Venerdì, 26 Gennaio 2024 09:56

Sfida al Toro con il soffio di Giggirriva In evidenza

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Claudio Ranieri a caccia di punti salvezza con il Toro Claudio Ranieri a caccia di punti salvezza con il Toro

 

A due giorni dal funerale di Rombo di tuono un match complesso. Alla Domus sono in palio punti salvezza pesanti. Niente conferenza pre gara di Claudio Ranieri

Mario Frongia

Scossa, impaurita, con un dolore che non scema. La tifoseria rossoblù, e un’intera regione, ha nel cuore Gigi Riva. Il bomber dei bomber se ne è andato lunedì scorso. Il resto, dai bollettini dell’Arnas Brotzu alla camera ardente ai funerali, ha già fatto il giro del mondo. Adesso, si riparte. Alla Domus arriva il Torino. E non a caso il tecnico dei granata, Ivan Juric, mette le mani avanti: “Tutte le partite sono difficili, in più Cagliari sarà un ambiente infuocato per la scomparsa di Riva: dovremo essere al massimo per fare risultato”. Un Friday night speciale. Molto speciale. La Domus, tana di sentimenti forti. Con umori e sensazioni, più tante lacrime, che sanno di unico e indimenticabile. Una sorta di pellegrinaggio laico con al centro il pallone. Dalle trentamila anime della cerimonia funebre di mercoledì alle centinaia di persone che stanno visitando la cappella che ospita la salma di Rombo di tuono al cimitero monumentale di Bonaria. Corone, fiori, disegni, sciarpe, poster: un tripudio rossoblù incornicia la tomba dell’hombre vertical, come lo ha chiamato Gianni Mura, nomignolo molto apprezzato da Riva. Intanto, ci sono numeri da capogiro a certificare l’intesa tra un modo di essere, quello del bomber dei bomber, e i sardi. Specie quelli emigrati e lontani da casa. Oltre duecentomila sono stati gli spettatori delle dirette sulla scomparsa del mito, curate dalle emittenti Videolina e Radiolina. Sportivi e no che si sono collegati dai paesi dell’Unione europea e da Stati Uniti, Cile, Danimarca, Australia, Russia, Cina, Giappone e Sud Africa. Un amore senza confini, trasversale al calcio e allo sport.

La partita. Senza Capradossi (contratto rescisso), Pereiro (in prestito alla Ternana), Goldaniga (diretto al Como, secondo in B), Oristanio (infortunato) e Mancosu (operazione al ginocchio, due, tre mesi di stop), Ranieri dovrà barcamenarsi. Mentre il club, non può acquistare causa Indice di liquidità - per rinforzare la squadra e provare a difendere la categoria basterebbe immettere capitali freschi ma la questione pare non interessare la proprietà -, si parla di un centrocampista in arrivo. Ma, augurando ogni bene a Wieteska e Hatzidiakos, servirebbe un centrale difensivo rodato. Per non parlare di una punta da almeno dieci gol a stagione. Out Shomorudov, peraltro insoddisfacente fino all’infortunio, Lapadula a corrente alternata e Luvumbo alla Coppa d’Africa, il resto fa capo a Petagna e Pavoletti. O alle fortunate, sepsso ma non sempre, magie di Ranieri. Chi fa gol aiuta a stare in A. Ma la musica societaria non cambia.    

Cordoglio, dall’estero e in città. A Cagliari il largo Carlo Felice, sovrastato dalla statua del re sabaudo, è stata ribattezzato con la vernice spray rossa, Largo Gigi Riva. A Pirri, popolosa frazione del capoluogo, l’Istituto comprensivo 1 e 2 ha inviato una circolare alle insegnanti. Il dirigente invita alunni e alunne a indossare capi rossoblù. E oggi alle 11, dalle classi delle materne a elementari e medie, la ricreazione si apre con un lungo e composto applauso collettivo dedicato al goleador “esempio nello sport e nella vita”. E ancora. Il tributo al campione arriva anche dallo scalo di Elmas: la biblioteca dell’aeroporto è stata ribattezzata dalla società di gestione Sogaer, “Rombo di tuono library”. E siamo nuovamente alla Domus. Lo stadio stasera sarà tutto per Gigi. Per i sedicimila un teatro senza eguali. Fin dalle musiche. Nel riscaldamento le squadre avranno per colonna sonora una playlist con i brani che erano più cari al bomber e legati al periodo storico del tricolore. In campo, Pavoletti e soci indosseranno una maglia ispirata a quella dello Scudetto del 1970, bianca e con i celebri laccetti rossoblù.

Amarcord. Una divisa simile è stata usata il 9 aprile del 2017 per festeggiare l’anniversario dello scudetto del ‘70. Dall’altra parte del campo, c’era il Toro. Le curiosità si sprecano. Quel match, vinto 3-2 dagli ospiti con reti di Ljajic, Belotti e Acquah, era allenato da Sinisa Mihailovic, un altro gigante scomparso troppo presto. Tra i rossoblù, con Massimo Rastelli in panca, gioca il giovane Han che accorcia battendo Hart e mette la sua firma da primo nordcoreano a segnare in serie A. Anche l’arbitro, visto il momento della categoria, merita un cenno: al Sant’Elia fischia Gianluca Rocchi, l’attuale designatore. Stasera la maglia da gioco è quella bianca usata in questo campionato. Ma non ha i loghi degli sponsor. E sul petto compare la patch con il numero 11. “Camisetas” identiche verranno indossate dagli arbitri e dai piccoli che accompagnano le squadre. Il Cagliari - attentissimo alle operazioni sul cannoniere, quanto assente sul fronte acquisti: Rombo di tuono avrebbe voluto un organico all’altezza della A - avrà il lutto al braccio. Straordinari anche per lo speaker: la lettura delle formazioni sarà accompagnata dal nome di Gigi Riva e dal suo numero di maglia. Mentre sul maxischermo e sui led a bordo campo andranno le immagini con le reti da brivido siglate dal mancino. Infine, la tifoseria. Il settore Distinti propone una coreografia affettuosa. Mentre sono ancora top secret quelle delle due Curve. Sì, sarà una partita davvero speciale.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Gennaio 2024 13:17
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi