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Venerdì, 15 Dicembre 2023 11:11

Università: fondi per le sedi decentrate sarde

Le sedi Universitarie decentrate della Sardegna potranno usufruire di uno stanziamento di 7 milioni e 810 mila euro per l'anno 2023 del Fondo a favore delle sedi universitarie decentrate presenti nel territorio regionale, concernente l'anno accademico 2023/2024. Un sostegno importante alle sedi universitarie che, sottolinea il Presidente della Regione, Christian Solinas, rappresentano un presidio di formazione di importanza vitale per i territori e che aiutano i nostri giovani a prepararsi alle professioni, offrendo loro la possibilità di mantenere in Sardegna il loro patrimonio di cultura.

Per attività didattica decentrata si intende quella svolta in presenza da docenti e da studenti presso le sedi decentrate (Oristano, Nuoro, Alghero e Olbia) per il Corso di Laurea, di Laurea Magistrale e di Specializzazione. “ Gli stanziamenti destinati - ha detto l’assessore Andrea Biancareddu - devono essere impiegati dagli attori dell’università diffusa per garantire il funzionamento delle sedi universitarie che sono decentrate nonché per la realizzazione di adeguati servizi per gli studenti, incluse le attività di supporto agli Atenei nello svolgimento della proprie attività istituzionali e didattiche. La deliberazione conferma il riconoscimento ai Consorzi delle spese per la propria promozione, quelle per i servizi generali di assistenza ai docenti, quelli di assistenza agli studenti, quali ad esempio i tutor d’aula e i tutor dei laboratori nonché le spese relative alle attività di raccordo con gli Atenei e le loro strutture amministrative e didattiche.“

Nello specifico, euro 2 milioni e 587 mila euro a favore del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna di Nuoro quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di

Nuoro. A favore del Consorzio Uno di Oristano  sono stati assegnati 2 milioni e 592 mila euro quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di Oristano. Oltre 1 milione di euro a favore del Consorzio Polo universitario di Olbia quale quota forfettaria per gli oneri gestionali, amministrativi e organizzativi dei corsi universitari istituiti dall'Università degli Studi di Sassari presso la sede di Olbia. Un altro milione di euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari quale quota forfettaria per gli oneri didattici dei corsi universitari istituiti presso la sede di Alghero e 567 mila euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari quale quota forfettaria per gli oneri didattici dei corsi universitari istituiti presso la sede di Olbia.

L'Assessore alla Pubblica Istruzione, Biancareddu ha sottolineato che il totale delle somme richieste dai Consorzi è inferiore rispetto a quelle assegnate per l'anno accademico 2022-2023 e osserva che il corretto impiego di risorse pubbliche richiede un processo di monitoraggio della spesa che consenta di riscontrare il rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Nelle more della definizione di un modello di costi omogeneo, Biancareddu ha proposto di definire in sede di Partenariato con gli attori dell'università diffusa, al fine di standardizzare i costi e valutare le reali ed effettive esigenze di spesa dei Consorzi alla base di future proposte di stanziamento

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Sono stati assegnati i primi 3 milioni e 900 mila euro per la realizzazione delle attività di indagine, a partire da quelle strutturali (statiche e sismiche), e per le attività propedeutiche alla progettazione su 62 edifici scolastici della Sardegna.

Si conclude così la prima fase di attuazione della Legge regionale n. 17 del 27/10/2021 che ha autorizzato l’istituzione del fondo di rotazione per l’anticipazione delle spese di progettazione e per le relative indagini propedeutiche alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica. Tutte le domande ammissibili sono state finanziate grazie allo stanziamento di ulteriori 1,5 milioni di euro.

“Si tratta di un investimento economico importante, sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, che abbiamo voluto per permettere al maggior numero possibile di Enti di approfondire la conoscenza strutturale, impiantistica e degli spazi degli edifici scolastici in modo da poter sviluppare una progettualità in grado di rispondere alle reali esigenze infrastrutturali e qualitative della scuola”.

In totale sono 40 i Comuni interessati con la Città Metropolitana di Cagliari che, con i finanziamenti appena disposti, potranno realizzare indagini sulla sicurezza degli edifici scolastici e avviare le attività necessarie per la predisposizione dei primi livelli di progettazione degli interventi di riqualificazione degli edifici. 

Le attività appena concluse si inseriscono nell’ambito del piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@, in tale contesto le attività di indagine assumono una rilevanza strategica in quanto attività propedeutiche all’avvio dei successivi interventi per il miglioramento della qualità degli spazi scolastici e per la loro funzionalità rispetto alle esigenze didattiche. I Comuni con questo finanziamento potranno predisporre il documento di indirizzo alla progettazione (DIP) redatto sulla base di un’analisi puntuale dei fabbisogni come i quantitativi degli spazi educativi, la valutazione di vulnerabilità sismica, i rilievi architettonici e impiantistici, la diagnosi energetica e in generale di tutte le indagini utili e necessarie in funzione della tipologia di intervento.

Si tratta di un finanziamento che assume una rilevanza strategica nell'attuale momento di programmazione e attuazione di interventi finanziati a valere sulle risorse nazionali ed europee. Gli Enti Locali si potranno infatti dotare di un parco progetti di edilizia scolastica immediatamente utilizzabile per l'attuazione rapida ed efficace degli interventi per i quali  saranno, inoltre, quantificate puntualmente le risorse economiche necessarie.

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Otto milioni in arrivo ai Comuni per la realizzazione del primo studio sullo stato di fatto degli edifici scolastici, un importante passo verso il miglioramento della conoscenza rispetto alle condizioni delle Scuole e il primo passo per mettere in campo quei correttivi necessari a garantire la sicurezza.  È il contenuto della comunicazione inviata in questi giorni dall’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, a tutti i Comuni della Sardegna, con cui la Regione dà concretamente avvio alla misura. L’obiettivo, così come previsto dalla Finanziaria 23-25 che ha stanziato le risorse, è appunto di migliorare il livello di dettaglio delle informazioni sulle scuole, evidenziare eventuali interventi di messa in sicurezza, efficientamento energetico e acquisizione di certificazioni obbligatorie. Gli studi restituiranno quindi una sorta di documento d’identità delle strutture.

“Con questo importante stanziamento la Regione ha risposto a una sfida di civiltà: rendere sicuri gli edifici scolastici e dare nuovo impulso alle attività didattiche, consentendo agli studenti e a tutti gli operatori scolastici di vivere la scuola in condizioni di salute e sicurezza – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas - La Giunta regionale per la prima volta è intervenuta per prevenire, e poi aggredire, quel deficit di dati che caratterizza i nostri edifici scolastici”. Lo stanziamento delle risorse, ha proseguito il Presidente Solinas, “contribuirà, anche in coerenza con il piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@, a rendere le scuole luoghi sicuri, accoglienti e piacevoli per i ragazzi migliorando la qualità degli spazi scolastici e la loro funzionalità nel rispetto alle esigenze didattiche”.

Così come avvenuto anche nel 2021, quando era stata autorizzata a favore delle amministrazioni pubbliche, la spesa di 3.000.000 per l’istituzione del fondo di rotazione per l’anticipazione delle spese di progettazione e per le relative indagini propedeutiche alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica, anche quest’anno la Regione ha mostrato la massima attenzione verso i Comuni, gravati da difficoltà crescenti nel reperire le risorse necessarie per la progettazione degli interventi di edilizia scolastica.

“Non possiamo esporre gli studenti a rischi di alcun tipo: le scuole devono essere luoghi sicuri perché è lì che trascorrono una gran parte di ore i nostri figli”, evidenzia l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris prima di ripercorrere i passi che hanno portato alla lettera inviata in questi giorni ai Comuni. “Avevamo davanti un’esigenza impellente, quella di garantire la sicurezza degli edifici scolastici senza però avere quelle informazioni utili a mettere in campo correttivi e pianificare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria  – precisa l’Assessore Salaris – I comuni della Sardegna, a causa della cronica esigua disponibilità di risorse finanziarie proprie hanno mostrato, in maniera sempre maggiore soprattutto negli ultimi anni, grandi difficoltà a reperire le risorse necessarie per la progettazione degli interventi di edilizia scolastica e l’esecuzione delle relative indagini propedeutiche. Questo fatto e la non conoscenza dello stato di fatto degli edifici scolastici – prosegue l’Assessore - rappresenta una delle principali cause di ritardo nella progettazione e quindi nell’attuazione di interventi di ristrutturazione, manutenzione o nuova costruzione, impedendo perfino il rispetto delle tempistiche di attuazione dei finanziamenti assegnati da parte dello Stato o dell’Unione Europea. È stato davanti a questa necessità che la Giunta ha cercato e trovato il modo per intervenire”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

I beneficiari della misura sono tutti i Comuni nel cui territorio ricade una scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado o una dell’infanzia, senza distinzione alcuna (sono ovviamente i scusi dal finanziamento i Comuni che non hanno al loro interno una struttura scolastica).

Nel dettaglio, lo stanziamento delle (trasferimenti correnti agli Enti e Amministrazioni Locali) è destinato alla esecuzione di tutte quelle attività e indagini propedeutiche alla predisposizione del DPI (Documento preliminare alla Progettazione). In particolare potranno essere destinate all’inventario funzionale degli arredi; rilievo architettonico, rilievo impianti, elementi e presidi antincendio, rilievo impianti idrico-sanitari, rilievo impianti elettrici ordinari, rilievo impianti elettrici speciali (videosorveglianza, domotica, ecc.), rilievo impianti alimentati da fonti rinnovabili, rilievo impianti di condizionamento/riscaldamento/VMC, rilievo impianti di sollevamento, indagini strutturali (statiche e sismiche), indagini geologiche, indagini geotecniche, indagini idrologiche, indagini idrogeologiche, indagini idrauliche, indagini urbanistiche, indagini rischio radon, pratiche catastali e accatastamenti, diagnosi energetica, attestato di prestazione energetica.

I Comuni devono attuare le attività entro il 31 dicembre 2024 e devono procedere alla rendicontazione delle spese entro il 31 marzo 2025 (la verifica tecnica sulla coerenza delle attività svolte da beneficiari verrà effettuata e attestata dall’Unità di Progetto Iscol@ a cui sono demandate tutte le attività di assistenza tecnica a favore dei beneficiari).

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Approvati i criteri relativi alla concessione del contributo fitto casa per l’anno accademico 2023/2024, a studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna o in Atenei ubicati fuori dall’Isola. Lo stanziamento complessivo è di 3 milioni e 800 mila euro per l’anno 2023. Lo ha stabilito l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu. I fondi sono destinati al competente Servizio dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e agli ERSU di Cagliari e di Sassari. I contributi possono essere erogati nella misura massima di 2.500 euro annui per studente.

I dati relativi all’andamento dell’intervento riferiti ai bandi degli ultimi due anni accademici 2021/2022 e 2022/2023 vedono 678 studenti idonei per l’anno accademico 2021/2022 all’ERSU di Cagliari e 312 all’ERSU di Sassari, mentre 811 della Regione Sardegna. Per l’anno accademico 2022/2023 gli studenti idonei sono stati  627 all’ERSU di Cagliari e 316 in quello di Sassari oltre a 884 per la Regione Sardegna.

 

L’Assessore Biancareddu evidenzia come per l’anno accademico 2022/2023, mentre gli ERSU di Cagliari e di Sassari hanno garantito il contributo a tutti gli studenti in possesso dei requisiti, nelle graduatorie definitive della Regione Sardegna, alla data odierna, risultano 149 studenti idonei non beneficiari per un importo complessivo necessario pari a 362 mila euro. Sulla base del numero delle istanze presentate dagli studenti negli ultimi

due anni accademici, si rileva un aumento delle domande idonee degli studenti fuori sede che frequentano atenei ubicati fuori della Sardegna del 9% rispetto all’anno accademico precedente 2021/2022  e si prevede un incremento delle domande anche per l’anno accademico 2023/2024.

Possono beneficiare del contributo fitto-casa gli studenti “fuori sede” nati in Sardegna o residenti da almeno 5 anni, iscritti per l’anno accademico 2023/2024 a corsi accademici istituiti presso Università italiane, corsi accademici istituiti presso Scuole o Istituti che costituiscono il Sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), corsi accademici istituiti presso le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici, corsi accademici istituiti presso una qualsiasi Facoltà delle Università Pontificie e corsi istituiti presso Università estere, autorizzate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale sul territorio in cui operano e/o su tutta la Comunità Europea. Inoltre l’Assessore Biancareddu, fa presente che il Servizio Politiche per la Formazione Terziaria e per la Gioventù dell’Assessorato della Pubblica Istruzione predisporrà entro l’anno 2023 il Bando riservato

agli studenti che frequentano corsi universitari in Atenei ubicati fuori dalla Sardegna nel corso dell’ anno accademico 2023/2024. A tal fine ha proposto che per far fronte ai pagamenti dei contributi fitto casa, venga previsto a valere sui fondi regionali di competenza anno 2024 l’importo di 1 milione e 800 mila euro che sarà impegnato successivamente alla pubblicazione delle graduatorie definitive.

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