Giovedì, 31 Agosto 2023 13:53

Dal ko con l'Inter alla trasferta in Emilia: parla Claudio Ranieri In evidenza

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A Bologna con determinazione

Claudio Ranieri tiene a mente il 2-0 subito dall’Inter, si gode la rosa e vuole un Cagliari con volontà e “senza errori”

Mario Frongia

Il Bologna sabato alle 18.30 al Dall’Ara è il bersaglio. Con un punto e zero gol nelle prime due giornate, Sir Claudio riparte dal ko subito in casa dall’Inter per poi passare al mercato. “Sono soddisfatto, quello che abbiamo pianificato è arrivato. Se qualcuno vuole andare a giocare, può darsi che esca. In entrata siamo a posto”. Sull’arrivo di Andrea Petagna, poche storie: Gli parlerò per capire se può giocare subito titolare. Oggi ha lavorato con noi e so che si è allenato benissimo. L’ultima partita l’ha fatto al Trofeo Berlusconi. Parliamo di una punta che non avevamo. Petagna fa giocare bene i compagni, difende bene la palla, apre gli spazi e sa attaccare l’area di rigore”. Un primo tassello, chiesto da giugno, è al suo posto. Al campo la risposta sul centravanti. “Non vedo l’ora di venire al Cagliari e lasciare il Monza. Sarò una mano per raggiungere quanto prima la salvezza” le parole dell’ex Spal, Atalanta e Napoli all’arrivo a Elmas.  Da Petagna a Pereiro. L’allenatore rossoblù non ha dubbi: “La situazione si gestisce facendo allenare il ragazzo. Se qualcuno che vorrà le sue prestazioni, ben venga. Ma non chiude le porte a nessuno, l’esperienza mi dice che tutti possono tornare utili. Wieteska? Ha fatto alcuni allenamenti con noi, ha grande esperienza e ci darà una mano. Sono contento di averlo”. In conferenza pre Bologna, un cenno anche su Prati: “Un gioiello. Dobbiamo salvaguardarlo, si applica molto e sono contento di averlo. Non abbiamo un giocatore con le sue caratteristiche. Adesso devo allenarlo nel miglior modo possibile per capire come utilizzarlo”.

L’analisi post Inter. “Impariamo la lezione presa lunedì sera. Dobbiamo stare più compatti, è una nostra prerogativa. I movimenti dei centrocampisti interisti ci hanno fatto allargare e Lautaro si è potuto muovere in profondità. Cosa abbiamo sbagliato? Credo sia stata una questione di testa a causare gli errori. Sapevamo i movimenti che avrebbero fatto ma ci hanno comunque sorpreso. Se in Serie A sbagli poi paghi”. Pausa. E rilancio: “Non dobbiamo farci attrarre in errore dagli avversari.

Gli avversari. “Il Bologna sa gestire la palla, servirà determinazione e volontà. Andiamo lì avendo questi aspetti ben in mente”. L’accenno alla modalità viene di conseguenza: “Nelle difficoltà giochiamola lunga e andiamo in contro-pressing. Non voglio la costruzione dal basso per forza, voglio evitare incertezze alla nostra fase difensiva. Thiago Motta? Non so che tipo di allenatore sia ma la sua squadra rispecchia molto il modo in cui giocava. In mezzo ha sempre tre centrocampisti di qualità, muovono la palla con uno, due tocchi e vanno subito ad aggredire. Thiago era cattivo, in senso buono, quando giocava. Le sue squadre hanno questa intensità”. Intanto, per Pavoletti è a rischio la trasferta: “La risonanza non ha evidenziato nulla di preoccupante, ma ha ancora fastidio. La vedo difficile per Bologna, non vogliamo rischiarlo per poi perderlo più a lungo”. Infine, Claudio Ranieri ha salutato Victorino. L’ex attaccante del Cagliari annata ‘82/83, è scomparso avantieri notte in ospedale dopo essere stato in rianimazione per un tetantivo di siucidio. “Purtroppo, è la vita. Non sappiamo quello che passa nella mente di quei ragazzi che sono stati importanti per milioni di spettatori e di punto in bianco cadono nella depressione. La vita è bella, dobbiamo imparare a lottare e a goderne”.

Qualche numero sulla sconfitta casalinga.  La squadra di Inzaghi ha giocato nella metà campo del Cagliari il 53 per cento dei palloni. Ai rossoblù il resto. Gli ospiti hanno avuto il 67 per cento di possesso palla, con una durata media delle azioni manovrate di 23 secondi, 19 il Cagliari. Barella e soci hanno vinto 15 contrasti ne hanno persi 39, 6 e 48 per Oristanio e Co. I palloni recuperati sono stati alla pari, 70, i passaggi a buon fine sono stati il 77 per cento quelli dei sardi, l’88 per i lombardi. I rossoblù hanno 6 volte (4 fuori), i nerazzurri 12 (9 fuori), battuto 17 e 19 tra cross e corner (4 e 7). L’Inter ha colpito due pali. Sulemana e soci hanno percorso 119 chilometri e scattato 208 volte, 116 e 200 quelli degli ospiti.

Ultima modifica il Giovedì, 31 Agosto 2023 14:22
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi