Antonio Farinola

Antonio Farinola

Incertezza tra i pali al Franchi contro la Fioretina. Ranieri potrebbe dare un'ultima chance al serbo o far esordire l'ex Udinese

 

"Radunovic ha commesso un altro errore. Parlerò col ragazzo, vedremo. Abbiamo un secondo all'altezza". Le parole di Claudio Ranieri, a caldo, nella pancia dell'Unipol Domus poco dopo la sconfitta col Milan, suonano come una sentenza. In campo (forse) è arrivato il tempo di Simone Scuffet. E' probabile che il tecnico dia un'altra chance a Boris Radunovic, magari già contro la Fiorentina al Franchi, ma al prossimo errore il serbo lascerà spazio all'ex Udinese.

 

 Due errori pesanti

Due gli errori gravi in queste prime sei giornate di campionato. Il primo al Dall'Ara di Bologna che di fatto è costato la sconfitta ai sardi, il secondo nell'infrasettimanale col Milan in occasione dell'1-1 rossonero che ha dato il là alla rimonta ospite. In entrambe le occasioni la palla è scappata via dai guantoni del portiere serbo dopo la presa. Anche con l'Udinese, nel match pareggiato in casa 0-0, in un'uscita effettuata nel secondo tempo, l'Unipol Domus per un attimo ha trattenuto il fiato col serbo a far rimbalzare la palla a terra dopo una presa aerea con Lucca in agguato.

 

Il tempo della riconoscenza è finito

Non è più tempo di riconoscenza e Ranieri ne sa qualcosa. Anche lui venne esonerato dal Leicester l'anno dopo aver vinto la Premier League. Non è più una questione di cuore col Cagliari ultimo in classifica e ancora a secco di vittorie dopo sei giornate, con Fiorentina e Roma alla finestra. Purtroppo per Radunovic il tempo è tiranno e, seppur la passata stagione il suo apporto alla risalita dalla B alla A è stato fondamentale, oggi il Cagliari non può più aspettare, Ranieri non può più aspettare. L'aveva vista lunga già questa estate il tecnico di Testaccio quando aveva chiesto alla società un portiere d'esperienza da affiancare a Radunovic, proprio per questa evenienza. Ora il campo dirà se sarà il tempo di Boris o quello di Simone.

Okafor, Tomori e Luftus-Cheek ribaltano il vantaggio iniziale dell'angolano. Finisce 1-3 alla Domus, rossoblù ultimi in classifica

 

Il Milan passa in rimonta all’Unipol Domus per 3-1 nella sesta giornata della serie A. Seconda sconfitta di fila, la quarta in questa stagione, per il Cagliari di Ranieri che a tratti ha giocato alla pari con i rossoneri. Le solite disattenzioni difensive, soprattutto nel primo tempo, costringono la squadra di Ranieri ad alzare bandiera bianca contro un avversario obiettivamente più forte. Buona la prova di Hatzidiakos, capace di neutralizzare Leao nella ripresa e di Luvumbo, vera spina nel fianco della difesa rossonera. Ancora insufficiente Augello, non perfetto Radunovic in occasione del pareggio ospite. In ripresa Petagna, ma l’assenza di Lapadula inizia a farsi sentire. Da questa sera i rossoblù sono ultimi in classifica. 

 

Illusione Luvumbo

Primo tempo in chiaro scuro per i rossoblù col secondo gol di Luvumbo in questo campionato e due disattenzioni difensive che costano la rimonta rossonera. Il Milan di Pioli parte come da pronostico, possesso e giro palla cercando di sfondare le linee avversarie. I rossoblù reggono l'urto, difendono con attenzione e bloccano Theo Hernandez, l'uomo più pericoloso del Milan viste le assenze di Leao e Giroud, inizialmente in panchina. Augello soffre a destra la rapidità di Chukwueze, ma è dalle parti di Luvumbo che i rossoblù sono più pericolosi. L'angolano prova più volte a saltare Tomori, chiede anche un calcio di rigore e quando alla mezz'ora Nandez sfonda in area e gli consegna un pallone d'oro non ci pensa due volte, sinistro di potenza sul primo palo dove Sportiello non può nulla. La reazione del Milan è lenta, ma arriva nel finale di tempo prima con Okafor che approfitta di un'uscita non eccellente di Radunovic per infilare a porta vuota, poi con Tomori che in mischia, sugli sviluppi di un corner, completa la rimonta.

 

Sigillo Luftus-Cheek

Nella ripresa è del Cagliari la prima palla gol con Luvumbo che raccoglie una sponda in area di Petagna e a botta sicura trova la provvideziale deviazione in angolo di Adli. Al 60', però, il Milan cala il tris con un destro da fuori di Luftus-Cheek che non lascia scampo a Radunovic. E' ancora Luvumbo l'uomo più pericoloso dei padroni di casa con una conclusione dal limite smorzata da Tomori e parata centralmente da Sportiello. L'estremo rossonero è protagonista nel finale con una bella parata su una conclusione da dentro l'area di Oristanio. Sull'azione rimane a terra Luvumbo, solo crampi per lui nel silenzio generale della Domus che temeva il peggio. Ora nemmeno il tempo di smaltire il secondo ko di fila che i rossoblù dovranno preparare la difficile trasferta di Firenze.

CAGLIARI-MILAN  1-3 (1-2)

CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Wieteska (46’ Oristanio), Dossena, Hatzidiakos; Zappa (81’ Di Pardo), Nandez, Makoumbou (84’ Deiola), Sulemana (67’ Viola), Augello; Petagna (67’ Shomurodov), Luvumbo. All. Ranieri.

 MILAN (4-3-3): Sportiello; Florenzi, Thiaw, Tomori, Theo (84’ Bartesaghi); Loftus-Cheek, Adli (58’ Pobega), Reijnders (58’ Musah); Chukwueze (69’ Leao), Okafor, Pulisic (69’ Romero). All. Pioli.

ARBITRO: La Penna

MARCATORI: 29’ Luvumbo, 41’ Okafor, 45’ Tomori, 60’ Luftus-Cheek

NOTE - Ammoniti: Wieteska, Zappa, Oristanio, Luftus-Cheek. Recupero: 2’, 5’. Spettatori: 16.348.

Mercoledì, 27 Settembre 2023 00:15

Cagliari-Milan, la vignetta di Frédéric Art

All'Unipol Domus arriva il Milan di Stefano Pioli. Alle 18:30 il Diavolo sfida i quattro mori per i tre punti. Ecco come l'ha "giocata" il nostro artista sardo Frédéric Art. 

A poche ore dalla sfida col Milan, le statistiche offensive dei rossoblù sono impietose. Bisogna subito invertire la rotta per rialzare il morale dell'ambiente

 

Un solo gol nelle prime cinque giornate, peggior squadra della serie A per tiri in porta, solo 6 in oltre 450'. Persino l'Empoli, ultimo con lo zero nella casella punti, ha fatto meglio. E il calendario, da qui a metà ottobre, vede altre sfide proibitive: dopo il Milan toccherà a Fiorentina e Roma.

 

Attacco in difficoltà

Non proprio un buon inizio quello del Cagliari con qualche tifoso che sui social inizia già a perdere fiducia in Claudio Ranieri, dimenticando che meno di un anno fa ha preso una squadra allo sbando trascinandola dal +3 dalla zona retrocessione alla serie A. I tifosi, si sa, si lasciano trasportare del momento. Dall'entusiasmo se le cose vanno bene, dal pessimismo se le cose, al contrario, vanno male. I numeri, però, purtroppo non mentono. Le difficoltà dell'attacco rossoblù in questa stagione sono davanti agli occhi di tutti e non è il solo dato preoccupante. La percentuale media di possesso palla è del 37.9%. In tutto il torneo solo il Genoa ha fatto peggio (34.8%). Nella fase di gestione Pavoletti e compagni hanno la terza peggior percentuale di precisione nei passaggi,  76.1%, davanti solo a Genoa (74.2%) e Verona (75.6%). Non solo: anche la media di passaggi effettuati non è esaltante, appena 2,55 che vale la bandiera nera della serie A.

 

Zito il più pericoloso

Luvumbo fin qui si è dimostrato l'uomo più pericoloso. Suo l'unico gol, ma è anche l'unico che prova a saltare l'uomo, ben 20 i dribbling tentati, un quarto di quelli totali della squadra (20/80). L'angolano è anche il primo dei rossoblù per falli subiti (10). In fase di recupero, invece, spiccano Dossena e Makoumbou rispettivamente con 42 e 39 palloni recuperati. Il difensore è anche il secondo miglior giocatore della serie A ad aver respinto più azioni avversarie, ben 29. Meglio di lui ha fatto solo Radu Dragusin del Genoa con 31.

I rossoblù tornano a casa dopo aver subito un gol per tempo. Di Lookman e Pasalic le firme del match. Nel finale traversa di Oristanio

 

Troppa Atalanta per questo Cagliari. La squadra di Ranieri esce sconfitta per 2-0 dal Gewiss Stadium di Bergamo e resta ferma a quota due punti in classifica, al penultimo posto. Non c’è stata partita tra la squadra di Gasperini e quella di Sir Claudio con un primo tempo a senso unico e dove solo uno straordinario Radunovic e un po’ di fortuna hanno evitato un passivo peggiore.

 

Primo tempo nerazzurro

Ranieri ha voluto giocarsela a viso aperto contro una squadra che fa dell’agonismo la propria arma migliore. Difesa a tre con Dossena supportato da Obert e Hatzidiakos. A centrocampo Deiola e Sulemana dal 1’ con Azzi e Nandez sulle fasce, Makoumbou a protezione della difesa. Davanti Luvumbo e Shomurodov. L’angolano, insieme a Radunovic, è stato tra i più positivi in campo dei sardi. Male l’approccio alla gara con De Ketelaere e Lookman indiavolati nella trequarti rossoblù. L’estro del belga e la velocità dell’anglo-nigeriano hanno messo in difficoltà l’intera retroguardia ospite con Hatzidiakos letteralmente surclassato dalle giocate dell’ex Leicester. Non a caso i pericoli maggiori nel primo tempo sono arrivati tutti dalla parte del greco.  Dove non è arrivato Radunovic, oggi in assoluto il miglior in campo, ci hanno pensato pali e traverse, almeno fino al vantaggio di Lookman su assist di De Ketelaere, che non è più quello di Milano.

 

Doccia gelata Pasalic

Nella ripresa, col passare dei minuti, il Cagliari ha iniziato a guadagnare metri, complice anche la stanchezza nelle gambe dei giocatori di Gasperini impegnati tre giorni fa in Europa. Ranieri ha provato con l’inserimento di Viola per Sulemana a dare estro al proprio centrocampo e non è un caso che il primo tiro nello specchio di tutto il match sia arrivato proprio dal piede del numero 1, oltre l’ora di gioco. Nel momento migliore dei sardi, però, è arrivata la doccia gelata firmata Pasalic che ha approfittato di un Cagliari decisamente avanti col baricentro e alla ricerca del pareggio per battere Radunovic e chiudere il match. Nel finale da segnalare una bella traversa di Oristanio a dimostrazione che in questo momento anche la fortuna non sorride a Claudio Ranieri. Anche con l’Udinese, nell’ultimo turno casalingo, il palo aveva fermato la compagine rossoblù.

Ora il Milan

La classifica preoccupa. Due punti in cinque giornate sono davvero pochi, ma c’è da dire che il calendario fin qui non è stato d’aiuto. E non lo sarà nemmeno nelle prossime partite con Milan, Fiorentina e Roma nell’ordine. Domani squadra subito a lavoro, c’è da preparare il match infrasettimanale con diavolo, apparso non al meglio della condizione contro il Verona e alle prese con diversi infortuni.

Domenica, 24 Settembre 2023 13:32

Atalanta-Cagliari, la vignetta del match

Atalanta-Cagliari "giocata" dalla vignetta dell'artista sardo Frédéric Art. Simpatica scenetta in cui tre mori distraggono la Dea nerazzurra per permettere al loro compagno di andare in porta. Il match è in programma al Gewiss Stadium di Bergamo alle ore 15:00. 

Domenica, 24 Settembre 2023 00:10

Atalanta-Cagliari, Ranieri cerca l'impresa

E' il giorno di Atalanta-Cagliari, alle 15:00 al Gewiss Stadium. Il tecnico deve fare i conti con gli assenti

 

E' un Cagliari in piena emergenza quello che si presenta a Bergamo per la quinta giornata di serie A. Oltre allo squalificato Wieteska e agli infortunati di lungo corso, Ranieri deve rinunciare a Pavoletti, Di Pardo e Jankto, non convocati per la trasferta lombarda. Il tecnico, però, ritrova Petagna.

 

Trasferta insidiosa

Non sarà semplice contro un'Atalanta che in casa fin qui ha fatto bottino pieno conquistando gli unici punti in classifica. La squadra di Gasperini non è ancora la macchina perfetta degli ultimi anni, i neo-acquisti devono ancora entrare a pieno nei meccanismi del tecnico, ma è pur sempre una formazione che da diverse stagioni naviga serenamente nei piani alti della classifica. Al Cagliari serve una gara di qualità, sacrificio e personalità. La stessa vista contro l'Udinese nell'ultima giornata, consapevole del fatto che una sconfitta, contro l'Atalanta, non è la fine del mondo.

 

Pochi calcoli

Certo, la classifica non permette questi ragionamenti. Due punti nelle prime quattro giornate, con Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma a seguire, non possono far fare sogni tranquilli in chiave salvezza, ma Ranieri tutto ciò l'ha messo in conto. Un rodaggio iniziale per una neo-promossa con tanti esordienti nel massimo campionato è naturale, a tratti salutare. E non ci stupirebbe se sul calendario il mister di Testaccio avesse segnato di rosso il 22 ottobre, giorno della trasferta di Salerno contro quella Salernitana che due stagioni fa restò in A al posto del Cagliari. Che sia quello l'inizio di stagione del nuovo Cagliari di Sir Claudio? Questo lo dirà solo il campo, sperando che da qui al quel 22 ottobre la classifica rossoblù possa vantare qualche punto in più.

 

Nandez e Sulemana titolari

Intanto per ora c'è l'Atalanta, a Bergamo, e come sempre Ranieri adatterà la sua squadra a quelle che sono le caratteristiche dell'avversario. Difesa a tre confermata con Hatzidiakos, Dossena e Obert davanti a Radunovic. In mezzo al campo tornano Nandez e Sulemana dal 1' al fianco di Makoumbou, con Zappa e Augello sulle fasce. Davanti gli unici dubbi del tecnico con Petagna e Oristanio in ballottaggio per far coppia con Luvumbo.

 

PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2):  Musso, Toloi, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Lookman. All. Gasperini.

CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Hatzidiakos, Dossena, Obert; Prati, Makoumbou, Sulemana, Augello, Nandez; Petagna, Luvumbo. All. Ranieri.

0-0 alla Domus tra i rossoblù e i friulani. Tante occasioni non sfruttate dagli uomini di Ranieri, palo di Luvumbo poi l'estremo serbo evita la beffa

 

Finisce 0-0 la sfida dell'Unipol Domus tra Cagliari e Udinese e valida per la quarta giornata di serie A. Un match combattuto e condizionato dal caldo. Non poteva finire, però, altrimenti tra due delle squadre col peggior attacco del massimo campionato, un gol per parte in quattro turni.

 

Luvumbo a metà, diga Dossena

Rispetto alla formazione friulana, però, quella di Ranieri ci ha provato a più riprese senza trovare la via del gol. Deiola è quello che si è presentato più volte davanti alla porta di Silvestri dimostrandosi impreciso e sfortunato, ma è stato l'unico dei centrocampisti ad inserirsi con costanza nell'area avversaria, almeno fino all'ingresso di Nandez. Luvumbo, benissimo nel primo tempo dove ha anche colpito il palo, si è spento nella ripresa col passare dei minuti. Shomurodov ha dato segnali di ripresa. Bene Prati (all'esordio in A), Dossena e Wieteska. Monumentale come sempre Makoumbou, anche se la poca propensione alla fase offensiva del francese a volte rallenta il gioco in ripartenza. Unica nota stonata la prestazione di Augello, troppo incostante per la sufficienza.

 

Deiola senza gloria

Ma veniamo alla partita. Partenza a razzo dell'Udinese che va vicina al vantaggio con Thauvin, lanciato da Lucca. Bravo Wieteska a chiudere in angolo il francese. La risposta del Cagliari è immediata e arriva con un colpo di testa di Deiola su cross laterale di Zappa che sfiora il palo alla destra di Silvestri. In una gara col caldo a farla da padrone, bisogna aspettare oltre il 40' per rivedere un'occasione da gol ed è ancora rossoblù, con Luvumbo che colpisce il palo dal limite. Nel finale di gara doppia occasione per i padroni di casa, prima con Dossena su calcio d'angolo, poi con Deiola, ma entrambi i colpi di testa terminano alti sopra la traversa.

 

Radunovic salva su Lucca

In avvio di ripresa è ancora Deiola ad avere sulla propria testa la palla del possibile vantaggio, ma l'incornata del numero 14 termina a lato. Al 68' altra palla gol per il numero 14 rossoblù che, lanciato a tu per tu con Silvestri, sfiora il palo più lontano da posizione defilata. Dieci minuti più tardi c'è gloria anche per Radunovic che riscatta l'errore di Bologna. Hatzidiakos perde Lucca in area, l'ex Ajax tenta il tap-in da pochi passi trovando l'ottima risposta dell'estremo serbo. Nel finale il caldo inizia a farsi sentire con l'Udinese più abile nell'addormentare la partita. Il Cagliari ci prova da fuori con Azzi senza troppa fortuna. In pieno recupero, con la squadra votata all'attacco, Wieteska si immola per evitare problemi con Lucca. Già ammonito, viene espulso. Un punto che va stretto, ma che serve a muovere la classifica. Ora quattro gare infernali: Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma nell’ordine.

 

CAGLIARI-UDINESE 0-0

CAGLIARI - Radunovic; Wieteska, Dossena, Hatzidiakos (80' Obert); Zappa (80' Nandez), Deiola, Prati (80' Di Pardo), Makoumbou, Augello (66' Azzi); Pavoletti (60' Shomurodov), Luvumbo.

UDINESE - Silvestri; Perez, Bijol, Kabasele (37' Ebosse; 46' Guessand); Ebosele (72' Ferreira), Samardzic, Walace, Lovric (72' Payero), Kamara; Thauvin (82' Pereyra), Lucca. 

ARBITRO: Doveri di Roma.

NOTE: Recupero: 5', 6'. Ammoniti: Wieteska (C), Thauvin (U). Espulso: Wieteska (C). Spettatori: 15.121.

Il suo errore allo scadere del match contro i felsinei ha costretto il Cagliari ad alzare bandiera bianca, ma non cancella quanto fatto fino ad ora
 
 
Negli occhi ancora le strepitose parate nella finale d'andata dei playoff di serie B contro il Bari che hanno permesso al Cagliari di andare al San Nicola e giocarsela a viso aperto. Poi la promozione, la festa e una certezza: Boris c'è!
 
Già, perché Boris Radunovic il suo l'ha fatto sempre tenendo in piedi la porta rossoblù in più occasioni durante la splendida cavalcata dalla B alla A che da gennaio, con l'arrivo in panchina di mister Ranieri, lo ha visto tra i protagonisti assoluti. Boris c'è e c'è sempre stato. Lo stesso Claudio Ranieri, dopo l'arrivo di Simone Scuffet, ha tenuto a precisare: "L'idea principale è quella di avere Radunovic come primo. Però dovevo avere la possibilità di poter mettere un giocatore di livello in caso in cui le cose non andassero bene". Parole che ispirano fiducia, ma anche consapevolezza. La consapevolezza di chi sa che la serie A porta con sé più responsabilità e più... riflettori. 
 
E non sarà uno svarione a Bologna a far perdere la fiducia del tecnico in quello che, statistiche alla mano, è stato uno dei portieri più attivi della terza giornata di serie A. Il serbo è, infatti, rientrato tra coloro che hanno effettuato più parate nel terzo turno dopo Di Gregorio del Monza e Turati del Frosinone. Tra queste parate ci sono le due, difficilissime, del primo tempo che hanno permesso ai sardi di difendere il momentaneo vantaggio di Luvumbo. Quelle in rapida successione su Karlsson prima e su Zirkzee poi. Non sarà un intervento sfortunato a farci cambiare idea su Radunovic, perché Boris c'è e lo dimostrerà già con l'Udinese. 
Lunedì, 11 Settembre 2023 13:00

Tutto su Luvumbo, il nuovo "crack" di Ranieri

 Zito ha già messo in difficoltà la difesa dell'Inter e fatto gol a quella del Bologna. La sua velocità e la sua potenza possono essere l'arma in più del Cagliari di Ranieri

 

Un punto nelle prime tre giornate, uno in meno dell’Udinese, prossimo avversario alla Domus. Domenica all’ora di pranzo, il Cagliari è chiamato a una prova di forza. E’ arrivato, infatti, il momento di battere un colpo anche perché da qui a metà ottobre le sfide che attendono gli uomini di Ranieri sono ardue: nell’ordine Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma. Non proprio avversari di secondo livello.  

 

Tutto su Luvumbo

La necessità è quella di fare punti cercando la prima vittoria in questa serie A. La realtà, però, narra di un Cagliari in difficoltà in area avversaria. Un solo gol nelle prime tre giornate. Orfano del suo bomber, Lapadula, e con Pavoletti e Petagna a mezzo servizio, il peso dell’attacco ricade tutto su Luvumbo e non è un caso che il primo e unico gol del Cagliari in questa serie A sia arrivato proprio dai suoi piedi.

 

Il nuovo crack

Zito, alla sua prima stagione nel massimo campionato italiano, può fare la differenza. La sua velocità, la sua tecnica possono e devono essere l’arma in più di Claudio Ranieri. Luvumbo può essere il crack della formazione rossoblù? Sì, ne siamo convinti. Lo ha dimostrato nella sfida interna contro l’Inter dove l’esperienza di Bastoni e De Vrij non è bastata ad arginare l’irruenza e la potenza dell’angolano. Zito contro l’Udinese può essere l’ago della bilancia del match. Senza Becao, passato al Fenerbahçe in estate, i friulani si sono dimostrati più lenti e più fragili in difesa. E allora spazio a Luvumbo, il nuovo crack del Cagliari di Claudio Ranieri.

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