Visualizza articoli per tag: regione sardegna

“La Sardegna ha consolidato i risultati ottenuti finora nella gestione dei rifiuti urbani e si conferma, come negli anni passati, al secondo posto tra le Regioni italiane, dopo il Veneto, per la raccolta differenziata con il 74.9%. Un risultato frutto del continuo impegno dei cittadini e delle Amministrazioni comunali, che hanno contribuito a migliorare il servizio di raccolta e a renderlo sempre più efficace ed efficiente”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante la presentazione dei risultati della Raccolta differenziata 2021, validati dall’Arpas: 79,07% per la Provincia di Nuoro; 78,03% per quella di Oristano; 77,80% per il Sud Sardegna; 73,83% per la Città metropolitana di Cagliari; 71,19% per la Provincia di Sassari. Sono 120 i Comuni che hanno superato l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata, 150 quelli tra il 75% e l’80% e 80 quelli tra il 70% e il 75%.

“In totale, 350 Comuni, corrispondenti all’86% della popolazione, che conseguiranno la premialità regionale – ha aggiunto l’assessore Porcu – I risultati raggiunti confermano l’efficacia delle azioni adottate dall’Amministrazione regionale per il conseguimento degli obiettivi. Però, il livello contenuto della crescita nel 2021 rispetto agli ultimi anni e la crescita esponenziale dei costi di gestione deve indurci a riflettere sulla necessità di dare nuovo e maggior impulso alle politiche sulla prevenzione e sul riciclo dei rifiuti, soprattutto per il mantenimento e il consolidamento degli obiettivi a lungo termine”.

“Per raggiungere migliori risultati in termini di benefici ambientali, ottimizzando l’aspetto economico e l’accettabilità sociale, è necessario un approccio integrato che, partendo da una visione complessiva, ipotizzi l’utilizzo di differenti metodi di raccolta e trattamento, anche con l’implementazione di sistemi informatici di controllo. Si devono approntare nuovi sistemi di gestione dei rifiuti, orientati verso un continuo miglioramento per aumentare la qualità e il rendimento del processo. Tra le novità, il completamento della transizione verso efficaci sistemi di raccolta differenziata; la promozione di filiere di riciclo; la promozione della collaborazione con enti di ricerca per realizzare filiere di riciclo innovative e sperimentali per categorie specifiche di rifiuto; l’efficientamento, l’ammodernamento e il completamento dell'infrastrutturazione impiantistica del territorio regionale; lo sviluppo di politiche integrate di controllo del territorio contro l'abbandono e la dispersione dei rifiuti”.

Pubblicato in Regione
Etichette:

Realizzare un nuovo assetto dei Plus della Sardegna per rafforzare la capacità di programmazione e di spesa delle risorse disponibili sui progetti e le misure a favore dei cittadini. Questo il tema sul quale si è svolto, oggi, l’incontro tra l’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Carlo Doria, e i sindaci e rappresentanti dei Comuni capofila dei ventiquattro Plus dell’Isola. “Un’occasione – dichiara l’assessore Doria – per discutere delle criticità e delle possibili soluzioni da mettere in campo. Abbiamo davanti sfide importanti. Ricordo che attraverso i Plus vengono gestite misure di grande rilevanza sociale con ingenti risorse nazionali e regionali, si pensi ad esempio al programma Ritornare a casa, a favore delle persone con disabilità gravissima, per il quale solo nel 2022 sono stati impiegati oltre 36 milioni di euro”.

“Tra i problemi rappresentati dai sindaci – precisa l’assessore Doria – ne abbiamo individuato due in particolare. Il primo è di carattere tecnico: quando vengono stanziate le risorse a favore dei Plus queste si agganciano ai bilanci del Comune capofila con ciò che comporta in termini di vincoli e limitazioni alla spesa, un meccanismo non sempre agile, con inevitabili ricadute su tutti i Comuni che appartengono allo stesso ambito. Il secondo tema riguarda l’estrema precarietà del personale che lavora negli Uffici di Piano, anch’esso legato ai Comuni capofila e ai relativi limiti in termini di assunzioni, con il rischio per il Plus di perdere per strada un prezioso bagaglio di competenze maturate. Entrambe queste criticità hanno radici lontane, in particolare dal 2011, con la Legge sulla spending-review che ha posto vincoli molto stringenti agli Enti Locali, sia in termini di spesa, sia per ciò che attiene il turnover del personale. Oggi, però, poter dedicare personale qualificato e dare continuità all’azione amministrativa dei Plus è strategico per le attività svolte e i servizi a favore dei cittadini”.

“Nel confronto di oggi – spiega l’assessore Doria – abbiamo indicato due strade. Una prima risposta potrebbe arrivare con l’approvazione del collegato alla Finanziaria, che verrà discusso entro un mese, con il quale proporremo una programmazione pluriennale delle risorse destinate ai Plus. Un aspetto che attenuerebbe di molto le criticità. La seconda è una soluzione strutturale e riguarda la possibilità, nei limiti di quanto previsto dalla legge, di attribuire ai Plus personalità giuridica e quindi autonomia rispetto ai Comuni capofila, aspetto che renderebbe più snello l’impiego delle risorse, superando allo stesso tempo i problemi legati al reclutamento del personale”.

“Per definire queste soluzioni a breve avvieremo con i Comuni capofila dei Plus, l’Anci e il Cal un tavolo di coordinamento al quale lavoreremo per dare nei tempi più brevi una risposta concreta ai territori e quindi ai cittadini”, conclude l’assessore Doria

Pubblicato in Regione

Sono tre le esigenze che la Regione deve rispettare nell’operazione di acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus: acquistare solo ciò che si può portare direttamente a compensazione (il programma di acquisto non comporta oneri per il sistema-Regione proprio perché verrà impostato in maniera tale da garantire la più celere compensazione); avere certezza dei crediti, che dovranno essere certificati in un’ottica di legittimità dell’operazione, trasparenza e buon funzionamento della misura;  conseguire un risparmio economico per l’Amministrazione derivante dal differenziale tra prezzo di acquisto e valore della compensazione effettiva (il programma di acquisto non comporta quindi maggiori oneri per le casse regionali). È già in via di analisi, modifica, predisposizione la misura sul superbonus definita con la Manovra finanziaria 23-25 con l’obiettivo di apportare quelle modifiche, anche di carattere tecnico come per esempio l‘adeguamento degli F24 della Regione da parte dell’Agenzia delle Entrate, per dare gambe al provvedimento sull’acquisizione dei crediti fiscali.

“La Regione Sardegna ha fatto da apripista nella volontà di acquistare i crediti d’imposta derivanti dagli interventi dei bonus edilizi e del superbonus 110% ed è pronta a proseguire nel percorso avviato in Finanziaria, con l’obiettivo di dare sollievo alle imprese e ai privati, andando a sbloccare un mercato fermo ormai da mesi”, spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Con questa ulteriore misura, che si aggiunge a quelle messe in campo per fronteggiare gi effetti della crisi sui vari comparti della nostra economia, rafforziamo il sistema economico sardo dando pieno sostegno a imprese e cittadini”, ha evidenziato sempre il Presidente ricordando come dopo l’anticipazione dei crediti fiscali operata attraverso la finanziaria regionale, Sfirs (oltre 250 milioni di euro, divisi su tre tranche di finanziamento, sono attualmente in istruttoria per la liquidazione delle domande presentate sulla linea B-Credito di Filiera Superbonus 110% del Fondo Sardinian Fintech, gestito da Sfirs, a fronte di 380 milioni di credito fiscale previsti), la Regione intende ora mettere a punto il programma di acquisto, mettendo a disposizione degli operatori privati del mercato la propria capacità fiscale.

La norma in Finanziaria prevede anche la possibilità di avviare un sistema di garanzie a carico di strumenti già in atto per garantire ulteriormente la negoziazione dei crediti e anche in questo è alta l’attenzione delle altre regioni d’Italia che seguendo l’esempio della Sardegna, prima regione d’Italia ad aver avviato un percorso di questo tipo, intendono inserirsi per disincagliare i crediti impigliati nelle maglie della burocrazia. Qualora per esempio ci siano problemi sulla compensazione del credito di un’impresa, la Regione può farsi garante del buon esito della negoziazione attraverso il fondo di garanzia, Frgpmi gestito dalla Sfirs che secondo le prime analisi potrebbe essere adeguato. La norma messa appunto in Finanziaria intende infatti rafforzare le ricadute positive di carattere economico, sociale e ambientale connesse alle diverse misure avviare a livello nazionale che hanno istituito detrazioni fiscali per la realizzazione di specifici interventi o l’opzione per la cessione o per lo sconto al posto delle detrazioni recuperabili sotto forma di crediti d’imposta e in particolare del Superbonus.

All’analisi sull’impatto della misura (ricadute su imprese e famiglie) e alle stime rispetto a quanto la Regione potrà compensare (i 40-50 milioni di capienza fiscale mensile sono solo riferiti all’Iva) fanno da corredo una serie di approfondimenti che la Programmazione sta già attivando. Si sta valutando l’ipotesi di attivare il piano abbracciando l’intero sistema- Regione (non solo l’Amministrazione ma anche le Agenzie, per esempio) in maniera tale da aumentare la massa a disposizione. Entro 90 giorni la Regione dovrà predisporre la delibera di Giunta che indica e risolve tutte queste criticità. 

Pubblicato in Regione

Si è svolta oggi nella Sala Anfiteatro della Regione la cerimonia di consegna delle pergamene del Master in Ingegneria dei sistemi aerospaziali e in Security awarness, organizzati dal Distretto aerospaziale della Sardegna (DASS) in collaborazione con il CRS4, il centro di ricerca del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna. All’evento sono intervenuti: Ada Lai, assessore regionale del lavoro Regione Sardegna, Francesco Mola, rettore dell’Università di Cagliari; Maika Aversano, direttrice generale Aspal; Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 e presidente del DASS; Paolo Teofilatto, Università La Sapienza Roma, Mario Caligiuri, Università della Calabria e i partecipanti dei master.

I due master, finanziati interamente dalla Regione Sardegna con un importo complessivo di 160mila euro e destinati alla formazione di laureati occupati o in cerca di occupazione, sono stati attivati a Cagliari a ottobre del 2021 presso il dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali dell’Università di Cagliari a seguito dell’accordo stipulato con l’assessorato del Lavoro della Regione Sardegna e l’Agenzia sarda per le politiche attive del Lavoro (ASPAL). I percorsi formativi si sono conclusi a novembre 2022 con un totale di 23 partecipanti, ciascuno dei quali ha ottenuto una borsa di studio del valore di 1000 euro, a copertura totale dei master, che hanno formato ingegneri esperti di sistemi aerospaziali e professionisti nell’ambito della security awarness in campo spaziale. In particolare il master in Ingegneria dei sistemi aerospaziali aveva l’obiettivo di arricchire le competenze specialistiche di ciascun iscritto finalizzandole alla realtà multidisciplinare delle attività aerospaziali, tra cui quelle legate ai sistemi di bordo satellitari o ai  sistemi di guida e controllo. Il master si è concluso con 8 corsisti che hanno svolto il tirocinio presso il CRS4 e Nurjana Technologies, soci del Distretto aerospaziale. Il master in Security awarness, invece, aveva lo scopo di diffondere la cultura della sicurezza e degli strumenti istituzionali, organizzativi e tecnico-operativi utilizzati sul piano nazionale e internazionale per affrontare tali sfide. Il master si è concluso con 15 corsisti che hanno svolto il tirocinio presso gli uffici della Regione Sardegna e il DASS.

Così il Presidente della Regione Christian Solinas. “La sfida di oggi è quella di fare sistema tra le istituzioni, il mondo accademico e imprenditoriale  per rispondere alle trasformazioni e alle esigenze di un mondo del lavoro in continua evoluzione, sempre più basato su logiche e modelli di collaborazione. Costruiamo l’alta formazione del futuro puntando sull’innovazione e sulla sinergia tra le istituzioni e le imprese”.

“Co-progettiamo una nuova visione di Sardegna formando i nostri giovani nella loro terra - ha affermato l’assessore del Lavoro, Ada Lai - con due percorsi formativi di alta formazione in settori innovativi e trainanti che guardano al futuro. Il Presidente Solinas ci chiede un cambio di passo nella gestione delle risorse: formazione mirata, politiche attive del lavoro finalizzate all’ inserimento lavorativo, investimenti massicci in innovazione, digitale, nuove tecnologie e reti infrastrutturali. In Sardegna - ha aggiunto Lai - abbiamo le competenze, le risorse e le strutture per formare i nostri talenti. I finanziamenti del PNRR rappresentano una grande opportunità per una formazione di qualità che garantisca l’ occupazione”.

“Siamo orgogliosi di aver portato a termine nei tempi stabiliti due importanti percorsi formativi in capo all’Università di Cagliari - ha detto l’amministratore unico del CRS4 e presidente del DASS, Giacomo Cao - che hanno visto l’imprescindibile contributo del DASS sotto il profilo gestionale e organizzativo come pure del CRS4 quale soggetto ospitante della quasi totalità dei corsisti del master in ingegneria dei sistemi aerospaziali. Ringraziamo l’assessorato regionale del Lavoro - ha aggiunto Cao - per aver finanziato questi master con i quali abbiamo potuto dare risposta a richieste di formazione di alto livello, che siamo riusciti ad attrarre con le risorse disponibili”.

“La nostra attenzione sul fronte della formazione è e continuerà ad essere altissima e il sostegno alle iniziative di eccellenza proposte dai poli universitari sardi proseguirà - ha sottolineato la direttrice generale dell'Aspal, Maika Aversano. I Master come questi vanno nella giusta direzione perché formano figure specialistiche molto elevate  che le aziende richiedono e richiederanno sempre di più. Si  tratta, infatti, di  percorsi formativi perfettamente coerenti con le politiche nazionali e comunitarie. È questo il futuro e noi e l’assessorato del Lavoro saremo a fianco delle Università sarde”.

Soddisfatto il rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola, “Orgogliosi nel vedere la realizzazione  delle prime edizioni dei master su tematiche di grande attualità e grande interesse che proiettano l’Ateneo  e la nostra regione nel contesto nazionale e internazionale. Tutto questo grazie al contributo della Regione Sardegna.”

Pubblicato in Regione
Etichette:

Sette milioni di euro dalla finanziaria regionale, 2 per il 2023 e 5 per il 2024, destinati alla razionalizzazione e all’efficientamento irriguo delle campagne del Parteolla.

“Si tratta di un intervento atteso da oltre un ventennio – dichiara il Presidente della regione, Christian Solinas – portato a compimento grazie ad un’attenta politica di ascolto sui territori. Con questo stanziamento diamo la copertura finanziaria necessaria ad un’opera di natura infrastrutturale che permetterà di dare sostegno ad un’area rurale ad alta potenzialità quale è quella del Parteolla, territorio caratterizzato dalla presenza di un’importante filiera produttiva nel settore agricolo e vitivinicolo. Intervenire sul miglioramento dei contesti produttivi – dichiara il Presidente – è un’azione imprescindibile per rendere sempre più forte e competitiva l’eccellenza dei nostri prodotti”.

 I 6.976.504,11 di euro finanziati per il Primo Lotto Funzionale saranno in particolare destinati alla realizzazione di due condotte irrigue e di un dispensatore dalla Condotta Enas, costituenti la dorsale di un’infrastruttura complessiva più ampia di possibile realizzazione. Una proposta progettuale che nasce dalle esigenze manifestate dalle amministrazioni locali e da numerose realtà imprenditoriali che trarrebbero grande beneficio dall’irrigazione delle numerose aziende agricole a vocazione vitivinicola e olivicola con produzioni di grande pregio, attualmente costrette a fare fronte alle loro esigenze idriche tramite l’approvvigionamento con emungimento da pozzo: oltre ai maggiori costi per il pompaggio, le imprese stanno affrontando problemi di impoverimento e di peggioramento della qualità della risorsa idrica della falda.

“Diamo concretezza a quest’opera, fondamentale per il tessuto produttivo del Parteolla, cui arriviamo grazie ad un attento confronto con i rappresentanti dei territori”, dice il Presidente Solinas.

“Interveniamo per servire un’area di notevole valenza agronomica. La realizzazione di un nuovo distretto irriguo e la razionalizzazione dello sfruttamento della risorsa idrica daranno una maggiore resilienza delle colture esistenti nei confronti dei fenomeni climatici estremi sempre più frequenti. La forte espansione del settore viticolo dell’area è in linea con il trend di crescita del settore vinicolo degli scorsi anni: un settore sul quale ora più che mai dobbiamo investire – conclude il Presidente -  in quanto capace di attrarre notevoli investimenti e, di conseguenza, di garantire un notevole ritorno economico, sociale ed occupazionale dagli investimenti infrastrutturali a suo sostegno”.

L’intervento attuale è propedeutico alla realizzazione di lotti successivi, in particolare per l’area del Basso Campidano, da realizzarsi con successivi finanziamenti.

Pubblicato in Regione

La Regione ha finanziato il piano di investimenti pari a 300 mila euro per interventi a sostegno della Fondazione Sardegna Isola del Romanico. L’intervento, voluto dall’assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu, si inserisce negli interventi finanziati con la Manovra Finanziaria 2023-2025.

“Il finanziamento per il 2023 - sottolinea l’assessore Biancareddu – si inserisce all’interno dei progetti per il rafforzamento del centro di documentazione con allestimento di archivio digitale sul patrimonio Romanico dell'Isola, censire i monumenti Romanici e monitorare lo stato di conservazione del monumento con la  promozione di modelli didattici sulla conoscenza del Romanico sardo. Inoltre, continua Biancareddu, si vuole  ampliare la rete dei territori coinvolti, estendere il progetto di “virtual tour” a tutte le chiese romaniche della rete, realizzare la progettazione di un percorso tattile in ogni chiesa per i non vedenti, promuovere il Romanico Sardo nelle altre aree d'Europa inserendolo nel percorso europeo di “Transromanica”, creando un braccio Mediterraneo dell'itinerario Europeo. Dotare tutte le chiese della rete di virtual tour plurilingue da consultare tramite apposita app, serve inoltre a promuovere il Romanico, favorendo la consapevolezza nei territori dei benefici della rete culturale, creando una rete di operatori gestori dei monumenti.”

Tra le attività previste dal piano di investimenti anche quella della formazione degli addetti alle visite guidate, con la promozione e l’allestimento di una mostra itinerante sul Romanico Sardo, coinvolgendo il maggior numero di Comuni. Ad oggi la Fondazione, con sede a Santa Giusta, gestisce una rete di 87 comuni sardi. Il grande patrimonio delle chiese Romaniche è composto da oltre 150 monumenti in tutta l’Isola.

Pubblicato in Regione

La Sardegna, prima regione d’Italia a entrare nella partita Superbonus per sbloccare i crediti di imposta incagliati nelle maglie della burocrazia, diventa un esempio da seguire a livello nazionale. Le modalità di attuazione e le condizioni dell’acquisto dei crediti edilizi di bonus, superbonus 110% ed ecobonus saranno messe a punto con una delibera di Giunta dopo che la Regione, attraverso la Finanziaria, ha messo a disposizione la propria capienza fiscale per acquistare i crediti, stimata potenzialmente in 40-50 milioni di euro al mese.

La misura rappresenta il secondo intervento della Regione, che già, grazie al Sardinia Fintech attivato dal Centro Regionale di Programmazione e dalla Sfirs, aveva liberato liquidità (sotto forma di anticipazioni finanziarie da rimborsare con i crediti fiscali) per sostenere famiglie e imprese in una misura, il superbonus, che ha prodotto in Sardegna un totale di investimenti ammessi a detrazione pari a oltre 1 miliardo e 983 milioni di euro suddivisi in investimenti su edifici condominiali, edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti (Enea, rapporto di dicembre). Oltre 250 milioni di euro, divisi su tre tranche di finanziamento, sono infatti attualmente in istruttoria per la liquidazione delle domande presentate sulla linea B-Credito di Filiera Superbonus 110% del Fondo Sardinian Fintech, gestito da Sfirs, a fronte di 380 milioni di credito fiscale previsti.

Dopo l’anticipazione dei crediti fiscali operata attraverso la finanziaria regionale, arriva ora il programma di acquisto della Regione che mette a disposizione degli operatori privati del mercato la propria capacità fiscale per l’acquisizione dei crediti che poi compenserà nei propri F24.

“La Sardegna è la Regione che durante l’emergenza ha investito maggiori risorse proprie per la ripresa, e con ogni strumento a disposizione, finanziario e normativo, si è posta come obiettivo quello di sostenere il rilancio e la competitività delle aziende. Le novità introdotte con la Finanziaria vanno in questa direzione e testimoniano la volontà di continuare a sostenere e rafforzare la crescita del sistema economico sardo”, ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas. “La Regione è al fianco delle imprese di ogni comparto e pronta a recepirne le istanze dando anima e corpo a provvedimenti che possano alleggerire il peso della crisi e delle difficoltà legate al momento storico che stiamo vivendo – ha aggiunto l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino - Con la norma inserita in Finanziaria rafforziamo le ricadute di carattere ambientale, sociale ed economiche relative alle diverse misure legate ai bonus edilizi, in particolare al Superbonus”.

La Regione riconoscendo la valenza strategica delle agevolazioni fiscali nell’ultima finanziaria ha quindi posto le basi per attivare un programma di acquisto di crediti da portare direttamente a compensazione dalla stessa Regione. Così facendo punta a favorire la circolazione dei crediti di imposta alleggerendo il portafoglio di crediti degli ultimi concessionari in modo che possano riprendere un programma di acquisti della stessa tipologia a favore delle famiglie e delle imprese e a liberare la potenziale liquidità del sistema delle imprese edilizie e della filiera associata attualmente bloccata in crediti che non trovano collocazione  in modo da favorirne la ripresa delle attività.

Sempre con la Finanziaria, accanto alle operazioni di acquisizione dei crediti, la Regione ha promosso anche un programma di garanzie pubbliche a favore delle imprese e dei privati: sarà infatti attivato  un programma di garanzia e controgaranzie per favorire  la negoziazione dei crediti tra soggetti privati nei limiti consentiti dalle norme e dalle circolari dell’Agenzia delle Entrate. 

Pubblicato in Regione
Etichette:

La Regione ha finanziato il piano di investimenti pari a 750 mila euro per Interventi a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica e per il successo scolastico a favore delle scuole autonome di ogni ordine e grado della Sardegna. L’intervento, voluto dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, si inserisce negli interventi finanziati con la Manovra Finanziaria 2023-2025.

La spesa complessiva sarà di 250 mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 per consentire alle Autonomie scolastiche, con sede nel territorio della Regione, lo svolgimento di visite didattiche presso siti archeologici, museali, culturali di particolare rilevanza sul territorio regionale e la realizzazione di progetti speciali, rivolti in particolare al contrasto della dispersione scolastica.

“La norma - sottolinea l’assessore Biancareddu - ha una duplice finalità. Da un lato quello di permettere il finanziamento della partecipazione delle Autonomie scolastiche a progetti speciali che consentano soprattutto di contrastare la dispersione scolastica (quali manifestazioni, fiere, gare e concorsi nazionali). L’altra finalità è quella di consentire agli studenti, la fruizione guidata di tutti i possibili spazi culturali di cui la Sardegna è ricchissima. Si tratta di uscite didattiche istruttive, ripartite a seguito della fine dello stato di emergenza sanitaria.

I progetti speciali consentono, tra l'altro, di favorire il confronto proficuo con le Autonomie presenti nel territorio nazionale e regionale, al fine di individuare delle buone pratiche e attivare rapporti di collaborazione in rete che garantiscano la crescita individuale degli studenti e dell’intero sistema scolastico in generale.

Le visite didattiche guidate, invece, consentono agli studenti di conoscere il patrimonio artistico e culturale della propria Regione, favorendone la valorizzazione.

Negli ultimi anni sono stati finanziati circa 44 progetti speciali, con un costo medio per progetto di oltre  4 mila euro e circa 29 visite guidate nel territorio regionale, con un costo medio per visita di circa euro 3 mila e 500 euro.

Lo stanziamento previsto, che terrebbe conto della necessità di garantire l’adozione delle necessarie misure di sicurezza sanitaria emerse in modo particolare negli ultimi anni, consentirebbe di finanziare circa 60 progetti o visite guidate all'anno, aventi un costo medio di euro 4 mila euro.

Pubblicato in Regione

La ripresa dei consumi potrebbe avverarsi solo con il calo delle bollette. La riduzione del peso delle utenze potrebbe infatti liberare fino a 30 miliardi di euro a livello nazionale, e rendendoli disponibili per la spesa delle famiglie. La stima di Confesercenti ha rilevato infatti la spesa media mensile familiare in Sardegna per il 2023 è di 2044 euro e risulta ancora molto inferiore ai già deludenti valori di pre-pandemia del 2019 (2158 euro), Considerato che la maggior parte del budget verrà assorbito dalle spese per casa e bollette con una media del 45,8% del bilancio familiare, si può ben capire che rimane ben poco spazio per altri acquisti. E ad avere la peggio nell’Isola è la spesa alimentare per la quale si spende non più di 400 euro (IL DATO PIÙ BASSO D’ITALIA).

Nell’anno in corso la spesa media mensile delle famiglie sarde, in termini reali dovrebbe crescere infatti solo del +0,8%, pari ad appena 16,4 euro in più al mese. Si tratta dell’incremento più basso nel triennio 2021-2023, una frenata che di fatto interrompe la ripresa post-pandemia.

“Se nel corso del 2023 le tariffe di luce e gas si dovessero ridurre del 40%, come ipotizzato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti- suggerisce Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Sardegna - la spesa complessiva sostenuta dalle famiglie per le utenze domestiche passerebbe da quasi 76 a poco più di 45 miliardi di euro, scendendo da 2.950 euro a 1.780 euro l’anno per famiglia. Le risorse così liberate potrebbero dunque consentire un’accelerazione ai consumi delle famiglie, che purtroppo restano ancora al palo nel 2023”.

“Il caro energia ha fermato la ripartenza della spesa dopo la pandemia, gran parte del bilancio familiare è stato assorbito dalle bollette e per il resto come alimentari e bevande, abbigliamento e scarpe, cultura e spettacolo, turismo è rimasto ben poco – rileva alla luce dei dati Roberto Bolognese, presidente Confesercenti Sardegna – tutte le imprese del terziario dipendono dai consumi interni e lo scenario è molto difficile. Sono indispensabili interventi che aiutino a recuperare il potere d’acquisto perduto, magari detassando gli aumenti retributivi che aiuterebbero le imprese a procedere ai rinnovi dei contratti nazionali, dando una spinta ai salari ridotti dall'inflazione energetica”.

Pubblicato in Cronaca
Etichette:

Nuovo allentamento degli obblighi sulla movimentazione extraregionale dei capi ovini e bovini  in relazione alla malattia del cervo (Ehd) e al siero tipo tre della blu tongue (Btv3). Dalle province di Sassari, Gallura, Nuoro e Ogliastra i capi potranno infatti essere movimentati liberamente fuori dalla Sardegna senza che sia necessaria l’esecuzione del test (Pcr) con esito negativo. È quanto contenuto nelle nuove disposizioni comunicate dal Ministero della Salute alla Regione. L’obbligo dei test specifici per Ehd e Btv3 rimane per la movimentazione dei capi dalla provincia di Oristano, in parte della provincia del Sud Sardegna e nella parte più occidentale della Città Metropolitana di Cagliari, mentre è richiesto il test per il solo sierotipo tre della Blu Tongue nelle restanti aree della Citta Metropolitana di Cagliari e del Sud Sardegna orientale, con la sola esclusione delle aree in cui sia stata riscontrata anche la circolazione virale della malattia del cervo dove continuerà a essere richiesta la doppia Pcr (Ehd – Btv3).

“L’allentamento delle restrizioni – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – rappresenta un risultato importante . L’azione di monitoraggio portata avanti nel territorio su oltre sei mila campioni ha consentito di definire il quadro attuale e di motivare la rimodulazione dei vincoli. Inoltre, in tutte le aree in cui permane l’obbligo di test per la movimentazione extraregionale dei capi l’eventuale positività riscontrata comporterà lo stop per i soli capi positivi”.

Pubblicato in Regione
Pagina 50 di 54