Lunedì, 26 Agosto 2024 20:05

Cagliari, frenata con il Como

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Sessanta secondi di silenzio per Orrù ed Eriksson alla Domus Sessanta secondi di silenzio per Orrù ed Eriksson alla Domus

In gol Piccoli e Cutrone. Lariani più quadrati nella ripresa, rossoblù ancora imprecisi nella manovra. Nel recupero l'ex Cerri si divora il colpaccio. Adesso, testa al Lecce. Nella speranza che dal mercato arrivi almeno un pezzo pregiato

Mario Frongia

Finisce in parità. Ma ai punti l'avrebbe portata a casa con merito il Como. L'1-1, Piccoli e Cutrone in gol, premia i padroni di casa. Primo tempo tosto, secondo in calo, di gambe e di idee. Davide Nicola porta a casa il punto e mette il mirino sulla prossima a Lecce. Pensando che dal mercato, che chiude venerdì 30 a mezzanotte, dovrebbe arrivargli qualcosa di concreto. Il minuto di raccoglimento per la scomparsa di Ninnino Orrù, per un anno alla presidenza del Cagliari di Ranieri e Longo, Matteoli e Francescoli. Ma anche di Sven Goran Eriksson tecnico di Samp e Lazio. Si parte. Ci sono gli ex Dossena, in campo, Goldaniga, Vigorito e Cerri in panca. Davide Nicola piazza Mina al centro della difesa, Luperto-Augello a sinistra, Zappa-Azzi dall'altra parte. Mediana come con la Roma. Piccoli e Luvumbo a rimorchio, partendo da destra. Cesc Fabregas conferma il mezzo tridente Belotti-Cutrone-Strefezza.  

La fiammata di Piccoli. Il Cagliari si distende bene, il Como risponde ordinato. Gol di Belotti, Di Bello annulla, off side evidente. Poi, si gioca. Confusi, palla su palla, con grande animo nonostante i 34 gradi, il sole alto e una buona percentuale di umidità: certo che i geni del business non si riposano mai. .Intanto, Nicola sprona i suoi. Cross e corner a ripetizione. Ma Reina non rischia. Al centro, combattono Da Cunha e Mazzitelli con Prati e Marin. Luvumbo è tra le grinfie di Dossena e Barba. Il primo tiro nello specchio è del Como, Strefezza. Scuffet para. Ben più difficile l'intervento di Reina su fiammata di Luvumbo. Il Cagliari è in salute, chi ha la palla sa di trovare almeno due, tre soluzioni di scarico. Testa e gambe, anche sulle ficcanti ripartenze dei lariani. Fabregas è impassibile. Il tecnico chiede a Strefezza e Braunoder di verticalizzare. Dopo mezz'ora si ha una certezza il trequartista che manca al Cagliari non ce l'ha neanche il Como. Ultimo passaggio e rifinitura sono una voragine per le formazioni di Nicola e Fabregas. Si riaccende Luvumbo e Reina respinge di piede. Le azioni si susseguono ma quasi sempre su palla lunga. Calcio combattuto, ma la serie A è anche altro. Si riparte, Piccoli c'è, Reina pure. La notizia? I rossoblu tengono la linea difensiva molto alta. L'atteggiamento paga. La cronaca è ricca. Prima Mina si immola su Da Cunha, poi Scuffet para in due tempi su Cutrone e respinge su Strefezza. I lariani sono vivi. Risponde Azzi, destro a lato. Luperto macella Belotti. Piccoli duetta con Marin e Prati, manca sempre un centimetro per essere a casa. Reina è il regista aggiunto. Ma Mina è sempre in vantaggio sulle punte ospiti. Di Bello mostra il giallo a Moreno, gioco pericoloso su Azzi: è il terzo cartellino dopo quelli per Prati e Braunoder. Nonostante la fornace Domus, si combatte. A due alla fine Luperto confeziona l'assist di testa per Piccoli, Barba è beffato; 1-0. Buon Cagliari, vantaggio meritato.   

Il meritato pari del Como. Fabregas richiama Braunoder e inserisce Perrone. L'assetto non cambia. Il Como cambia passo. Il Cagliari aspetta. Cutrone tira, corner. Per quella che è stata giustamente battezzata sfida salvezza, il Cagliari è chiamato a dare risposte di identità e consapevolezza. Proprio come chiede Nicola. Dall'angolo Dossena spizza di testa, Zappa dorme e Cutrone pareggia: 1-1. Otto minuti e gli ospiti riacquistano fiducia, l'appoggio per ripartire e su Reina: un po' di anni di troppo ma piedi migliori di qualche centrocampista! Anche il Como solleva la linea. Nico Paz (farà la differenza, da mal di testa per i rossoblù) per Da Cunha, Cerri per Belotti: Fabregas punta al bersaglio grosso. Nicola risponde con Adopo per Prati. Reina attento in uscita su Piccoli. Il Como ha il pallino, il Cagliari esce male, è impreciso nella gestione. Ci prova Adopo, calcio d'angolo. Entrano Palomino, al debutto, per Mina (il colombiano non ha più di un'ora), Lapadula per Luvumbo. La squadra cambia leggermente pelle. Fabregas chiama Mazzitelli per Sergi Roberto. Formazioni a specchio. Ci prova ancora Cutrone, Zappa si salva in angolo. Miracolo di Scuffet su Nico Paz. Gli ospiti tengono il campo, match in bilico. La fiammata di casa la firma Lapadula al 32'. Reina non trattiene, carambola e palla sul palo bloccata dal 41enne portiere spagnolo. Nicola non ci sta. Si alza Felici ma non debutta. Escono Augello per Obert e Piccoli per Pavoletti. Il Como duetta troppo facile di prima intenzione. ai sardi manca fiato e, quindi, lucidità. Il sopravvento ospite è chiaro. Guizzo di Marin, Reina para. Match per chi ha l'ultimo respiro. Ecco Goldaniga per Dossena. Il pubblico fischia, peccato con i Quattro mori hanno fatto entrambi bene. Poi sono stati liquidati per fare cassa, meglio non scordarlo. Poi ecco il buon vecchio Cerri che da due passi spara in curva. Un minuto dopo l'ex centravanti manca anche la stoccata nell'area piccola. Di Bello manda tutti in doccia. Punto prezioso, ma in coda, troppa fatica.

 

Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi