Sabato, 31 Agosto 2024 21:08

Cagliari, crollo a Lecce in superiorità numerica

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Debutto esterno disastroso contro il Lecce, diretta concorrente per la salvezza Debutto esterno disastroso contro il Lecce, diretta concorrente per la salvezza

Quasi un’ora con l’uomo in più, reazione forte ma imprecisa contro un avversario con l’acqua alla gola. Traversa piena di Viola. Ma su personalità e lucidità Davide Nicola deve riflettere. Dopo la sosta il Napoli di Conte alla Domus

Mario Frongia

Una partita che si è chiusa come la brutta prosecuzione del secondo tempo contro il Como. Il Cagliari in undici contro dieci per un'ora cade a Lecce, ultimo in classifica, sei reti subite, zero segnate. Prima vittoria per i padroni di casa che superano la formazione di Davide Nicola anche in classifica. Poca lucidità, poco cinismo, poca precisione: nella seconda frazione neanche un cross degno di questo nome in area, forse troppo intasata. I soliti limiti nella costruzione e nella rifinitura hanno completato un quadro poco incoraggiante. Per il tecnico la riflessione è impegnativa. Oramai il mercato è chiuso, è arrivato Gaetano, la rosa è rimasta lunga. L’1-0 di Krstovic ha punito Marin e soci. Ma se non segni alla fine la paghi. E adesso, da penultimi, testa al Napoli, prossimo ospite dopo la sosta per le nazionali alla Domus. La gara si apre con Mina dal via e Palomino fuori. Niente debutto di Zortea, ancora Azzi nella fascia con Zappa. Per l’ex Luca Gotti un problema mica male: da cinque partite, tre nel campionato scorso, i pugliesi non segnano. In via del Mare, tra Lecce - sconfitto da Atalanta e Inter – e Cagliari - pari con Roma e Como - arbitra Fabbri.

Il Cagliari parte bene. Si accendono Luvumbo, Augello e Marin. Lecce un tantino ingessato, in difficoltà nel ripartire. I cross dei padroni di casa non impensieriscono Mina e compagni. Poi, c’è il doppio errore: proprio Mina gioca una palla da incubo su Krstovic che si ritrova di fronte Scuffet ma non chiude, grazie anche a Luperto. Pesante occasione non sfruttata con Gotti che si dispera. La squadra si scuote, la pressione è alta. Ci riprova Krstovic, a lato. I rossoblù - in bianco - tengono botta. Ci provano Banda, difesa colta di sorpresa, e Pierret. Ramadani ricama calcio. Prati e Marin cerca la giocata con i tempi giusti. Per un quarto d’oro gara di reciproco controllo. Poi, c’è Luvumbo: Baschirotto dorme, sassata dell’angolano che scheggia la trasferta. Ma in mezzo c’era Piccoli. Piccoli segnali di partita tra l’ultima e la quattordicesima in classifica. Entrambe ci provano, buon segno. Manca l’ultimo tocco, la rifinitura che scatena il tiro. Per il Cagliari, Gaetano in panca può essere la risposta. Intanto, squillo da Piccoli, con girata su cross di Zappa che si infrange sulla difesa. Il Lecce manovra, non pulitissima, e passa su corner - causato da un tacco assurdo di Deiola - con sponda di Gaspar per Krstovic, in spaccata: 1-0, con Piccoli che dorme.  Risposta di Luvumbo, destro in angolo. La ragnatela dei padroni di casa diventa più efficiente, Azzi e Deiola devono inseguire. Al 36’ Scuffet esce a vuoto, Dorgu manca la porta di testa. Davide Nicola si sbraccia, la squadra ha qualche strappo ma non basta. Il match è sporco e scombinato con i reparti spesso in disordine. Servirebbe un tocco di identità, proprio quella che allena e reclama il tecnico. Vincere le seconde palle è fondamentale ma non basta. A seguire, serve tecnica, visione e personalità. Intanto, Oudin su punizione costringe Scuffet alla risposta di pugno. Poi, c’è Dorgu: espulso da Fabbri, richiamato dal Var, per un pestone su Prati al primo minuto dei due di recupero. La formazione di Gotti in dieci.  

Un tempo con l’uomo in più.  Si riparte con Palomino e Lapadula per Zappa e Prati: il tecnico vede lontano. Rinforza l’attacco con un centravanti d’area La partita si scalda, contrasto tra Lapadula e Gallo. Il Cagliari tenta l’assedio e il Lecce boccheggia. In undici contro dieci la formazione di Nicola deve riassestare la partita. Con pazienza e concentrazione. Ci prova Azzi di testa, Falcone para. Si cercano i cross, vantaggiosi per i difensori di Gotti. L’ex secondo di Donadoni in rossoblù inserisce Morente e toglie Oudin. Cambio tattico che allevia la pressione di Marin e Augello. Il Lecce ritrova il contropiede. Banda punta Palomino che cerca il tiro a giro, di un soffio a lato. Ci pensa Marin a ridare respiro, palla tesa per Mina, rimpallo a favore del Lecce. Falcone perde tempo, Fabbri estrae il giallo. Fuori Azzi e Deiola, dentro Viola e Felici, al debutto. Qualità e velocità per scardinare il bunker casalingo. Giallo anche per Marin. Al ’70 il match è sempre in bilico. Gotti richiama Banda, uno dei migliori, per Coulibaly. La partita è frammentaria, giocate sporche, Cagliari lievemente impacciato nel gestire la superiorità numerica. Piccoli, dall’ingresso di Lapadula, scompare. L’affollamento in area e dintorni non paga. Finalmente spunta Pavoletti, out Piccoli a nove minuti dalla fine più recupero. Ex della gara, cinque reti in sei presenze a Lecce. La manovra è imprecisa e lenta. Luvumbo impegna di destro Falcone. Quindi, l’occasione d’oro per Viola: a colpo sicuro, traversa piena da cinque metri. Pierotti risponde due volte nel pieno dei sette minuti di extratime. Per il Cagliari un secondo tempo disastroso, senza neanche un traversone utile per le punte. Fabbri fischia, lo stadio esplode per la prima vittoria stagionale. La sintesi? Il primo test esterno rossoblù si è chiuso come peggio non poteva.        

Ultima modifica il Sabato, 31 Agosto 2024 21:19
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi