Visualizza articoli per tag: sport

Sarà un sabato imperdibile a Cagliari, nel giorno delle semifinali del FIP PLATINUM Sardegna, torneo promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con il Patrocinio del Comune di Cagliari. Nella parte alta del tabellone, Fede Chingotto e Mike Yanguas hanno battuto in tre set (7-5 6-7 7-5) in due ore e 4’ Ivan Ramirez e Pablo Garcia Rodrigo al termine di un match bellissimo ed equilibrato, che ha riempito le tribune del Tennis Club Cagliari. In semifinale, i numeri uno del seeding troveranno Maxi Sanchez e Luciano Capra che, al termine di una battaglia di nervi durata un’ora e 46’, hanno rimontato (2-6 6-4 7-5) Mario Del Castillo e Nachi Sager, quest'ultimo vincitore delle CUPRA FIP Finals 2022. Una partita, quella tra i numeri 1 e 3 del tabellone, che si annuncia straordinaria, e che è in programma sul Centrale non prima delle 18.

L’altra semifinale (secondo match sul Centrale) vedrà invece di fronte Nieto/Rico (4) contro Gil/Moyano (5). Dalla sessione pomeridiana ecco anche il nome dell'ultima coppia qualificata alle semifinali femminili: nell’ultimo quarto è arrivata la vittoria in quasi due ore (4-6 6-3 6-3) di Patri Llaguno e Lucia Sainz (2) su Guinart/Navarro Bjork. Le due spagnole affronteranno, non prima delle 16.30, la spagnola Beatriz Caldera Sanchez e la portoghese Ana Caterina Nogueira (8). Ad aprire il sabato del torneo, alle ore 10.30, sarà la prima semifinale femminile tra Martinez Lobo/Rodriguez (6) e Orsi/Mesa Salazar (7).

 

Pubblicato in Sport vari
Etichette:

Qualcuno ha sofferto di più, qualcuno meno. Ma i big del FIP PLATINUM Sardegna hanno tutti passato il turno, accedendo ai quarti di finale in programma venerdì. Il torneo internazionale di padel promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con il Patrocinio del Comune di Cagliari è entrato nel vivo subito con un brivido. Momo Gonzalez e Javier Garrido, teste di serie numero 2 del tabellone maschile, hanno rischiato grossissimo. Contro ‘Pincho’ Fernandez e Pablo Cardona, Gonzalez e Garrido sono stati per due volte a un punto dalla sconfitta, prima di riuscire a capovolgere il match e chiudere 4-6 7-6 6-4 in due ore e 19’. E una magia di Gonzalez nel terzo set, un passante in tweener con l’aiuto del nastro, si candida già a diventare il punto del torneo. Nei quarti ci sono Gil/Moyano, teste di serie numero 5 (6-2 7-5 a Gutierrez/Melendez).

È andata decisamente meglio a Fede Chingotto e Mike Yanguas, che nell'ultimo match disputato sul campo Centrale hanno superato 6-2 6-4 Javier Garcia e Javier Barahona. Il cammino delle teste di serie numero 1 non proseguirà contro gli spagnoli Gonzalo Rubio e Alejandro Arroyo (6), ma contro Ivan Ramirez e Pablo Garcia Rodrigo, protagonisti della sorpresa di giornata. Sofferenza, così come per Gonzalez/Garrido, anche per le teste di serie numero 3, Maxi Sanchez e Luciano Capra, che hanno avuto bisogno del terzo set (6-4 3-6 6-3) per eliminare Joseda Sanchez e Javier Valdes: nei quarti se la vedranno con Mario Del Castillo e Nachi Sager, vittoriosi 6-2 6-1 contro Denis Perino e Mario Huete Hernandez. Fuori anche gli altri due italo-argentini Nicolas Suescun e Facundo Dominguez, che si sono dovuti arrendere 7-6 6-2 a 'Coki' Nieto e Javier Rico (4), avversari nei quarti di Campagnolo/Esbri nel match che aprirà la giornata alle 9.45.

Nel tabellone femminile, Patri Llaguno e Lucia Sainz, teste di serie più alte (2) hanno lasciato solo due game alle olandesi Koek/Weterings (6-1 6-1): nei quarti, la sfida a Guinart/Navarro Bjork (5), dominanti (6-2 6-2) contro le qualificate Dominguez Gracia/Pozuelo Dominguez. In due set hanno conquistato la qualificazione ai quarti le francesi Collombon/Godallier (4) e le spagnole Martinez Lobo/Rodriguez (6), domani una di fronte all’altra, ma festeggia tanto anche il padel italiano. Ci sarà il mini-derby tra Carolina Orsi (con Carla Mesa Salazar) e Lorena Vano Martin (con Letizia Manquillo Alarza), ma sognano anche Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena, che dopo il 6-2 6-1 alle lucky loser Alegre Masnou/Van fer Hoek troveranno la spagnola Beatriz Caldera Sanchez e la portoghese Ana Caterina Nogueira (8), che hanno sconfitto 6-1 6-3 le belghe An-Sophie Mestach e Helena Wyckaert. “Sarebbe un sogno la finale con ‘Caro’ – le parole di Pappacena –. Non ho dubbi che staremmo insieme prima, durante e dopo la partita, a cena. In quel caso, ovviamente, pagherebbe chi perde”. I quarti di finale, al netto di possibili cambi di campo, sono tutti programmati sul Centrale: sarà una giornata lunghissima a Cagliari, ma tutta da vivere. 

Pubblicato in Sport vari
Etichette:

Dal 20 settembre al 1 ottobre, con le Biliardiadi, il grande biliardo torna a Calangianus, oramai accreditata come una delle capitali internazionali del tappeto verde. Fitto il calendario degli appuntamenti in programma nel rinnovato padiglione fieristico dell’Expo.  Dal 20 al 24 settembre si svolgeranno i Campionati Assoluti Individuali di Carambola (1^, 2^ e 3^ categoria, Teams). Dal 25 al 27 settembre sarà la volta del Campionato Italiano Individuale Biathlon. Grande chiusura, dal 28 settembre al 1 ottobre, con l’International Biathlon Teams Cup Open.

Nei dieci giorni di manifestazione sono attesi oltre 250 atleti in rappresentanza di 15 differenti nazioni.

L’iniziativa è organizzata dal CSB Luchy Club e dal Comune di Calangianus, sotto l’egida dell’Unione Mondiale di Biliardo, della Confederazione Europea di Biliardo, della Federazione Italiana di Biliardo Sportivo, con il contributo dell’Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna.

“Siamo onorati ancora una volta di ospitare un evento sportivo internazionale. Da anni l'Amministrazione Comunale di Calangianus, da me guidata, promuove iniziative di questo spessore, con l'intento di valorizzare e dare impulso al nostro territorio”, osserva Fabio Albieri, sindaco di Calangianus, che aggiunge: “Tutto questo in perfetta sintonia con l'Assessorato al Turismo della Regione Sardegna che ha voluto fortemente incentivare le grandi Manifestazioni Sportive e Culturali”.

“Ogni nuovo evento – sottolinea Paolo Scaramuzziorganizzatore di Biliardiadi, presidente del Comitato Regionale della Federazione Italiana Sport Biliardo e Bowling -  ha un carico di emozioni ineguagliabile. Anche se non è il primo che realizziamo a Calangianus, sembra sempre di essere a un debutto. Ogni volta cerchiamo di migliorare l'organizzazione. Quest'anno poi c'è la grande novità delle due specialità che si incrociano: carambola e birilli. Siamo certi che grazie a Billiard Channel, seguiranno da tutto il mondo i nostri streaming”. 

Lo scorso anno le semifinali e la finale del mondiale svolte a Calangianus erano state trasmesse su Rai Sport, canale 57 del digitale terrestre, con un picco di 100.000 telespettatori collegati in diretta.

 Inoltre, mediante una campagna di programmatic advertising, promossa in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera, il torneo internazionale di biliardo di Calangianus aveva raggiunto un engagement pari a 2,5 milioni di utenti. Risultati notevoli che hanno contribuito fortemente a promuovere l’immagine della Sardegna in Italia e nel mondo. La collaborazione con Rai Sport e la campagna di programmatic advertising saranno riproposte anche nell’edizione 2023 di Biliardiadi.

Pubblicato in Sport vari
Etichette:

Sono oltre 800 gli atleti iscritti all’ottava edizione del Brazilian Jiu Jitsu Summer Week, in programma a Cagliari dal 17 al 24 settembre negli spazi sportivi di Monte Mixi.

La tappa sarda è ufficialmente inserita nel circuito mondiale del BJJ e anche quest’anno vedrà la partecipazione dei principali Maestri internazionali della disciplina.

I dettagli della manifestazione, e dei tanti eventi collaterali organizzati non solo a Cagliari, saranno illustrati martedì 12 settembre, alle 10, nella sede dell’assessorato regionale del Turismo, in viale Trieste 105 dall’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, dall’assessore regionale dello Sport, Andrea Biancareddu, dal sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, da Daniele Pisu, dell'associazione ASD S'Animu, organizzatrice della Summer Week.

 

Pubblicato in Sport vari
Etichette:

Nell'ambito di una cerimonia a Palazzo Bacaredda, l'Amministrazione comunale di Cagliari ha conferito una prestigiosa pergamena di merito agli atleti e ai tecnici della ASD Water Life SC. Questo riconoscimento speciale è stato assegnato per l'eccezionale performance della squadra durante i Campionati del Mondo Master di Nuoto Pinnato, svoltisi lo scorso giugno al Cairo, in Egitto.

“Gli atleti della Water Life SC hanno portato onore alla città di Cagliari e alla Sardegna con il loro straordinario impegno e talento dimostrato nel corso della competizione internazionale. La squadra ha gareggiato con determinazione e passione affermandosi come una delle più forti nel mondo del nuoto pinnato”.

A rimarcarlo il presidente del Consiglio comunale, Edoardo Tocco, che ha avuto l'onore di consegnare personalmente la pergamena ai campioni. Durante il suo discorso, ha sottolineato l'importanza dello sport come veicolo di coesione sociale e di promozione dell'immagine della città. Ha elogiato l'impegno e la dedizione degli atleti e dei loro allenatori, sottolineando che sono un esempio per tutti i giovani cagliaritani.

"Il vostro straordinario successo è motivo di grande orgoglio per la nostra comunità. Siete un esempio di determinazione, passione e impegno, e rappresentate al meglio Cagliari nel mondo. Questa pergamena è un segno tangibile della nostra gratitudine e ammirazione per tutto ciò che avete realizzato", ha concluso il presidente Tocco anche a nome del sindaco Paolo Truzzu, che per impegni imprevisti impegni istituzionali non ha potuto partecipare alla cerimonia.

Gli atleti e i tecnici della ASD Water Life SC hanno accolto con entusiasmo questo riconoscimento, ringraziando l'Amministrazione comunale per il supporto continuo che ha reso possibile la loro crescita e il loro successo nel nuoto pinnato. La cerimonia di questa mattina di lunedì 4 settembre 2023 è stata un momento importante per la squadra e per tutta la città di Cagliari, che continua a celebrare i propri campioni con grande gioia e orgoglio.

Pubblicato in Comune di Cagliari

All’inizio era la gara a chi aveva, o pensava di avere, lo smash più potente. Potente ma non sufficiente per fare il punto. Poi, è stata scoperta la parete: finto cristallo con rimbalzo incorporato. Passo avanti, ma ancora non abbastanza. Intanto, hanno cominciato a farsi sentire tocco, posizione e lettura dei colpi. Gli indiziati? Tutti ex tennisti, di primo e secondo pelo. Quindi, il servizio. Teso, profondo, tagliato. Meglio queste cose assieme unite a precisione e traiettoria che va verso le due sponde. Il padel, questo sconosciuto ha preso piede così. Al Tennis club Cagliari. Per nido il campo che confina con la terrazza e il ristorante. Una volta, tanti decenni fa, era il 6. La terra rossa del compianto Lillo Palmieri: “Apri, controlla, piega!”. Quando anche la storia aiuta. E non si tratta delle guerre puniche. Lo sport che sta segnando il secondo decennio del terzo millennio, piaccia o meno, ha preso il volo a Monte Urpinu nel gennaio del 2018 ed è stato supportato dall’allora presidente, Giuseppe Macciotta, e dal suo direttivo. Certo, le prime sfide hanno sfiorato il tragicomico. E nel riannodare i fili, con prevedibili svarioni e dimenticanze, si è arrivati a una cronaca semiseria che si apre con l’inaugurazione. Di domenica, sole affettuoso e maestralino. In campo, Nicola Legrottaglie, Andrea Lecca, Stefano Mocci ed er presidente, Angelo Binaghi. Terzo tempo con malloreddus e salsiccia arrosto.

Mogli, fidanzate, i primi gelati e uno scorrazzare di bimbi ad accompagnare il debutto. A seguirne il battesimo Chicco Melis, titolare dell’impresa che ha realizzato la “pista”. Da allora, con la pandemia che aguzzava gli artigli, è stato un silenzioso e feroce crescendo. Intanto, il maestro. Mariano Tallaferro, origini, testa e braccio - ma anche piedi buoni con due mondiali di calcetto con la nazionale biancoceleste - argentine. Quindi, fiuto, ironia, talento e lavoro. Per le proporzioni, fate voi. Così come per l’apprendimento degli allievi. Fatto sta che Tallaferro mette in corsia insegnamenti che vanno a bersaglio. Il Caronte del padel cattura adepti. In avvio sforna, nonostante sforzi, impegno tattico e tecnico, smesciatori modesti, da primo pomeriggio, volleisti un tanto al chilo, ribattitori da palline che finiscono al campo 12. Ovviamente, non va così per tutti. I tennisti con almeno qualche annetto di decente agonismo e qualità evidenti, prendono agevolmente il largo. Il team comprende Andrea Lecca, Sandro Sassu, Fabio e Mario Lilliu, Massimo Salone, Giulio Loi, Jumbo Melis e Chicco Caddeo. Impugnano racchette top, indossano maglie tecniche, non fanno prigionieri e trovano scuse per non giocare con Mariano Diaz e la sua band.

I più talentuosi, o almeno la pattuglia con qualcosina in più rispetto ai peones - Marco Marchese, Giorgio Aru, Chicco Melis Andrea Locci, Ale Orani, Alessandro Caravati, Sergio Melis, Marco Galasso, Ignazio Murgia, Chicco Carta e Davide Maggio, con buona pace per quelli che inevitabilmente scordo o non inserisco! - costruiscono e rimettono a posto un percorso di crescita dignitoso e competitivo. Giorgio Aru è anche uno dei pionieri del binomio torneino con coda a base di civraxiu, mortadella e birra. Il tutto decolla per le feste natalizie: abbondano pandori e panettoni, anche quasi scaduti. Durante il lockdown il padel diventa felice medicina alternativa. Più per la testa, la compagnia e le risate, che, in tanti casi, per la qualità delle giocate. Prende forma un gruppo guidato proprio da Mariano, mecenate di maglie che sponsorizzano le sue boutique. Il conflitto tra l’interpretare il gioco e la qualità del dress code è palese. Ma tant’è! Ad accompagnare gli incontri, e i tornei, Riccardo Mamusa, Gege Lucca, Ferdinando Boero, Enrico Pilia, Andrea Zanda, Fulvio Siotto, Beniamino Loi, Luca Dessy, Marco Versace, Carlo Leone, Andrea Zanda, Bruno Corda, Andrea Uccheddu, Massimo Orani, Maurizio Melis, Alberto Iaia e un congruo numero di apprendisti stregoni che parlano di bandeja, bivora e globo come ne fossero padroni da sempre. Maturano snervanti padellate anche altri amici, alcuni provenienti da tennis, basket e calcio. Tra questi, l’indomito Sergio Bertola, Gianmassimo Sechi, Marco Orani, Ignazio Caboni, Gianni Aramu. Qualcuno approccia ma molla presto, come Paolo Argiolas e Giuseppe Tiragallo.

La festa delle sponde e del “per quattro”, è godibile. Qualcuno dice che il padel sta al tennis come i Ricchi e poveri ai Pink Floyd. E non è una grande esagerazione. Ma tutto lievita. Tra le signore, in prima fascia dettano legge Francesca Piu ed Elisa Idini. A seguire, con precedenti da tenniste classificate, Luisanna Fodde e Rosy Mastellone. Appena dietro un gruppetto dal buon palleggio composto da Nenni Fantola, Elena Falqui, Giuliana Atzori, Claudia Atzeri, Cristiana Aime, Monica e Cristina Pilloni, Alessandra Rusconi, Simona Lilliu, Angela Loi, Alessandra Orrù, Laura Scano, Francesca Marini, Raffaella Congiu e altre. Intanto, Tallaferro saluta. Approda in cattedra Saul Rielo. Scuola maiorchina, pratica ed efficiente. Le lezioni individuali e di gruppo fioccano. Riportare su la pallina da parete dopo gli smash diventa l’obiettivo condiviso. Sapersi difendere senza sparacchiare bordate su reti e vetri, o passanti in bocca agli avversari, è l’altra tappa. Alzare un pallonetto degno di questo nome e servire in modo civile, sono il passo successivo. I risultati sono altalenanti. Ma nessuno demorde. Anzi. L’esercito dei talebani accaniti e pronti ad azzuffarsi per una mezza riga o un centimetro di parete, lievita. “Ho sentito il rumore, è fuori!” è uno dei refrain furbastri più utilizzati. Comunque sia, è stato il Tc Cagliari l’incubatore di una nidiata di padellisti che sono cresciuti e hanno volleato anche altrove. A ruota, Ossigeno, Ferrini, Dopolavoro ferroviario, Bonaria, Capannone, via Newton, Su Planu, Orange, Amsicora, Bamm e altri, non necessariamente in quest’ordine, sono il monopoli cittadino della disciplina. Intanto, in via Gemelli sorgono altri due campi. Li cura Chicco Melis, con al fianco Giorgio Aru per la sponda ingegneristica. Siamo nel 2020. Passano i grandi e le grandi della disciplina per il tour mondiale. Parlano spagnolo, tirano sassate da paura, recuperano tutto o quasi. Un altro sport. Però, nel gruppo degli assatanati prende corpo una sorta di classifica ufficiosa. Una lista che inchioda, redatta da Tore Lilliu, tennistico generale di corpo d’armata che per primo ha messo tutti dentro un tabellone. Ha poi disposto le coppie a suo insindacabile parere, curato orari e regole di ingaggio. Ma è stato il doloroso addio di un compagno di match e ore racchettare a far coagulare e condividere le velleità, tra il bellicoso e il temerario, del gruppo. Lello Solinas se ne è andato a maggio dello scorso anno. Lo aspettavamo in campo, come sempre alle 14.30. Ci pareva strano fosse in ritardo. Peggio, che non rispondesse alle chiamate. All’improvviso è stato il gelo. Ecco, il padel al Tc Cagliari, ci ha permesso di ricordarlo. Con memoria e rispetto. Fattori che nello sport, e nella vita, fanno spesso la differenza. Che poi Mariano dica “tua!” al compagno, dopo una finta che neanche Ronaldinho, è e rimarrà un’altra fantastica storia.

 

Mario Frongia

Pubblicato in Sport vari
Etichette:

All’ultimo secondo, ma quel che contava era passare il turno. Cagliari-Palermo si è chiusa con la Domus al completo e una prova con luci e ombre. Il 2-1 al 123’ (in rete Dossena - sempre fuori con Liverani a favore di Altare, preferito del patron - e Di Pardo, 1-1 intermedio di Soleri, rigore e tap in fallito da Pavoletti nel primo tempo) ha dato una botta di autostima al gruppo. Indispensabile anche per superare le criticità attuali e trovare il passo giusto, specie mentale, per il debutto in campionato di lunedì 22 a Torino contro i granata. La Coppa Italia non è mai stata avara di sorprese: l’Empoli è stato battuto dal Cittadella. Dunque, ben venga il passo avanti. Un premio per la tenacia di Claudio Ranieri e il suo saper entrare nella testa dei suoi. Poi, occorre un minimo di obiettività. Dalla tifoseria, anche quella più affascinata, arriva il monito: la rosa è incompleta, la serie A chiede altro, dopo il miracolo della risalita non si può pensare che si sia attesi da una passeggiata di salute. Sir Claudio non si scosta. E anche questo gli fa onore: “Spero che entro mercoledì arrivino i rinforzi che ho chiesto” la sintesi delle parole del tecnico nel post Palermo. Dunque, un difensore centrale esperto e due attaccanti. La solita solfa: pur con i sedici milioni di euro incassati dai movimenti di Cragno, Bellanova, Marin, Waluckiewiz e altri, paiono sfumati almeno una decina di buoni papabili per difesa e attacco. Mentre si apprezza l’esordio dei nuovi Sulemana e Oristanio (out Jankto, ancora lungo il percorso di Shomurodov), il Genoa neopromosso ha già chiuso con Retegui e Messias. E il Cagliari? Ha visto i saluti di pedine gradite al tecnico (Nzola, Palomino, Ferrari, Baschirotto, Mina, Petagna, Okereke, Gabbiadini). Ma non solo. Il tergiversare della presidenza, alle prese anche con i casi Nandez e Pereiro, ai quali ha chiesto di dimezzarsi lo stipendio con risposta intuibile, e quello inerente Makoumbou, con avance da Roma e Fiorentina, e il braccio di ferro sull’ingaggio risicato del congolese legittimamente da rivalutare, comporta più rischi che benefici. Tanto che Ranieri l’ha sottolineato con enfasi. Il mercato chiude alle 20 di venerdì 1° settembre. Ma prima ci sono Torino fuori e Inter in casa. È il caso di riflettere sulla scossa da dare ai meritati desideri di Ranieri e alla fiducia, nonostante tutto, dei quattordicimila abbonati?

 

 

Mario Frongia

Pubblicato in Gol Rossoblu
Etichette:
Mercoledì, 09 Agosto 2023 15:01

Anche Palomino è sfumato

Anche Palomino è sfumato. Andrà in Argentina. Il centrale difensivo ex Atalanta chiesto con urgenza da Ranieri, non vestirà il rossoblù. E come lui, non saranno utili alla causa la girandola di nomi messi in gioco dallo scorso giugno. Da Baschirotto a Colley passando per Ferrari. Niet. Giocheranno altrove. È il mercato, non una novità. Ma i tifosi cominciano a chiedersi quale sia la strategia del club. Strategia che, sempre su input di Ranieri, ha in cima alla lista il difensore “esperto” da affiancare a Dossena (debuttante) e due punte. Poi, con l’enorme tegola che terrà fuori per mesi Lapadula e Mancosu, più Rog in mezzo al campo, l’elenco va certamente aggiornato. Ma il club su questo pare andare a fari spenti. Ci si augura che da qui alle 20 del 31 agosto, con slittamento di dodici ore, le esigenze del tecnico autore del più grande miracolo della recente storia sportiva, vengano esaudite. Senza, si spera, veder tornare in auge la tattica fallimentare cara alla presidenza. Ovvero, le figurine vintage, in disarmo, o quella di ricorrere ai senza contratto o acciaccati da riatletizzare.

Aver riconquistato la serie A è stato un successo memorabile dell’allenatore di Testaccio, già fenomenale con il Leicester, e di un gruppo che, assortito male e rinforzato così così a gennaio come prova l’addio a Prelec. Adesso, con la A non si scherza. Specie dopo nove anni con un’altra retrocessione in avvio, il successo con Rastelli e le annate da incubo tra salvezze stentate e una gestione orribile in campo e fuori, culminata con la disastrosa caduta in B dopo l’osceno pareggio di Venezia. La sintesi di una conduzioni presidenziale deficitaria sotto vari punti di vista. Tuttora, il direttore sportivo Nereo Bonato, che ha portato in cassa circa sedici milioni di euro dalle operazioni Bellanova, Cragno, Marin eccetera, prima di muovere un dito deve sentire il patron. Normale.

C’è tempo, tutte le squadre sono cantieri aperti, l’ultima settimana è quella decisiva. Tutto vero. Ma chi aspetta troppo rischia di essere preso per il collo o, peggio, bidonato con pedine da adattare. In più, il diesse deve provare a risolvere i casi Nandez e Pereiro. Il primo ha rifiutato la Juve ma non ha ceduto alle pressioni del vertice societario che insiste affinché si dimezzi lo stipendio. Stessa musica per Pereiro, contratto super, ma mica lo ha firmato da solo!, poche richieste e valigia in mano. Ecco perché le ipotesi Prati (Spal) per il centrocampo o la gragnola di idee (Okereke, Petagna, Colombo, Petkovic eccetera) per completare l’attacco sono in alto mare. Intanto, i supporter rispondono presente: sono oltre tredicimila gli abbonamenti sottoscritti. Numeri importanti. Adesso, c’è da aspettare il campo: sabato con il Palermo per i trentaduesimi di Coppa Italia. Il 22 agosto trasferta a Torino in casa granata per la prima di campionato. Dita incrociate.       

 

 

Mario Frongia

Pubblicato in Gol Rossoblu
Etichette:
Mercoledì, 26 Luglio 2023 15:56

Campionati italiani di seconda categoria di tennis

I campionati italiani di tennis di seconda categoria entrano nel vivo. E chi vuole lo scudetto manda a distanza segnali chiarissimi anche agli avversari. Oggi esordio della testa di serie numero uno Stefano Baldoni, umbro di casa al Tc Cagliari, per i suoi trascorsi in Sardegna. Ed è stata subito vittoria: 6-2, 6-2 con il promettente giovane padrone di casa Nicola Porcu. Sul “Centrale”, attraversando il vialetto del circolo di Monte Urpinu, la risposta del siracusano Alessandro Ingarao: 6-4, 6-0 contro il genovese Curzio Manucci, bravo a strappare qualche game a uno come il siciliano che ne concede davvero pochi. Tommaso Gabrieli, altro favorito per la vittoria finale, ha fatto anche meglio in termini di punteggio: 6-1, 6-1 contro l’anconetano Luigi Castelletti. Sul 14 Marco Dessì, sardo che gioca a Viterbo, si è distratto solo all’inizio del secondo set quando il mancino Andrea Pavia gli ha strappato il servizio. Dessì aveva giá vinto il primo parziale 6-1. Poi, dopo il 2-2, ha cominciato a martellare l’avversario cercando di evitare che Pavia potesse far entrare in azione il suo bel dritto. E, senza grandi fatiche, è arrivato sino al 6-3. Ma forse il match più intenso della giornata è stato quello tra il sardo Andrea Calcagno e Edoardo La Piana. Nel primo set tutto facile per il maddalenino del club Moneta: 6-1. Poi si è risvegliato La Piana: il viterbese di Punta del Lago ha ritrovato testa e gambe andando a vincere il secondo parziale 6-3. Al terzo set il successo di Calcagno: 6-4. Domani ai quarti il sardo troverà sulla sua strada il numero tre del torneo Gabrieli. Avanti anche Alessandro Sartori contro il veneziano Marco Di Maro: 6-1, 6-3. Bella prova, ma domani il tabellone dice che dall’altra parte della rete ci sará Ingarao. La sorpresa del giorno è Gian Rocco de Filippo, Canottieri Roma: sul campo 11 ha battuto con un doppio 6-2 il genovese Riccardo Tavilla, testa di serie numero 8 dei campionati. Domani dovrà vedersela con il primo giocatore del seeding, Baldoni. Molto bello anche il percorso del 2004 romano Simone Macchione: con la vittoria contro Luca Galazzetti, approda ai quarti: troverà il sardo Dessì. Un successo sofferto, ma solo nel primo set, finito al tie break. Nel secondo parziale partita più semplice con il 6-2 finale. Stasera tocca al doppio. E siamo giá ai quarti. In campo la coppia cagliaritana Sanna-Porcu contro Colombo-Consonni. Gli altri incontri: Miceli-Pace contro i favoriti Baldoni e Gabrieli, Ingarao-Massara con i gemelli veneziano Marco e Lorenzo Di Maro. E infine Montani-Castelletti contro Dessì-De Filippo.

Risultati

Macchione b. Galazzetti 7-6, 6-2
Baldoni b. Porcu 6-2, 6-2
Ingarao b. Manucci 6-4, 6-0
Sartori b. Di Maro 6-1, 6-3
Dessì b. Pavia 6-1, 6-3
Gabrieli b. Castelletti 6-1, 6-1
Calcagno b. La Piana 6-1, 3-6, 6-4
De Rocco b. Tavilla 6-2, 6-2

Pubblicato in Sport vari
Etichette:

“Come assessore dello Sport e come tempiese è per me un onore avere il Cagliari Calcio ospite a Tempio in questo momento così importante con per la squadra e per la società. Il ritorno in serie A dei rossoblù dimostra che lo sport va ogni confine e che con impegno e passione, anche dopo una brutta caduta ci si può rialzare”.

Lo ha detto l’assessore regionale dello Sport, Andrea Biancareddu, che ieri sera a Tempio Pausania ha incontrato il Cagliari. La squadra, fresca di ritorno nella massima serie dopo la vittoria contro il Bari nel campionato appena concluso, si trova nel capoluogo gallurese per due giornate di allenamento a porte aperte allo stadio “Nino Manconi”, tappa intermedia nella preparazione atletica per il prossimo campionato.

 “Il Cagliari si è dimostrato ancora una volta capace di trasmettere un messaggio di serietà e di sport sano ai più giovani” ha detto l’assessore dello Sport e della Pubblica Istruzione. “Questa promozione, non sperata ma spettacolare, ha regalato emozioni fortissime ai tifosi ed è un regalo anche per la Regione Sardegna che con orgoglio stasera è qui per festeggiarli. Allo stadio di Tempio in queste due giornate si incontrano due livelli calcistici differenti, a dimostrazione del fatto che lo sport è alla portata di tutti e si nutre del contatto con la gente. È un grande messaggio anche di amicizia e di spirito di squadra che si deve avere anche nella vita. Questi campioni ci insegnano che non si vince solo con la preparazione atletica, servono soprattutto passione e entusiasmo: è questo il messaggio positivo dello sport, che ha anche il potere di distogliere i giovani da cattive abitudini e insegnare loro uno stile di vita sano sotto tutti i punti di vista”.

 L’assessore Biancareddu ha incontrato i giocatori al Petit Hotel di Tempio ed in seguito si è recato insieme ai rossoblù verso il centro storico, in Piazza Gallura dove, insieme al sindaco Gianni Addis, ha consegnato al Presidente Giulini, al Mister Ranieri e al capitano Pavoletti delle targhe per premiarli per l’importante traguardo del ritorno in serie A. L’assessore dello Sport ha anche omaggiato la squadra con delle miniature dei Giganti di Mont’e Prama. Oggi la trasferta della squadra continua con una seduta di allenamento a porte aperte nello Stadio Nino Manconi, cui seguirà un'amichevole con l’Olbia alle 20 per il Trofeo Sardegna

Pubblicato in Regione
Etichette:
Pagina 2 di 8