Venerdì, 01 Marzo 2024 20:01

Todde-Solinas, si va allo scontro

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Dopo l'intervento della governatrice in pectore Alessandra Todde che chiede alla Giunta uscente di «sospendere immediatamente le delibere inopportunamente adottate» e di «limitarsi all’ordinaria amministrazione», arriva la replica di Christian Solinas.

«Se vuole proprio parlare di richiami, salendo in cattedra, inviterei Alessandra Todde in primo luogo a documentarsi meglio prima di lanciare i suoi strali – scrive in una nota – Infatti, il centrosinistra nella scorsa legislatura con la Giunta Pigliaru non si limitò a deliberare 147 volte in due sedute precedenti alle elezioni del 24 febbraio 2019, ma si riunì addirittura dopo il voto ed una sonora sconfitta per altre due volte, il 5 e il 14 marzo, adottando ben 63 deliberazioni per un totale di 210 atti! Nessuno si stracciò le vesti. Occorrendo, però, potremmo farlo pure oggi e ricordare ogni singola delibera di allora».

Inoltre sulla nota si legge: «Sulla sconfitta della Giunta uscente la inviterei invece ad essere più prudente, non solo perché seppure verrà certificata la sua vittoria per qualche centinaio di voti sul candidato del centrodestra non deve dimenticare che il suo campo largo rappresenta nella realtà la minoranza dei sardi, distaccato come è di oltre 42.000 voti dal centrodestra. In una situazione di divaricazione così palese della società sarda sul voto, sarebbe più opportuna un po’ più di umiltà e di prudenza nelle affermazioni. A breve potrà dimostrarci tutta la sua competenza e la sua bravura nel reperire, programmare e spendere in modo virtuoso le risorse del suo ciclo di programmazione. Buon lavoro!».

“Nelle sedute del 5, 12, 19, 22 febbraio e 5 e 14 marzo la Giunta Pigliaru ha approvato, nella stragrande maggioranza, delibere di sola ordinaria amministrazione e, segnatamente, variazioni contabili delle poste di bilancio”. Lo precisa Luigi Arru, ex assessore alla Sanità della Regione Sardegna nella Giunta di centrosinistra guidata fra il 2014 e il 2019 da Francesco Pigliaru, con riferimento alle 214 delibere in extremis approvate alla fine di quella legislatura. Sottolineando che quanto sostiene “è facilmente rilevabile sul sito istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna”.

“Solo due delibere, entrambe del 12 febbraio, riguardano nomine: una per sostituire il direttore generale dimissionario dei Lavori pubblici, con scadenza prevista al 30/06/2019 in concomitanza con gli altri dg, in modo da non impegnare la subentrante Giunta Solinas (che peraltro lo ha poi confermato per ben tre volte, nel corso della sua legislatura) e l'altra riguarda la nomina dei componenti tecnici, senza diritto di voto, del Comitato tecnico regionale delle opere pubbliche. Insomma ben altra cosa rispetto alle nomine poste in essere dalla Giunta Solinas due giorni prima delle elezioni”.

“Il tentativo di coprire l'ennesimo scivolone istituzionale con polemiche vuote e pretestuose deve essere respinto con fermezza”, conclude l’ex assessore alla Sanità, da cinque anni tornato alla sua professione di medico all’ospedale San Francesco di Nuoro. “Piuttosto c'è da augurarsi che l'ex Presidente Solinas sia in grado di assicurare un ordinato e corretto passaggio di consegne alla Presidente Todde, analogo, se non in qualità almeno in quantità, a quello che gli garantì Francesco Pigliaru nel marzo del 2019”. L’assessore alla Sanità Carlo Doria interviene chiarendo che: “Bene avrebbe fatto l'ex assessore Arru a non scomporsi precipitandosi in una difesa d'ufficio che denota una certa amnesia selettiva. Dimentica infatti cosa egli stesso fece deliberare alla Giunta Pigliaru a ridosso delle scorse elezioni. Per aiutarlo a ricordare cito soltanto alcune delle deliberazioni di sua competenza, ma volendo si potrebbe estendere il revival ad altre nomine e atti di programmazione degli altri suoi colleghi di allora. Ricorda di avere approvato a 10 giorni dal voto la programmazione per il triennio 2019-2021 (e cioè per il periodo di governo della successiva giunta) riguardante le Residenze Sanitarie Assistite (RSA)? Ricorda di aver individuato con quella deliberazione ben 1252 strutture private accreditabili sul territorio regionale? Questo è ciò che intende per "ordinaria amministrazione" alla quale si sarebbero attenuti per correttezza? O magari faceva riferimento alla delibera di rideterminazione dei tetti di spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie dai privati per la salute mentale e la riabilitazione globale, approvando i nuovi schemi di contratto di ciascuna macroarea? O forse preferisce ricordare l'approvazione del programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico per il triennio 2019-2021 con l'impegno di oltre 136 milioni di euro?

Potrei andare oltre - e servendo lo farò - ma mai più che in questo caso per l'ex assessore Arru vale l'antico adagio "un bel tacere non fu mai scritto".

Ultima modifica il Venerdì, 01 Marzo 2024 20:04