Domenica, 18 Febbraio 2024 20:03

“Un brodino! Sì, molto prezioso!”

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Claudio Ranieri, imbattuti in Friuli Claudio Ranieri, imbattuti in Friuli

 

Claudio Ranieri la spiega così: “Con questo punto ripartiamo”. Il tecnico ha tenuto Nandez in panca dal via: “Non si è allenato in settimana”

Mario Frongia

Le aveva chiamate “libecciate”. Nel post Udinese, con la classifica che si muove dopo quattro turni, sono diventate “burrasca”. Claudio Ranieri ama i termini marinari. E tiene alta la barra. “Questo è un punto prezioso per ripartire. I ragazzi sono tenaci e non vogliono mollare. Non sarà facile, ma ci proveremo fino all'ultimo” è il mantra del tecnico. Una settimana dopo aver sbattuto sulla Lazio, l’1-1 di Udine dice tanto. Che poi la classifica rimanga drammatica è un’altra storia. “Sappiamo che la serie A è un campionato difficile. Ma i ragazzi sono tenaci e non mollano. Certo, non sarà facile, ma ci proveremo fino all'ultimo. Per come si allenano mi danno la motivazione che poi restituisco a loro. Si è vista fiducia e voglia di restare in A. Questo, mi carica. E così carico loro”. Ed ecco il mare mosso: “Eravamo in burrasca, ci siamo ripresi con due, tre partite fatte come sappiamo. Poi, siamo andati di nuovo sotto, a navigare in burrasca. Ma questo Cagliari è vivo”. Sul tema sir Claudio filosofeggia: “Sì, il bicchiere è mezzo pieno. Sapete che sono positivo ma è stato normale soffrire all’inizio. L’Udinese veniva dall’impresa di Torino con la Juventus. Erano in fiducia, mentre noi abbiamo faticato a trovare le giuste misure”.

 

Faccia a faccia. L’allenatore rossoblù la spiega con la solita flemma. Quella di chi ha la coscienza a posto e ne ha viste tante. Incluse le sgangherate e scorrette mosse presidenziali. Si entra in campo. “Si è visto che le squadre volessero vincere. Ma il pareggio l’hanno meritato entrambe”. Sui singoli, si parte da Gaetano, due reti in tre presenze, due dal via. “Si è inserito subito nel nostro scacchiere, è un ragazzo molto intelligente, pensa velocemente, vede il gioco. Il gruppo gli ha spiegato come giochiamo, lui è stato bravo a fare anche lavoro tanto sporco insieme a Lapadula. Nella prima mezz’ora quando erano in parallelo riuscivano a prenderci. Poi, li ho messi in verticale ed è andata molto meglio”. Si ripassa dalla sfida alla formazione di Cioffi: “Hanno trovato il gol della domenica. Per fortuna non ci siamo avviliti. Avevo chiesto di essere sempre compatti, il gol ci ha dato quella voglia di continuare. Nella ripresa siamo partiti a spron battuto, colpito la traversa con Lapadula. Abbiamo replicato a quello che l’Udinese ha fatto nel primo tempo. Se sono stati bravi in un paio di ripartenze, noi siamo stati bravi a chiudere i varchi”. Sull’esclusione di Nandez, Ranieri taglia corto: “Nandez e Mina non si sono allenati, ho deciso di rischiare Yerry dal 1’ perché è esperto, si conosce bene e si sa gestire. Nahitan è un generoso, se ha cento dentro ti vuole dare trecento. È abituato a scaricare troppo il suo contachilometri, così l’ho inserito nel secondo tempo”.

Modulo e atteggiamento. “Abbiamo giocato con un 4-4-2 che è diventato un 4-2-3-1. Jankto, ma ho dovuto spostarlo, stava soffrendo, e Luvumbo potevano aggredire i terzi di difesa dell’Udinese. I lanci lunghi per Lapadula senza avere un centravanti fisico? Faccio una battuta, chiederemo di giocare in dodici (ride, ndr). Sapete che la coperta è quella. Se tiro da una parte, dall’altra mi scopro. E prendiamo gol. Che l’Udinese fosse una squadra fisica e che dribbla, lo sapevamo. È normale che dopo quattro sconfitte i ragazzi fossero impauriti. Ho detto loro di stare compatti, se fossimo stati aperti ci avrebbero potuto fare più male”.  Ed ecco il brodino. “Un punto che fa bene allo stomaco di un Cagliari malato? Sì, gli errori li commettiamo sempre. Avevo chiesto di far vedere a noi stessi che non vogliamo retrocedere. Poi, avremmo tirato la linea per capire quel che abbiamo fatto. Le somme si tirano alla fine, non oggi”. Il futuro è dietro l’angolo. “Sia chiaro, nulla è deciso”. Ranieri non si illude e non illude. “Siamo in piene sabbie mobili, ma abbiamo dimostrato a noi stessi che vogliamo stare in A. Voglio ringraziare ancora i nostri tifosi. Sono magnifici, non è facile essere ultimi o penultimi e avere questo sostegno. Finché ci staranno dietro avremmo il 30, 40 per cento in più di possibilità di salvarci. Ci giochiamo tutto in ogni partita”. 

Ultima modifica il Domenica, 18 Febbraio 2024 20:12
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi