Domenica, 15 Settembre 2024 19:08

Cagliari, le bastonate del Napoli

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Cagliari-Napoli, battaglia a tutto campo con tracollo finale Cagliari-Napoli, battaglia a tutto campo con tracollo finale

Di Lorenzo, Kvaratskhelia, Lukaku e Buongiorno firmano il poker. Partita sospesa per7' per lanci di petardi e bombe carta tra gli ultras ospiti e di casa. I ragazzi di Nicola ci hanno provato, due pali, ma la qualità complessiva rimane modesta. Ci sarà da soffrire. E venerdì arriva l'Empoli

Mario Frongia

La perdi 4-0 e non ti può consolare né un filo di sfortuna, né le due occasioni per pareggiarla quando si era sotto di una rete.  Ma non l'hai messa a posto. Poi, qualità tecniche e organizzazione fanno la differenza. E ti ritrovi terzultimo in classifica dopo quattro gare. Con la quarta sfida in casa con l'Empoli in calendario venerdì. Per Cesare Poli, tra gli eroi dello scudetto, scomparso il 7 settembre, ricordato a inizio gara, non poteva esserci un Cagliari più imbarazzante.

Davide Nicola non rischia Zortea - ma quanto dura questa botta alla spalla? -, conferma Deiola e lancia Gaetano. La presenza dell'ex Napoli si sente, smista, muove la palla in velocità. Ci prova Piccoli, prima in off side, poi girata fallosa su Rrhamani. Il Napoli ci prova con Politano con poco successo. Le stelle dello show sono Mina che francobolla Lukaku. Lotta tra titani. La Penna fischia il giusto. La squadra di Conte - pre tattica di vecchia data: aveva dato in forse Lukaku e Kvaratskhelia, ci sono entrambi - accelera. La ragnatela è asfissiante. Ma i rossoblù reggono. Il pallino è ospite, Luperto e soci hanno difficoltà a ripartire. Si soffre. Il Napoli al 18' passa, tira Di Lorenzo, deviazione di Mina, Scuffet battuto. La reazione la firma Azzi, Meret devia in corner. Davide Nicola si sbraccia. Sposta Luvumbo a sinistra. Si combatte alla pari. Le qualità tecniche, invece, sono dispari. Un miracolo di Luperto evita il 2-0 di Lukaku, in chiusura di un'azione manovrata Lobokta-Anguissa. Intanto, scoppia la guerriglia tra la curva sud e la tifoseria napoletana: petardi e fumogeni volano da una parte all'altra. La partita viene fermata. Di Lorenzo e i suoi provano a calmare i propri supporter. La Penna chiama i capitani. Deiola e Di Lorenzo ci provano. Sedicimila persone in ostaggio di cento delinquenti. E non è la prima volta. Purtroppo, non sarà neanche l'ultima. Dalla Nord vengono lanciati in campo decine di petardi, simili a bombe carta. Lo speaker annuncia la sospensione momentanea del match. Vergogna. Si riparte dopo sette minuti di stop. Ma non è finita: dalla Nord proseguono i lanci di ogni genere di ordigno. A bordo campo compaiono gli uomini del Reparto mobile: in uno stadio, nel 2024! Il Napoli rimette in moto la macina. Il Cagliari cerca la verticalizzazione. Due punizioni su Luvumbo dal limite esterno dell'area non vengono sfruttate. Su corner Piccoli incorna bene, Meret ci mette i guanti. Risposta ospite con Kvaratskhelia, Zappa ribatte. Ci prova anche Spinazzola, intercetta Luperto. La Penna indica 8' di recupero. Su traversone Piccoli una buona palla, su traversone di Luvumbo, svirgolata in curva. Poi, Lukaku imbeccato da Kvaratsckhelia si dimentica la palla al limite dell'area. Risposte di Gaetano e Mina e Marin, traversa e palo ma erano in off side.

Il tracollo. L'allenatore del Cagliari lascia in doccia Deiola e inserisce Adopo. Tatticamente cambia poco. I rossoblù - con la terza maglia, nera - partono forte: incornata di Luperto, Meret para, Luvumbo sbaglia il tap in. Il match si mette in equilibrio. Lukaku viene sommerso dai fischi per un assist banale sbagliato di grosso. Il Napoli cresce ma è un tantino lezioso nella manovra e non finalizza. Adopo e soci respirano. Marin ci prova da 35 metri, traversa piena. Manca quel filo di fortuna. Intanto Mina giganteggia su Lukaku. Il Cagliari ci prova, è ben piazzato alla ricerca del pareggio. Debutta Zortea (numero 19) per Azzi. Entra Kingstone per Gaetano. Conte richiama Spinazzola per Olivera. Intanto, vigili del fuoco in campo per rimuovere i petardi della Nord. Al 21' il 2-0 ospite. Lukaku scarta un cioccolatino per Kvaratskhelia, piattone a battere Scuffet. Pochi minuti e arriva il tris. Scuffet confeziona il regalo, il Napoli recupera palla e il belga segna il 3-0. Paradossale che il ko dei campani arrivi proprio quando il Cagliari stava creando. Ma è una questione di qualità, esperienza, temperamento e organizzazione. La differenza era e rimane molto importante. Uomini, investimenti, obiettivi diversi. Ci sarà da soffrire. Intanto, Conte leva Lobotka, Kavaratskhelia e Lukaku. Entrano Simeone, Gilour e McTominay. Cagliari in bambola. Esce Piccoli per Pavoletti e si rivede Makoumbou, mai impiegato sinora, per Marin. Ma è meglio non meravigliarsi troppo: la squadra è la stessa che non è riuscita a pareggiare a Lecce, nonostante l'uomo in più per un'ora. Il 4-0 arriva nel recupero, testa di Buongiorno su calcio d'angolo. Serataccia. E non solo per gli scontri tra ultras.      

Ultima modifica il Martedì, 17 Settembre 2024 08:29
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi