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Se l’inizio è questo, ci sarà da divertirsi. Il Tennis Club Cagliari mancava nel campionato di Serie A1 femminile da sette anni e il ritorno non poteva essere migliore, perché al debutto stagionale le ragazze capitanate da Martin Vassallo Arguello e Carla Lucero hanno superato per 3-1 in casa le rivali dell’At Verona Falconeri, semifinaliste nella passata stagione. Una formazione di alto livello che però si è dovuta arrendere alla grande giornata del team sardo, capace subito di schierare la sua top player Jessica Bouzas Maneiro, spagnola numero 57 della classifica mondiale Wta. La sua presenza a Monte Urpinu è stata determinante per la conquista dei tre punti, ma i meriti vanno divisi con tutte le compagne di squadra: chi ha fatto il suo in campo e chi fuori, sostenendo le compagne in una domenica iniziata subito col sorriso, grazie alla comoda vittoria di Alessandra Mazzola contro Angelica Moratelli, superata per 6-0 6-2. Poi è stata proprio la Bouzas Maneiro a siglare il punto del 2-0, imponendosi per 6-2 6-4 contro Angelica Raggi. La spagnola Eva Guerrero Alvarez ha tenuto vive le speranze del team veneto di conquistare almeno un pareggio accorciando le distanze nell’ultimo singolare, vinto col punteggio di 7-5 6-4 contro una comunque ottima Barbara Dessolis, capace di tenerle testa dal primo all’ultimo punto. Un buon segnale, da parte della giocatrice sarda, in vista del successivo doppio che infatti ha premiato le padrone di casa, con la stessa Dessolis in campo e a segno a fianco della Bouzas Maneiro. Contro una specialista del doppio come la Moratelli (è numero 71 al mondo nel ranking di specialità) ed Eva Guerrero Alvarez serviva una prestazione perfetta e la coppia di Cagliari l’ha trovata, risalendo più volte la corrente. Sono state in svantaggio nel primo set, quindi nel tie-break e poi di nuovo nel secondo set, eppure il punteggio finale ha detto 7-6 6-4 per loro, capaci di non mollare mai la presa e fare la differenza nei momenti importanti. Per il Tc Cagliari, dunque, ci sono subito tre punti, pesantissimi perché, in virtù del pareggio (2-2) fra Tennis Beinasco e Tc Rungg Südtirol nell’altra sfida del Girone 2, valgono già il primo posto in classifica. “È stata in primis una bella giornata per il nostro club – il commento di capitan Vassallo Arguello –, con tanta gente venuta ad assistere all’incontro. Avere la Serie A1 vicino a casa è sempre un evento straordinario. E poi è andata alla grande dal punto di vista sportivo. Jessica Bouzas Maneiro si è messa immediatamente al servizio del team e ci ha subito conquistato: oltre a essere una campionessa, è una ragazza dalle grandi qualità umane. È una fortuna averla con noi, al di là del suo rendimento in campo che è stato splendido, sia nel singolare sia nel doppio. Ma merita tanti complimenti anche Alessandra Mazzola, così come Barbara Dessolis, davvero in palla in entrambi i match giocati”. Fra sette giorni la seconda giornata, che vedrà la formazione del Tennis Club Cagliari impegnata in trasferta ad Appiano, nei pressi di Bolzano, per la sfida contro il Tc Rungg Südtirol.

RISULTATI

Prima giornata girone 2

Tennis Club Cagliari b. At Verona Falconeri 3-1

Alessandra Mazzola (C) b. Angelica Moratelli (V) 6-0 6-2, Jessica Bouzas Maneiro (C) b. Angelica Raggi (V) 6-2 6-4, Eva Guerrero Alvarez (V) b. Barbara Dessolis (C) 7-5 6-4, Bouzas Maneiro/Dessolis (C) b. Moratelli/Guerrero Alvarez (V) 7-6 6-4.

CLASSIFICA GIRONE 2

1. Tennis Club Cagliari, 3 punti (3-1)

2. Tennis Beinasco, 1 punto (2-2)

2. Tc Rungg Südtirol, 1 punto (2-2)

4. At Verona Falconeri, 0 punti (1-3)

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Il campionato italiano di tennis di seconda categoria ha scelto i suoi magnifici quattro: approdano alle semifinali in programma domani al circolo di Monte Urpinu di Cagliari i due favoriti Alessandro Ingarao, Match ball Siracusa, e Stefano Baldoni, Giotto Arezzo. Dovranno affrontare rispettivamente la sorpresa sarda, Niccolò Dessì, Tc Cagliari e Tommaso Gabrieli, Tennis Bassano. Una curiosità: la Sardegna era arrivata in semifinale per la prima volta due edizioni fa con Marco Dessì che poi aveva bissato il traguardo anche l’anno scorso. Oggi Marco è stato eliminato da uno scatenato Baldoni (1-6, 1-6) e ha passato il testimone al fratellino Niccolò, bravo a superare in due set (6-2, 6-3) sul centrale l’altro cagliaritano Nicola Porcu nel derby del circolo. La svolta della gara nel sesto gioco del secondo set: Porcu ha avuto la palla del tre pari. Ma Dessì ha capito l’importanza di quel punto. E poi ha ribaltato la situazione aggiudicandosi il game: 4-2 e partita indirizzata verso la vittoria. Dessì avanti. Con la semifinale che passa dalla racchetta di Marco a quella di Niccolò, tutto in famiglia. Ora il giocatore del Tc Cagliari dovrà affrontare forse l’incontro più difficile della sua carriera. Sulla sua strada c’è Ingarao, il re dei campionati da due edizioni a questa parte. Il siracusano è arrivato in Sardegna per vincere: a posto fisicamente e concentrato mentalmente anche negli ultimi punti delle partite già vinte. Oggi nei quarti, contro il maestro del circolo Palladio Nicola Ghedin, Ingarao ha ribadito il suo repertorio di attacchi da fondo campo e di difesa stile muro. Concedendosi comunque anche belle smorzate e qualche discesa a rete: sempre lucidissimo in ogni giocata. Contro Ghedin non c’è stata storia: 6-2 nel primo set. Poi nella seconda frazione due break consecutivi del siciliano hanno di fatto chiuso ogni ragionamento: 6-1.  L’altra semifinale vedrà di fronte Baldoni e Gabrieli, reduce dalla vittoria contro Edoardo Monti sul centrale (6-1, 6-1). Un segnale di avvertimento per Baldoni che oggi contro Dessì, dopo due doppi 6-0 nei primi due turni, ha dovuto lasciare per la prima volta qualcosa all’avversario, un game per set. Domani al Tennis club Cagliari le due semifinali. Tutto sul campo 14 a partire dalle 9.30: si comincia con Baldoni-Gabrieli, poi Ingarao-Dessì. Nel pomeriggio, sempre domani, in programma la finale del doppio.

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Ancora un successo internazionale per la vela sarda. Antonio Simbula, giovane velista del Windsurfing Club Cagliari, conquista la medaglia di bronzo al campionato del mondo Open Skiff disputatosi ad Arco, sul lago di Garda, dal 28 luglio al 2 Agosto. 310 gli atleti presenti, suddivisi in tre categorie e provenienti da 16 nazioni. Il Windsurfing Club Cagliari si è presentato con il maggior numero di atleti: 16 ragazzi e ragazze accompagnati dai coach Davide Gorgerino e Roberto Congiu.
Più che brillante, 
nella categoria Under 15, la prestazione di Simbula, che nell'ultimo periodo ha messo a segno un successo dopo l'altro. Entrato nel gruppo Gold assieme alla compagna di squadra Laura Ortu, è rimasto al secondo posto fino all'ultima giornata, piazzandosi poi infine al terzo posto solo per pochi punti di distacco. “Questo mondiale è stato il migliore, non solo per il risultato, ma per la squadra unita e il divertimento condiviso - dichiara Antonio Simbula- Sono molto soddisfatto del risultato, ma avrei potuto battere il francese che si è piazzato secondo: nell'ultima prova eravamo a pari punti, ho fatto una bella partenza e l'ho messo dietro, ma durante la seconda bolina ho commesso due errori che mi sono costati cari.”


Nelle altre categorie tutti i ragazzi si sono impegnati al massimo, raggiungendo buoni risultati. Il lavoro svolto nei tre giorni precedenti al raduno e il confronto con i migliori atleti del mondo hanno permesso alla squadra un miglioramento tecnico significativo. Le condizioni sono state quelle tipiche del Nord del Garda, con l’Ora, un vento termico da sud che inizia a soffiare verso le 12.30, raggiungendo fino a 18 nodi e influenzato da rotazioni dovute all’orografia del territorio e al movimento termico. Negli ultimi due giorni di regata sono anche arrivati temporali pomeridiani, con onda corta e fastidiosa e poca corrente.
Dopo una breve pausa, il Windsurfing Club Cagliari riprenderà gli allenamenti per il Campionato Italiano Open Skiff di fine agosto a Genova.
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La cagliaritana Teresa Medde è la nuova campionessa del mondo Techno 293. Aggiudicandosi i titoli under 19 e assoluto sul Lago Balaton, in Ungheria, l'atleta del Windsurfing Club Cagliari mette a segno un risultato meritato e ricercato negli anni, che riconosce la sua supremazia in ogni condizione di vento. 

Le regate, durate sei giorni, hanno messo alla prova ben 350 regatanti in 15 prove, di cui il 70% con venti leggeri tra 4 e 6 nodi e il 30% con venti variabili tra 7 e 20 nodi. “Abbiamo regatato principalmente con 4-6 nodi, condizione in cui un'adeguata preparazione atletica è fondamentale - dice la neo campionessa. - La mia flotta, Under 19 e Open femminile, gareggiava insieme a quella maschile, rendendo le partenze ancora più difficili. Nonostante queste sfide, un allenamento intenso mi ha permesso di raggiungere il gradino più alto del podio in entrambe le categorie. Sono molto contenta che la classe Techno293 mantenga un alto livello, offrendo ai giovani l’opportunità di divertirsi e fare sport. Dopo questo successo, sono ancora più motivata per l’Europeo ad Atene e continuerò ad allenarmi per ottenere un buon risultato anche lì.”

Tra poco meno di 3 mesi inizierà infatti il Campionato Europeo ad Atene. Un appuntamento che è un'ulteriore motivazione, agli atleti del WCC, per concentrarsi sugli obiettivi futuri.

Oltre all'oro di Teresa Medde, si sono piazzati nella top 10 delle rispettive categorie anche Riccardo e Veronica Poledrini, Luca Versace e Vanina Bruni.

13 in tutto i windsurfisti del Windsurfing Club che hanno gareggiato, seguiti dal coach Andrea Melis, a questo campionato mondiale, alcuni dei quali molto giovani e con singoli piazzamenti nelle prime 5 posizioni.

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La pagina più bella dei FIP European Padel Championships i giocatori e le giocatrici di Spagna, Italia, Francia e Portogallo l'hanno scritta sul campo, ma senza racchetta. E lo hanno fatto in mezzo a una pioggia di fuochi d'artificio, luci, musica, bandiere sventolate e sorrisi che non finivano mai. E' stato nel momento della premiazione, quando il presidente FIP Luigi Carraro e il presidente Coni Sardegna Bruno Perra hanno via via consegnato i trofei alle prime tre classificate del torneo maschile e femminile – Spagna e Italia nei due tornei, poi Portogallo terzo tra gli uomini e Francia terza tra le donne – che è venuta fuori l'essenza, il significato di uno sport che sa esserlo dentro e fuori dal campo, con una riprova di amicizia, fair play e sportività che raramente si vede in giro. La Francia degli uomini, battuta dall'Italia in semifinale, vince l'oro della sportività cantando, incitando e ballando a ogni ingresso di un team avversario, anche dell'Italia che l'ha battuta.

 

E poi le italiane che ballano quando entra la Spagna e i ragazzi in azzurro che fanno lo stesso e poi, tutti insieme, sulle note di 'Pedro' di Raffaella Carrà e ancora di  'Freed From Desire' inno non ufficiale del mondo del padel. Una festa con un epilogo fantastico: tutte le squadre in mezzo al campo in una esplosione di colori, a cantare sulle note della versione dei Gipsy King di 'Volare' di Domenico Modugno, metafora perfetta di un grande Europeo, letteralmente decollato sul piano tecnico e dello show sportivo.

 

I VALORI DELLO SPORT Dirà poi il presidente della FIP Luigi Carraro“E' stato un grande Europeo, una festa straordinaria che dimostra ancora una volta come le competizioni a squadre siano in grado di accendere tutti i valori dello sport: tecnici, agonistici, di pubblico e, come abbiamo visto in questa bellissima cerimonia di premiazione, di amicizia e fair play. E questa, a prescindere, è una cosa preziosa per tutti quelli che amano lo sport e in particolare il padel, una dimostrazione del grande lavoro di squadra con le Federazioni nazionali, i giocatori, gli arbitri e tutti coloro che hanno lavorato per il successo di questo evento”.

La doppietta della Spagna in questo Europeo, oltre che fortemente prevedibile, è ancora una volta una sublime esposizione di talento, tecnica, precisione tattica e potenza. Uno spettacolo che va oltre il concetto di vittoria: giocare contro gli spagnoli, potersi misurare aldilà del concetto più stretto del risultato è un'occasione importante, un termometro del talento che disegna misure e differenze. E perché no, prezioso dal punto di vista del provare a carpirne qualche segreto.

 

LA TERRA DEI TALENTI Che poi non ce ne sono: la Spagna è semplicemente una macchina organizzativa perfetta che sforna talenti a decine, li alleva e li fa crescere attraverso la sublimazione della tecnica, prima del lavoro sul piano fisico. E allora, arrivare in fondo a una grande manifestazione internazionale come i FIP European Padel Championships sfidando gli 'Invincibili' è già di per sé una vittoria. E l'ha ottenuta l'Italia di Marcela Ferrari sia sul fronte femminile che sul quello maschile.

Il mondo “azzurro” esce da questo Europeo con la consapevolezza di avere, in Europa,  soltanto la Spagna lassù, così lontana da non poterla toccare, ma da sfidare in una grande finale in casa, sì. A prescindere da come andrà a finire. E alla fine, neanche così male. Anzi: l'Italia ha perso 2-0 ma senza perdere la faccia, con Ruiz-Arroyo in due set su Dominguez-Patiniotis (7-5, 6-4) e Cardona-Gonzalez 6-0 6-2  su Graziotti-Sinicropi

 

STRATEGIA Marcela Ferrari ha provato la raffinatezza strategica per provare tentare l’impresa: giocarsi la coppia che nel circuito d'elite, il Premier Padel, è abituata ad affrontare i giganti del padel. E allora ecco subito in campo Facundo Dominguez e Aris Pationiotis, una coppia già rodata e affiatata opposta ai due Alex: 'Capitan American' Ruiz e il martello Arroyo. Grande partita degli azzurri alla fine, che nel primo set fanno miracoli e vanno pure sul 5-4 a favore, in mezzo al ruggito del Centrale pieno di gente che crede al grande miracolo. E invece finisce 7-5 Spagna. Secondo set molto simile, ma la forza degli spagnoli alla fine fa la differenza, seppur minima, fino al 6-4 che chiude il conto. Gli spagnoli campioni d'Europa, alla fine hanno fatto una carezza agli avversari e al giovane compagno classe 2001: “Sapevamo che Aris e Facu sono giocatori difficili, e sapevamo che avremmo dovuto lottare punto a punto. Siamo entrati in campo preparati per questo e siamo stati bravi nella fase offensiva e solidi in quella difensiva, quando loro hanno giocato in modo efficace e aggressivo.  Arroyo? Il suo modo di giocare è sorprendente, lo ha mostrato nel corso di tutta la stagione e la verità è che mi sono divertito molto con lui,  giocatore dallo stile vivace che trasmette intensità e voglia di fare bene. Pur essendo ancora giovane è già un leader, questo significa che la Spagna ha il vivaio per vincere ancora per molto tempo”. Arroyo ringrazia e ricambia: “Abbiamo giocato tanti in questi giorni. Ale è un giocatore che mi trasmette calma, sa farmi essere paziente, ciò di cui ho bisogno”.

 

Nel secondo match poca storia: il numero 12 del ranking FIP, Momo Gonzalez, e il numero 27 Pablo Cardona hanno concesso pochissimo a Riccardo Sinicropi – eroe della semifinale con la Francia – e a 'Giulietto' Graziotti, uno dei giocatori più interessanti dell'Italia e in gran luce nel CUPRA FIP Tour, infliggendo loro un secco 6-0 6-2. Alla fine festa Spagna, con un 'double' che i ragazzi di Gutierrez commentano in coro: “Una grande gioia vincere con la maglia della Spagna, siamo una squadra che è un mix perfetto di giocatori d'esperienza e nuove generazioni, tutto questo grazie al grande lavoro della FEP (Federacion Espanola de Padel)”. Per Momo Gonzalez invece, la seconda vittoria in due settimane qui a Cagliari: dopo il FIP Platinum Sardegna il titolo europeo. “Passare da un torneo del circuito professionistico – dice il numero 12 del ranking FIP - a questo a squadre con la maglia della Spagna, una maglia che ti dà emozioni uniche, è stato facile perché so di poter contare su compagni fantastici che sanno fare gruppo e pensare con una mentalità di squadra dove uno aiuta l'altro senza alcun problema”.

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Il FIP Platinum Sardegna è il primo dei tre prestigiosi tornei della categoria top del circuito CUPRA FIP Tour 2024  - gli altri due a ottobre a Menorca e a novembre in Messico – e in onda in una delle 'case' riconosciute della disciplina nel nostro Paese, il Tennis Club Cagliari, un circolo che ha fatto la storia del padel in Italia. Lo scorso anno, tra l'altro, è stato palcoscenico di una straordinaria prima edizione che ha fatto segnare il primo trionfo ad alto livello di Fede Chingotto nei circuiti FIP, nell'occasione in coppia con Mike Yanguas. Un successo che ha dato una spinta importante alla carriera del ventisettenne di Buenos Aires, compagno di Ale Galan e attualmente numero 4 del mondo. I grandi tornei disputati negli ultimi 4 anni nell' "Isola del padel" hanno dato una forte spinta alla diffusione della disciplina, che si è diffusa con una velocità considerevole, seguendo il trend delle regioni che più rapidamente hanno aumentato il numero di campi da gioco, i praticanti e i club.

 

BOOM SARDEGNA Dal gennaio 2021 i campi sull'isola sono aumentati del 400%, un dato che definisce chiaramente quale sia stato il boom padel da queste parti. In Sardegna a oggi si contano 372 campi distribuiti su 157 strutture sportive, alcune delle quali "pure", cioè dedicate solo al padel. “In ben 65 comuni sardi vi è almeno un campo da padel e il rapporto popolazione/campi è di uno ogni 4.408 abitanti, uno dei più bassi in Italia, considerando che la media nazionale è uno ogni 6.450 abitanti”, osserva Carlo Ferrara del Centro Studi della Federazione Internazionale Padel. Le province con più campi sono Sassari (158 campi e 64 strutture) e Cagliari (139/50). Nel Sud Sardegna troviamo 22 club con 40 campi; nella provincia di Nuoro i club sono 13 per un totale di 21 campi mentre a Oristano i campi sono 14 per 8 club.

 

IL PADEL IN ITALIA E NEL MONDO Il primo World Padel Report presentato dalla FIP in occasione dell'assemblea generale di Asunciòn in Paraguay, inquadra l'Italia quale secondo Paese al mondo per numero di campi, giocatori e praticanti 'amateurs'. Un dato enorme che fissa lo storico sorpasso sull'Argentina, una delle 'patrie' storiche della disciplina in virtù di 9.340 campi disseminati in tutto il paese – Lazio in testa con circa 2mila campi seguito dalla Lombardia con 1.190 impianti di gioco - a disposizione di un milione e mezzo di praticanti e un esercito di tesserati FITP pari a 600mila unità. Nel mondo, sono 130 i paesi in cui si gioca a padel, per lo sport che nella storia ha fatto segnare la maggior velocità di crescita in percentuale annuale di campi e praticanti - in Italia nel quadriennio 2020-2023 è cresciuto del 490% - e che oggi conta 30 milioni di persone che giocano in tutto il mondo, tra 'pro', agonisti e amatori.

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Poker di vittorie azzurre alla partenza del main draw del FIP Platinum Sardegna. Nella sessione mattutina al TC Cagliari festeggiano Chiara Pappacena, Lorena Vano e Carolina Orsi, mentre nel torneo maschile avanza agli ottavi di finale anche Aris Patiniotis, pure lui convocato per l'Italia al pari delle ragazze per i FIP European Padel Championships, in programma sempre a Cagliari la prossima settimana.

Ad aprire la giornata è stato il successo di Lorena Vano in coppia con Julia Polo, contro le spagnole Alba Perez e Rebeca Lopez (6-1 1-6 6-4 il punteggio finale). Due set combattuti (con rimonta nel primo da 1-5) sono serviti a Chiara Pappacena e Daiara Valenzuela per avere la meglio sull'ungherese Dora Andrejszki e la svizzera Karin Hechenberger (7-6 6-3). Due set a zero anche per Patiniotis/Sanchez contro Alba/Barbosa, mentre è stato più equilibrato l'esordio di Carolina Orsi, che con Nuria Rodriguez ha battuto 6-4 3-6 6-4 Martinez/Canovas. Si fermano invece al primo turno gli altri italiani Denis Perino e Facundo Dominguez (battuti 3-6 1-6 da Aguirre/Lamperti). Tra i big, successo per Maxi Sanchez/Luciano Capra su Medina Murphy/Garcia (6-4 6-4) e nel femminile per le numero uno del tabellone Riera/Goeanaga contro le qualificate Peco/Foguer (6-1 6-4) 

Nel pomeriggio (nella sessione in programma non prima delle 17) sarà invece l'ora di Iacovino/Bruno contro i numero due del tabellone, Momo Gonzalez e Edu Alonso, nel primo match sul campo centrale. Occhi anche su Abbate/Graziotti contro Leygue/Guichard (campo 1), così come su Sinicropi/Di Giovanni contro Ortega/Marti (campo 2). Gli altri italiani in campo saranno Carlotta Casali, Emiliano Iriart, Giorgia Marchetti, Carolina Petrelli, Emily Stellato e Martina Parmigiani. Infine, attesissimo, il debutto della "leyenda" Fernando Belasteguin in coppia con Javi Garrido (numeri uno del seed) nell'ultimo match serale sul campo Centrale.

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Prima il FIP Platinum Sardegna, poi la fase finale dei FIP European Padel Championships. In Sardegna iniziano due settimane imperdibili per ogni appassionato di padel, con il Tennis Club Cagliari che si prepara ad accogliere due competizioni di altissimo livello. Si comincia, da martedì 16 a sabato 20, con il torneo della massima categoria del CUPRA FIP Tour, circuito della Federazione Internazionale Padel che può contare ogni anno su oltre 120 tornei organizzati nei cinque continenti: il FIP Platinum Sardegna assegna 250 punti nel ranking FIP per le coppie vincitrici, e nell'“isola del padel” arriveranno campioni da tutto il mondo. 

 

A Cagliari sono in corso le qualificazioni, ma oggi sono stati sorteggiati anche i tabelloni principali. In quello maschile, le teste di serie numero 1 saranno la leggenda Fernando Belasteguin (per 16 anni numero 1 al mondo e oggi numero 9 del ranking FIP) e Javi Garrido, numero 11: per loro, esordio contro l'argentino Ignacio Piotto e lo spagnolo Mario Del Castillo. I numeri 2 sono Momo Gonzalez (numero 12 del mondo) ed Edu Alonso (24), che debutteranno contro una coppia qualificata o lucky loser. A completare il podio delle teste di serie saranno gli argentini Maxi Sanchez e Lucho Capra, che recentemente sono tornati a giocare assieme, con Gonzalo Rubio e Alex Arroyo numeri 4.

 

Nel tabellone femminile, anch’esso da 32 coppie, guidano l’entry list Virginia Riera e Carmen Goenaga, rispettivamente numero 14 e 25 del ranking FIP: esordio contro una coppia qualificata. Dall’altra parte del tabellone, l'argentina Aranzazu Osoro (17) e la spagnola Marta Marrero, recentemente tornata in campo dopo la maternità: debutteranno contro l'italiana Martina Parmigiani e la spagnola Noemi Aguilar. Seguono la russa Ksenia Sharifova e la spagnola Lucia Martinez Gomez (3) e altre due spagnole, Marina Guinart e Victoria Iglesias (4).

 

Tanti i giocatori italiani nel main draw in attesa della fine delle qualificazioni: nel tabellone maschile, wild card per Giulio Graziotti e Flavio Abbate, che si aggiungono a Denis PerinoFacundo Dominguez (in coppia) e Aris Patiniotis, che gioca con lo spagnolo Joseda Sanchez. Tra le donne, wild card per Chiara Pappacena (che gioca con l’argentina Daiara Valenzuela) e per Carolina Petrelli/Emily Stellato, ma in campo ci saranno anche Carolina Orsi (testa di serie numero 5 con la spagnola Nuria Rodriguez), Lorena Vano (con la spagnola Julia Polo), Carlotta Casali (con la spagnola Arantxa Soriano) e Giorgia Marchetti, con la francese Lea Godallier. Lo scorso anno vinsero Fede Chingotto e Mike Yanguas tra gli uomini, Lucia Sainz e Patty Llaguno tra le donne.

 

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Classe e coraggio per una due giorni a capofitto. Sfidano l’acqua, il vento, le correnti. Sono i

giganti internazionali del tuffo. Abbinano tecnica, postura e coraggio. Più migliaia di prove. Porto Flavia, da sabato 6 a domenica 7 luglio, ospita i maestri dei tuffi dalle grandi altezze. La storica manifestazione è stata strappata alla Costiera Amalfitana. Così, i migliori tuffatori e le migliori tuffatrici al mondo daranno vita al “33° MarMeeting Porto Flavia 2024”. Atteso, su apposite imbarcazioni, un pubblico molto numeroso.

Iglesiente in vetrina per un evento internazionale. Ricca di fascino, con un appeal che scomoda le testate televisive continentali, la competizione si tiene per la prima volta in Sardegna e ha un Italia una sola gara analoga (Polignano a mare). Ma l’appuntamento è imperdibile anche perché si svolge in concomitanza con le celebrazioni per il centenario di Porto Flavia. Storia mineraria, sociale, politica e sport assieme. Un evento che onora il sacrificio e l’abnegazione delle popolazioni dell’Iglesiente. Tuffi dal trampolino con una vetrina mondiale senza eguali.

Ventiquattro atleti, emozioni e brividi. Lo sbocco della Galleria Porto Flavia come avvio di una sfida senza eguali. Da una piattaforma a 27 metri dalla superficie del mare, lottano i ragazzi. Mentre per le ragazze si vola da 20 metri. Iscritte e iscritti provengono dai cinque continenti. Tra gli italiani Davide Baraldi (Cirimido, Rovigo), Andrea Barnaba (Trieste) ed Elisa Cosetti. I campioni da battere sono il rumeno Popovici e l’australiana Iffland L’evento sarà trasmesso da RaiSport in differita. L’iniziativa ha necessitato di svariati mesi di preparazione, i lavori sono iniziati nel settembre dello scorso anno.

MarMeeting, comune di Iglesias, Olimpiadi 2028. Le attrazioni del territorio con lo sport d’eccellenza: nasce da questi capitoli l’intesa tra MarMeeting, nata nel 1985 a Salerno e guidata da Franco Varese, e il comune di Iglesias. La disciplina dei tuffi dalle grandi altezze è molto attesa a livello mondiale e dovrebbe esordire alle Olimpiadi del 2028. Intanto, Iglesias diventa tappa fissa del circuito internazionale dell’High Diving e rientra nel Ranking mondiale. L’evento - con l’apparato organizzativo in moto da mesi - sarà rilanciato dai media e lo spicchio di mare sulla falesia della costa sud occidentale verrà apprezzato su scala internazionale. La municipalità, con in testa l’assessore comunale allo Sport, Vito Spiga, procede nel curare la maggiore visibilità possibile: saranno numerose le imbarcazioni che potranno ospitare il pubblico.

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Venerdì, 31 Maggio 2024 14:06

Terzo memorial Galeazzi

Si è aperta ieri, giovedì 30 maggio, al Chia Laguna resort, la terza edizione dell’evento dedicato a Giampiero Galeazzi.

 

Formazione e inaugurazione. La giornata è iniziata con il corso Ussi-Ordine dei giornalisti: “Sardegna e sport. Tra innovazione e sviluppo socioeconomico del territorio. Il ruolo dei media e della ricerca”. Moderato da Giuseppe Deiana (caporedattore Unione Sarda) con i saluti di Marco Pedna (dg Chia Laguna) e Gianfranco Coppola, relazioni di Maria Assunta Serra (dg Sardegna Ricerche), Gianfranco Fancello e Salvatore Melis (Università Cagliari e Sardegna ricerche), Riccardo dei Rossi (canottiere olimpico e imprenditore), Andrea Mentasti (manager sport e turismo), Enrico Gaia (banchiere) e Mario Zaccaria (presidente Consulta Ussi, già direttore Ansa Campania).

 

“Una cerimonia particolarmente importante perché ricorda un grande del giornalismo televisivo com’è stato Giampiero Galeazzi. Un Memorial di grande pregio - ha detto l’assessore Franco Cuccureddu - anche perché esalta le bellezze della nostra terra, arricchita dalla presenza dei grandi campioni dello sport e di volti e firme del giornalismo italiano ”.

 

A seguire la clip commemorativa realizzata da Rai Campania, accompagnata dai saluti di Giovanni Malagò, Gianluca Galeazzi, Tino Demuro, Fabio Aru, Gigi Casiraghi, Paola Pezzo, Christian Brocchi, Max Sirena, Adriano Panatta, Filippo

Tortu e Danilo Gallinari. Di grande impatto emotivo il video realizzato dagli Special Olympics con Gigi Riva, la commemorazione curata dal gesuita Padre Gabriele, la attenzioni del questore Lavezzaro, il capo della Digos Nicolli, il sindaco di Domus de Maria Maria Concetta Spada. Emozionante e applaudito dalla platea il video con le reti di Zola,  Suazo, Esposito, Acquafresca e Pavoletti.

 

“Questa terza edizione del Galeazzi conferma la bontà del connubio tra memoria, giornalismo e sport. Credo - ha detto Gianfranco Zola - che ricordare un grande telecronista sia utile per coltivare buoni esempi da trasmettere alle nuove

generazioni”.

Applausi anche per gli ex rossoblù Reginato, Tomasini e Copparoni, accompagnati da Sandro Camba e Felice Falaguerra.

 

In chiusura l’esibizione degli Special Olympics (“Giornata bellissima e costruttiva per tutti noi”, ha sottolineato la responsabile Stefania Rosas) contro il super team rossoblù formato da Copparoni, Pavoletti, Acquafresca, Zola, Suazo ed Esposito.

La partita, diretta dal primo fischietto sardo ad arbitrare in Serie A Antonio Giua, ha visto gli Special prevalere ai calci di rigore dopo la parità dei regolamentari con reti di Esposito e quella decisiva di Pavoletti all’ultimo secondo.

 

Oggi si parte con il torneo di padel con giornalisti, autorità, celebrità di sport, tv, ecc, ed è patrocinato da Regione Sardegna, Coni, Odg, Ussi, Figc-Lega Pro, Sport e salute, Msp Sardegna, Sardegna Ricerche, Fondazione di Sardegna, comune di

Domus de Maria con partnership di RaiSport. Le teste di serie 1 e 2 sono composte da Esposito-Lo Cascio e M. Lilliu-Zola.

 

L’evento curato da Mario Frongia (consigliere nazionale Ussi) è stato presentato il 16 maggio al Coni da Iacopo Volpi e Simona Rolandi, con il presidente Giovanni Malagò, Gianluca e Susanna Galeazzi, il presidente nazionale Ussi, Gianfranco Coppola, i dirigenti Alberto Borsetti (Msp) e Gianni Aramu (CraRegione) autorità, sportivi, cronisti.

 

In giornata è attesa la partecipazione deii volti tv Simona Rolandi (RaiSport), Giorgio Porrà (Sky), Stefano Meloccaro (Sky-Radio Capital) e Leonardo Metalli (Tg1-Rai).

 

Domani semifinali e finali del torneo di padel, premiazioni del contest letterario per gli studenti delle scuole medie di Domus de Maria, coordinati dal docente Mario Fadda.

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