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Il Comune di Cagliari con Sport e Salute organizzano insieme l’iniziativa “Sport nei Parchi”, evento che promuove la pratica sportiva immersa nel verde cittadino.

La prima edizione di “Sport nei Parchi” si svolgerà presso il Parco di San Michele e avrà durata di un anno. Le attività inizieranno venerdì 3 marzo 2023, mentre domenica 19 marzo si terrà l’inaugurazione ufficiale.

Nel complesso, sei associazioni sportive dilettantistiche alterneranno lezioni gratuite rivolte a donne, over 65 e bambini, per un totale di 390 ore di sport durante i fine settimana:

  • ASD Kick Bull Arditamente: lezioni di arti marziali miste per bambini;
  • ASD Cagliari Handball Academy: lezioni di pallamano per bambini;
  • ASD Budokan Fitness: lezioni di stretching, functional training, difesa personale, yoga per donne;
  • ASD Sailing Gym: functional training, difesa personale per donne;
  • ASD Airsub: ginnastica respiratoria, apnea a secco, respiro e rilassamento per over 65;
  • ASD Mediterranea Cagliari: ginnastica, zumba per over 65.

Segue il calendario del mese di marzo 2023:

  • venerdì 3-10-17-24: ore 17:00-18:30 Stretching per donne; ore 17:30-18:30 Arti marziali miste per bambini e Ginnastica per over 65; ore 18:30-19:30 Zumba per over 65.
  • sabato 4-11-18-25: ore 9:00-10:00 Ginnastica respiratoria per over 65; ore 9:30-11:00 Functional per donne; ore 10:00-11:00 Apnea a secco per over 65; ore 11:00-12:00 Respiro e rilassamento per over 65; ore 12:00-13:00 Arti marziali miste per bambini; ore 15:00-19:00 Pallamano per bambini; ore 17:00-18:30 Difesa personale per donne
  • domenica 5-12-19-26: ore 10:00-11:00 Functional training per donne; ore 11:00-12:30 Difesa personale per donne; ore 17:00-18:30 Yoga per donne.
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“Quando non si riesce a vincere, è importante non perdere”. Il mantra di Claudio Ranieri è nitido. Nel post 0-0 di Cagliari-Genoa l’allenatore ha unito i puntini. La partita con i liguri è stata studiata per bene con le forze a disposizione. La momentanea bocciatura di Prelec - anche Azzi ha maturato la terza panchina di fila: pare strano ma sono i due soli acquisti di gennaio, a conferma di quanto la poca disponibilità economica del club dopo aver gestito male e con poca competenza il baratro della B - è andata a vantaggio di Luvumbo: scelta azzeccata. Irruento, poco propenso al dialogo con i compagni, l’angolano è però un coltello nel fianco di qualsiasi difesa, quando accelera procura falli e cartellini come nessun altro. E sir Claudio l’ha piazzato al fianco di un Lapadula, esperto ma con i liguri poco incisivo. Pavoletti? Ancora non al top, ha chiuso a fine gara mettendo grinta e centimetri. Per il resto, difesa rocciosa, sempre più sorpresa piacevole Dossena, e grande copertura della porta di Radunovic.

“Primo, non prenderle”, bersaglio centrato. Il tecnico di Testaccio ha infatti rispolverato i suoi principali, e solidi, cavalli di battaglia: il rispetto degli avversari, il giocare da squadra, specie dietro, e con spirito di sacrificio, la determinazione dei piccoli passi. Si è visto anche un filo di mentalità propositiva che parrebbe cozzare contro moduli e uomini votati e piazzati in campo per difendere. Di altri si parlerebbe di catenaccio. Ma si tratta di sana concretezza: la rosa del Cagliari era e rimane male assortita. Manca di un regista, anche se Makoumbou sta crescendo, non ha una mezzala di gamba - e Rog si è di nuovo fermato - in mezzo al campo nessuno ha l’attitudine di attaccare gli spazi senza palla. Inoltre, il classico trequartista, anche se Mancosu sta dando una buona mano, utile a disegnare assist, imprevedibile, abile nel prendere punizioni e tirare, non è in rosa. L’unico che punta e salta l’uomo è Nandez, appena rientrato dopo lunga assenza per infortunio, e destinato a lasciare il Cagliari a scadenza: altra genialata del club. Ma questa è un’altra triste, fallimentare e replicata storia. Il campo dice che i rossoblù hanno conquistato 3 punti nelle ultime gare, due fuori. Il pari con i liguri - reduci da un travagliato arrivo in aereo a poche ore dal match - interrompe la striscia di vittorie casalinghe cucinate da Ranieri con Como, Spal e Benevento, tutte dietro in classifica. Con il Genoa è il primo punto, dopo quello di Bari, con una squadra che sta sopra. E Radunovic non ha preso gol. Questo è il bicchiere mezzo pieno. Poi, l’atavica incapacità di finalizzare e concludere rimane. Ed è questa condizione che rende complicato ipotizzare, come è obbligato a fare l’allenatore del Cagliari, la corsa al secondo posto che vale la A senza passare dall’inferno dei play off. “Sinché i numeri non mi danno torto, ci credo. Servono 67/69 punti” le parole un tantino temerarie del tecnico.

Mancosu e soci ne hanno 38 che - con la sconfitta del Parma - valgono il settimo posto nel trenino che a fine stagione andrà a cercare il pass per la promozione. Il bicchiere mezzo vuoto dice che per ri-giocare in A si deve segnare. E anche tanto: per dire, il Cagliari di Ventura nel ‘97/98 è risalito con 53 reti all’attivo e 36 incassate, dietro Salernitana e Venezia. Nel 2003/04 il super gruppo guidato da Zola torna in A con 80 (!) gol segnati e 51 subiti. I punti? 83, alla pari del Palermo. Infine, nella cavalcata con Rastelli in panca la vittoria del campionato 2015/16 è frutto di 78 reti, 41 al passivo, che valgono  83 punti e il primo posto. A conti fatti, i prossimi play off sono alla portata della squadra. Ranieri rimane il più esperto e carismatico allenatore sulla piazza. Ma nessuno - dopo un girone d’andata, specchio delle scellerate scelte societarie, esaltate da una retrocessione vergognosa - può ragionevolmente recuperare tanto da issarsi nei primi due posti. L’auspicio è di essere smentiti. Ma sir Claudio è un tecnico e non un mago.

 

 

Mario Frongia

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Su il sipario per il campionato italiano juniores di surf, e ancora una volta lo scenario scelto per la partenza è la Sardegna: Buggerru, con la gara Buggerru Surf Trophy, ospiterà la prima tappa del tour dedicato ai giovani assi delle onde. Il waiting period, il periodo di attesa della mareggiata giusta, programmato tra il primo marzo e il 14 aprile, si apre però già con il primo allerta. Il contest potrebbe svolgersi già tra giovedì due e sabato quattro marzo. 

Il surf agonistico italiano è pronto così a dare spettacolo e divertimento: la costa di Buggerru, piccola cittadina perfettamente incastonata nella costa sud occidentale dell’Isola, ospiterà oltre un centinaio tra atleti, coach e accompagnatori per il primo appuntamento del campionato (quattro tappe totali) organizzato dalla federazione Surfing Fisw. Per il Buggerru Surf Trophy si tratta di una riconferma, con un’organizzazione che ha saputo fare dell’abbondanza di onde e di una location accogliente e ospitale un punto di forza, tanto da essere sostenuta dal Comune di Buggerru. 

Il periodo di attesa della tappa sarda è di circa un mese e andrà complessivamente dal primo marzo al 14 aprile, con una finestra di “no-call” tra il 21 e il 30 marzo per permettere lo svolgimento di un raduno federale dedicato proprio alle categorie juniores. Tuttavia il waiting period si apre con il botto: una consistente e lunga perturbazione sta interessando il mar Mediterraneo e il Buggerru Surf Club, che organizza l’evento, ha deciso di mandare già il primo allerta di gara da giovedì due a sabato quattro marzo. Se le previsioni saranno confermate, sarà dato il via definitivo selezionando i giorni migliori. 

Il contest si svolgerà nella spiaggia del paese, accanto al molo del porto. Quattro le categorie in gara, maschili e femminili: under 18, under 16, under 14 e under 12. «Promuovere il surf nelle fasce di età più piccole è sempre una grande soddisfazione – commenta il presidente del Buggerru Surf Club e contest director Simone Esposito – Buggerru ha una grande tradizione di surf e di gare, anche per le buone condizioni a cui siamo abituati, e proprio queste stiamo aspettando: è in corso un forte movimento depressionario che sta portando onde in Sardegna. La mareggiata potrebbe ruotare e assestarsi con una direzione più netta da nord-nord-ovest, consentendoci, se tutto sarà confermato, di chiamare la gara molto presto».

Oltre al surf praticato in acqua, quest’anno gli atleti avranno anche l’opportunità di approfondire aspetti più tecnici. Al termine della prima giornata di gara, nel locale Ex Centrale alle ore 18.45 si parlerà di fluidodinamica con Riccardo Rossi, fondatore di RED Fluid Dynamics e consulente di Futures Fins. Rossi parlerà dell’importanza delle pinne, come funzionano e come poter sceglierle al meglio anche grazie all’approccio scientifico della CFD (fluidodinamica computazionale), una tecnologia usata già da decenni in sport come la Formula 1 e l’Americas Cup ed introdotta per la prima volta da RED nel mondo del surf.

Per informazioni sulla manifestazione e sulle attività del Club si può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonare ai numeri 340 949 3633 (Chiara) o 340 662 7508 (Simone). Per informazioni sugli alloggi convenzionati si può chiamare sempre al 340 949 3633, mentre per noleggiare un’auto in convenzione si può chiamare Brandolini Service al +39 328 544 2235 o scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il Buggerru Surf Trophy è patrocinato dal Comune di Buggerru e supportato da Nurjanatech, NewGeneralService, Brandolini Service, Mytho, Pitagora Costruzioni, Gp Immobiliare Sardegna, Ostello Henry, Supermercati di Sardegna, ProturSar, SoulWave, Steute Italia, Bistrot Galleria13 e BbGroup e numerosi local sponsor.

 

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La Muay thai sassarese è donna e la ventinovesima edizione del Muay thai explosion sabato sera lo ha dimostrato, quattro degli otto incontri sul ring sono stati al femminile con match di grande spettacolo. E il main event della serata, che ha visto contrapposte la sassarese Jessica Meloni e la trapanese Noemi Romano (divisione dei 54 kg), ha garantito grande spettacolo al pubblico numeroso presente al Tarantini Fight center di via Venezia, a Sassari.
 
La sassarese, campionessa italiana in carica Wmc (World muay thai council) e Federkombat, non ha tradito le aspettative, ha dominato i tre round e ha portato a casa la vittoria nonostante avesse 38 di febbre. L'atleta di casa del team Tarantini è partita subito forte e, già dal primo round, con una serie di calci frontali e medi ha preso le misura alla sua avversaria. La siciliana del Wolf Fighter boxing, più bassa, non si è fatta intimidire e ha cercato il contatto ravvicinato per usare il corpo a corpo e la serie di boxe. Il secondo round ha visto ancora Jessica Meloni conquistare punti e tenere lontana Noemi Romano che, a tratti, è riuscita ad andare a segno con i guantoni. Il terzo round è decisamente a favore della beniamina di casa che ha dimostrato davvero molta padronanza di tecnica: buoni i suoi calci alti e la numerosa serie di boxe. Al termine degli ultimi tre minuti i giudici di sedia hanno decretato la vittoria di Jessica Meloni.
 
Interessanti anche gli altri incontri al femminile che hanno visto salire sul ring "nak su" preparate e piene di grinta. Spettacolo nel match che ha visto contrapposte Martina Marras (Hua ciai Muay thai Sinnai) e Alice Casu (team Tarantini). La cagliaritana è partita subito molto forte e ha mostrato la sua superiorità sulla giovane Alice. Nonostante la reazione della sassarese, che ha mostrato la sua grinta, i giudici hanno assegnato l'incontro a Martina Marras.
 
Il match tra Giada Tolo (Chang peuk gym di Su Planu) ed Elisabetta Scanu (team Tarantini) ha regalato emozioni. Dopo un primo round di sostanziale parità, Giada Tolo si è fatta più aggressiva, andando a segno più volte con una serie da boxe e mettendo in difficoltà la sassarese. Il finale ha visto Tolo vincitrice.
 
Non è mancato lo spettacolo nel combattimento tra Sara Mirto (Golden rule di Santa Gilla) e Chiara Bulla (Chang peuk gym). Le due giovani "nak su" si sono affrontate con rispetto e hanno trovato l'occasione di mettere in mostra le loro capacità. La prima si è dimostrata più sicura e con qualche incontro in più nei guantoni, l'altra ha tirato fuori tanta grinta e voglia di emergere anche grazie alla sua tecnica. Il match bello da vedere con molti spunti interessanti ha visto vincere la cagliaritana.
 
I match al maschile hanno regalato anche loro spettacolo e adrenalina. Il primo tra Andrea Zeddita (Golden rule) e Denis Dodaro (Accademia Moros) ha visto il cagliaritano mostrare subito la sua tecnica completa e andare a segno più volte, sia con una bella serie di pugni sia con calci alti. Il sassarese, in difesa, ha mostrato di sapersi difendere con calci alti e medi. Ma è l'atleta cagliaritano che per due volte, al secondo round, manda al tappeto l'avversario. Giusto il verdetto finale che ha visto vincente Zeddita.
 
Grande coinvolgimento del pubblico nel match che ha visto contrapposti Andrea Isola (Hua ciai Muay thai) e Simone Manca (Golden rule). Un primo e un secondo round equilibrati con buone tecniche da entrambe le parti. Ma è il terzo round che fa esplodere la miccia, con Isola davvero scatenato che prima prova a proiettare il suo avversario e poi ci riesce. Ma anche Manca mostra di avere ottime tecniche di boxe. I giudici premiano entrambi con una giusto pareggio. 
 
La muay thai a contatto pieno torna nel match tra Samuele Olla (Hua ciai Muay thai) ed Egidio Marongiu (Accademia Moros) che regala al pubblico anche il rito della Ram muay, la danza rituale accompagnata dalla musica Dontree Muay che precede l'incontro. Grande tecnica tra i due che già dai primi secondi non si risparmiano colpi. L'incontro regala spettacolo e adrenalina con il pubblico che fa sentire il sostegno ai propri beniamini. A portare a casa la vittoria è Samuele Olla
 
Breve l'incontro tra Michele Pili (Chang peuk gym) e Nicolò Stangoni (team Tarantini) con il primo che dopo una partenza a razzo del sassarese riesce a mandare KO l'avversario con una ginocchiata all'addome.
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Venerdì, 24 Febbraio 2023 11:03

Venezia-Cagliari, prova di maturità

Claudio Ranieri ha sempre detto di avere undici leader: “Chiunque giochi è un leader. Tutti devono dare consapevolezza e mostrare responsabilità”. Allenatore che sa fare delle motivazione un valore aggiunto. E spesso, deve indossare anche i panni dell’esorcista. E lo fa con rara abilità: per la trasferta al “Penzo” di Venezia riecco in gruppo Leonardo Pavoletti. Il centravanti è assente da oltre un mese. Il tecnico spiega: “Leo viene con me in panca”. Insomma, una sorta di amuleto nella giornata che registra l’out di Lapadula, dieci reti in stagione e pessima espulsione per il doppio giallo colta a Bari, con Prelec e Luvumbo i soli papabili per il fronte offensivo in casa dei lagunari. Sì, dalla ventiseiesima di ritorno è lecito aspettarsi calcio sporco e cattivo. Utile per marciare in classifica, con il Cagliari che deve mantenersi dentro il trenino play off.

E i veneti, con gli ex Carboni e Ceppitelli, che stanno pian piano risalendo dopo un avvio choc che gli ha comunque permesso di battere 4-1 i rossoblù all’andata alla Domus. Ma se le suggestioni fossero solo queste, sarebbe anche normale amministrazione. Purtroppo, non può essere così. Il “Penzo”, il 22 maggio scorso e non un secolo fa, è stato orribile teatro di una retrocessione ignominiosa. Un disastro sportivo e societario con pochi precedenti. Basti ricordare che a Joao Pedro e soci bastava un punto per stare in A, mentre il Venezia, senza cinque titolari e con tre Primavera in campo, era già retrocesso in B. E ha giocato quella gara, per usare recenti parole usate dal tecnico di Testaccio per condannare distrazioni e superficialità in campo: “con il sigaro in bocca e il braccio fuori dal finestrino!”. Lo scenario che ha chiuso la permanenza in A si completa dando uno sguardo alla Salernitana, in lizza per stare in A con i rossoblù. La squadra di Nicola dopo il primo tempo perdeva in casa 3-0 con l’Udinese.

A Venezia sarebbe bastato un golletto. Invece, un flop da incubo si è incredibilmente materializzato. Una mazzata per la tifoseria - anche in quella notte assurda erano in oltre settecento al fianco della squadra - e un fatto inspiegabile, ma solo in parte, per osservatori e media più obiettivi. La cornice dell’annata? Un presidente abile nell’esonerare Semplici dopo tre turni, chiamare Mazzarri a peso d’oro e cacciarlo a tre giornate dalla fine e assoldare Agostini per poi far saltare anche lui. Per ciliegina, rimane memorabile, nel dopo gara, l’insulto del patron in diretta tv a uno dei volti più accreditati del giornalismo sportivo italiano ed europeo. Peraltro, anche uno stupendo esempio di intimidazione per un giovane che voglia intraprendere questo mestiere. Ma questa è un’altra storia. Acqua passata? Anche no. Insomma, Venezia-Cagliari ha diverse sfaccettature. Sir Claudio in queste situazioni è più maestro del solito. Ha levato alibi e dubbi al gruppo (“Mancano gli attaccanti? Non ci dobbiamo pensare, il Cagliari gioca sempre per vincere”) e sa che dovrà proseguire nel limare le sbavature difensive, operazione che gli ha permesso di ribaltare l’andazzo dell’era legata a Fabio Liverani. Adesso, Radunovic prende poche reti, la squadra sa difendersi, anche con un ordine che ricorda un sano catenaccio. Mantenere solidità e concentrazione, più spirito di sacrificio e una linea difensiva coesa, probabilmente non bastano per andare direttamente in A. Ma il mix aiuta a risalire la corrente. Che poi manovra e idee di gioco, finalizzazione, tiri e attacco alla porta in generale, siano ancora una criticità, è innegabile. Ranieri sa anche questo. E, senza un play di ruolo, con Makoumbou che cresce ma ha necessità dei tempi di maturazione richiesti dal calcio italiano, specie in B, deve tener conto delle lunghe assenze (Nandez manca, eccome). E saper adattare il menu a quel che gli ha dato il convento. Intanto, Mancosu è il predestinato alle spalle di chiunque giochi in avanti. Marco è atteso più di altri. Suerte.

 

Mario Frongia

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Tahar Ben Amara e Laura Paoni sono i nuovi campioni regionali assoluti di spada in una gara intitolata alla memoria di Piero Falqui. Due atleti del Cus Cagliari, in una gara organizzata dal Cus Cagliari e dedicata a uno dei più grandi spadisti che il Cus e che tutta la Sardegna abbiano mai conosciuto, due volte campione italiano.

Nella gara maschile, Ben Amara si è imposto sul gradino più alto di un podio per tre quarti colorato di rosso Cus, col secondo posto di Luca Diana e il terzo di Riccardo Cossu, quest’ultimo pari merito con Gabriele Mocci dell’Accademia d’Armi Athos. La gara femminile ha visto invece Laura Paoni prevalere nella finale contro Mariairene Carta dell’Accademia d’Armi Athos, terze pari merito sono arrivate Anita Melis del Cus Cagliari e Isabella Fuccaro dell’Accademia d’Armi Athos.

Numerosi i compagni di allenamenti e amici di Piero Falqui che hanno voluto essere presenti alla gara: da Carlo Songini, altro campione nazionale targato Cus, a Corrado Ancis, passando per i fratelli Marcello e Alberto Figari e Paolo Perra, l’ex dirigente della sezione scherma del Cus Cagliari dottor Alberto Macis e l’ex delegato regionale Efisio Podda. Tanti anche i messaggi audio invitati da chi non poteva essere presente: da Stefano Del Giacco a Luca Zicca, passando per Cristina Mura.

Ai due vincitori, oltre alla Coppa, è andato il piatto del Memorial Piero Falqui, consegnato dalla cugina di primo grado Rita Soddu in rappresentanza della famiglia che, unitamente al Cus, ha voluto istituire il premio intitolato al campione prematuramente scomparso nel 2018. Nella sua carriera agonistica, interamente trascorsa nel sodalizio universitario seguito dai Maestri Salvatore Baldino e Rafaele Zicca, Falqui ha vinto due titoli italiani - nel 1977 e nel 1985 - e ha centrato numerose finali nazionali.

Nella stessa giornata si sono disputate anche le gare non agonistiche riservate a Esordienti e Prime Lame e i Campionati Regionali Assoluti di Sciabola, vinti al femminile da Gabriella Bigolin con secondo posto di Valeria Mignano (Circolo Schermistico Sassarese) e terze Francesca Achenza e Maria Rita Lucia Barria (entrambe Circolo Schermistico Sassarese. Al maschile vittoria di Tahar Ben Amara (Cus Cagliari) su Alberto Tavolacci (Accademia d’Armi Athos).

 

 

 

 

 

 

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L’hanno battezzato “Together day after day”, dura tre mesi, è gratuito, coinvolge trenta tra ragazzine e ragazzini e ha preso il via negli impianti di Siurgus Donigala. L’intesa tra municipalità, Aics-Cagliari, associazione sportiva Green park e l’impresa sociale Punto a capo, funziona e procede al meglio. “Lavoriamo sul territorio per socializzare e avvicinare le attività sportive ai giovani” dice Andrea Lobina. Il presidente dell’Aics del capoluogo regionale ha preso a cuore la mission dell’associazione. Da qui, il semaforo verde. Lo scorso 30 gennaio a Siurgus Donigala il progetto ideato, promosso e curato dall’Aics Cagliari con al centro il soddisfacimento dei bisogni dei minori, è decollato. Per la felicità dei partecipanti, delle loro famiglie e degli educatori. Patrocinato dal Comune di Siurgus Donigala, “Together day after day” si sviluppa sugli impianti della municipalità gestiti dall'associazione sportiva "Green park ssd" ed è coordinato dall'impresa sociale “Punto a capo”. "Proseguiamo con convinzione l'obiettivo di avvicinare e portare le attività sportive nelle comunità giovanili che risultano spesso svantaggiate e lontano dai circuiti aggregativi e di svago più moderni e attrattivi" aggiunge Lobina. Il progetto ha una durata di tre mesi e si sta svolgendo con frequenza settimanale. Le attività sportive multidisciplinari, con al centro il padel, stanno riscontrando il consenso dei trenta partecipanti con età dai 6 ai 18 anni. La partecipazione è gratuita. “Lo sport è e rimane un valido strumento di prevenzione e di riscatto sociale. Poi, l'importanza del creare rete permette la maturazione di reali opportunità di crescita individuale e collettiva" spiega Simona Pinna, responsabile progetti di "Punto a capo". Il soddisfacimento dei bisogni specifici dei minori sono al centro del percorso. Con al centro la valorizzazione del territorio e la diffusione delle attività e dell'esercizio fisico inteso come strumento educativo e di prevenzione al disagio sociale giovanile.

Coesione sociale e crescita collettiva. In breve, una lotta quotidiana contro vari generi di disagi. “Ma anche - rimarca il presidente Aics Cagliari - come volano di promozione della coesione sociale della comunità: creare sinergia, scambiare conoscenze, socializzare e sviluppare competenze cercando di capitalizzare i risultati, è il nostro principale obiettivo. Anche per questo siamo grati sia per il supporto del Comune, sia per la collaborazione con Green Park e con Punto a Capo: senza la loro professionalità non avremo potuto coinvolgere il territorio di Siurgus Donigala e mettere a disposizione delle nuove generazioni un progetto moderno ed ambizioso". Insomma, un piccolo grande cerchio,. Virtuoso e volto al futuro. Che accomuna in un mix incoraggiante città, tecnici, paesi, allenatori, volontari, discipline sportive, bambini, famiglie, operatori e insegnanti. Aics-Cagliari ha lanciato anche il progetto “Sport di squadra”, curato da Valentina Soddu e Valentina Fanti. Un percorso che ha avuto luogo lo scorso anno nelle scuole di Cagliari. Con la direzione scolastica “Is Mirrionis” e il plesso “Collodi” per un totale di cinque classi, tre seconde e due terze. Due classi, una seconda e una terza, sono state coinvolte dal plesso “Italo Stagno” e una seconda e una terza della scuola “San Michele”. Per la direzione scolastica “Giusy Devinu” hanno preso parte le scuole dell’infanzia di Via Brianza, con tre classi, e di via Serbariu, due le classi. In totale sono stati coinvolti nel progetto 260 bambini. Numeri e fatti di rilievo.

Povertà educativa, disabilità, percorso formativo. Il core business dell’Aics è di ampia portata. A Cagliari e nei centri della provincia, come Siurgus Donigala. Al centro del tavolo i temi chiave per il futuro dei giovani. Ad esempio, la definizione di un Patto Educativo con le scuole (dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado) per potenziare l’offerta della pratica motoria, curricolare o extra curricolare a seconda delle esigenze scolastiche, punta a raggiungere tutti i bambini, tra cui quelli inseriti nei circuiti della povertà educativa, i bambini con disabilità o deficit che fuori dalle scuole non hanno le opportunità di accedere alla pratica motoria e allo sport. Il progetto eroga moduli di pratica motoria incentrati sul gioco di squadra, in grado di promuovere lo sport come veicolo attraverso il quale sviluppare competenze di fair play, di inclusione e di competizione orientata al gioco di squadra. Il tutto con situazioni “adattate” per la partecipazione attiva di tutti i componenti dei gruppi classe, sia bambini/e con disabilità o deficit intellettivi o motori sia bambini/e e ragazzi/e normodotati.

 

Mario Frongia

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Venerdì, 17 Febbraio 2023 10:57

I rossoblù a caccia di continuità

Forse, non è da dentro o fuori. Ma la giornata in terra pugliese si annuncia particolarmente complessa. Il Cagliari che sfida il Bari al San Nicola sa di avere di fronte un primo ostacolo per capire cosa potrà e vorrà fare da grande. Uno sguardo alla classifica, agli avversari e ai prossimi turni chiarisce il quadro. Intanto, la luna di miele con Claudio Ranieri prosegue: se la squadra subisce meno tiri in porta, meno azioni offensive, meno gol, il merito è di Sir Claudio. Il tecnico di Testaccio - ma lui preferisce si dica di San Saba, popoloso rione con parrocchia gestita dai Gesuiti - ha messo al meglio, e c’è ancora da fare, la testa e la posizione del reparto difensivo. Ha chiesto ai centrocampisti, scegliendo quelli che in settimana schiumano di più, di stare compatti e pronti al raddoppio e alla cattura delle seconde palle: fattore che in B può fare quasi sempre la differenza. Dunque, concentrazione, lavoro e senso della posizione. Per la mentalità e lo spirito serve ancora qualcosa. Ma è lecito che i tifosi siano ottimisti. Più in salita pensare a manovra, idee di gioco, finalizzazione. Serviva un regista e un altro centrocampista di gamba. Ma se uno vale, specie se deve scendere dalla A, costa. Quindi, lo lasci dove sta e speri nel recupero senza interruzioni di Rog e Mancosu, senza scordare il contributo che può dare Nandez, atteso a marzo. Intanto, ti godi Kourfalidis. Dunque, tutta merce che trova in casa.  Per cui, pazienza se Lapadula deve stare isolato e viene servito con i cross alti. E se da dietro la palla viene lanciata come un piattello. Inoltre, comunque la si rigiri, il centravanti peruviano la butta dentro anche se tocca pochi palloni, subisce falli, fa ammonire gli avversari e conquista punizioni. Però, annega tra due difensori ed è quasi sempre, in fase offensiva, con i compagni più vicini a venti metri da sé e dall’area. Dunque, Ranieri. Il più potente disinfettante umano sul mercato giunto al Cagliari dopo una retrocessione vergognosa, lo smantellamento della squadra, tra esoneri, tecnici e dirigenti cacciati, e un girone d’andata da brivido, ci sta mettendo la faccia. E non la perderà. Certo, specie nei cambi ci vorrebbe più tempismo e coraggio.

Serve una marcia diversa. È arduo sentenziare dalla tribuna per capire cosa c’è dietro. Intanto, adesso l’asticella sale: i rossoblù guidati dal trionfatore in Premier hanno vinto per ora solo in casa. E soprattutto, ci sono riusciti con club della parte bassa della classifica. Bari è il primo step senza airbag. E, ad esempio, sarà fondamentale capire se lo spirito con cui si è scesi in campo a Modena - trascurando l’orribile direzione dell’arbitro, con un ricorso, anche per la forma: giunto oltre tempo massimo!, altrettanto pessimo e deleterio del club di via Mameli - sia finito in archivio. Contro Cheddira e compagni - “Ma il Bari non è solo Cheddira!” ha avvertito Ranieri  - per il Cagliari è pomeriggio da compito in classe. Intanto, per mantenere il sesto posto nel trenino play off. Poi, una prova con il segno più è fondamentale per affrontare, sempre in trasferta, il Venezia. I lagunari evocano ricordi orribili. Ma il 25 febbraio al “Penzo” l’amarcord va rivoltato al contrario per avere le giuste motivazioni. Ma stiamo ai pugliesi. Terzi in classifica con 39 punti, appena 3 dal Genoa, fiutano la risalita senza passare dall’inferno dei play off. Anche per questo la venticinquesima giornata offre suggestioni interessanti. Al Cagliari serve continuità. Senza Altare squalificato, con i recuperati Obert e Mancosu, più Rog in campo dopo lo stop del giudice sportivo, i dubbi del tecnico riguardano solo il reparto avanzato: meglio Luvumbo o Prelec al fianco di Lapadula? Ancora out Falco, distanti Pavoletti, Nandez, Viola, Deiola e Di Pardo con Barreca in riavvicinamento al gruppo, Ranieri sa che le scelte - dal via e in corsa - potrebbero rivelarsi decisive. Al san Nicola è vietato sbagliare.

 

 

Mario Frongia

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Il risveglio completo si compie, tornando alle desuete ma rinfrancanti pratiche. Per i Crusaders sarà una primavera costellata da appuntamenti agonistici numerosi e policromi, improntati verso un approccio settentrionalistico alla nazione, tanto atteso dalla dirigenza. Sei gare tra Lombardia e Sardegna (l’ultima volta fu nel 2019), cominciano a dare maggior rilievo al campionato CIF 9 che purtroppo, per svariate ragioni, perde pezzi; infatti, rispetto allo scorso anno, le franchigie sono calate da 36 a 28. Inseriti nel girone C i cagliaritani esordiranno nel secondo week end di marzo ospiti degli Hammers Monza Brianza.

Allenati per la seconda volta consecutiva dal tecnico statunitense Tim Tobin, (una prima assoluta perché di solito i tecnici americani fanno la più classica delle toccate e fughe) potranno essere acclamati dal loro calorosissimo pubblico nell’ultimo fine settimana marzolino, quando nell’impianto di Monte Claro si affacceranno i Rams Milano. Gli appuntamenti casalinghi si ripeteranno per altre due volte con l’arrivo dei blasonatissimi Bengals Brescia (29 aprile) e la gara di ritorno con gli Hammers (13 maggio). Soltanto con un’altra compagine, i Rams, daranno vita alla doppia sfida a campi invertiti, mentre con le altre, tra cui i Gorillas Varese (da affrontare in trasferta il 15 aprile) ci sarà un unico appuntamento.

L’euforia è tanta e nonostante le temperature più o meno gelide riscontrate negli ultimi tre mesi, i volenterosi atleti sono stati sufficientemente assidui nelle tre sedute di allenamento settimanali, pronti a sottoporsi agli esercizi impartiti dal coaching staff che periodicamente, collegato con la Florida, riceve le dritte da parte del buon Tobin, da pochi giorni atterrato sulla pista di Elmas, pronto a dare un’ulteriore scossa al gruppo (vedere testimonianze in basso).

La dirigenza si attende molto da questo 2023 anche dopo i fasti del documentario di Stefano Sernagiotto (NOI, Crusaders) che ha incantato la giuria internazionale del Paladino d’Oro di Palermo e quella della Sport Movies & tv 2022 – 40th Milano International Ficts Fest”. Della preziosa statuetta e della “Mention D’Honner” se ne parlerà ancora nelle prossime settimane quando, salvo imprevisti, il campionato e l’intero staff crociato saranno presentati ufficialmente come ai vecchi tempi, quando la parola pandemia si pronunciava di rado.

E in quella circostanza si parlerà anche del nuovo impianto di Terramaini che gradualmente sta cambiando look per dare finalmente un alloggio sicuro e duraturo alla società over trenta presieduta da Emanuele Garzia.

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"Grazie allo stanziamento di oltre 6 milioni di euro, la Sardegna potrà ospitare una delle regate di preparazione all'America's Cup 2024 coi cinque team velici internazionali, confermandosi meta apprezzata per ospitare manifestazioni prestigiose, che garantiscono visibilità internazionale. Prosegue in maniera fattiva la nostra strategia di promozione attraverso i grandi eventi sportivi". Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, della Legge  Finanziaria 2023-2025.

"Ora che abbiamo stanziato le risorse necessarie, dobbiamo farci trovare pronti per un appuntamento assolutamente unico che porterà, grazie anche alla copertura mediatica, soprattutto televisiva, la città di Cagliari e l’intera Sardegna alla ribalta mondiale - ha aggiunto l'assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa - La presenza a Cagliari per almeno due settimane dei protagonisti della sfida per la conquista del più famoso e importante trofeo della vela mondiale, che si svolgerà a Barcellona nel 2024, garantisce anche un importante impatto economico sul territorio. Ovviamente, valuteremo anche un contorno di eventi nautici e velici che fungano da attrazione per gli appassionati".

"Un importante investimento per un evento che, svolgendosi in autunno, contribuirà al raggiungimento di alcuni obiettivi della promozione turistica attraverso gli eventi sportivi: la destagionalizzazione dei flussi turistici e l’allungamento della stagione”, ha concluso l'assessore Chessa. 

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