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Si è svolto questa mattina negli spazi di Sa Manifattura a Cagliari, in occasione della Festa dell’Europa, l’evento di lancio del Programma regionale FESR 2021-2027 dal titolo “Una Sardegna più intelligente e sostenibile con il supporto dell'Europa”.  Si è trattato del primo momento di confronto, con esperti della materia, sulle due transizioni principali della nuova programmazione: la transizione digitale e quella verde. La manifestazione ha visto la partecipazione anche degli studenti delle scuole sarde che hanno partecipato all’atto finale dell’Europe School Contest, la competizione a squadre sui temi fondamentali dell'Unione Europea e del FESR.

Proprio alla Festa dell’Europa ha voluto rivolgere una riflessione, saluti istituzionali, Giuseppe Meloni, Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio della Regione Sardegna: “Quella di oggi è una data particolarmente significativa perché rappresenta un momento di riflessione sui nostri valori condivisi e sul nostro impegno verso un futuro comune. Diamo così sostanza alla storica Dichiarazione Schuman, un pilastro fondamentale per la costruzione dell'unità europea. Questa Festa, anche grazie alla presenza degli studenti di tutta la Sardegna, - ha sottolineato il vice presidente della Regione Sardegna - è un’occasione importante per riflettere e trasmettere quei valori comuni proprio alle nuove generazioni che saranno chiamate a costruire un'Europa sempre più unita e prospera”.

Per quanto riguarda il PR FESR Sardegna 21-27, l’Assessore Meloni ha manifestato l’apprezzamento per “un documento che è stato definito attraverso un continuo confronto con il partenariato, interlocutore privilegiato per una costruzione del Programma che è sempre stata condivisa al fine di raggiungere i risultati migliori e intercettare in modo efficace i bisogni dei cosiddetti portatori di interesse e possibili beneficiari.”

Sulle ingenti risorse messe in campo dal FESR, circa 1 miliardo e mezzo di euro, Meloni si è detto fiducioso sul fatto che, unitamente alle altre che arriveranno dall’Europa e dai piani di investimento nazionali, “possano davvero rappresentare – ha concluso - strumenti in grado di creare sviluppo e occupazione stabile in Sardegna”.

L’Autorità di Gestione, Luca Galassi, nei suoi saluti ha ricordato la road map che ha portato all’approvazione da parte della Commissione Europea del Programma Regionale del FESR Sardegna 21-27, evidenziando il contributo che esso fornisce agli obiettivi ambientali UE, agli obiettivi trasversali (parità di genere e sviluppo urbano sostenibile).  La dotazione finanziaria del PR FESR della Regione Sardegna. ha ricordato Galassi, è pari a 1.581,04 milioni di euro, ed è distribuita su 6 Priorità principali: 1) Competitività intelligente; 2) Transizione digitale; 3) Transizione verde; 4) Mobilità urbana sostenibile; 5) Sardegna più sociale e inclusiva; 6) Sviluppo sostenibile integrato urbano e territoriale. A queste si aggiunge la priorità relativa alle azioni di Assistenza Tecnica. La dotazione finanziaria del FESR Sardegna è alimentata sia da risorse europee (70%) che da una quota parte di cofinanziamento nazionale (30%).

Andando nel dettaglio delle singole priorità, l’Autorità di Gestione del FESR Sardegna ha evidenziato: “Proseguendo la rinnovata Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Sardegna, tramite la priorità n.1 saranno perseguiti gli obiettivi di: sviluppo di tecnologie avanzate, creazione di posti di lavoro, crescita delle PMI e sviluppo di competenze per la specializzazione intelligente. La priorità n.2, invece, è destinata al miglioramento della qualità, accessibilità ed efficienza dei servizi digitali della PA, tramite forme di co-progettazione, di sostegno alla transizione digitale del comparto produttivo e l’incentivo a pratiche e tecnologie digitali nelle micro e piccole medie imprese. La priorità n.3 – ha continuato Galassi - promuove una transizione energetica pulita ed equa, per il miglioramento della gestione delle fonti energetiche, verso un'economia a zero emissioni nette di carbonio, investimenti verdi e blu, l’economia circolare ed efficiente, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione e la gestione dei rischi.”

Galassi ha poi delineato il quadro strategico delle altre tre priorità per il prossimo settennio: “La priorità n.4 accoglie le istanze del tema della gestione della mobilità urbana, che negli ultimi anni ha acquisito un ruolo centrale sia nel dibattito scientifico sia nell’agenda politica europea e italiana. Perciò, attraverso le azioni di impatto strategico si promuove la mobilità urbana multimodale sostenibile, nell'ambito della transizione verso un'economia a zero emissioni di carbonio. In un quadro sociale caratterizzato da sfide occupazionali e sociali molto importanti, - ha evidenziato l’Autorità di Gestione – la priorità n.5 integra e rafforza l’azione nazionale ordinaria delle politiche del lavoro, dell’istruzione e dell’inclusione e protezione sociale. Sul fronte dei servizi sanitari, inoltre, la priorità n.5 tiene conto della necessità di nuovi investimenti per garantire la parità di accesso all'assistenza sanitaria e promuovere la resilienza dei sistemi sanitari. Inoltre sono previsti interventi per la valorizzazione del ruolo della cultura e del turismo nello sviluppo economico del sistema regionale”.

La priorità n.6, infine, promuove lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane. “L’obiettivo perseguito – ha concluso Luca Galassi - sarà quello del rilancio di tutte le aree della Sardegna, puntando sulle vocazioni e sulle potenzialità proprie di ciascun territorio.

L'evento di Cagliari, promosso dal Centro Regionale di Programmazione nell’ambito della strategia di comunicazione del Programma regionale FESR Sardegna, ha anticipato i quattro successivi incontri tecnici che si svolgeranno nel mese di maggio sul territorio regionale focalizzati su altrettante priorità del Programma regionale: Sviluppo sostenibile integrato urbano e territorialeTransizione verdeSardegna più sociale e inclusivaCompetitività intelligente.

In conclusione della Festa Europa, in collegamento da Bruxelles, è giunto il messaggio della Commissione Europea affidato a Francesca Raimondi (Senior Programme Manager, DG REGIO Unit G4).

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 La presidente della Regione Alessandra Todde e l’assessore dell’Industria Emanuele Cani hanno incontrato questa mattina a Roma il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto. Si è trattato di un primo incontro, assai proficuo, nel corso del quale è stata compiuta un’ampia ricognizione delle diverse vertenze industriali dell’isola ed è stato tracciato un percorso condiviso volto ad affrontare e risolvere, in uno sguardo d’insieme, le singole crisi aziendali.

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L’assessore della sanità, Armando Bartolazzi, ha ricevuto la Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, dottoressa Irene Testa. Un incontro proficuo che getta le basi per una collaborazione istituzionale doverosa. La sanità nelle carceri è un diritto inalienabile delle persone recluse, così come per ciascun cittadino. I profili che la Garante ha evidenziato e stigmatizzato riguardano la mancanza di personale medico e paramedico in tutti e 10 gli istituti di pena; la carenza di luoghi alternativi in cui scontare la pena, a favore delle persone che, a causa di gravi disagi psichiatrici, sono incompatibili con la detenzione. Infatti l’unica REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) in Sardegna conta 16 posti, con lunghissime liste di attesa e il grave problema delle tossicodipendenze in carcere, che mostrano il fallimento dei sistemi di prevenzione e di cura e che richiedono una rinnovata attenzione della amministrazione regionale. L’assessore Bartolazzi ha preso nota di alcuni casi specifici che riguardano l’assistenza sanitaria negli istituti di pena e nei casi di TSO, per cui la Garante è competente.

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 “Non c’erano alternative al bando pubblicato nei giorni scorsi dalla Regione per evitare l'interruzione della continuità territoriale in scadenza ad ottobre 2024”, così spiega l’assessora dei trasporti, Barbara Manca, la quale fa notare che per varare la nuova continuità, che vedrà la luce ad ottobre 2025, sia indispensabile riavviare le trattative con il Ministero e con la Commissione Europea.

“Questo impone dei tempi tecnici non compatibili con i vincoli imposti dal calendario e dalle norme Ue, che, si ricorda, prevedono che i bandi siano pubblicati almeno sei mesi dell’avvio del servizio in continuità”. In parallelo gli uffici dell’assessorato stanno lavorando al nuovo modello di continuità partendo da un’attenta analisi dei dati storici e delle criticità emerse negli ultimi 20 anni, al fine di arrivare ad una proposta forte, efficace e condivisibile con le altre istituzioni coinvolte. Sul tema relativo al budget finanziario per la continuità, l’esponente dell'Esecutivo chiarisce il perché i fondi a disposizione per la gara d’appalto siano inferiori rispetto al passato.

“Si tratta, infatti, di 26,5 milioni di euro per un anno a fronte di una base d’asta che precedentemente si aggirava intorno a 48 milioni ma per un periodo più lungo, 20 mesi. Pertanto, se si rapportasse il valore del precedente bando all’anno, la differenza sarebbe di circa 4 milioni. Tale contrazione è diretta conseguenza dell’incremento del numero di passeggeri trasportati, che nel corso del 2023 sono sensibilmente aumentati con un trend in continua crescita. Questo, infatti, ha consentito alle compagnie aeree di conseguire maggiori ricavi ed è dunque calata la necessità di compensazione dei costi, così come è previsto dalle norme del Trattato in materia di aiuti di Stato”.

Considerando inoltre i ribassi proposti dalle compagnie in fase di gara, la Regione attualmente spende meno di 18 milioni all’anno ben al di sotto dei 26,5 milioni messi a base di gara.

L’assessora Manca precisa che il numero dei voli giornalieri “è stabilito dal Decreto Ministeriale 466/2021, quindi identico a quello del precedente bando. Quelli in più, messi a disposizione attualmente dalle compagnie aeree sulle varie tratte, derivano da successive iniziative delle stesse aziende che, in virtù della crescita della domanda, hanno incrementato l’offerta”.

“Il nuovo regime di continuità territoriale aerea - conclude Barbara Manca - verrà accompagnato dal neonato sistema di aiuti sociali, che prevede il rimborso parziale dei biglietti aerei per alcune categorie residenti di passeggeri (in particolare i giovani con meno di 26 anni e gli over 65) in tutte le tratte con l’eccezione di quelle per Fiumicino e Linate. Il provvedimento è stato definito dalla Giunta precedente, ma ora il nuovo Esecutivo guidato da Alessandra Todde potrebbe estendere i contributi ad altre categorie di viaggiatori in modo da migliorare ulteriormente il servizio per i cittadini”.

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 Consolidare i rapporti tra Sardegna e Norvegia e approfondire ulteriori spazi di collaborazione e di interscambio culturale ed economico, anche in chiave turistica. Sono alcuni dei temi trattati nel corso dell’incontro tra la Presidente della Regione, Alessandra Todde, e l’ambasciatore di Norvegia in Italia, Johan Vibe. La visita si è svolta in un clima di viva cordialità ed ha offerto l’occasione per un proficuo confronto su temi di particolare interesse generale che legano la Sardegna e la Norvegia, con particolare riferimento ai temi prettamente culturali e l’avvio di un proficuo percorso di potenziamento delle presenze turistiche, soprattutto nell’Isola.

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La Regione Sardegna parteciperà, dal 6 al 9 maggio 2024, all'Arabian Travel Market, la più importante fiera internazionale dedicata al turismo inbound e outbound degli Emirati Arabi, presso il Dubai World Trade Center.

Per la Sardegna sarà un'importante occasione per raccontarsi a un potenziale nuovo mercato in espansione, che si preannuncia strategico per le prossime stagioni turistiche dell'isola anche grazie all'inaugurazione della rotta Olbia-Dubai, operata dal vettore flydubai del gruppo Emirates.

Il nuovo volo, che sarà operativo ogni martedì e sabato dal 15 giugno al 31 agosto 2024, verrà presentato in una conferenza stampa all'Arabian Travel Market, in cui interverranno l'assessore regionale del Turismo Franco Cuccureddu insieme a Jeyhun Efendi, Senior Vice President Commercial Operations flydubai, e a Mario Garau e Giovanna Loriga, rispettivamente direttore e vicedirettore commerciale Aviation e marketing Aeroporto di Olbia.

"È la prima fiera alla quale partecipo in veste di assessore - dichiara Cuccureddu - e sono fiducioso che possa essere l'opportunità per approcciare un nuovo interessante mercato: sono convinto che il target che potremo intercettare in quest'occasione, con l'attivazione della nuova tratta, attivata sperimentalmente già nella scorsa estate, possa essere particolarmente importante per il turismo della nostra Isola. L'obiettivo è quello di lavorare al meglio sui nostri prodotti turistici, che possono andare incontro alle esigenze del pubblico degli Emirati, in termini di qualità e varietà. Ringraziamo flydubai per aver programmato questo collegamento diretto di linea intercontinentale, già sperimentalmente attivato lo scorso anno, e ci auguriamo che in futuro si possa ulteriormente ampliare l'offerta di voli diretti di linea con Paesi extra Unione europea, in termini di frequenza, di destinazioni e di aeroporti sardi coinvolti".

Il pubblico di riferimento, spiega l'assessore Franco Cuccureddu, non è solo quello degli Emiratini, ma anche, forse soprattutto, quello dei numerosi liberi professionisti, molti europei e americani che vivono a Dubai e negli Emirati Arabi, e che in estate, quando lì le temperature sono molto elevate, cercano un luogo dal clima più mite per le loro vacanze.

In questo senso, la Sardegna rappresenta per loro la destinazione perfetta, con la sua offerta marino-balneare che, visto il periodo estivo, sarà certamente al centro della narrazione che verrà portata a Dubai, ma anche con gli altri prodotti, commercializzabili tutto l'anno. L'offerta culturale (con la civiltà Nuragica ad esempio, unica nel Mediterraneo, comparabile alla civiltà egizia per originalità e maestosità delle opere, o con le Domus de Janas, ufficialmente candidate a entrare nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità stilato dall’Unesco), quella escursionistica (con percorsi come il leggendario "Selvaggio Blu", una delle reti ferrate più famose al mondo), quella naturalistica o quella enogastronomica. Senza dimenticare il turismo dei borghi, che è in forte crescita anche perché, grazie al lavoro sul territorio, si arricchisce di nuovi eventi, o l'attrattiva dei grandi eventi di spettacolo, con artisti di livello internazionale che, soprattutto d'estate, si ritrovano in Sardegna per festival e concerti.

"Nel periodo estivo, è ovvio, il nostro punto di forza è certamente il mare - conclude l'assessore Franco Cuccureddu - ma tutti gli altri attrattori contribuiscono a completare un'offerta di vacanza che confidiamo possa trovare grande interesse negli Emirati ma non va ricordato che l’aeroporto di Dubai è anche uno dei principali hub del trasporto aereo e così questo collegamento diretto rende potenzialmente accessibile la Sardegna a visitatori provenienti da ogni parte del mondo”.

 

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Dopo la preventiva valutazione da parte di una commissione tecnica dell’assessorato dell’agricoltura e dell’assessorato del lavoro, le Autorità di Gestione del CSR (Complemento regionale per lo sviluppo rurale) Sardegna 2023-2027 e del PR FSE+ 2021-27  (Fondo sociale europeo plus) hanno approvato la graduatoria dei 17 Gruppi di azione locale (GAL) con diritto di accesso ai fondi per la realizzazione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo. In riferimento al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), si tratta complessivamente di 50 milioni di euro destinati allo sviluppo delle aree rurali, integrati da risorse del Fondo Sociale Europeo per migliorare l'accesso all'occupazione e la qualità del “capitale umano” nelle suddette aree.

Sono stati ammessi al finanziamento i seguenti GAL individuati nell'ambito del Piano Strategico della Politica agricola comune (PAC) 2023/2027, già operanti nella programmazione 2014-2022: Gal Anglona Coros, Gal Barbagia, Gal Barigadu Guilcer, Gal Campidano, Gal Distretto Rurale Bmg, Gal Gallura, Gal Linas Campidano, Gal Logudoro Goceano, Gal Marghine, Gal Marmilla, Gal Nuorese Baronia, Gal Ogliastra, Gal Sarcidano  Barbagia Di Seulo, Gal Sarrabus Gerrei Trexenta, Gal Sinis, Gal Sulcis Iglesiente e Gal Terras De Olia.

“I Gal – ha sottolineato l’assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale Gian Franco Satta – recitano un ruolo strategico e fondamentale, reso ancora più determinante dall’importante risultato raggiunto in quanto, a differenza della gran parte dei bandi europei, il finanziamento delle strategie LEADER scaturisce dall’utilizzo di una metodologia partecipativa che, a part i “dal basso”, individua e implementa strategie di sviluppo locale su scala sub-regionale elaborate dagli attori pubblici e privati dei territori rurali interessati. L’obiettivo raggiunto è la risposta alle esigenze di sviluppo: si punta a favorire la vitalità e la crescita delle zone rurali in contrasto al fenomeno dello spopolamento e del divario esistente tra zone rurali e urbane, con particolare riguardo a servizi di base, infrastrutture, disoccupazione, povertà, inclusione sociale, parità di genere e gruppi vulnerabili”.

 

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Giovedì, 02 Maggio 2024 15:50

Lavoro, sostegno alla filiera turistica

Con l’obiettivo di dare un rinnovato impulso alle politiche attive a sostegno dell’incremento occupazionale della filiera turistica, è stata presentato oggi l’avviso SO.LA.RE. Sardegna - Sostegno Lavoro Regione Sardegna, nell’ambito del Programma regionale FSE + 2021 – 2027.

“Rispetto al precedente intervento pluriennale “Destinazione Sardegna lavoro”, con l’Avviso SO.LA.RE. abbiamo introdotto alcune importanti novità. Modifiche – spiega l’assessora del Lavoro Desirè Manca  - dettate da una precisa volontà politica, quella di tendere una mano alle imprese sarde più fragili, a tutte quelle imprese che negli scorsi anni non sono riuscite ad ottenere un sostegno economico, e per le quali ricevere un aiuto finalizzato all’assunzione di personale può davvero fare la differenza. Sulla base dell’osservazione del dato storico, abbiamo deciso di introdurre un massimale, di 300 mila euro per le medie e grandi imprese e di 150 mila euro per le micro e piccole imprese, in modo da poter così soddisfare un maggior numero di istanze e ampliare la platea dei beneficiari. Inoltre - ha precisato l’assessora – alle micro e piccole imprese sarà riconosciuto il sostegno per l’intero arco temporale compreso tra marzo e dicembre, mentre per le medie e grandi imprese si è scelto di non estendere il contributo nei mesi di alta stagionalità turistica come luglio e agosto, in considerazione della natura dell’intervento che punta a promuovere e incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro che senza aiuto non potrebbe altrimenti realizzarsi”.

L’avviso è rivolto a tutte le aziende del comparto turistico e del suo indotto e comprende circa 70 codici Ateco: dalla ricettività alla ristorazione, dai trasporti alla cultura e spettacolo. Le risorse a disposizione (20.000.000 FSE + 2021 -2027, 17.842.000 fondi regionali) ammontano complessivamente a 37.842.000, di cui 4 milioni destinati alle grandi imprese e 33.842.000 alle micro, piccole e medie imprese.

“Altra importante novità – sottolinea l’assessora del Lavoro – riguarda la tempistica. L’avviso verrà pubblicato entro maggio, ovvero tre mesi prima rispetto all’edizione del 2023. Inoltre, lavoreremo affinché a partire dal 2025 possa essere pubblicato a inizio anno e con copertura di 12 mesi”.

“L’obiettivo – conclude l’esponente della giunta Todde - è la creazione di circa 15 mila posti di lavoro per i disoccupati over 35 e per i giovani under 35 con particolare attenzione alla tutela dell’occupazione femminile. Il contributo garantisce la copertura compresa tra il 30 e il 40% delle spese per il personale neoassunto”.

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Gli Enti Locali della Sardegna sono tra i più veloci nel saldare le fatture alle imprese. Nel 2023, infatti, i Comuni sardi hanno pagato i lavori pubblici eseguiti con una media di 24 giorni, ben 6 sotto il limite imposto dalla Direttiva Comunitaria sui pagamenti 2011/7/UE - recepita con il decreto legislativo 9 novembre 2012 n.192, che impone infatti 30 giorni come termine ordinario di pagamento per tutti i settori della PA. Questi dati pongono l’Isola al quarto posto nazionale per velocità nella classifica aperta dal Veneto con 20 giorni, seguito Friuli e Trentino con 22. La classifica è chiusa dalla Calabria con 52 preceduta dalla Campania con 47, contro una media nazionale di 32.

E’ questo ciò che emerge dall’ultima analisi sui “Tempi di pagamento dei Comuni”, realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna su dati MEF-RGS dell’anno appena concluso.

I dati comunali più recenti ricordano come sui 375 Comuni isolani, ben 242 pagassero entro i 30 giorni (il 64,5%), 124 entro i 60 giorni (il 33,1%), 8 arrivavano a 90 (2,1%) e solo 1 toccava i 180 (0,3%). I paesi della provincia di Sassari risultavano i più virtuosi; seguiti da quelli del Sud Sardegna con 29 di media, Nuoro con 32 e Oristano e Cagliari con 35.

“La velocità media dei pagamenti che abbiamo rilevato è positiva - commenta Fabio Mereu, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - ma ci sono ancora imprenditori sardi che ricevono ciò che dovrebbero oltre i 30 giorni, costringendoli ad attingere da risorse proprie o, peggio, ad indebitarsi con il sistema bancario. Per questo è necessario sostenere quelle Amministrazioni Locali che non riescono a rispettare i termini della Direttiva”. “Al di là dei dati positivi – continua Mereu – la nostra proposta è chiara: è sempre più necessari la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese fornitrici della stessa PA”.

“E’ necessario impegnarsi affinché tutti paghino entro i termini stabiliti per Legge – aggiunge Daniele Serra, Segretario Regionale di Confartigianato Sardegna - le nostre imprese artigiane non possono permettersi il lusso di attendere il saldo delle fatture oltre il dovuto anche perché a loro volta sono tenute a rispettare il calendario dei vari pagamenti e contributi che devono versare allo

Stato. Abbiamo tanti esempi virtuosi di Comuni che saldano tutto con largo anticipo: quindi si può fare”. “Da anni Confartigianato si impegna per rafforzare la normativa al fine di rendere più vincolanti i termini di pagamento e contrastare il fenomeno del “business del pagherò” – conclude Serra – le PMI non devono più essere esposte all'incertezza normativa e all'arbitrarietà di chi detiene posizioni dominanti. In questo periodo di alta inflazione e tassi di interesse elevati, ritardare i pagamenti o non pagarli affatto ai fornitori è il modo più semplice per ottenere finanziamenti senza ricorrere ai prestiti bancari. Tutto ciò grava sulle spalle delle imprese creditrici”

La situazione nazionale.

Se la Sardegna è un “piccolo paradiso dei pagamenti pubblici”, questo non si può dire per il resto d’Italia. Infatti, oltre ad un cronico elevato debito pubblico, nell’ambito dell’Unione europea la Nazione presenta il terzo più alto peso sull’economia dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche verso le imprese. Il confronto europeo, condotto sulla sola parte di spesa corrente comprensiva delle anticipazioni, evidenzia che nel 2022 tale debito in Italia è pari al 2,5% del PIL dietro al 2,8% del Belgio e al 2,6% della Finlandia. L’Italia supera inoltre anche l’1,7% della media Ue a 27 e dell’Eurozona, l’1,6% Francia e lo 0,8% della Spagna.

Ad oltre dieci anni dall’entrata in vigore della direttiva europea (UE/2011/7) contro i ritardi di pagamento in vigore dal 2013 che sancisce il pagamento entro 30 giorni persistono alcune situazioni di eccessive dilazioni nei pagamenti delle forniture pubbliche. Tra gli obiettivi del PNRR era previsto il rispetto dei termini definiti dalla legislazione europea e italiana, ma l’Italia ha dovuto chiedere una proroga al marzo del 2025 rispetto al termine del 31 dicembre 2023.

Il focus sui Comuni.

In una fase caratterizzata dall’incremento della spesa per investimenti dei Comuni, si registra per queste amministrazioni locali, al primo semestre 2023, un tempo medio di pagamento di 32 giorni. A fronte di un dato medio che si allinea al limite imposto dalla normativa, si osservano ampie differenze territoriali. L’analisi dei dati del monitoraggio dello stock dei debiti commerciali relativo alle Amministrazioni comunali evidenzia che nel 2023 i tempi medi di pagamento più elevati si riscontrano nei Comuni del Sud con 43 giorni seguiti dai Comuni del Centro con 32 giorni, dai Comuni del Nord-ovest con 26 giorni e dai Comuni del Nord-est con 23 giorni. Le situazioni più critiche nel Mezzogiorno si associano ai più elevati tassi di interesse pagati dalle imprese: a settembre 2023 il tasso di interesse annuo effettivo alle imprese del Mezzogiorno è del 7,23%, superiore di 125 punti base superiore al 5,98% del Nord Est.

In chiave regionale i tempi medi di pagamento più elevati si registrano per i Comuni della Calabria con 54 giorni, i Comuni della Campania con 47 giorni, i Comuni della Sicilia con 46 giorni, i Comuni dell’Abruzzo con 43 giorni, i Comuni del Molise con 41 giorni e i Comuni della Basilicata con 40 giorni. Le situazioni più virtuose si registrano per i Comuni della Toscana e i Comuni della Lombardia con 25 giorni, Comuni della Sardegna e della Valle d’Aosta con 24 giorni, i Comuni del Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con 22 giorni e i Comuni del Veneto con 20 giorni.

L’area più critica – Nonostante il tempo medio di pagamento dei Comuni sia sostanzialmente in linea con i requisiti di legge, va evidenziato che, a undici anni dall’entrata in vigore della Direttiva, si contano ancora 970 Comuni, pari al 12,3% dei Comuni monitorati, che hanno ricevuto fatture nel primo semestre del 2023 per 1,9 miliardi di euro e che registrano tempi medi di pagamento superiori a 60 giorni, con una media di 77 giorni, oltre due volte e mezzo i termini di legge. Di questi, 569 comuni sono localizzati del Mezzogiorno, con una incidenza pari al 23,0% del totale delle Amministrazioni comunali della ripartizione, più che tripla rispetto al 7,4% rilevata per i Comuni del Centro-Nord.

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Giovedì, 25 Aprile 2024 15:36

25 aprile, la presidente Todde a Nuoro

La presidente della Regione, Alessandra Todde, è oggi a Nuoro per celebrare la ricorrenza del 25 aprile. In mattinata si è recata in Prefettura, dove ha incontrato il prefetto Giancarlo Dionisi.

"Oggi onoriamo i valori della Resistenza e della Liberazione - ha detto la presidente - e rendiamo omaggio alla memoria del sacrificio fatto da migliaia di donne e uomini, dai nostri Partigiani, da chi ha combattuto e dato il sangue per liberare l’Italia dal nazifascismo.  Oggi è la giornata in cui noi tutti rafforziamo il rispetto per le nostre Istituzioni e per la nostra meravigliosa Costituzione, nata dalla libertà e fondata sul pluralismo, sulla dignità della persona e sull’antifascismo.  Oggi - ha proseguito Alessandra Todde - concetti come Libertà, Democrazia, Pace, assumono un nuovo significato, quello di importante presidio da proteggere contro ogni forma di oppressione, violenza, discriminazione e guerra. È sbagliato pensare che questi diritti siano acquisiti per sempre: vanno difesi e rivendicati in ogni tempo.  Voglio dedicare  - ha aggiunto la presidente -  questa giornata che celebra la Liberazione a tutte le donne, di ieri e di oggi, che hanno scelto con coraggio, giorno dopo giorno, di resistere. Ai caduti e a chi ha lottato per la libertà del popolo italiano va tutta la nostra profondissima gratitudine.

Buon 25 aprile a tutte e tutti. Viva la Resistenza, viva la Libertà".

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