Giovedì, 14 Marzo 2024 14:16

Claudio Ranieri, a Monza per provarci In evidenza

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Claudio Ranieri, consapevolezza e piedi per terra Claudio Ranieri, consapevolezza e piedi per terra

Il Cagliari alla caccia del quinto risultato utile di fila. Out Gaetano

Mario Frongia

"Siamo all'ultimo rettilineo, ci sono in palio 30 punti, non possiamo sbagliare una virgola". Claudio Ranieri e l'avviso ai naviganti. Il tecnico mostra serenità e freddezza: "Sono fatto così, mi tengo tutto dentro, sono asettico, devo seguire il gruppo e le partite con distacco e rigore. Ma ricordate che a Bari ho pianto". Sir Claudio e la corsa salvezza. Con un guizzo che sabato all'ex Brianteo deve diventare certezza. Punti e sostanza, anche per abbracciare idealmente i tifosi: "Mi dicono che saranno in tremila. Noi dobbiamo fare il massimo per renderli felici. Non smetterò mai di ringraziarli, l'ho detto l'anno scorso, l'ho ripetuto tante volte: senza il loro supporto faremo davvero poco". Nella conferenza pre-gara c'è spazio anche per un grazioso amarcord: trentaquattro anni fa in quello stesso stadio il Cagliari di Claudio Ranieri batte il Monza con rete di Provitali. I punti valgono per salire in A. L'allenatore di Testaccio sorride. E incassa. Si torna al presente. "Ci siamo goduti i 3 punti presi con la Salerninata ma ai ragazzi ho detto che non mi sono piaciuti i dieci minuti in cui si è perso il focus e abbiamo subito due reti. Poi, mi è piaciuta la reazione e l'aver fatto quattro gol. La verità? Dobbiamo stare sul pezzo ogni secondo. Se siamo concentrati, con un filo logico, siamo noi. Senza, non va bene". Sulla quota salvezza, poche storie: "Servono 36, 37 punti. Ripeto, non possiamo permetterci passi falsi". Neanche gli 8 punti in quattro gare rassicurano il tecnico: "Sì, ci permettono di stare in questa posizione. Ma questa serie di partite di capisce cosa possiamo fare. Il Monza gioca bene, ha grandi giocatori. All'andata hanno giocato con il 4-3-2-1, poi cambiano. Contro il Genoa sono partiti a mille, poi hanno avuto una pausa ma sono stati capaci di ribaltarla. Ecco cosa ci aspetta"

Mentalità. IL cambio di passo ha mille ragioni, dall'Udinese al Napoli alla vittoria di Empoli. Ranieri spiega: "Ci ha reso più consapevoli. Se abbassiamo l'attenzione non siamo livelli accettabili. Ci siamo resi conto che dovevamo fare ognuno il suo e non cercare di fare di più per il bene della squadra, così si va fuori rotta. Certo, non posso rimproverarli per troppo amore, ma su corner e punizioni non possiamo abbassare la soglia di concentrazione. Io l'artefice? No, sono credibile perché dico prima quello che potrebbe succedere, gli artefici sono i giocatori. I tifosi l'hanno capito. Non è facile trovare una tifoseria che ci sta dietro anche nei momenti difficili".

Presente e futuro. "Gli infortunati? Tutti evolvono al positivo, devo vedere se e cosa posso rischiare". Ma di sicuro non sarà disponibile Gaetano. "Le mie idee? La prima è quella di centrare la salvezza, la cosa più importante per tutti e per la Sardegna. Sapete che ho un contratto che finisce tara un anno. Vedremo". Ranieri ripassa dalla trasferta di dopodomani: "Stiamo concentrati. Spesso leggo che criticate il momento dei cambi, ma sappiate che è basilare capire gli attendi per togliere uno o l'altro. Con i cinque cambi il calcio è cambiato, tutti hanno capito che sono importanti in egual misura è questo è decisivo per noi allenatori". In sala stampa partono i buoni auspici. "Oristanio decisivo? Me lo auguro. Se segna Deiola dico era ora! Ma quel che conta è non prenderli". Arriva l'inciso sul mercato: "Ci abbiamo messo troppo a mettere in pari i nuovi". Infine, parentesi fuori porta. "Non giustifico D'Aversa ma ci sono mille stress per gli allenatori. Riesco a capirlo ma non va bene, ci sono tanti ragazzi che ci vedono. Episodi simili ci sono stati anche in passato. Ricordo una sfuriata di Guardiola su un giocatore ma questo se ne era già andato. Ripeto, si capisce ma non si fa".

Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi