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A partire da oggi, venerdì 18 ottobre, sarà pubblicato l’Avviso relativo alla misura “Bonus assunzionali” rivolti a tutte le imprese che intendono assumere disoccupati di lungo corso, a rischio di esclusione socio-lavorativa o di povertà.
Una misura innovativa con focus sulle povertà che l’Assessorato regionale del Lavoro ha messo in campo con un duplice obiettivo: contrastare la disoccupazione incentivando le assunzioni dei gruppi svantaggiati, come gli over 50, e al contempo incentivare le imprese attraverso la concessione di una sovvenzione per ciascuna assunzione.  
“Questa misura, cumulabile con gli incentivi previsti a livello governativo, nasce da una precisa volontà politica - spiega l’assessora del Lavoro Desirè Manca – quella di migliorare le condizioni di vita di tanti sardi, disoccupati o lavoratori con basso reddito, sostenendo processi di incremento dell’occupazione in un periodo in cui l’inflazione ha ridotto la capacità d’acquisto delle famiglie e messo in difficoltà tante imprese. La sua originalità risiede nel ragionamento a monte: la consapevolezza che oggigiorno fare impresa sia sempre più complesso e richieda investimenti ingenti e talvolta rischiosi. Pertanto, abbiamo pensato di invertire il paradigma, concedendo sgravi fiscali alle imprese per incentivare le assunzioni di disoccupati e in particolare i disoccupati e le disoccupate più svantaggiati. I bonus occupazionali, infatti, sono destinati ai lavoratori con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro, in particolare gli over 50, ma anche a tutti coloro che hanno un reddito molto basso, che non supera i 15mila euro all’anno. In Sardegna sono 110 mila le famiglie che vivono in condizioni di povertà e ritengo sia indispensabile attuare misure che possano incidere per ridurre questo dato allarmante”.
Questo il commento dell’assessora del Lavoro Desirè Manca, che, nell’ambito di un più complessivo programma di contrasto alle povertà, ha ottenuto dalla Giunta uno stanziamento di 40 milioni di euro per l’attuazione della misura Bonus assunzionali.
“Questo è un intervento a cui tengo particolarmente – conclude l’esponente della giunta Todde - in quanto sin dal mio insediamento ho pensato ad un’azione capace di incidere sulle povertà e in particolare sulle nuove povertà”.
Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminato l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata pari a tale periodo. L’intensità dell’aiuto sarà calcolata su una base forfettaria definita su fasce di retribuzione.
La misura prevede anche la costituzione, presso l’ASPAL, di un Fondo per la formazione continua di lavoratori nei assunti, da concedere alle imprese (sulla base dell’Art. 31 del Regolamento (UE) n. 651/2014) per la formazione di lavoratori neo assunti o per la formazione di lavoratori di imprese sarde coinvolti in processi di trasformazione o sviluppo aziendale che necessitino di processi di riqualificazione, riconversione e rafforzamento delle competenze.
La presentazione delle domande dovrà essere effettuata esclusivamente all’interno del Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL), a partire dal prossimo 18 novembre, all’indirizzo www.sardegnalavoro.it..

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 La Regione Sardegna aderisce alla XVIII Giornata Europea Contro la Tratta degli esseri umani e rinnova il suo impegno nelle politiche anti-tratta e contro lo sfruttamento lavorativo. In occasione della giornata, la Regione, nell’ambito del Programma Annuale per l’Immigrazione, promuove una serie di attività e iniziative di sensibilizzazione nel territorio, in collaborazione con la Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli, titolare del progetto Elen Joy, e il CREI ACLI.  

"Il fenomeno della tratta, poco conosciuto ma ampiamente diffuso – afferma l’assessora del Lavoro Desirè Manca – offende la coscienza di ogni persona e richiede un rinnovato impegno delle istituzioni in una forte azione di contrasto e al tempo stesso di una azione volta a tutelare il lavoro come forma di riscatto sociale. Non è un mistero che molte persone vittime della tratta vengono poi costrette allo sfruttamento sessuale e lavorativo, incentivando il caporalato e altre gravi forme di violazione dei diritti umani. Il progetto CASLIS ha già permesso di promuovere specifiche linee di intervento che hanno consentito di fornire validi strumenti di emersione, identificazione e supporto alle vittime, oltre a favorire una maggiore consapevolezza nella società di tale fenomeno".

L’Assessorato del Lavoro è impegnato nell’attuazione del progetto CASLIS – Contrasto Allo Sfruttamento Lavorativo In Sardegna – promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in partenariato con ANCI Sardegna, la Congregazione Figlie della carità, la Cooperativa Studio Progetto 2, l’Università degli studi di Cagliari, gli Ispettorati territoriali del lavoro e la Commissione Territoriale per il riconoscimento del diritto di asilo.

In occasione della Giornata, venerdì 18 ottobre, l’Assessorato del Lavoro promuove l’incontro “Strumenti per il contrasto allo sfruttamento lavorativo e alla tratta degli esseri umani: forme di protezione e investimento sociale - promozione reti multi-attore” che intende favorire una riflessione sulle politiche attualmente in essere sul tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo. All’evento, che si terrà al Caesar’s hotel dalle 9,30, parteciperanno le Regioni aderenti all’avviso promosso dal Ministero del lavoro in materia di contrasto allo sfruttamento, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) e i partner del Progetto CASLIS.

Nel pomeriggio, presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche a Cagliari, si terrà un incontro finalizzato ad analizzare criticamente il complesso rapporto tra processi migratori, inserimento lavorativo e pratiche di sfruttamento di lavoro anche in relazione alla tratta. 

 “Le ricerche e le evidenze empiriche – prosegue l’assessora Manca – segnalano che anche la Sardegna fronteggia lo sfruttamento del lavoro migrante che si accompagna a quello già registrato da tempo che interessa i lavoratori autoctoni. Nel caso delle persone migranti, i casi rilevati hanno delineato un fenomeno più intenso che, nelle forme più gravi, è caratterizzato da pratiche di abuso e violenza fisica. Infine, più recentemente, si sta rendendo evidente anche la connessione tra sfruttamento del lavoro e tratta degli esseri umani, in particolare donne e minori. A tal fine – conclude - l’Assessorato del Lavoro ha promosso l’istituzione di un Osservatorio permanente sullo sfruttamento degli esseri umani con funzioni consultive, propositive, di studio e ricerca, tramite il quale promuovere una maggiore collaborazione tra tutti gli attori che operano nel territorio, a sostegno della cultura della legalità”.

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“In sei mesi abbiamo messo a correre oltre 150 milioni di euro. Fondi destinati all’avvio di diverse misure volte a migliorare i livelli occupazionali e la qualità di vita dei sardi. Al mio insediamento, con grande rammarico, ho appreso che nelle casse dell’Assessorato giacevano circa 100 milioni di euro non spesi. Noi abbiamo scelto di lavorare per far sì che ogni euro di cui disponiamo venga destinato ai cittadini sardi. Abbiamo studiato misure sperimentali dettate dal buon senso e siamo certi che i frutti arriveranno”. Così l’assessora del Lavoro, Desirè Manca, presenta i risultati del lavoro svolto da inizio legislatura ad oggi ed entra nel dettaglio dei provvedimenti adottati.

“Abbiamo destinato 40 milioni di euro ai Bonus assunzionali, una misura volta ad aiutare i disoccupati, in particolare gli over 50 e i lavoratori con redditi bassi, attraverso la quale si offrono incentivi per l'assunzione a tempo indeterminato e corsi di formazione continua, creando così opportunità reali per chi ne ha più bisogno. Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminato – evidenzia l’assessora - l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata pari a tale periodo. Entro la prima settimana di ottobre verrà pubblicato l’Avviso”.

“Altri 40 milioni di euro riguardano “Filo Sardegna”, una misura innovativa chiamata così non a caso. Abbiamo pensato ad un filo conduttore tra l’impresa e l’ente formativo per riuscire così a colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro nelle filiere strategiche dell’economia regionale, come agrifood, turismo e cantieristica e tante altre, che intende rispondere all’esigenza delle imprese di reperire risorse adeguatamente formate per ampliare ed innovare la propria capacità produttiva e allo stesso tempo dare la possibilità ai disoccupati o ai soggetti espulsi dal mercato del lavoro di avere un futuro lavorativo e una vita dignitosi. Pubblicheremo l’Avviso entro il mese di dicembre 2024 e sarà preceduto da un’intensa attività di animazione territoriale”, ha detto l’assessora.

“Ancora: con uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro, somma alla quale contiamo in poco tempo di aggiungere altri 6 milioni di euro, puntiamo a un rinnovato approccio alla disabilità che non si limiti a ribadire il principio dell’inclusività, ma che, a partire da questo, sostenga e sviluppi i concetti di equità e accessibilità, offrendo incentivi all’assunzione delle persone disabili in aggiunta a quelli previsti dalla norma nazionale. La volontà politica – prosegue - è quella di portare avanti un cambiamento culturale sul tema dell’inclusione per tentare di abbattere tutte le barriere, non solo quelle architettoniche, ma anche quelle spesso dettate dal pregiudizio. Sono previsti contributi regionali per l’attivazione di tirocini finalizzati all’assunzione; incentivi per “accomodamenti ragionevoli” (adeguamento posto di lavoro alla persona con disabilità); contributi per la formazione del personale interno dell’azienda (anche coinvolgendo associazioni specializzate su disabilità); contributi per l’attivazione di tutor aziendale (interno o esterno identificato dal Nucleo Inserimento Mirato dei CPI), Disability Manager, Consulente alla Pari (persona con disabilità che ha già effettuato percorso di inserimento lavorativo)”.

“Infine, con l’obiettivo di dare un rinnovato impulso alle politiche attive a sostegno dell’incremento occupazionale della filiera turistica, abbiamo presentato l’avviso SO.LA.RE Sardegna, al quale abbiamo destinato oltre 37 milioni di euro. Questa misura introduce alcune importanti novità dettate da una precisa volontà politica, quella di tendere una mano alle imprese sarde più fragili, a tutte quelle imprese che negli scorsi anni non sono riuscite ad ottenere un sostegno economico”.

“Ai disoccupati e le disoccupate della Sardegna abbiamo destinato una misura sperimentale, con uno stanziamento di 18 milioni di euro, per l’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati, OSS e infermieri, da attivarsi presso le Aziende del Servizio Sanitario regionale. Con il coinvolgimento dei sindacati stiamo definendo le modalità operative e intendiamo accorciare i tempi per dare un sostegno a chi non sta lavorando”.

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L’assessora del lavoro, Desirè Manca, ha avviato una serie di incontri rivolti alle imprese che intendono investire in Sardegna in un’ottica di esplorazione delle possibilità di interazione tra potenziali datori di lavoro e professionalità inoccupate presenti sul territorio regionale.

Nell’ambito di tale iniziativa, volta alla riduzione del bacino dei disoccupati sardi e alla loro tutela, ieri si è tenuto un importante incontro tra l’assessora Manca e l’amministratore delegato di Aeroitalia S.r.l., Gaetano Intrieri, al quale hanno preso parte anche l’assessora dei trasporti, Barbara Manca, il direttore del personale della società e i responsabili dei settori maintenance e compliance.

Una riunione proficua, durata circa due ore, in cui l’esponente della giunta Todde ha illustrato nel dettaglio ai vertici della compagnia aerea le due misure innovative promosse dall’assessorato del lavoro, e approvate all’unanimità con deliberazioni di giunta, i bonus assunzionali e il progetto Filo Sardegna.

“Entro il mese di settembre – ha ricordato l’assessora del lavoro – pubblicheremo gli avvisi relativi alle due nuove misure rivolte alle aziende che intendono investire con progetti concreti e di lunga durata nella nostra isola e che prevedono diversi incentivi finalizzati alla sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato. Abbiamo previsto importanti sgravi fiscali per la ricollocazione dei disoccupati over 50, un grave problema della nostra società, e per i soggetti più svantaggiati, ovvero coloro che sono in disoccupazione da 12 mesi o da 24 mesi, ma anche agevolazioni economiche per l’organizzazione di corsi di formazione necessari a consentire la riqualificazione dei lavoratori. Allo stesso tempo pubblicheremo a breve l’avviso relativo al progetto Filo Sardegna, studiato per agevolare l’incontro tra lavoratori, necessità delle imprese e agenzie formative. Stiamo procedendo spediti e su due livelli: a livello legislativo, a seguito dell’approvazione delle delibere relative ai bonus e al progetto Filo Sardegna, siamo in attesa della pubblicazione degli avvisi, a livello più pratico e dettato da un approccio estremamente pragmatico, invece, stiamo presentando e proponendo queste grandi opportunità alle aziende interessate con l’obiettivo di rinnovare ed espandere il ventaglio di possibilità per quanto riguarda i corsi formativi e tutelare con le massime garanzie i disoccupati della Sardegna”.

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Martedì, 10 Settembre 2024 18:41

La ministra del Lavoro a Cagliari per il G7

La ministra del Lavoro, Marina Calderone, è arrivata questa mattina a Cagliari per partecipare al convegno organizzato dall'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cagliari dal titolo "Innovazione e Lavoro: verso il G7 e oltre”, riflessioni su economia e lavoro a margine del G7 Lavoro 2024.

La ministra ha sottolineato l'importanza del G7 Lavoro che si terrà in Sardegna, evidenziando due temi chiave: l'intelligenza artificiale e l'invecchiamento della popolazione, con particolare attenzione all'invecchiamento attivo. La Sardegna, una delle cinque zone blu del mondo, è nota per l'alta concentrazione di centenari, e questo rende la regione particolarmente rilevante per il dibattito.

Calderone ha anche menzionato l'importanza di collocare la Sardegna al centro delle riflessioni sul suo futuro, sottolineando l'impegno del governo per lo sviluppo dell'isola e facendo riferimento al progetto del telescopio Einstein, che si spera possa essere realizzato lì.

 
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Si chiude positivamente, seppur in affanno, il secondo trimestre 2024 delle imprese artigiane della Sardegna. Il comparto delle piccole e medie imprese sarde cresce dello 0,02% con un saldo positivo di 7 attività, risultante dalle 577 aperture e 570 cessazioni, per un totale di 34.192 attività registrate, di cui 33.964 attive.

Nell’omologo periodo dell’anno scorso, le aziende registrate furono 34.245, quelle attive 34.017, con 585 aperture e 414 chiusure e un saldo positivo di 171.

 

L’analisi sulla demografia artigiana sarda è stata realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati Infocamere-Movimprese tra il 1° aprile e il 30 giugno di quest’anno. Il report sardo, per questo, dice che se l’apertura delle imprese ricalca il trend dell’anno scorso, quello delle chiusure registra una sensibile impennata. La crescita nazionale registrata è stata del +0,38% con un saldo positivo di + 4.714 imprese.

 

Lo sguardo al dettaglio delle vecchie province, pone Cagliari al comando della classifica con 12.810 imprese artigiane registrate, con 12.704 attive; con 209 iscrizioni e 320 cessazioni, con un saldo di -111 imprese mentre nel 2023 si registrò un +33. Segue Sassari con 12.284 imprese artigiane registrate, 12.218 attive, date dalle 241 iscrizioni e 146 cessazioni per un saldo positivo di 95 che nel 2023 fu di +78. Poi Nuoro con 6.740 registrate, 6.695 attive, 93 aperte e 50 chiuse per un saldo di +43 che nel 2023 fu di +46. Chiude Oristano con 2.358 registrate, 2.347 attive, 34 aperture e 54 chiusure con un

saldo di -20 che l’anno scorso fu di +14.

 

“Nonostante il trend sia rallentato ma ancora positivo, la nostra attenzione per il settore è alta perché veniamo da 3 anni di crescita sostanziosa che ha spinto il comparto sardo al secondo posto in Italia per incremento percentuale delle imprese - commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - nonostante questi dati siano riferibili a una frazione dell’anno, sono indicativi di come il tessuto produttivo sia vivo e abbia voglia di crescere e dell’impegno quotidiano degli artigiani contro la burocrazia, la mancanza di personale qualificato, la concorrenza sleale e anche della necessità costante del sostegno regionale, elemento vitale per il comparto”.

 

Dell’importanza degli incentivi ne è la riprova la Legge 949, la Legge Artigiana, che nell’ultimo bando ha messo a disposizione risorse per 22milioni e 400mila euro; le domande arrivate dagli artigiani sono state 918 per un ammontare di 24milioni e mezzo di euro. Grazie al fondo perduto fino al 40% e all’abbattimento dei costi di interesse, la Legge Artigiana è sinonimo di crescita delle micro, piccole e medie imprese isolane. La norma, infatti, è stata studiata per finanziare la costruzione o la ristrutturazione di fabbricati esistenti e l’acquisto di macchinari nuovi e di seconda mano, veicoli commerciali, terreni destinati all’ampliamento e la costruzione dei fabbricati produttivi, macchinari, attrezzature e autoveicoli nuovi e imbarcazioni, software, brevetti e licenze che avrebbero sostenuto le attività per i nuovi cicli di produzione, progettazione e promozione dell’immagine.

 

Per questo la richiesta di Confartigianato Sardegna è quella di rendere strutturale la norma, di rifinanziarla con almeno 25milioni ad annualità, per consentire alle aziende una pianificazione strategica, e di renderla snella eliminando burocrazia e impedimenti, tenendo il fondo perduto al 40%.

 

“Anche se le dinamiche delle imprese sono positive, le nostre realtà sono costantemente in prima linea per contribuire allo sviluppo dell’Isola – fa eco Daniele Serra, Segretario Regionale di Confartigianato Sardegna – le aziende artigiane rimangono realtà fragili; per questo chiedono garanzie, certezze e zero burocrazia per la Legge Artigiana. C’è necessità di metterla in sicurezza e quindi bisogna che diventi strutturale e torni a essere agile e rapida come in passato. Lo strumento, in 4 anni, ha erogato oltre 80milioni di euro di sostegni alle imprese sarde del settore”. “L’impresa che dovremo affrontare nei prossimi mesi e anni – conclude Serra - sarà quella di consentire sia alle imprese che aprono, sia a quelle che resistono, di poter stare sul mercato, creare reddito e di poter competere con il resto del mondo. Gli incentivi per le imprese e tutti gli altri processi di sostegno all’imprenditoria per i quali la nostra Associazione ha lavorato con la Regione, rappresentano punti fermi dai quali ripartire e sui quali bisogna puntare sempre più”.

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Misure di rilancio che consentano prospettive occupazionali di lungo periodo, politiche attive del lavoro finalizzate alla ricollocazione mirata e comunicazioni sulla ricognizione dei fondi destinati ai lavoratori in mobilità in deroga. Sono questi i temi al centro dell’incontro tra l’assessora del Lavoro Desirè Manca e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil tenutosi questa mattina per fare il punto sulla condizione dei 350 lavoratori appartenenti al bacino delle Aree di crisi industriale complessa della Sardegna.

L’assessora del Lavoro, in apertura del tavolo, ha comunicato l’esito proficuo dell’incontro con la ministra del Lavoro Calderone, la quale ha autorizzato lo stanziamento delle risorse necessarie a consentire l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga anche per i mesi di settembre e ottobre, con l’impegno a reperire i fondi per estendere la misura a tutto il 2024. L’assessora ha inoltre comunicato ai sindacati che il governo vincola l’erogazione delle risorse alla presentazione di un programma di politiche attive rivolto ai lavoratori del bacino. “Nell’ottica di potenziare le loro abilità e la possibilità di ricollocazione – ha spiegato l’esponente della Giunta Todde - abbiamo già trasmesso ad Aspal gli elenchi dei profili di tutti i 350 interessati che verranno contattati per essere inseriti in un piano di formazione capace di rispondere alle esigenze del mercato”.

Proficue riflessioni hanno caratterizzato la chiusura dell’incontro in cui l’assessora, in risposta alle istanze delle sigle sindacali, ha sottolineato che rendere strutturali i percorsi di transizione occupazionale è l’obiettivo primario della sua azione politica e che, in tale direzione si inserisce la volontà di sfruttare le nuove delibere, Filo Sardegna e Bonus occupazionali, approvate all’unanimità dalla Giunta, in cui l’incontro tra domanda di lavoro, i bisogni delle aziende e la formazione diventa la chiave di volta per il reinserimento dei lavoratori nei settori trainanti a livello regionale e nazionale.

Sui medesimi temi in serata si è tenuto un proficuo incontro con i rappresentanti sindacali che tutelano i lavoratori del Porto canale di Cagliari, ai quali inoltre l’assessora Manca ha fornito rassicurazioni circa la proroga dell’agenzia Kalport nelle more di una ricollocazione.

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 “Apprendo con estrema preoccupazione da notizie di stampa che alcuni lavoratori della società Conforama risultano essere destinatari di una procedura di trasferimento oltre Tirreno. Voglio ribadire ancora una volta che, ove vi fosse la necessità, le porte dell’assessorato sono sempre aperte a sindacati e lavoratori. Il mio pensiero ed il mio impegno sono rivolti a tutte quelle famiglie sarde costrette ad affrontare delle crisi occupazionali in un periodo storico sfavorevole. Come sempre, sarà mia cura non lasciare nessuno indietro”. Lo dichiara l’assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Derirè Manca.

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Solo qualche anno fa li chiamavamo eroi e oggi, purtroppo, in tanti si trovano senza un’occupazione. Mi riferisco ai lavoratori qualificati del sistema sanitario, come infermieri e OSS, coloro che in tempo di pandemia si sono presi cura delle persone più fragili e si sono prodigati per migliorare la qualità della vita dei malati. Sono questi i disoccupati e le disoccupate della Sardegna a cui ho scelto di destinare una misura sperimentale che consente l’attivazione di circa 800 contratti di lavoro a tempo determinato in ambito sanitario e al contempo di garantire un supporto alla rete sanitaria regionale in grave sofferenza”. Con questa premessa l’assessora del lavoro, Desirè Manca, presenta un provvedimento rivoluzionario, approvato dal Consiglio regionale in sede di assestamento di bilancio, che prevede lo stanziamento di 18 milioni di euro (9 milioni per il 2024 e 4 milioni e mezzo per ciascuno degli anni 2025 e 2026) per l’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati, infermieri e OSS, da attivarsi presso le Aziende del Servizio Sanitario regionale. Lo stanziamento consente l’attivazione di un numero di cantieri occupazionali capaci di dare un sostegno a 800 persone. L'approvazione di questo articolo di legge da parte del Consiglio regionale è soltanto il primo passo di un percorso che prevede il coinvolgimento dei sindacati con i quali verranno definite le modalità operative.

“Nel percorso di riprogrammazione delle risorse che giacevano inutilizzate nelle casse dell’assessorato del lavoro – continua l’esponente della Giunta Todde – ho deciso di destinare una parte di queste ai disoccupati del bacino sanitario, finora esclusi dall’accesso a questo tipo di percorso lavorativo. Le gravi condizioni in cui versa il sistema sanitario della Sardegna sono sicuramente la più grande piaga che abbiamo il dovere di affrontare come emergenza. I nostri ospedali, da anni, a causa di interventi scellerati e scarsa programmazione sono diventati scatole vuote, in cui i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari sono costretti a fare i salti mortali per coprire turni di lavoro massacranti e disumani. Davanti a questa montagna di macerie, al disastro che abbiamo trovato al nostro insediamento, ho scelto di contribuire per quanto fosse possibile al mio Assessorato con una misura capace di dare un sostegno immediato alle corsie ospedaliere e allo stesso tempo dare una boccata d’ossigeno al bacino dei disoccupati del sistema sanitario”.


 
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Migliorare le condizioni di vita di tanti sardi, disoccupati o lavoratori con basso reddito, sostenendo processi di incremento dell’occupazione attraverso la concessione di bonus assunzionali o di stabilizzazione. È questo l’obiettivo della misura presentata oggi in conferenza stampa dall’assessora del lavoro Desirè Manca, per la quale, nell’ambito di un più complessivo programma di contrasto alle povertà, la Giunta Todde ha approvato uno stanziamento di 40 milioni di euro.

“Questa è una misura a cui tengo particolarmente – ha spiegato l’assessora - in quanto sin dal mio insediamento ho pensato ad un’azione capace di incidere sulle povertà e in particolare sulle nuove povertà. I bonus occupazionali, infatti, sono destinati ai lavoratori con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro, in particolare gli over 50, ma anche a tutti coloro che un lavoro lo hanno già ma hanno un reddito molto basso, che non supera i 15mila euro all’anno, i cosiddetti lavoratori poveri. Basti pensare che in Sardegna ci sono 110 mila famiglie che vivono in condizioni di povertà e in questo periodo, dati sull’inflazione alla mano, sappiamo che per loro è ancora più difficile arrivare alla fine del mese”, ha commentato l’assessora Desirè Manca.

La misura “Bonus assunzionali e di stabilizzazione del lavoro” si sviluppa su due assi: occupazione e stabilizzazione. Particolare attenzione è rivolta ai lavoratori over 50 e ai cosiddetti working poor, ovvero coloro che, nell’ultima dichiarazione dei redditi disponibile, hanno dichiarato un reddito annuo lordo pari o inferiore a 15.500 euro, ma anche ai lavoratori in cassa integrazione o coinvolti in situazioni di crisi aziendali e ai disoccupati di lungo periodo (da oltre 12 mesi).

“Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminato – ha spiegato l’assessora - l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata pari a tale periodo. L’intensità dell’aiuto sarà calcolata su una base forfettaria definita su fasce di retribuzione”.

Per favorire lo sviluppo professionale, rispetto alle esigenze formative specifiche dell’impresa, dei lavoratori neoassunti più svantaggiati la misura prevede anche la costituzione, presso l’ASPAL, di un Fondo per la formazione continua di lavoratori neo assunti, da concedere alle imprese (sulla base dell’Art. 31 del Regolamento (UE) n. 651/2014) per la formazione di lavoratori neo assunti o per la formazione di lavoratori di imprese sarde coinvolti in processi di trasformazione o sviluppo aziendale che necessitino di processi di riqualificazione, conversione e rafforzamento delle competenze. L’assessora precisa che la misura è cumulabile con gli incentivi previsti a livello governativo.

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