Domenica, 13 Agosto 2023 13:57

Cagliari, buona la prima in Coppa. Ma Ranieri chiede rinforzi urgenti In evidenza

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All’ultimo secondo, ma quel che contava era passare il turno. Cagliari-Palermo si è chiusa con la Domus al completo e una prova con luci e ombre. Il 2-1 al 123’ (in rete Dossena - sempre fuori con Liverani a favore di Altare, preferito del patron - e Di Pardo, 1-1 intermedio di Soleri, rigore e tap in fallito da Pavoletti nel primo tempo) ha dato una botta di autostima al gruppo. Indispensabile anche per superare le criticità attuali e trovare il passo giusto, specie mentale, per il debutto in campionato di lunedì 22 a Torino contro i granata. La Coppa Italia non è mai stata avara di sorprese: l’Empoli è stato battuto dal Cittadella. Dunque, ben venga il passo avanti. Un premio per la tenacia di Claudio Ranieri e il suo saper entrare nella testa dei suoi. Poi, occorre un minimo di obiettività. Dalla tifoseria, anche quella più affascinata, arriva il monito: la rosa è incompleta, la serie A chiede altro, dopo il miracolo della risalita non si può pensare che si sia attesi da una passeggiata di salute. Sir Claudio non si scosta. E anche questo gli fa onore: “Spero che entro mercoledì arrivino i rinforzi che ho chiesto” la sintesi delle parole del tecnico nel post Palermo. Dunque, un difensore centrale esperto e due attaccanti. La solita solfa: pur con i sedici milioni di euro incassati dai movimenti di Cragno, Bellanova, Marin, Waluckiewiz e altri, paiono sfumati almeno una decina di buoni papabili per difesa e attacco. Mentre si apprezza l’esordio dei nuovi Sulemana e Oristanio (out Jankto, ancora lungo il percorso di Shomurodov), il Genoa neopromosso ha già chiuso con Retegui e Messias. E il Cagliari? Ha visto i saluti di pedine gradite al tecnico (Nzola, Palomino, Ferrari, Baschirotto, Mina, Petagna, Okereke, Gabbiadini). Ma non solo. Il tergiversare della presidenza, alle prese anche con i casi Nandez e Pereiro, ai quali ha chiesto di dimezzarsi lo stipendio con risposta intuibile, e quello inerente Makoumbou, con avance da Roma e Fiorentina, e il braccio di ferro sull’ingaggio risicato del congolese legittimamente da rivalutare, comporta più rischi che benefici. Tanto che Ranieri l’ha sottolineato con enfasi. Il mercato chiude alle 20 di venerdì 1° settembre. Ma prima ci sono Torino fuori e Inter in casa. È il caso di riflettere sulla scossa da dare ai meritati desideri di Ranieri e alla fiducia, nonostante tutto, dei quattordicimila abbonati?

 

 

Mario Frongia

Ultima modifica il Domenica, 13 Agosto 2023 14:11
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