei volti nuovi a non aver esordito in rossoblù e Claudio Ranieri è intenzionato a schierarlo titolare proprio domenica contro la Roma. Per Scuffet non sarà un esordio semplice. Sia perché di fronte ci saranno giocatori del calibro di Lukaku e Dybala, sia perché avrà gli occhi degli oltre 16mila della Domus puntati addosso. In tanti hanno evocato la sua presenza, ora toccherà a lui confermare le attese.

 

Non solo il portiere

Scuffet potrebbe non essere l’unica novità. Dopo il ko di Firenze, Ranieri sta preparando una mini rivoluzione. Più spazio ai giovani che, a suo dire, “sentono meno la pressione della classifica”. E allora ecco Prati, oggetto misterioso del mercato estivo, e spazio nuovamente a Oristanio che, dopo la débâcle con l’Inter, ha trovato sempre meno spazio riconquistandosi la fiducia con le buone prestazioni messe in mostra con Milan e Fiorentina.

 Il tecnico amaro dopo la sconfitta del Franchi: "Devo al più presto trovare la quadra di questa squadra. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo parlare poco e lavorare di più. Radunovic? Non è sereno"

 

Rabbia e delusione si mischiano al realismo. Claudio Ranieri era vistosamente scuro in volto al termine della sconfitta del Franchi. Al di là del risultato con un 3-0 deciso da episodi, al tecnico non è piaciuto l'atteggiamento dei suoi: "Non abbiamo giocato come sappiamo, il primo gol è stata una mazzata, e dopo 20 minuti ci siamo ritrovati sotto 2-0 contro una squadra che tiene bene palla. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma non siamo contenti. Forse è la nostra partita più brutta. L'unica ricetta che conosco è lavorare. I più giovani non sentono il peso della classifica e pensano a giocare, lo terrò a mente".

A Firenze altro errore decisivo di Boris Radunovic: "In questo momento non è sereno - ha ammesso il Sir -. Riparlerò col ragazzo e poi deciderò. In questi momenti in generale meno si parla e meglio è. Dobbiamo lavorare ancora di più perché quello che stiamo facendo non è sufficiente. La Fiorentina è forte ma nei vari frangenti dovevamo essere più furbi. Dobbiamo cambiare mentalità e capire di non voler retrocedere". L'assenza di Luvumbo si è fatta sentire, ma l'angolano dopo i crampi a fine gara nell'infrasettimanale col Milan, non era in gran forma: "Non stava molto bene, altrimenti l'avrei fatto giocare. Sentiva un po' di dolore questa mattina, quindi non l'ho rischiato. Vediamo per la prossima gara".

E la prossima gara sarà contro un'altra big, la Roma che seppur in difficoltà ha giocatori che possono risolvere il match in qualsiasi momento. Sarà una sfida particolare per il tecnico: "La Roma è nei miei ricordi di bambino, ma adesso devo pensare al Cagliari e a preparare al meglio la partita. In questo momento possiamo solo chiedere scusa ai nostri tifosi perché non abbiamo fatto la partita che dovevamo. Devo al più presto trovare la quadra di questa squadra. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo parlare poco e lavorare di più. La prossima sarà un'altra partita dura e difficile. Il fatto di aver preso il gol nemmeno dopo 3 minuti ha complicato le cose - ha detto il tecnico a Dazn - perché la Fiorentina non ci dava punti di riferimento ed il 2-0 l'ha messa ancor di più in salita. Non ci arrendiamo, abbiamo fatto delle buone gare e abbiamo perso - ha chiosato Ranieri -. Oggi non siamo stati noi, giusto aver perso".

Cagliari ospite della Fiorentina nel monday night della settima giornata di serie A. I rossoblù, in cerca dei primi tre punti stagionali, affrontano una della squadre più in forma di questa prima parte di stagione. Noi di vivilasardegna la "giochiamo" con la splendida vignetta di Frédéric Art. 

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