Venerdì, 22 Settembre 2023 12:45

Atalanta-Cagliari, le indicazioni di Sir Claudio

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Sir Claudio, in A l'asticella sale Sir Claudio, in A l'asticella sale

Cagliari, a Bergamo per combattere

Claudio Ranieri lancia i suoi. “Con l’Atalanta da anni non è mai facile per nessuno. Chi gli leverei? Gasperini”  

Mario Frongia

Il Cagliari che in otto giorni va a Bergamo dall’Atalanta, riceve il Milan mercoledì alla Domus nell’infrasettimanale e vola a Firenze per il posticipo di lunedì 2 ottobre, ha di fronte una serie di montagne da scalare. Differenti per  qualità tattica, condizioni psicofisiche e ambientali. Per Claudio Ranieri l’incipit è obbligato. In corpo abbiamo tanto. Certo, il dispendio di energia è molto alto, valuterò per ciascuna partita, parlando con i giocatori. Sono validi anche perché mi dicono quando hanno dato tutto. Ho dei ragazzi responsabili e questo mi tranquillizza”. Il tecnico pesa parole e concetti. Dopo quattro gare, i due punti e un gol all’attivo le cautele sono obbligate. Il cuore della tifoseria va sollecitato. Ma senza esagerare, il campo è arbitro crudele. La serie A, dunque. “Non siamo ancora al 100 per cento con gli attaccanti, questo è un motivo importante. Il campionato?  La A è cambiata. Tutti giocano per vincere, in tanti partono da dietro. Per fortuna che l’Atalanta gioca diretta come piace a me. Ci sono varie filosofie e questo è un bene per il calcio italiano, per gli allenatori e per i giocatori. Diverse squadre giocano in maniera simile, il Torino, il Verona dove c’è la traccia di Juric e Tudor. Ci sono formazioni  figlie di Gasperini”. La battuta, accompagnata da un sorriso, arriva perfetta: “Chi toglierei all’Atalanta? Gasperini. Ho rivisto una splendida Atalanta, è un rullo compressore. Il tecnico sta facendo stagione meravigliose, gli faccio i complimenti”. In conferenza, sul test di domenica alle 15, Ranieri la prende larga. “L’idea è quella di giocare sapendo la forza dell’avversario, dobbiamo fare una partita perfetta per venire fuori da quello stadio con punti. Il modulo? Dietro posso giocare a tre o a quattro. Non è che il sistema non mi affascina, è che perdo un uomo a centrocampo. E sapete che non sono appassionato di sistema di gioco. Mi adatto a quello che vedo nella partita”.

Dalla difesa all’1-1 con l’Udinese.  “Se ripenso al fallo di Wieteska che gli è costato il doppio giallo, dico che quando si spende un cartellino così, va bene. Alcune volte ci sono situazioni in cui viene tollerato o meno, e in quella non si poteva. È stato giusto così”. Sir Claudio, flemma e competenza. Un cuoco stellato, abile a predicare lavoro e pazienza. E a mettere in tavola quel gli hanno dato dalla fureria. Quindi, i singoli. Con una mezza buona notizia: “Recupero Petagna, si è allenato con noi anche se parzialmente. Ma non avrò Mancosu che sta cercando di ritrovare la condizione”. Un Cagliari ancora incompleto. Con i primi undici da amalgamare per un test ad alzo zero. E non solo per via della sconfitta rimediata dall’Atalanta a Firenze con i viola, vittoriosi 3-2.

Sui singoli. Sir Claudio indica la rotta. Ma tiene tutti o quasi in sospeso “Prati in campo a Bergamo? Con l’Udinese ha fatto bene ma aspettiamo. Devo fare la riflessione sulla mia squadra e su quella avversaria. Cercherò di mettere i giocatori idonei a quel rullo compressore”. Il messaggio è nitido. Esperienza e chili cercasi. In attacco il flash è poco incoraggiante. “Lapadula? Spero per fine ottobre di averlo a disposizione. Ha una grande determinazione nel recuperare il prima possibile. Su Luvumbo, dico sempre che è tutto merito dei giocatori. Ha delle potenzialità, è nel suo ambiente, c’è tutto di lui in quello che si vede in campo”. Dal fronte offensivo alla trincea. “Hatzidiakos è un ragazzo molto attento, piano piano capirà ancora di più il campionato italiano e ne sono sicuro perché è un ragazzo molto intelligente”. Nella tonnara di mezzo considerazioni che ricalcano un percorso preciso: “Deiola ha avuto gamba negli inserimenti ma non ha fatto gol. Makoumbou è il solito macinatore di palloni”. La sensazione? Pur con le pregiate e note doti da alchimista, l’allenatore rossoblù sta cercando una quadra. Ma stenta a trovarla in un roster che pare avere tante caratteristiche ma poche certezze. Tecnica ed esperienza bastano sino a un certo punto. Altrimenti Viola sarebbe in campo dal 1’. Adesso occorre passo, mestiere, attitudine ai ritmi della A, quel genere di spirito di sacrificio che aiuta a superare i momenti più duri. Insomma, benvenuti in uno dei cinque campionati più feroci al mondo. A Bergamo, modulo o meno, servirà un Cagliari perfetto.

Ultima modifica il Venerdì, 22 Settembre 2023 16:08
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi