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È stata approvata dalla Giunta regionale la delibera per disciplinare meglio l’uso del demanio in linea con il superamento dello stato di emergenza da Covid che ancora vigeva per lo scorso anno. Con la delibera si fa maggiore chiarezza per gli albergatori che vogliono richiedere l’uso del demanio per posare lettini e ombrelloni. È stata inoltre confermata la possibilità di celebrare matrimoni e autorizzare attività sporadiche legate a manifestazioni sportive. Viene data anche l’opportunità a chi ha il chiosco sulla spiaggia senza lettini e ombrelloni di poter usufruire di un’area fino a 50 mt quadri di superficie dove mettere tavolini e sedie. La Giunta ha anche deciso di stipulare con Ois, Opere e Infrastrutture della Sardegna, una convenzione che ha la finalità di fotografare la situazione relativamente all’occupazione dell’area demaniale in tutta la Sardegna utile anche per capire quali siano i margini per consentire nuove autorizzazioni e verificare lo stato di salute degli arenili. Tra le misure, viene anche consentito il prelievo di acqua di mare, a titolo gratuito e in caso di frequenza quindicinale (con prelievo dalle ore 20.00 alle 7.00 del mattino).

“Si tratta di una misura molto attesa dagli operatori, che abbiamo considerato urgente in virtù dell'approssimarsi della stagione balneare – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, che ha proposto la delibera approvata nella seduta di oggi – Entrando nello specifico delle diverse autorizzazioni da rilasciare agli operatori, abbiamo inoltre ritenuto opportuno fornire indirizzi tesi a uniformare, per la stagione 2023, il procedimento amministrativo da seguire, tra i vari Servizi territoriali, per l'istruttoria delle diverse tipologie. L’obiettivo finale – ha concluso l’Assessore – è quello di chiarire gli ambiti tematici entrando nello specifico dei diritti e dei doveri degli operatori (anche in termini economici), semplificare quanto più possibile le procedure per facilitare proprio l’operatività diretta di chi lavora nell’ambito del turismo”.

A questa delibera seguirà l’ordinanza balneare predisposta sempre dall’Assessorato degli Enti locali e una nuova delibera che approverà le linee guida dei Pul, in base alle quali le Amministrazioni potranno poi predisporre proprio il Piano di utilizzo dei litorali.

 Concessioni stagionali per alberghi e strutture sanitarie nei Comuni senza Pul. In assenza di Pul è consentito il rilascio di concessioni a strutture ricettive e sanitarie (alberghi o case per anziani o, per esempio, strutture che fanno assistenza sanitaria) che devono essere localizzate a distanza dei 1000 mt dal mare, calcolati dalla struttura ricettiva o sanitaria all’arenile in cui si richiede e si posiziona la concessione.

Sempre in assenza di PUL approvato, sono fatte salve da questa limitazione, per l’annualità 2023, le strutture ricettive e sanitarie già in possesso negli anni precedenti di concessioni a carattere stagionale. Queste concessioni, che sono per soli lettini e ombrelloni, devono essere annuali, a carattere stagionale (con validità riferita alla sola stagione in corso).

Chioschi di somministrazione di cibo e bevande sulla spiaggia che non hanno lettini e ombrelloni. La Regione per la prima volta va in aiuto delle piccole strutture posizionate sulla spiaggia che intendono avere tavolini e sedie per consentire la fruizione di cibi e bevande nel chiosco stesso. Il chiosco potrà predisporre per la sola stagione balneare 2023 un’area che non superi la superficie complessiva di 50 metri quadri.

Infine, i bar e i ristoranti che sono fuori dalla spiaggia ma davanti alla spiaggia potranno mettere, dalle 20.00 della sera alle 7.00 del mattino, tavolini per la clientela utili sempre alla somministrazione di cibi e bevande per un’area limitata, al massimo di 200 metri quadri e sempre per la sola stagione estiva.

 Autorizzazioni al posizionamento di corridoi di lancio o cavi tarozzati. Si tratta di autorizzazioni relative alla sicurezza per salvaguardare l’incolumità dei bagnanti. Non comportano l'occupazione esclusiva del demanio marittimo e sono destinati al pubblico utilizzo per consentire l’atterraggio e la partenza dei natanti. Per il posizionamento di corridoi di lancio e atterraggio o cavi tarozzati (boe che delimitano la balneazione in mare) è necessaria l’autorizzazione da parte dei Servizi territoriali della Regione, previo parere dell’autorità marittima, nel rispetto delle modalità tecniche dettate dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto.

I corridoi di lancio vengono autorizzati a 200 metri tra una corsia e l’altra, ma nel caso di concessioni esistenti o previste dal PUL, di noleggio a terra di natanti (canoe o pedalò, per esempio), le autorizzazioni verranno rilasciate davanti alla concessione.

 Concessioni per celebrazione di matrimoni su arenile. Le celebrazione di matrimoni dovranno svolgersi previo rilascio di concessione in cui siano individuate, da ogni Comune, una o più aree apposite (che dovrà allestirle). Le concessioni potranno essere rilasciate anche in assenza di Piano di Utilizzo di Litorali, quindi in aree di spiaggia libera. Il Comune potrà celebrare il matrimonio anche in aree demaniali già oggetto di concessione.

Resta inibita l'assegnazione a soggetti privati di aree demaniali sul litorale per lo svolgimento di feste, manifestazioni o cerimonie a carattere personale.

 Riprese fotografiche o cinematografiche. È crescente l’interesse della Sardegna come meta privilegiata per riprese fotografiche o cinematografiche che spesso comportano l'occupazione, anche esclusiva, di tratti di specchio acqueo o di arenile. “Se da un lato è evidente l'opportunità di non rinunciare a queste occasioni che tra l'altro suscitano notevole impatto pubblicitario per la Sardegna – spiega l’Assessore Salaris - dall'altro emerge la necessità che l'uso del demanio marittimo risulti comunque compatibile con l’interesse ad assicurare la pubblica e libera fruizione delle spiagge, nell’interesse dei cittadini sardi e dei turisti”.

 Aree in spiaggia a supporto delle concessioni sugli specchi acquei. Si tratta dell'occupazione stagionale di aree a terra di estensione limitata (tre metri per tre metri) che consentono di svolgere le fasi di contrattazione, bigliettazione, vigilanza, eventuale soccorso, relative alla concessione (turistica o di nautica) esercitata sul vicino specchio acqueo.

Sulle aree potranno essere sistemati arredi da spiaggia (sedie, tavolino, ombrellone gazebo) o, se consentito, di sicurezza (es. salvagente) da rimuovere interamente al termine della giornata.

 Aree sugli specchi acquei a supporto delle attività funzionali ai campi di ormeggio (navetta) La Regione dà la possibilità ai titolari di concessione per campi boe per ormeggio, di avere a disposizione uno specchio d’acqua, che non superi i 30 metri quadri, dove posizionare un natante da utilizzare esclusivamente come navetta. La nuova area sarà da individuarsi, preferibilmente,  lateralmente a corridoi di lancio già autorizzati co l’obiettivo di ridurre al minimo le interferenze con la balneazione.

 Aree per utilità sociale. Si disciplinano meglio le regole per le aree cani; aree per l’installazione di strutture a supporto delle persone diversamente abili; aree ludiche per i bambini. In questo caso, in assenza di PUL e nelle more della sua approvazione, laddove le amministrazioni comunali abbiano proceduto all’istituzione appunto di queste aree di utilità sociale, potranno affidarle in gestione (con autorizzazione stagionale) ad associazioni sportive o associazioni senza scopo di lucro. Le aree devono comunque rimanere accessibili a tutti.  

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Venerdì, 07 Aprile 2023 09:21

Caserme, 12 milioni di euro per 24 interventi

La Giunta Solinas, su proposto dell’assessore dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, ha approvato la delibera per la destinazione di 12 milioni di euro, già stanziati dalla Regione, per l’attuazione di interventi di manutenzione e di riqualificazione delle caserme dei Carabinieri su tutto il territorio regionale, nonché per la realizzazione di nuovi edifici o l’adeguamento di immobili da destinare ai presidi territoriali dell’Arma.

“La Regione – dichiara il Presidente Christian Solinas – conferma gli impegni presi sugli investimenti a favore delle caserme dei Carabinieri. L’Arma rappresenta un presidio fondamentale per la sicurezza pubblica sul nostro territorio. È doveroso, quindi, mettere in campo ogni iniziativa possibile che abbia l’obiettivo di sostenerne e rafforzarne la presenza nell’Isola. In questa direzione vanno i protocolli di intesa siglati tra la Regione e il Comando regionale dell’Arma a cui stiamo dando piena operatività”.

Complessivamente sono ventiquattro gli interventi indicati nel provvedimento di Giunta per altrettante caserme su tutto il territorio: Santa Maria la Palma, Foresta Burgos, Ortueri (dove è prevista la demolizione di un’ala dell’edificio già sede della scuola media e la realizzazione ex-novo del fabbricato da destinare all’Arma), Orani, Sindia, Lanusei, Bosa, Aidomaggiore, Bari Sardo, Gavoi, Sorso, Golfo Aranci, Viallanova Tulo, Nurri, Asuni, Galtellì, Orune, i Comandi provinciali di Nuoro, Carbonia, Jerzu e Isili, nonché le stazioni di Sinnai, Burcei e Villaputzu (per queste ultime tre è prevista la realizzazione di nuove sedi).

“Parliamo di opere di interesse regionale – dichiara l’assessore Saiu – per cui sono state stanziate risorse importanti che consentiranno la realizzazione di nuove strutture e l’efficientamento energetico e il recupero conservativo degli edifici già in uso ai Carabinieri. Un giusto sostegno da parte della Regione al lavoro dell’Arma e dei tantissimi uomini e donne in servizio nell’Isola, punto di riferimento per le comunità del nostro territorio”.

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Oltre 160 mila screening, 9.200 ricoveri ospedalieri e 64.500 prestazioni ambulatoriali. Sono questi, in sintesi, i volumi registrati nell’Isola dal piano di recupero delle prestazioni sanitarie rimaste inevase durante il periodo della pandemia da Covid-19, per una spesa, in relazione alle prestazioni erogate tra pubblico e privato, di circa 7,5 milioni di euro dei 13,6 stanziati per questo scopo a favore della Regione Sardegna. Un piano di recupero che, secondo quanto stabilito dal decreto mille proroghe a livello nazionale, è esteso per tutto il 2023.

“L’impatto del Covid sul sistema sanitario nazionale è stato un evento epocale e lo è stato in particolare sulla nostra sanità regionale impoverita da una lunga stagione di tagli e blocco del turnover iniziati fin dal 2004. Nonostante la difficile situazione dettata soprattutto dalla carenza di specialisti il piano di recupero delle prestazioni prosegue ed è andato avanti registrando, in alcuni casi, risultati superiori alle aspettative, come accaduto per i ricoveri dove a fronte di 5.835 prestazioni, stimate come recuperabili nel 2022, ne sono state recuperate quasi il doppio”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, in risposta alle recenti polemiche politiche.

“Le risorse a disposizione del piano regionale non sono sparite, sono state impiegate su tutto il territorio e continueranno a essere utilizzate fino a quando non sarà recuperata anche l’ultima visita rimasta indietro. Il tema dell’abbattimento delle liste d’attesa riguarda tutte le Regioni, una sfida che a livello nazionale non può essere persa e che rappresenta per noi una priorità assoluta che andrebbe affrontata con la massima compattezza e responsabilità da parte di tutti, soprattutto a livello politico e istituzionale, nell’interesse dei cittadini. Dispiace, mentre si lavora con il massimo impegno per superare i problemi, registrare invece l’ennesima strumentalizzazione politica, che ancora una volta arriva da chi ha lasciato in macerie il nostro sistema sanitario regionale”, conclude l’esponente della Giunta.

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La Giunta Regionale, con una delibera approvata nella seduta odierna, ha sbloccato la situazione di stallo venutasi a creare negli ultimi anni relativamente agli interventi di dragaggio del bacino portuale e dei fondali antistanti la banchina est del Porto Industriale di Portovesme.  “Essendo passate, ormai da tempo, le competenze in ambito portuale in capo all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna – afferma l’assessore dell’Industria, Anita Pili – la Giunta regionale ha preso atto della volontà dell’ente governativo di intervenire direttamente nella realizzazione della totalità delle opere di dragaggio, anche al fine di garantire un intervento di natura più estesa nell’area di Portovesme”. Contestualmente, l'esecutivo ha dato mandato agli uffici di studiare le modalità tecniche per utilizzare le risorse già impegnate e a disposizione del Consorzio Industriale Provinciale di Carbonia Iglesias per interventi connessi e funzionali al sistema portuale industriale di Portovesme.

“In questo modo – spiega l’assessore Pili – oltre ad aver dato una risposta concreta al territorio su un’opera infrastrutturale di portata regionale del valore di circa 15 milioni, che verrà realizzata dall’Autorità Portuale per valori stimati di circa un doppio rispetto a quelli originariamente previsti e a valere su nuovi finanziati nazionali, verranno salvaguardate le risorse già precedentemente messe in campo dalla Regione Sardegna consentendo la realizzazione di ulteriori  interventi di collegamento e a supporto del sistema portuale industriale iglesiente”.

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Sei premi sul podio del Mediastars: tanti sono i riconoscimenti che lo spot “Sardegna, un mondo straordinario”, promosso dalla Presidenza della Regione Sardegna, si è aggiudicato alla 27esima edizione degli oscar della pubblicità italiana, la cui premiazione avverrà il prossimo 9 giugno a Milano.

Nello specifico, l’opera ottiene il primo posto nella categoria Social Media - Spot Istituzionali, la special star per la Direzione Creativa, il secondo posto nella categoria Televisione – Spot Istituzionali, la special star per la regia e la soundtrack e infine la nomination in Short list.

Nella trama, un Mamuthone con le sembianze di un personaggio marino approda nell’Isola: sotto la maschera si cela, in realtà, una donna. È Caterina Murino, attrice e testimonial della Sardegna nel mondo. Ad accompagnare il Mamuthone nel suo viaggio c’è un Gigante di Mont’e Prama: tanti sono i riferimenti che si intrecciano nella Sardegna dei nuraghi, delle spiagge, dei boschi, dei costumi, e dei centenari. Suggestioni che accompagnano lo spettatore nel passaggio dalla narrazione fantastica al reale, dove una madre, nel finale dello spot, termina di leggere alla figlia un racconto straordinario sull’Isola.

Lo spot, che sta contribuendo a promuovere la Sardegna nei più importanti ambiti turistici internazionali, è attualmente in distribuzione sui social media e sulle principali emittenti televisive del mercato americano ed europeo, tra cui spiccano CNN e BBC. Lo spot racconta una Sardegna reale, quella capace di incantare i turisti grazie alle sue bellezze paesaggistiche e alla cultura millenaria, raccontate nel video della durata di 90 secondi (cui si aggiunge la declinazione a 30 secondi).

L’opera porta la firma di un team di creativi sardi, a partire dalla regia di Manuele Trullu, la produzione di Andrea Iannelli, la direzione creativa di Massimo Moi, la fotografia di Francesco Piras, le musiche di Flavio Ibba, insieme a tante altre figure che hanno contribuito alla realizzazione.

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“Sostenere che da parte della Regione non ci sia, o non ci sia stata, la giusta attenzione nei confronti dei medici dell’emergenza territoriale e per l’irrinunciabile lavoro che svolgono ogni giorno è semplicemente il ribaltamento della realtà”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, in risposta alle polemiche sollevate in seguito alla firma del nuovo Accordo integrativo regionale (AIR) sottoscritto con i sindacati della categoria.

“Proprio per rispondere alle criticità della medicina dell’emergenza territoriale, a dicembre siamo intervenuti disponendo un aumento strutturale del fondo AIR di oltre 900 mila euro annui, prevedendo che questa modifica andasse a decorrere dal primo giugno 2022, con lo scopo di adeguare la remunerazione delle ore aggiuntive dei medici in servizio nel 118. L’incremento del fondo ci ha consentito di aumentare la retribuzione lorda oraria per le ore aggiuntive del 33%, da 45 a 60 euro con decorrenza retroattiva, intervenendo così su una situazione ferma dal 2019. Una soluzione che ha visto la contrarietà di una sola delle sigle presenti al tavolo”.

“Sorprende inoltre il paragone emerso per giustificare la mancata sottoscrizione dell’accordo – precisa l’assessore – che ha messo a confronto infermieri (dipendenti del sistema sanitario regionale) e medici dell’emergenza territoriale (personale convenzionato), raffrontando le retribuzioni per le prestazioni aggiuntive dei primi con l’orario aggiuntivo dei secondi, istituti contrattuali completamente diversi. I 40 euro netti per le prestazioni aggiuntive degli infermieri sono un importo onnicomprensivo, non essendo previsto rimborso chilometrico. In questi termini il confronto non può che essere che una fuorviante forzatura. Voglio inoltre ricordare che, come anche per le prestazioni aggiuntive per il personale dirigente del sistema sanitario nazionale, gli importi orari previsti dai CCNL sono sempre al lordo e mai al netto”.

“Dispiace quindi non aver trovato l’intesa con tutte le sigle sindacali. L’accordo raggiunto non risolverà tutti i problemi, ma rappresenta un passo importante, senza il quale la retribuzione sarebbe rimasta a 45 euro l’ora. Nell’emergenza territoriale il ruolo del medico è insostituibile e continueremo a lavorare nella direzione presa per dare loro il massimo sostegno”, conclude l’esponente della Giunta

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È un weekend di Pasqua da “tutto esaurito” per gli agriturismi che fanno capo a Coldiretti Sardegna e all’associazione “Terranostra”. Da Nord a Sud dell’isola, nella maggioranza delle strutture, si registrano numeri decisamente importanti con molti agriturismo in “sold out” da diversi giorni e una crescita, rispetto al passato, che testimonia la rinnovata voglia dei sardi di ricercare cibi sani di stagione, associati a giornate all’aria aperta in famiglia o in compagnia di amici. 

È questo il trend per il fine settimana di Pasqua registrato da una indagine Coldiretti Sardegna e che vede i due giorni di festa contraddistinti dalla ricerca di ambienti immersi nel verde e proposte culinarie nel segno della tradizione. Da qui anche una delle novità 2023 rispetto al passato, con gli agriturismi che propongono un’offerta sempre più integrata: insieme al classico pranzo ci sono pacchetti con escursioni ed esperienze didattiche per i più piccoli. 

COLDIRETTI. “Anche quest’anno registriamo la forte richiesta dei prodotti ‘made in Sadinia’, immancabili nelle tavole dei sardi e nelle strutture agrituristiche – sottolinea il presidente Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – questo certifica ancora una volta quanto i nostri prodotti abbiano un alto valore sia per la loro grande qualità che per l’enorme varietà dei piatti della nostra tradizione”, aggiunge. 

TERRANOSTRA. “Per gli agriturismi sardi credo sarà il miglior weekend di Pasqua vissuto fin qui - sottolinea Michelina Mulas, presidente regionale di Terranostra - la gente, soprattutto i sardi, hanno ritrovato la voglia di vedere posti nuovi, non solo delle zone costiere ma anche dell’interno e vivere nuove esperienze, quelle che gli agriturismi sono in grado di dare. Quest’anno molte strutture hanno registrato il pienone già da diversi giorni - conclude - ma stanno continuando a offrire tante opportunità per associare al buon cibo percorsi naturalistici ed esperienze all’aria aperta adatte a tutti". Per la coordinatrice regionale Terranostra, Maria Gina Ledda, inoltre “l'impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l'offerta turistica regionale promuovendo le attività green, nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica – sottolinea - i nostri ospiti sono sempre più attenti non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche a un ambiente pulito e salubre, oltre che alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare”.

PRODOTTI. Filo conduttore che unisce i sardi nelle tavole, dunque, è il prodotto isolano, specie se di stagione. Porcetto allo spiedo, agnello Igp, pardulas e sebadas tra i protagonisti insieme alle tante varietà di vino. Tra i prodotti immancabili, oltre a questi grandi classici, si segnalano altre pietanze gettonate: dalle ortive di stagione al carciofo, dalle favette al cardo e gli asparagi o le olive. Tra i menu negli agriturismi spiccano antipasti tipici, soprattutto affettati misti, con verdure e sott’oli, gli immancabili asparagi selvatici serviti in più modi, olive in quantità, i carciofi sott’olio o in crosta con formaggio pecorino. In tutti i territori le richieste sono per le pietanze locali e della tradizione: panade di verdure e carne, maccarrones de busa, cannisones o altre paste locali, i piedini di agnello con cardi selvatici, treccine di agnello in umido o agnello con carciofi e patate. Ma ancora tante altre varietà di carni come manzo o capretto. Piatto forte è costituito anche dai dolci, diversi secondo zone e tradizioni ma, uniti da un comune denominatore: Sa Pardula, le formaggelle, che spopolano ovunque come le Seadas e non mancano vari dolci di mandorle. Gli agrumi, in testa le arance, sono la frutta più presente nelle tavole, seguiti da mele e fragole. Tanti i vini proposti, dal classico aziendale con uve miste al bovale e al vermentino, dal monica al cannonau, malvasia, o carignano. Molte le richieste anche per la vernaccia. Nel Nord dell'Isola spazio anche agli gnocchetti sardi, la zuppa gallurese e le formaggelle.

CURIOSITÀ. Per quanto riguarda Pasqua le comitive sono composte in gran parte da famiglie, mentre per Pasquetta sono costituite da gruppi di amici. Le maggiori presenze e i consumatori nelle strutture agrituristiche sono sardi, in particolare nelle zone interne e nel Cagliaritano, ma nelle aree costiere è attesa grande presenza di turisti continentali. 

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È una delle tante proposte che si aggiungono alle varie offerte dell’estate e di tutto l'anno. Lo ha detto l’Assessore del Turismo, Gianni Chessa nel corso della presentazione della settima edizione del “Bosa Beer Fest”, ormai considerato il più grande e partecipato festival dedicato alla birra artigianale in Italia.

“Presentiamo ancora un'altra iniziativa di promozione turistica – ha proseguito l’assessore Chessa  che si svolgerà a Bosa in un periodo di spalla. La stagione sta partendo bene. Questo Festival rientra tra le oltre 230 iniziative che ci saranno in Sardegna. Rientra tra le iniziative che hanno una promozione e una visibilità diversa di ciò che vuole offrire la Sardegna ai turisti. Noi abbiamo bisogno anche di accarezzare questo sogno che è quello di andare oltre il mare. È una delle tante proposte che si aggiungono alle varie offerte.” “Questa, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas, sarà una stagione record. Ci sono già tanti turisti e dobbiamo dare servizi. E questo Festival in programma a Bosa è uno dei tanti modi per dare servizi e offrire supporto, un servizio diverso, di qualità certificata molto apprezzato e di forte richiamo turistico. Mare, enogastronomia, tradizione, cultura. Questa è la strada giusta da percorrere. Dobbiamo rafforzare questo concetto e dobbiamo far sapere al mondo che queste iniziative servono a far apparire la Sardegna viva e accessibile tutto l'anno.”

La grande novità di quest'anno è caratterizzata dal Concorso Birrario Top of The Hops che vedrà in competizione i trenta birrifici partecipanti. Il Bosa Beer Fest è un evento che è cresciuto negli anni e che nella scorsa edizione ha registrato numeri da record con un tutto esaurito nel settore ricettivo

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Volge al termine l’edizione 2023 del Vinitaly, la 55esima, che ha registrato un grande successo per le produzioni isolane. “Siamo estremamente orgogliosi dei risultati riportati dalla Sardegna a questa edizione di Vinitaly, vetrina internazionale di prestigio grazie alla quale i nostri produttori si fanno apprezzare dalle migliaia di visitatori e buyers che arrivano da ogni parte del mondo” afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Il vino sardo conquista infatti sempre più amatori, grazie alla sua unicità dettata dalle peculiari caratteristiche ambientali dei nostri territori. La Sardegna merita tutta l’attenzione che in questo momento riceve dai mercati europei ed extraeuropei, anche quelli emergenti di Cina e Giappone. Siamo molto fieri dei nostri produttori, che in occasioni come questa trovano il giusto riconoscimento per gli sforzi e la fatica del loro lavoro. Sappiamo bene – sottolinea il Presidente – quante criticità possano esserci nella gestione di un’attività imprenditoriale del settore. La tenacia e l’amore per la propria terra, tipica dei sardi, si ritrovano nei sapori nelle nostre produzioni”.     

Tanti i visitatori negli oltre 1.700 metri quadri dello stand della Regione Sardegna, che ha ospitato 72 cantine, delle 110 arrivate dall’Isola a Verona. 79 sono stati i vini sardi premiati e segnalati nella guida 5Stars Wine – the book 2024 e Wine Without Walls di Vinitaly, tra questi il Vermentino di Gallura Docg. Particolare attenzione merita anche la nascita del Consorzio della Vernaccia di Oristano Doc. Si sono distinti anche i vini del Mandrolisai, area che potrebbe presto vedere l’istituzione di un altro consorzio per i vitigni dei suoi territori, in prevalenza Bovale, Cannonau e Monica.

Il Premio “Angelo Betti”, che viene assegnato su indicazione degli Assessori dell’Agricoltura delle varie Regioni, è stato assegnato in questa edizione alla Cantina di Santadi di Antonio Pilloni: l’Assessore Valeria Satta ha voluto premiare l’impegno e la tenacia dell’imprenditore sulcitano, attivo dal 1974.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati del Vinitaly 2023 – dichiara l’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta - Le nostre aziende, sia quelle presenti in collettiva che quelle esterne, hanno visto ripagato l'impegno di un anno di lavoro in questo importante contesto. L'incredibile affluenza agli stand della Sardegna e il plauso ai nostri prodotti testimoniano la crescita del settore nell’isola. Abbiamo in programma di migliorare ed aumentare gli spazi espositivi, ma parliamo di forma, perché la sostanza delle nostre qualità c'è già tutta ed è in continuo crescendo”.

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Combattere le disuguaglianze raccontando la disabilità. Con questo intento, l’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ha presentato il  progetto educativo sulla disabilità denominato “Millo Mì … Va a scuola”, destinato a tutti i bambini delle 480 primarie della Sardegna, con una popolazione di quasi 47 mila alunni. Una platea molto vasta che verrà sensibilizzata grazie ad un fumetto che si intitola proprio Millo Mi… Va a Scuola, la storia del granchio parlante. L’iniziativa, voluta dal campione Jeff Onorato è stato patrocinato anche dal CONI Regionale e dall’Ufficio Scolastico della Sardegna.

“È un progetto formidabile - sottolinea Biancareddu - che mira finalmente a far sì che l'inclusione non sia solo una frase di rito, ma sia qualcosa che vogliamo mettere in concreto. Lo vogliamo fare rivolgendoci ai ragazzi, alle elementari, con un progetto che dimostra che tutti siamo uguali, tutti abbiamo delle doti nonostante qualche malattia che può apparentemente distogliere da quelle che sono le nostre aspettative. La cosa migliore è avere autostima, accettare la propria condizione e avere forza di volontà. Volontà che però bisogna avere di gruppo, nel senso che facendo sport si impara a soffrire assieme, a cadere e a rialzarsi. Si impara da disciplina, ma si impara che siamo tutti uguali. Ognuno di noi può dare quello che ha dentro e non necessariamente quello che naturalmente magari può dimostrare fuori con qualche limitazione sensoriale, uditiva e di deambulazione.”

Il fumetto che verrà distribuito in tutte le scuole primarie assume il delicato ruolo di rappresentare, in chiave metaforica, quella parte della società che ancora fatica ad accreditare al mondo della diversa abilità: talento, autonomia, ricchezze di pensiero e di azione. Il libro è in bilico tra realtà e fantasia, ed evidenzia con leggerezza importanti concetti legati all’accettazione, l’autostima, la forza di volontà. Verbi insostituibili ed elementi indispensabili per costruire il futuro dei giovani.

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