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Matteo Salvini ha trascorso due giorni nel nord Sardegna e ha in programma altri incontri elettorali nel centro e nel sud dell'isola. Elly Schlein, segretaria del PD, ha fatto una sorpresa presentandosi ad Alghero e ha annunciato che tornerà prima del 25 febbraio. Anche Giuseppe Conte, presidente del M5S, sarà in Sardegna sabato a Cagliari.

La posta in gioco è alta: queste elezioni regionali sono un banco di prova fondamentale per i partiti in vista delle elezioni europee del 9 giugno.

Salvini guarda alle europee e vuole evitare di perdere terreno rispetto a Fratelli d'Italia. Una disfatta alle europee potrebbe mettere a rischio il suo ruolo a capo del partito. Giorgia Meloni ha puntato sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per la presidenza della regione. Il risultato di Truzzu sarà importante per FdI, primo partito della coalizione. Martedì 21 a Cagliari Salvini, Meloni e Antonio Tajani (Forza Italia) condivideranno il palco della Fiera.

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Confcommercio Sardegna esprime grande entusiasmo e apprezzamento per il confronto di questa sera tra i candidati alla presidenza della Regione Sardegna.
 
“Gli imprenditori e i commercianti della nostra isola hanno potuto ascoltare dalla viva voce dei candidati, proposte e idee per il prossimo quinquennio. Sappiano tutti che i corpi intermedi non possono più essere trascurati e che Confcommercio intende essere un attore politico a tutto tondo per la vita politica sarda", ha dichiarato Sebastiano Casu, presidente regionale di Confcommercio.

“Ringraziamo Alessandra Todde e Renato Soru per la loro cortese, affabile ed efficace partecipazione al dibattito odierno. Spiace, invece, che Paolo Truzzu abbia abbandonato, dopo pochi minuti, il confronto programmato da oltre un mese. Ci dispiace che Truzzu non abbia potuto confrontarsi con la colonna portante dell’economia della Sardegna. Peccato. La Sardegna e Confcommercio meritano più attenzione”, ha concluso il presidente Sebastiano Casu.
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Giovedì, 06 Luglio 2023 13:48

Nasce il movimento civico "Orizzonte Comune"

Si è tenuta questa mattina, presso il Ceasar’s Hotel, la presentazione del movimento civico “Orizzonte Comune”, che riunisce amministratori locali, espressione di liste civiche di tutti i territori della Sardegna, in vista della prossima competizione elettorale regionale, alla quale parteciperà, con proprie liste, negli otto collegi provinciali.

In un contesto in cui prevale la sfiducia nei confronti della politica e dei partiti – si legge nel documento costitutivo- testimoniato eloquentemente dal crescente astensionismo, i sindaci e gli amministratori locali, sono rimasti interpreti autentici dei bisogni e delle aspirazioni dei cittadini ed interlocutori stabili, poiché il rapporto fiduciario eletto/elettore si rinnova quotidianamente.

In Sardegna sindaci, assessori e consiglieri che amministrano i comuni medi e piccoli, quelli sotto i 15.000 abitanti (361 su 377, dove risiede il 55% della popolazione), sono, nella stragrande maggioranza dei casi, espressione di liste civiche. Si tratta di cittadini, che svolgendo un’attività volontaristica, si mettono al servizio delle proprie comunità, ne interpretano i desideri, li trasformano in progetti cercando di assicurare un futuro alle nuove generazioni.

In aggiunta alla tradizionale rappresentanza “civica” dei comuni sotto i 15 mila abitanti, si è andata affermando, anche nella nostra Isola, in maniera sempre più significativa, la formazione ed, in molti casi, il successo di progetti civici, alternativi ai tradizionali poli e movimenti nazionali, anche nelle principali città della nostra Isola.

Nel giugno del 2019 a Sassari si è imposto il polo civico. Nel turno elettorale dell’anno successivo poi i poli civici costituiti da Graziano Milia a Quartu, terza città della Sardegna per dimensioni demografiche e da Andrea Soddu, a Nuoro, hanno nettamente sconfitto le aggregazioni nazionali. Anche Porto Torres ha eletto un sindaco civico, Massimo Mulas, sostenuto anche dal PD al primo turno e dalla coalizione civica di Franco Satta al ballottaggio. Significative esperienze di successo di progetti civici sono anche quelle in importanti centri del cagliaritano: Carla Medau a Pula, Tomaso Locci a Monserrato e, recentemente, Mario Puddu ad Assemini.

Anche nella seconda e nella terza città della Sardegna, così come in un capoluogo importante come Nuoro, quinta città per dimensioni demografiche, i cittadini hanno, quindi, scelto le persone e non i partiti, il civismo e non i poli nazionali o regionali.

La continua alternanza alla guida della regione Sardegna, nelle altre regioni questa vorticosa alternanza non si registra (anzi si tende alla stabilità ed alla riconferma dei governatori, o quantomeno delle coalizioni: dalla Lombardia al Veneto, dalla Emilia Romagna alla Toscana, dal Lazio alla Campania dalla Puglia alla Sicilia, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia al Molise), ha comportato una produzione legislativa schizofrenica, che ha come conseguenza una sostanziale incertezza del diritto, che per gli investitori si traduce in una inaffidabilità dell’interlocutore istituzionale regionale.

In questo caotico contesto, nel quale manca totalmente una visione strategica, diversi amministratori espressione di liste civiche, sentendo forte la responsabilità, per la fiducia e la delega a rappresentarli dei cittadini, hanno ritenuto di costruire un’aggregazione nuova, capace di fungere da laboratorio di idee e luogo di confronto fra le esperienze amministrative più significative.

Poter quindi partecipare con idee e proposte alla costruzione di una Sardegna nuova, che rimetta al centro i comuni ed i cittadini per realizzare un nuovo modello di sviluppo ed una nuova architettura istituzionale, che deve partire da un trasferimento importante di competenze, di funzioni e di risorse dal livello regionale a quello comunale ma che, al contempo, deve portare dal livello comunale a quello regionale le aspirazioni, le idee ed i progetti per la pianificazione dello sviluppo delle rispettive comunità e dell’intera Sardegna.

Un modo nuovo di concepire l’attività politica, non gerarchizzato ma con un sistema di relazioni a rete, che consenta di costruire un nuovo rapporto con l’Unione Europea, da realizzarsi attraverso la costituzione di una Macroregione, a trazione insulare, nel Mediterraneo occidentale, per dare una nuova centralità politica ed istituzionale alla Sardegna cosi come alle Baleari ed alla Corsica, oggi considerate periferie sia dai rispettivi Stati che dall’U.E.

Orizzonte Comune vuole rappresentare il mezzo in grado di dare accessibilità alle istituzioni regionali a chi rappresenta i cittadini ed è quotidianamente al loro servizio, Vuole raccogliere le migliori esperienze civiche realizzate in Sardegna, per mettere al servizio della nostra Isola, coloro che, con lungimiranza e pragmatismo ed al contempo con onestà e dedizione, hanno dimostrato capacità amministrativa misurabile nei fatti e competenze certificate dai risultati. Un movimento di sindaci, di amministratori locali, ma anche delle migliori espressioni della società civile, dell’associazionismo, delle professioni, capace, in discontinuità con l’attuale sistema e con l’attuale governo regionale, di rappresentare, forse l’unica vera novità nel panorama politico regionale, capace di riaccendere la speranza di un futuro migliore per la Sardegna e per i sardi.

Il Movimento civico Orizzonte Comune, fa parte del coordinamento costituito da numerose associazioni e movimenti operanti in Sardegna, che si pone come obiettivo quello di contribuire a costruire un innovativo progetto politico per la Sardegna e che, in maniera coordinata e integrata, siederà al tavolo delle forze democratiche, progressiste, autonomiste e civiche per verificare la possibilità di trovare intese politico-programmatiche da proporre ai sardi per il prossimo governo della nostra Regione. 

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L’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, ha firmato oggi a Porto Torres il protocollo d’intesa tra Regione Sardegna, Comune di Porto Torres, Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, Consorzio Industriale provinciale di Sassari, Arst e Atp Sassari per la riorganizzazione dei servizi di trasporto nell’area portuale di Porto Torres.

“Il porto e la città di Porto Torres – ha detto l’esponente della Giunta Solinas a margine dell’incontro – potranno contare da quest’estate su un importante nodo di scambio tra i diversi servizi di trasporto, un centro intermodale moderno ed efficiente, a costo zero, al servizio dei turisti e di tutti i sardi”.

“Al momento – ha spiegato l’assessore Moro – i passeggeri che intendono effettuare il trasferimento da un mezzo di trasporto a un altro sono costretti a compiere a piedi lunghi percorsi, spesso non sicuri. La stazione marittima, di proprietà del Comune, anche se si trova in posizione baricentrica rispetto alla stazione ferroviaria e alle banchine di ormeggio dei traghetti che servono i collegamenti in regime di continuità territoriale con la Penisola e il collegamento regionale con l’Asinara, non è adeguatamente collegata con i punti di arrivo e partenza dei passeggeri che utilizzano gli autobus urbani ed extraurbani ed è quindi sottoutilizzata”.

Nell’area contigua alla stazione marittima, invece, convergono i servizi a navetta, erogati dall’Autorità di sistema portuale, utilizzati dai passeggeri in imbarco o sbarco dalle diverse banchine del porto, recentemente implementati con un nuovo appalto.

“C’è bisogno – ha sottolineato l’assessore – di razionalizzare i servizi di trasporto trasformando l’area portuale in un polo intermodale passeggeri che favorisca scambi efficienti e sicuri e incentivi la fruizione del trasporto collettivo, senza entrare in conflitto con quello individuale. Un’esigenza ampiamente condivisa con gli altri sottoscrittori dell’accordo, anche nel corso dei numerosi incontri tecnici avvenuti recentemente, che hanno registrato anche la disponibilità a collaborare di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana”.

Il protocollo d’intesa firmato oggi è finalizzato, si legge nel documento, “all’individuazione delle migliori soluzioni tecniche, giuridico-amministrative ed economico-finanziarie, per il potenziamento dell’integrazione tra le modalità di trasporto su gomma, su ferro e marittimo e i servizi di collegamento di tipo urbano, extraurbano, nazionale e internazionale che interessano il nodo di Porto Torres”.

Ecco nel dettaglio gli interventi previsti: estendere le linee dell’Arst verso la stazione marittima, realizzando il capolinea con stalli di sosta nelle immediate vicinanze per consentire l’accesso immediato ai mezzi da parte dei passeggeri; realizzare un percorso pedonale per il collegamento della stazione marittima con la stazione ferroviaria Rfi; chiudere al traffico di veicoli privati la sezione stradale di via Antonietta Bassu per consentire ai mezzi dell’Arst di compiere le manovre con tempi certi; convertire la destinazione dell’edificio da stazione marittima a stazione intermodale passeggeri e affidarne temporaneamente la gestione degli spazi all’Arst; attrezzare gli stalli di sosta per i veicoli dell’Arst in prossimità della stazione marittima, attraverso interventi sulla segnaletica, con pensiline per la protezione dagli agenti atmosferici; riqualificare l’impianto di illuminazione pubblica nell’area antistante la stazione marittima; rimuovere la recinzione tra la viabilità comunale e le aree portuali vicino alla stazione marittima; destinare a parcheggio le aree contigue alla scalinata per creare un’area attrezzata per lo scambio modale con il trasporto individuale.

“La Regione avrà il compito di coordinare tutte le attività e provvederà a riorganizzare con le aziende di trasporto la programmazione del trasporto pubblico di diretta competenza, adottando tutti gli atti amministrativi necessari per ottenere una più efficace integrazione tra i servizi”, ha concluso l’assessore Moro. 

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È avvenuto ieri mattina a Cagliari l’incontro tra l’Assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Aldo Salaris, e i rappresentanti delle Associazioni dei balneari con l’obiettivo di predisporre insieme le direttive per la prossima stagione, le linee guida per la predisposizione del Piano di utilizzo dei litorali e attivare una fase interlocutoria che possa portare a un documento condiviso da portare all’attenzione del Governo prima della scadenza prevista per le concessioni.

“La Regione si fa portavoce delle esigenze del comparto – ha spiegato l’Assessore Salaris – Abbiamo davanti una scadenza, quella relativa al dispositivo del Governo con termine 31 dicembre 2023 per le concessioni balneari, ma proprio i tempi stretti ci impongono di accelerare quanto più possibile la nostra azione per arrivare a una risoluzione delle problematiche che riguardano il comparto. Da qui nasce la proposta avanzata e accolta dalle Associazioni, dell’istituzione di un tavolo tecnico permanente che possa studiare insieme le direttive relative alla prossima stagione e le linee guida per la predisposizione del Piano di utilizzo dei litorali”.

All’incontro hanno partecipato le sigle sindacali maggiormente rappresentative del comparto (Confcommercio, Confesercenti, Federbalneari, Itb Italia).

“La Regione già oggi si è messa all’ascolto dei rappresentanti di una fetta importante della nostra economia che partecipa in maniera determinante al Pil del settore turistico – ha proseguito l’Assessore Salaris – Abbiamo recepito i timori e insieme la voglia di continuare a garantire posti di lavoro, tutela dell’ambiente e sicurezza ai bagnanti. La Regione è pronta a farsi portavoce degli interessi di chi opera, offre servizi e tutela le nostre spiagge. Vogliamo dare le risposte che occorrono per arrivare, entro qualche mese, alla definizione di un programma più strutturato che consenta agli stessi operatori di avviare la prossima stagione turistica in serenità e con maggiori certezze. Dando la massima disponibilità della Regione chiediamo solo che il decoro mantenuto durante l’estate sia lo stesso anche nei mesi invernali, una esigenza che consideriamo fondamentale”, ha concluso l’Assessore Salaris.

L’Assessorato è al lavoro, come ha ricordato l’esponente della Giunta Solinas, su due strumenti fondamentali, da una parte la revisione delle vecchie direttive del 2010 quindi l’elaborazione delle nuove e dall’altra la predisposizione delle linee guida del Piano di utilizzo dei litorali, strumento che disciplina l'utilizzazione delle aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative e regolamenta l'organizzazione dei litorali.

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