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"Era stato annunciato durante la conferenza stampa e fino all’ultimo abbiamo tutti sperato che si potesse rimediare ma ormai è ufficiale: nessun posto a sedere in tribuna per il 1° maggio e nessun evento nè la sera prima nè la sera stessa come accadeva ogni anno da molto tempo a questa parte, eccezion fatta per il periodo delle restrizioni causate dall’emergenza Covid". Lo scrive in una nota stampa la consigliera d'opposizione Marzia Cilloccu che critica la gestione del Comune di Cagliari in occasione della Festa di Sant'Efisio. 

"Proprio in questo momento in cui Via Roma, Piazza Matteotti e le zone limitrofe sono interessate da cantieri interminabili sarebbe stata auspicabile una programmazione preventiva degli assessori competenti con tutti i servizi comunali in modo da organizzare al meglio un appuntamento che è diventato negli anni sempre più importante per il significato sia religioso che laico di grande devozione al Santo compatrono della città di Cagliari, capace di unire tutti i Comuni dell’isola per potergli rendere omaggio e rappresentare al contempo il meglio del patrimonio etnografico e musicale del territorio regionale.

Dispiace constatare che non si sia preso esempio dall’edizione del 2019 quando, pur avendo avuto come quest’anno il Sindaco dimissionario, sia stato predisposto per tempo tutto quanto fosse necessario per poter organizzare la manifestazione tanto attesa anche per l’importante ricaduta in termini di attrazione turistica e di indotto per le attività culturali e produttive del territorio cittadino".

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Giovedì, 11 Aprile 2024 12:19

Al via la 368esima edizione di Sant’Efisio

Sant’Efisio, il santo celebrato in Sardegna che viene celebrato dal 1657 il 1 maggio, torna a sfilare tra i fedeli e i turisti dell’Isola. Il Comune di Cagliari è pronto per accogliere ancora una volta il santo che durante l'epidemia di peste, nel 1652, riuscì a salvare la regione sarda dalla peste. Per questo nel 1656 i consiglieri cagliaritani legarono la città al voto perpetuo di celebrare annualmente Sant'Efisio per ringraziarlo della salute ritrovata e fu scelto il mese di maggio proprio perché simbolo di rigenerazione della natura. E dall’anno successivo, ininterrottamente, si rispetta il voto.

La 368a processione per Sant'Efisio, proporrà con la consueta e consolidata solennità, il più rappresentativo patrimonio musicale ed etnografico del territorio regionale e i canti dei rosari, attraverso la presenza di 75 comuni, 85 associazioni culturali e folkloriche (comprese quelle doppie o triple delle stessa comunità) per complessivi 2.500 devoti a piedi in abbigliamento tradizionale. Gran parte delle associazioni presenti, nel corso della processione intoneranno il rosario cantato in lingua sarda o i gòcius in onore di Sant'Efisio.

Le sonorità della processione saranno arricchite dalla partecipazione di 5 gruppi di suonatori di launeddas e sulitus, per complessivi circa 80 strumentisti.

Saranno presenti le tradizioni equestri con la partecipazione di 270 cavalli tra cavalieri e amazzoni campidanesi, 4 plotoni di miliziani, 5 binomi dell’Esercito, e ”is dottoris” della Guardiania dell’Arci- confraternita di sant’Efisio.

La processione sarà preceduta dal passaggio di 18 tracas, i grandi carri trainati da un giogo di buoi, che, addobbati con gusto popolare, evocano il viaggio dei devoti del Campidano e del Sulcis verso il luogo del martirio del santo.

Lungo il percorso non sarà presente alcuna tribuna.

 

LA PROCESSIONE DEL QUATTRO MAGGIO

4 maggio ore 21:00 Viale La Plaia e percorso cittadino “la fiaccolata per Sant’Efisio”

Come di consueto anche la processione del rientro in città sarà scandita dai canti dei rosari dei circa 1.500 devoti in abbigliamento tradizionale provenienti prevalentemente dall’area meridionale dell’isola.

Oltre ai devoti a piedi, saranno presenti circa 130 cavalieri campidanesi e i 56 miliziani a cavallo.

La processione precederà il passaggio di Sant’Efisio nel percorso fino alla chiesa di Stampace (per i devoti a piedi) e fino alla Via Azuni per i cavalieri.

      

GLI EVENTI PER SANT’EFISIO

dal 25 Aprile al 30 Maggio 2024, ore 10:00 - Cripta di Santa Restituta si terrà la rassegna “DOMUS ET CARCER SANCTÆ RESTITUTÆ PRO EFIS MARTIRI GLORIOSU” (ingressi a pagamento) così articolata:

- Video istallazione storico didattica in collaborazione con l’Archivio storico comunale Cagliari MEM

- Installazione di arte contemporanea in collaborazione con l’Associazione Culturale Gesto Segno Disegno

- Giovedì 30 maggio 2024 ore 19.00 - Cripta di Santa Restituta: performance conclusiva: Voci Corali in movimento partecipativo

- Domenica 5 Maggio 2024 ore 17.00 e ore 18.30 - Cripta di Santa Restituta: “Il segreto all’inizio della paura” di e con Maria Daniela Carta

- Venerdì 17 Maggio 2024 ore 20.00 - Cripta di Santa Restituta: “Hildegarda. Il cammino dell'umanità” da un racconto inedito di Maria Daniela Carta

26 aprile ore 17:00 - sala SEARCH “Musiche di tradizione nella festa di sant’Efisio"

negli spazi del SEARC, si terrà una lezione aperta del corso di Etnomusicologia della Sardegna, Università degli Studi di Cagliari. L’incontro dal titolo “Musiche di tradizione nella festa di Sant’Efisio”, sui canti e sulle sonorità del patrimonio musicale di tradizione orale presenti nel contesto delle celebrazioni di Sant’Efisio, rivolto agli studenti universitari del corso di etnomusicologia, ma aperto agli studenti del Conservatorio di Musica di Cagliari, altri istituti cittadini e naturalmente, alla libera partecipazione dei cagliaritani.

La lezione aperta sarà a cura dal Prof. Marco Lutzu, con la partecipazione di Ottavio Nieddu, direttore artistico del programma.

 

IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DI CANTO TRADIZIONALE

2 maggio 2024 ore 20:00 - Cortile Palazzo Bacaredda “Il canto popolare sardo”

Con la realizzazione del concerto “Il canto popolare sardo”, si intende proporre in modo approfondito quei canti della tradizione orale che costituiscono il principale patrimonio musicale e canoro dell’intera isola.

I repertori dei canti monodici del Logudoro “a boghe, chiterra e fisarmonica” i canti a chitarra della Gallura, i Canti “a ghitarra” del campidano con “sa cantzoni a curba”, “is gòcius”, “Trallalera”, i canti che animano il ballo popolare dell’area centrale della Sardegna, il canto gutturale a quattro parti del tenore, e il canto polivocale dei rosari, saranno protagonisti della serata di grande interesse culturale e musicale.

Il concerto avrà una durata di circa due ore e sarà introdotto dal prof. Marco Lutzu etnomusicologo dell’Università degli Studi di Cagliari che avrà cura di fornire utili informazioni per una migliore fruizione dell’evento.

  

3 maggio 2024 ore 20:00 - Cortile Palazzo Bacaredda “La poesia estemporanea Sarda – Cantu a s’Arrepentina”

Le attività proseguiranno con la tessitura di un filo narrativo che trova nella poesia estemporanea a s’Arrepentina, una delle quattro principali forme poetiche di tradizione orale, espressione della tradizione improvvisativa della parte centro-meridionale dell’isola.

Tale forma poetica, sarà espressa dal decano dei poeti improvvisatori Efisio Caddeo e da Giuseppe Caddeo, considerato uno tra i principali protagonisti di questa specialità. I due poeti saranno accompagnati dalla musica della fisarmonica, strumento comunemente utilizzato per sostenere musicalmente tale espressione poetica.

La poesia d’improvvisazione a “s’Arrepentina”, avrà una durata di circa due ore e sarà introdotta dal prof. Marco Lutzu etnomusicologo dell’Università degli Studi di Cagliari che avrà cura di illustrare al pubblico le principali caratteristiche della particolare forma espressiva e della struttura tecnica di improvvisazione.

4 maggio 2024 ore 18:00 - Cortile Palazzo Bacaredda “La coralità Sarda per Sant’Efisio”

Nell’attesa del rientro del santo in città dalle ore 18:00 e fino alle ore 20:00, le otto corali che dalle 20:30 saluteranno il passaggio del Santo nelle principali vie del percorso, daranno vita ad un concerto di canti sacri e profani dei propri repertori musicali.

L’armonia che nasce dall’amicizia dei suoni e delle voci della polifonia, nei differenti repertori musicali dell’isola, sarà proposta al pubblico attraverso un intenso concerto con la partecipazione di otto cori polifonici del territorio centro-meridionale dell’isola quali: Coro di Cagliari; Coro Kellarious di Selargius; Coro Polifonico Ghentiana di Ruinas; Coro Serpeddì di Sinnai; Coro Voci in Musica di Serri; Coro Terra Mea di Cagliari; Coro S’Arrodia di Sinnai; Coro Carrales di Cagliari.

Le suggestive armonie e melodie saranno introdotte dal dott. Salvatore Bellisai, che metterà in luce caratteristiche e repertori di ciascuna formazione.

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Il dirigente comunale Giovanni Ena 368° Alter Nos. Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha annunciato ieri durante la seduta del Consiglio comunale di ieri, mercoledì 20 marzo 2024, la nomina del dirigente comunale Giovanni Ena come 368esimo Alter Nos. Questa nomina rappresenta anche un riconoscimento straordinario per il contributo significativo fornito da Ena al servizio pubblico e alla comunità di Cagliari.

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Martedì, 03 Ottobre 2023 11:58

Turismo, inaugurato il cammino di Sant'Efisio

“Da Cagliari a Nora sulle orme del Martire protettore della Sardegna, in una delle più lunghe e suggestive processioni del Mediterraneo. Un’occasione speciale per promuovere un itinerario che coniuga le dimensioni spirituale e culturale in luoghi dove è profonda la devozione per il Santo più amato dai sardi. ‘A passo lento, tra bellezza, identità e devozione’ come recita lo slogan del progetto regionale“. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, in occasione dell’inaugurazione del ‘Cammino di Sant’Efisio’, partito questa mattina dalla piazza della Chiesetta, nel quartiere di Stampace a Cagliari, nell'ambito del progetto ‘Noi camminiamo in Sardegna’, manifestazione promossa dall’Assessorato del Turismo e giunta alla seconda edizione, con il coordinamento di Renato Tomasi, che si svolgerà fino a sabato 7 ottobre. La conferenza di chiusura si terrà a Laconi e si realizzerà attraverso la narrazione e la condivisione delle esperienze maturate dagli esperti e dagli addetti ai lavori durante le giornate di cammino, con l'obiettivo finale di promuovere la Sardegna nello scenario nazionale e pianificare l’edizione 2024.

Il percorso progettuale del Cammino di Sant’Efisio è partito un anno fa, attivato con decreto dell’Assessore, in sintonia con la Conferenza episcopale regionale, la Diocesi di Cagliari, l’Arciconfraternita di Sant’Efisio e coi Comuni coinvolti lungo il pellegrinaggio, che si snoda dal Capoluogo alla chiesetta romanica della spiaggia di Nora, luogo del martirio, con tappe intermedie a Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula. Poi, l’itinerario viene ripercorso in direzione opposta, verso la chiesetta del quartiere di Stampace.

“In appena un anno – ha evidenziato l’assessore Chessa – siamo giunti alla fase tanto attesa di consolidare il tema del turismo culturale-religioso, anche attraverso la valorizzazione del Cammino di Sant’Efisio L’obiettivo di inaugurare l’itinerario devozionale in occasione di ‘Noi camminiamo in Sardegna’ è stato raggiunto. Un cammino di grande bellezza, accoglienza e devozione, in una natura incontaminata, fra mare e campagna”.

Il percorso bidirezionale è lungo 80 chilometri, ma raggiunge i 100 con la visita ai luoghi storici di devozione del Santo. Diviso in quattro tappe, nasce dalla tradizionale processione che dall’1 al 4 maggio rievoca le vicende, risalenti all’inizio del IV secolo, del Santo guerriero e lo scioglimento del voto a lui rivolto durante la pestilenza del 1652.

“Il progetto ‘Noi camminiamo in Sardegna’ si inserisce nel segmento del turismo lento e sostenibile. Un modello di turismo esperienziale, nel quale i cammini, le destinazioni di pellegrinaggio e i borghi, accompagnati dall’ospitalità, rappresentano una proposta turistica unitaria, orientata ad integrare il tradizionale e consolidato turismo balneare. Un’iniziativa che attraverserà oltre settanta Comuni, mettendo in mostra anche la bellezza dell’interno dell'Isola, al quale prenderanno parte circa 500 persone: giornalisti e videoreporter specializzati, camminatori, guide e accompagnatori. Proponiamo un modello originale per sperimentare e definire il livello di fruibilità dei cammini e degli itinerari spirituali, così da poterli promuoverli sul mercato nazionale ed internazionale”, ha concluso l’Assessore del Turismo.

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“Quella verso Sant’Efisio è una devozione antica, un momento di fede, cultura e tradizione tra i più sentiti per la città di Cagliari. Si rinsalda ininterrottamente da quel lontano 1657, quando ebbe luogo la prima processione solenne per sciogliere il voto dei consiglieri della Municipalità di Cagliari e ringraziare il santo martire e guerriero di aver liberato l’isola dalla Peste, che per cinque terribili anni devastò la nostra terra. Oggi come allora, la devozione, che nei secoli si è estesa da Cagliari a tutta la Sardegna e rappresenta, l’immutata fede del popolo sardo verso questo mirabile santo”. “Ecco perché – aggiunge il Presidente Solinas – anch’io oggi sono qui come un cittadino e un fedele, con la gioia nel cuore per questa ritrovata normalità che consente a tutti i cagliaritani e non solo di stringersi attorno al proprio santo e ripercorrere le tappe di un cammino tradizionale che sarà per ciascuno l’occasione per le proprie riflessioni personali, per attenuare le proprie ansie, per rivolgere le proprie preghiere. E così chiedo a Sant’Efisio di vegliare su questa nostra Sardegna e di restituire a tutti i Sardi la possibilità di vedere in questo anno che ci attende vedere realizzate tutte le loro più intime aspettative. Buon Sant’Efis a tutti!

Così il presidente della Regione Christian Solinas, in occasione della 367^ Festa di Sant'Efisio.

In mattinata il Presidente della Regione Solinas ha salutato l’'Arciconfraternita del Gonfalone, custode centenaria del rito e regista dell’evento, per poi partecipare alla santa messa, a Stampace, nella chiesetta di Sant’Efisio, e infine seguire il Santo in processione, dietro al cocchio dorato.

Una delegazione dei circoli dei sardi nel mondo, giunti nell’isola in occasione della Conferenza internazionale dell’emigrazione sarda e di Sa die de sa Sardigna, accompagnati dall’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, è stata ricevuta al Comune di Cagliari per partecipare alla cerimonia d'investitura dell'Alter Nos, Roberto Mura, investito dell'incarico di rappresentare il primo cittadino nel corso della Festa ed insignito della fascia tricolore e del "Toson d'oro", onorificenza concessa alla Città di Cagliari da Carlo II, re di Spagna nel 1679. La dimostrazione che, nonostante la lontananza, l'affetto dei devoti al Santo è un sentimento sempre vivo e diffuso non solo tra i cagliaritani, ma tra tutti i sardi.

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Giovedì, 27 Aprile 2023 16:33

Al via la 367^ Festa di Sant'Efisio

Tra gli appuntamenti più attesi in Sardegna, Cagliari si prepara per il primo maggio e la sua 367^ Festa di Sant'Efisio. Il giorno in cui la religione incontra le tradizione, con il simulacro del “martire guerriero”, che nel 1652 liberò l'Isola dalla peste portato in processione fino a Nora, accompagnato da carri, cavalieri e fedeli. Un cammino di otre 80 chilometri a piedi per sciogliere un voto che unisce uomini e donne di ogni età provenienti da tutta la regione.

Il programma delle celebrazioni dall'1 al 4 maggio è stato presentato stamani nella Sala del Consiglio comunale al secondo piano del Palazzo Civico di via Roma 145. “Saranno giornate importanti, suggestive, partecipate da cagliaritani, visitatori e turisti”, ha rimarcato Tocco portando i saluti del sindaco Paolo Truzzu, assente per pregressi impegni istituzionali, dando il benvenuto ai rappresentanti della Regione Sardegna, della Curia e dell'Arciconfraternita del Gonfalone, alla vicesindaca di Capoterra, Silvia Sorgia, al sindaco di Sarroch, Angelo Dessì, al vicesindaco di Villa San Pietro, Salvatore Sarigu e al sindaco di Pula, Walter Cabasino.

L'assessore Alessandro Sorgia ha invece parlato di “una 367^ Festa di Sant'Efisio speciale rispetto a quelle precedenti”. Su iniziativa del sindaco Truzzu, alla processione dell'1 maggio parteciperanno, infatti, un'ottantina di sindaci, ”come segno di ripresa dalla pandemia da Covid-19 – ha rimarcato l'esponente della Giunta comunale, titolare delle Attività produttive e del Turismo - e a ricordare la generosità di tutti i paesi della Sardegna che ottanta anni fa accolsero gli sfollati di Cagliari in fuga dai bombardamenti che nel 1943 rasero al suolo la città“.

“Sto vedendo in questi giorni una vita e una quotidianità molto bella e sentita attorno a Sant'Efisio”, ha spiegato Roberto Mura, 367esimo Alter Nos. “Credo che l'aspetto della fede sia il più importante di tutta la Festa, unito alla coscienza che la città ha di se stessa, perché ogni aspetto delle celebrazioni sia curato al meglio”.

La 367^ processione per SantEfisio, proporrà con la consueta e consolidata solennità il più rappresentativo patrimonio etnografico del territorio regionale e i canti dei rosari dei devoti a piedi, le sonorità delle launeddas e sulitus nelle funzioni religiose, le tradizioni equestri. E le tracas – ha spiegato Ottavio Nieddu, direttore organizzativo della Festa - 20 provenienti da Capoterra, Domusnovas, Elmas, Guasila, Mogoro, Pula, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sant’Antioco, Sarroch, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai e Villa San Pietro.

La processione dei devoti a piedi in abbigliamento tradizionale comprende il coinvolgimento di 77 associazioni folkloriche per circa 3.000 persone, da Aritzo, Armungia, Assemini, Atzara, Bari Sardo, Bitti, Bono, Busachi, Cabras, Cagliari, Cagliari Giorgino, Capoterra, Carbonia Serbariu, Desulo, Dolianova, Dorgali, Elmas, Esterzili, Ghilarza, Gonnesa, Iglesias, Ittiri, Laconi, Mamoiada, Maracalagonis, Meana Sardo, Monastir, Monserrato, Nulvi, Nuoro, Nuxis, Oliena, Orani, Orgosolo, Oristano, Orosei, Osilo, Ovodda, Pabillonis, Padru, Paulilatino, Pula, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Samassi, Samugheo, Sanluri, Sant’Antioco, Sarroch, Sassari, Selargius, Sennori, Senorbì, Sestu, Settimo San Pietro, Silanus, Siliqua, Sinnai, Siurgus Donigala, Sorgono, Tempio Pausania, Teulada, Tonara, Uta, Villa San Pietro, Villagrande Strisaili, Villasor e Villaurbana.

Saranno presenti circa 170 Cavalieri in abbigliamento tradizionale provenienti da Assemini, Cagliari, Capoterra, Desulo, Dolianova, Domus De Maria, Elmas, Mandas, Monserrato, Norbello, Nuragus, Orroli, Pula, Quartu Sant’Elena, San Giovanni Suergiu, San Sperate, Sant’Andrea Frius, Santadi, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Teulada, Uta, Villa San Pietro, Villamassargia e Villaspeciosa.

Scorteranno il Santo 4 plotoni di Miliziani a cavallo che porteranno le bandiere dell’Arciconfraternita e dei quartieri di Stampace, Marina e Villanova, oltre a 4 binomi dell’Esercito Italiano in divisa ottocentesca per 60 unità.

Animeranno musicalmente la processione i suoni delle launeddas di 5 formazioni di strumentisti per complessivi 60 musicisti provenienti da Assemini, Maracalagonis, Monserrato, San Gavino Monreale e Villaputzu.

Andrea Loi, presidente Arciconfraternita del Gonfalone: “Siamo pronti per sciogliere il voto che Cagliari fece a Sant'Efisio nel 1652 per essere liberata dalla peste. La festa è sempre uguale, ma sempre diversa. La processione dell'1 maggio è la punta dell'iceberg di un'attività preparatoria che dura tutto l'anno. Sempre nel segno della fede, della devozione e della tradizione”. E allora “buona Festa a tutti”, l'augurio anche da parte di Riccardo Rocca, Terzo Guardiano.

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Il Cammino di Sant’Efisio avrà un proprio logo identitario che contraddistinguerà in modo unico e riconoscibile l’immagine del futuro itinerario dedicato al martire guerriero più venerato della Sardegna.

Il marchio, denominato ‘Il Cammino di Sant’Efisio’, è stato presentato questa mattina a Palazzo Regio dal sindaco metropolitano e di Cagliari Paolo Truzzu e dalla designer e artista cagliaritana Mara Damiani, che lo ha ideato. All’evento hanno preso parte anche i sindaci di Capoterra Beniamino Garau, di Sarroch Angelo Dessì, di Villa San Pietro Marina Madeddu, di Pula Walter Cabasino e il presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone Andrea Loi.

Il logo nasce prendendo spunto dalle simbologie che appartengono all’immaginario collettivo: il simulacro che da oltre 350 anni percorre il tragitto tra la chiesa di Stampace a Cagliari, legata alla prigionia, e quella di Nora legata al martirio; le cromie nei toni del bianco, del rosso e dell’oro che contraddistinguono il simulacro; i gioielli preziosi, tra cui la corona formata da otto elementi decorativi, una collana composta da un fiocco ricco di gemme e da una croce, sovrapposta a un rosario con all’estremità un medaglione la cui forma perimetrale è costituita da otto elementi; il cocchio bianco e dorato dalla pianta a sezione ottagonale.

Il numero otto è dunque l’origine portante del marchio/logo, costituito da un pittogramma di forma circolare iscritto all’interno di un ottagono: otto sono gli elementi perimetrali, sei dei quali collegati alla corona che il santo indossa durante la processione del primo maggio, mentre i due simboli ai vertici inferiore e superiore rappresentano le due chiese legate al percorso, e dunque il passaggio tra il carcere e il martirio, la partenza da Cagliari e l’arrivo a Nora. Al centro, il nono elemento è il pendente del rosario che Efisio indossa durante la processione, un rosone formato da otto raggi che rappresenta la luce.

I colori scelti per il marchio sono il bianco, emblema della purezza della Vergine Maria, il nero, colore non colore da cui tutto si genera e rinasce, l’oro, simbolo di eleganza e sacralità, e infine il rosso, a significare la passione e la dedizione.

Il progetto del Cammino di Sant’Efisio, inserito nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana, intende individuare un percorso religioso che si inserisca all’interno del progetto di itinerario ciclabile della Regione Sardegna denominato ‘Ciclovia della Sardegna’. Affinché il Cammino di Sant’Efisio possa essere realizzato, è necessario il completamento non solo del progetto regionale ma anche della nuova strada statale 195, in modo da poter destinare alcuni tratti dell’attuale Sulcitana al percorso religioso. Occorre inoltre individuare la modalità più opportune che consentano l’attraversamento della laguna di Santa Gilla.

In attesa che siano portate a termine queste infrastrutture, la Città Metropolitana si è adoperata per promuovere un marchio unico e registrato che possa identificare il Cammino, e ha finanziato delle opere pubbliche coerenti con il progetto nei comuni interessati: il rifacimento della pavimentazione e altri interventi in località La Maddalena spiaggia a Capoterra; la riqualificazione di alcune strade urbane a Villa San Pietro; la messa in sicurezza della chiesa di Sant’Efisio e relative pertinenze a Nora; il restauro dei dipinti di Villa Siotto, la ristrutturazione e messa a norma di Casa Mascia e la sistemazione delle aree antistanti la chiesa di San Giorgio a Sarroch.

“Sono fermamente convinto del valore culturale e turistico che il Cammino può apportare al nostro territorio”, ha detto il sindaco metropolitano Paolo Truzzu. “Una volta che le condizioni infrastrutturali e progettuali lo consentiranno, in primis la possibilità di sfruttare l’attuale tracciato della SS 195, è nostra intenzione richiedere le risorse per realizzarlo. Per quanto riguarda il marchio, il prossimo passaggio sarà quello di scrivere, assieme ai comuni interessati e alle associazioni di categoria, il regolamento che possa consentirne l’uso ai soggetti interessati, sia pubblici che privati. Ma intanto era opportuno lavorare per dare un’immagine coordinata unitaria che possa valorizzare questo attrattore culturale che accomuna parte del territorio metropolitano”.

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Come di consueto, in occasione degli eventi per i festeggiamenti in onore di Sant’Efisio del 1 e 4 maggio 2023, saranno adottate le misure obbligatorie a tutela della pubblica incolumità e a salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica. 

 Sulla base del Piano di Safety predisposto dal tecnico incaricato del Piano di sicurezza sono state individuate,  le misure necessarie per consentire l’afflusso e deflusso in sicurezza degli spettatori.

In esecuzione dello stesso dovranno essere sospese temporaneamente, lungo il percorso e le vie interessate dall’esodo, le concessioni di suolo pubblico per l’esercizio dell’attività di ristoro. 

 Queste le strade e le piazze che dovranno essere tenute libere da ingombri per gli obblighi in materia di sicurezza:

 alle ore 8:00 28 aprile alle ore 24:00 del 02 maggio 2023

 

Piazza del Carmine

1° maggio (sospensione dalle ore 24:00 del 30/04/2023 fino alle ore 14:00 del 01 maggio 2023 e comunque fino al deflusso del pubblico alla fine della processione)

Via Santa Margherita

Piazza Yenne

Largo Carlo Felice

Corso Vittorio Emanuele II, dall’intersezione con piazza Yenne a via Pola

Via Mameli, dall’intersezione con il Largo Carlo Felice alla via Caprera

Piazza del Carmine

Via Sassari

Via Roma

Via Crispi

Via Giovanni Maria Angioy

Vico Carlo FeliceVia Manno per l’intera lunghezzaVia Dettori (da largo Carlo Felice fino alla intersezione con Via Baylle

Via Baylle per l’intera lunghezza

Via Sardegna per l’intera lunghezza

Via Napoli (dalla intersezione con via Sardegna alla via Roma)

Via Barcellona (dalla intersezione con via Sardegna alla via Roma)

 

 

4 maggio (sospensione a partire dalle ore 20:00)

Via Santa Margherita

Piazza Yenne

Largo Carlo Felice

Corso Vittorio Emanuele II, dall’intersezione con piazza Yenne a via Pola

Via Mameli, dall’intersezione con il Largo Carlo Felice alla via Caprera

Piazza del Carmine

Via Sassari

Via Roma

Via Crispi

Via Giovanni Maria Angioy

Vico Carlo Felice

Via Manno

Via Manno per l’intera lunghezza

Via Dettori (da largo Carlo Felice fino alla intersezione con Via Baylle

Via Baylle per l’intera lunghezza

Via Sardegna per l’intera lunghezza

Via Napoli (dalla intersezione con via Sardegna alla via Roma)

Via Barcellona (dalla intersezione con via Sardegna alla via Roma)

Si provvederà ad emettere il provvedimento formale di sospensione delle concessioni di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto e a trasmetterlo ai singoli operatori economici titolari delle occupazioni ricadenti nelle sopra citate strade/piazze al fine di garantire il rispetto di quanto previsto nel Piano di Safety and Security.

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