Visualizza articoli per tag: regione sardegna

Da oggi, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, l’area della spiaggia di Porto Tramatzu, nel poligono di Capo Teulada e relative pertinenze, la spiaggia di S’Enna e S’Arca, nell’area del poligono di Capo Frasca e l’ulteriore porzione di scogliera attigua alla spiaggia di S’Enna e S’Arca, non fanno più parte delle servitù militari presenti in Sardegna. “Si tratta - ha detto il presidente della Regione Christian Solinas - della conclusione di un lungo iter per la riconquista e la liberazione dalle servitù militari di luoghi simbolo delle rivendicazioni sardiste. Ancora una volta il lavoro e il pragmatismo hanno dato i loro frutti. Non è un caso che la via del dialogo - conclude Solinas - sia sempre la più produttiva,  anche per affermare diritti sacrosanti dei sardi e tutelare gli interessi della Sardegna”.
Al termine della Seconda guerra mondiale, con la sottoscrizione del piano Marshall, l'Italia si impegnò a dare agli americani una sede di addestramento e basi militari nel Mediterraneo. Nacquero così, negli anni '50, con l'esproprio dei terreni in alcune regioni italiane a Statuto Speciale, le prime servitù militari. La Sardegna ha pagato più di tutti: è una delle regioni italiane più militarizzate dove si addestrano gli eserciti di tutto il mondo. Infatti, nell’isola, migliaia sono gli ettari di territorio interessati a servitù militari a cui si aggiunge un vasto tratto di mare dove è vietata la navigazione, così come la pesca, durante tutto il periodo delle esercitazioni militari.
Pubblicato in Regione

L’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, ha convocato per domani, 12 dicembre (alle 12 in Assessorato), un incontro con Trenitalia per avere chiarimenti sui disservizi registrati recentemente nei collegamenti ferroviari, in particolare nel nord Sardegna, ultimo in ordine di tempo quello sull’Olbia-Cagliari di ieri, domenica 10 dicembre. L’esponente della Giunta Solinas chiede di conoscere “le misure che l’Azienda ha intenzione di intraprendere per ripristinare, quanto prima, una capacità di trasporto, in termini di offerta di posti a sedere e senza rotture di carico, proporzionata alla domanda di passeggeri”.

“È un servizio indegno e una situazione non più tollerabile”, commenta l’assessore Moro. “I collegamenti di Trenitalia dal Nord dell’Isola sono un’offesa per i viaggiatori e mortificano gli sforzi fatti dalla Regione per restituire dignità al trasporto pubblico”.

“Ritardi, cancellazioni, orari non corrispondenti alle esigenze dell’utenza, modifiche unilaterali dei programmi e un discutibile ricorso ai bus sostitutivi hanno raggiunto livelli inaccettabili che, uniti alle opinabili scelte del passato, tendenti a penalizzare il trasporto su gomma a vantaggio di un inadeguato trasporto ferroviario, rendono non più rinviabili radicali modifiche nei rapporti tra il gestore ferroviario e la Regione sarda”, conclude l’assessore Moro. 

Pubblicato in Regione

La Giunta regionale ha finalizzato la procedura di assegnazione dei fondi per i consorzi industriali: 15 milioni di euro previsti dalla delibera del 6 ottobre scorso, ripartiti nelle annualità 2023, 2024 e 2025, e destinati alla realizzazione di infrastrutture negli agglomerati industriali della Sardegna.

“Diamo atto a un importante lavoro di riqualificazione delle aree industriali della Sardegna, attraverso il finanziamento della realizzazione di infrastrutture utili a creare nuove realtà occupazionali, o al miglioramento di quelle esistenti, andando così a rendere sempre più virtuoso il sistema isolano” afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas.

Ciascun Consorzio Industriale Provinciale beneficerà di un finanziamento pari a €1.875.000, ai fini di una più equa ripartizione territoriale delle risorse: in totale sono stati finanziati dieci progetti.

Queste le tipologie di intervento ammesse: manutenzione straordinaria, messa a norma e/o in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti; completamento di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti; bonifica e recupero di insediamenti produttivi abbandonati o dismessi; realizzazione (ex novo) di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e/o sovracomunale.

“Nel finanziare questi interventi – precisa l’assessore dell’Industria, Anita Pili – si è inteso rafforzare la politica di sostegno agli enti locali e alle imprese. Avere aree industriali maggiormente qualificate consentirà da un lato l’attrazione di nuovi investimenti e dall’altro migliori condizioni di competitività per il tessuto imprenditoriale esistente”.

 

I Consorzi Industriali Provinciali beneficiari del finanziamento, con i relativi progetti, sono:

-       CIP Cagliari: Zona industriale Macchiareddu – Infrastrutturazione area compresa tra la 2^ strada est, la 6^ strada e la S.P. 92”

-       CIP Carbonia-Iglesias: Opere di completamento e di manutenzione straordinaria delle reti e della piattaforma depurativa consortile dell'agglomerato industriale di Portovesme”

-       CIP Ogliastra: "Recupero e Riqualificazione urbana di due vasche a servizio della cartiera di Arbatax” e “Frazionamento con cambio di destinazione d’uso da abitazione a ufficio nell’alloggio del custode –Modifiche delle aperture del prefabbricato ex Aerostazione – Modifiche interne dell’Aerostazione”

-       CIP Medio Campidano – Villacidro: "Lavori di completamento e manutenzione straordinaria impianti IPPC"

-       CIP Nord Est Sardegna – Gallura: “Lavori di ripristino funzionale e manutenzione straordinaria e ordinaria delle infrastrutture primarie dell’agglomerato industriale di Olbia di competenza del CIPNES – Gallura”

-       CIP Nuoro: "Impianto di trattamento rifiuti liquidi non pericolosi" e “Nuovo impianto di potabilizzazione, demineralizzazione, modifiche e nuovi allacciamenti alle reti di adduzione e distribuzione consortili"

-       CIP Oristanese: "Interventi di riqualificazione, ristrutturazione, abbattimento barriere architettoniche ed efficientamento energetico del corpo uffici Consortile"

-       CIP Sassari: "Impianto per la messa in riserva della posidonia spiaggiata per il successivo trattamento e recupero, nella zona industriale “San Marco” nel comune di Alghero”.

Pubblicato in Regione
Etichette:

Otto milioni in arrivo ai Comuni per la realizzazione del primo studio sullo stato di fatto degli edifici scolastici, un importante passo verso il miglioramento della conoscenza rispetto alle condizioni delle Scuole e il primo passo per mettere in campo quei correttivi necessari a garantire la sicurezza.  È il contenuto della comunicazione inviata in questi giorni dall’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, a tutti i Comuni della Sardegna, con cui la Regione dà concretamente avvio alla misura. L’obiettivo, così come previsto dalla Finanziaria 23-25 che ha stanziato le risorse, è appunto di migliorare il livello di dettaglio delle informazioni sulle scuole, evidenziare eventuali interventi di messa in sicurezza, efficientamento energetico e acquisizione di certificazioni obbligatorie. Gli studi restituiranno quindi una sorta di documento d’identità delle strutture.

“Con questo importante stanziamento la Regione ha risposto a una sfida di civiltà: rendere sicuri gli edifici scolastici e dare nuovo impulso alle attività didattiche, consentendo agli studenti e a tutti gli operatori scolastici di vivere la scuola in condizioni di salute e sicurezza – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas - La Giunta regionale per la prima volta è intervenuta per prevenire, e poi aggredire, quel deficit di dati che caratterizza i nostri edifici scolastici”. Lo stanziamento delle risorse, ha proseguito il Presidente Solinas, “contribuirà, anche in coerenza con il piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@, a rendere le scuole luoghi sicuri, accoglienti e piacevoli per i ragazzi migliorando la qualità degli spazi scolastici e la loro funzionalità nel rispetto alle esigenze didattiche”.

Così come avvenuto anche nel 2021, quando era stata autorizzata a favore delle amministrazioni pubbliche, la spesa di 3.000.000 per l’istituzione del fondo di rotazione per l’anticipazione delle spese di progettazione e per le relative indagini propedeutiche alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica, anche quest’anno la Regione ha mostrato la massima attenzione verso i Comuni, gravati da difficoltà crescenti nel reperire le risorse necessarie per la progettazione degli interventi di edilizia scolastica.

“Non possiamo esporre gli studenti a rischi di alcun tipo: le scuole devono essere luoghi sicuri perché è lì che trascorrono una gran parte di ore i nostri figli”, evidenzia l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris prima di ripercorrere i passi che hanno portato alla lettera inviata in questi giorni ai Comuni. “Avevamo davanti un’esigenza impellente, quella di garantire la sicurezza degli edifici scolastici senza però avere quelle informazioni utili a mettere in campo correttivi e pianificare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria  – precisa l’Assessore Salaris – I comuni della Sardegna, a causa della cronica esigua disponibilità di risorse finanziarie proprie hanno mostrato, in maniera sempre maggiore soprattutto negli ultimi anni, grandi difficoltà a reperire le risorse necessarie per la progettazione degli interventi di edilizia scolastica e l’esecuzione delle relative indagini propedeutiche. Questo fatto e la non conoscenza dello stato di fatto degli edifici scolastici – prosegue l’Assessore - rappresenta una delle principali cause di ritardo nella progettazione e quindi nell’attuazione di interventi di ristrutturazione, manutenzione o nuova costruzione, impedendo perfino il rispetto delle tempistiche di attuazione dei finanziamenti assegnati da parte dello Stato o dell’Unione Europea. È stato davanti a questa necessità che la Giunta ha cercato e trovato il modo per intervenire”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

I beneficiari della misura sono tutti i Comuni nel cui territorio ricade una scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado o una dell’infanzia, senza distinzione alcuna (sono ovviamente i scusi dal finanziamento i Comuni che non hanno al loro interno una struttura scolastica).

Nel dettaglio, lo stanziamento delle (trasferimenti correnti agli Enti e Amministrazioni Locali) è destinato alla esecuzione di tutte quelle attività e indagini propedeutiche alla predisposizione del DPI (Documento preliminare alla Progettazione). In particolare potranno essere destinate all’inventario funzionale degli arredi; rilievo architettonico, rilievo impianti, elementi e presidi antincendio, rilievo impianti idrico-sanitari, rilievo impianti elettrici ordinari, rilievo impianti elettrici speciali (videosorveglianza, domotica, ecc.), rilievo impianti alimentati da fonti rinnovabili, rilievo impianti di condizionamento/riscaldamento/VMC, rilievo impianti di sollevamento, indagini strutturali (statiche e sismiche), indagini geologiche, indagini geotecniche, indagini idrologiche, indagini idrogeologiche, indagini idrauliche, indagini urbanistiche, indagini rischio radon, pratiche catastali e accatastamenti, diagnosi energetica, attestato di prestazione energetica.

I Comuni devono attuare le attività entro il 31 dicembre 2024 e devono procedere alla rendicontazione delle spese entro il 31 marzo 2025 (la verifica tecnica sulla coerenza delle attività svolte da beneficiari verrà effettuata e attestata dall’Unità di Progetto Iscol@ a cui sono demandate tutte le attività di assistenza tecnica a favore dei beneficiari).

Pubblicato in Regione

La Sardegna è la prima regione d’Italia ad aver avviato l’apertura degli uffici di prossimità nella fase di sperimentazione del progetto del Ministero della Giustizia. Sono complessivamente 17, sui 21 previsti, quelli già inaugurati dalla Regione. Ha infatti tagliato il nastro stamani ad Alghero, dopo quello di Milis, il diciassettesimo ufficio al servizio della comunità (seguirà domani l’inaugurazione a La Maddalena e nei giorni a seguire verranno inaugurati gli uffici di Nule, Quartu Sant’Elena e infine Sant’Antioco).

“Si avvia a compimento nella nostra Isola un importante progetto avviato per rendere la Giustizia più vicina alle Comunità, in particolare alle periferie e ai comuni più isolati rispetto ai centri di riferimento”, ha detto l’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che oggi ha appunto inaugurato l’ufficio di Alghero, con la partecipazione dei Comuni di Olmedo, Monteleone Roccadoria, Putifigari, Romana, Villanova Monteleone e Uri, del Tribunale di Sassari e dei referenti del Centro regionale di Programmazione, Crp.

“Un progetto - ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas - qualificante e ritenuto ormai essenziale nell’ambito dei servizi al cittadino, che si aggiunge alle misure già messe in campo dalla Regione in favore del miglioramento della qualità della vita, della lotta allo spopolamento e del sostegno agli Enti locali che anche nella Variazione di Bilancio appena approvata ha visto ingenti risorse impiegate per sostenere i Comuni”, ha concluso l’Assessore Fasolino ringraziando il Presidente del Tribunale di Sassari, Massimo Zaniboni per la sua presenza, che, ha detto l’Assessore “dà forza a questo progetto: la Sardegna è la prima regione d'Italia ad aver avviato l'apertura degli Uffici di prossimità nella fase di sperimentazione, seguendo quindi le linee del Ministero della Giustizia”.

Nel corso dei due incontri, quello di Milis prima e quello di Alghero in chiusura, sono stati illustrati i punti qualificanti dell’iniziativa. Attraverso gli Uffici di prossimità i cittadini potranno inoltrare le pratiche per l’Amministrazione di Sostegno; richiedere un’autorizzazione al giudice tutelare; richiedere un’autorizzazione al rilascio dei documenti validi per l’espatrio; richiedere la nomina di un curatore speciale; ricevere supporto per la compilazione della modulistica vigente presso gli uffici giudiziari; avere consulenza e supporto sugli istituti di protezione giuridica (tutele, tutele minori, amministrazione di sostegno); ottenere assistenza per altri servizi della volontaria giurisdizione che non richiedono l’ausilio di un avvocato. Gli uffici di prossimità permetteranno insomma di ricevere informazioni e presentare istanze nell'ambito della volontaria giurisdizione (è esclusa l’attività di assistenza legale).

I cittadini potranno quindi compiere operazioni e avere informazioni direttamente nel Comune sede dell’Ufficio di Prossimità senza necessità di recarsi nelle sedi dei sei Tribunali Ordinari della Sardegna (Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tempio, Lanusei)

Pubblicato in Regione
Etichette:

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai, ha approvato, nell’ultima seduta, le “linee guida sugli standard formativi per il profilo professionale dell'operatore di tatuaggio e piercing" per la gestione in sicurezza delle attività.

“La delibera - spiega Lai - prevede i requisiti utili per ottenere le autorizzazioni igienico sanitarie necessarie all'esercizio dell'attività, oltre che l'obbligo di partecipare ad un corso di formazione organizzato e gestito dalle Aziende Sanitarie Locali, finalizzato al riconoscimento dei titoli abilitativi. Definisce - aggiunge l’assessore - gli standard professionali degli operatori e i relativi percorsi formativi, le modalità per l’esercizio delle funzioni di controllo e vigilanza, per prevenire eventuali rischi nelle attività di tatuaggio e piercing”.

Il provvedimento prevede un’esenzione parziale o totale della frequenza dei percorsi di formazione per il conseguimento dell'attestato di certificazione dell'Operatore di tatuaggio e piercing, per coloro che abbiamo già conseguito un attestato di frequenza ad un corso obbligatorio igienico sanitario (anche presso un’altra regione che abbia regolamentato il settore), che dimostrino di aver maturato un'esperienza lavorativa pregressa in attività di tatuaggio e/o piercing; o che siano in possesso di un documento di validazione delle competenze acquisite con la frequenza di un percorso di individuazione e validazione delle competenze presso il Servizio di Individuazione Validazione e Certificazione delle Competenze (SIVaC) nell'ambito del Sistema Regionale di Certificazione delle Competenze (SRCC). Si rende necessario, inoltre, integrare l'offerta formativa regionale con i percorsi per la qualificazione di coloro che operano o intendono operare nel settore

Pubblicato in Regione

Sono dieci le domande arrivate da tutte le Diocesi della Sardegna per accedere al bando che stanzia i contributi per la realizzazione di centri di aggregazione che assolvano alla funzione di contrasto alle devianze giovanili. Si tratta di 15 milioni di euro, cinque ad annualità fino al 2025, stanziati con l’ultima Legge Finanziaria, a cui l’Assessorato degli Enti locali ha dato seguito con la pubblicazione del bando chiuso oggi.

“La partecipazione di tutte le Diocesi sarde è un segnale per noi importantissimo – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris - Obiettivo della Regione è di prevenire forme di disagio anche mediante la pianificazione e l’implementazione di misure e azioni di contrasto  alle condizioni di emarginazione sociale nell’ambito delle quali rivestono grande importanza i centri di aggregazione e formazione sociale che con questo bando abbiamo voluto sostenere. La buona politica e il buon governo – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas - passano anche per l’impegno concreto affinché vengano create condizioni favorevoli alla crescita sana dei giovani. La realizzazione di centri in grado di agevolare l’inclusione e a sostenere le buone pratiche giovanili rappresenta il primo tassello per uno sviluppo sano, equo e giusto della società”. “I giovani sono il futuro della Sardegna – ha concluso l’Assessore Salaris – Sostenerne la crescita con progetti di questo genere è un dovere  a cui la Regione ha dato una risposta pronta e decisa”.

Hanno partecipato al bando tutte le diocesi (Cagliari, Tempio-Ampurias, Iglesias, Ozieri, Lanusei, Nuoro, Sassari, Alghero-Bosa, Oristano, Ales-Terralba). Partirà ora la fase istruttoria da parte degli Uffici ed entro il 31 dicembre verranno impegnate le risorse.

Pubblicato in Regione
Etichette:

Sono 47 sul totale di 58 aventi diritto (tutti quelli interessati dal tracciato del treno storico) i Comuni che hanno formalizzato l’adesione alla “Fondazione Trenino verde storico della Sardegna”, in qualità di soci fondatori, insieme con la Regione Autonoma della Sardegna e l’Arst, così come stabilito dalla delibera della Giunta regionale del 17 novembre 2023, in attuazione dell’articolo 138 della legge regionale 9 del 23 ottobre 2023.

I Comuni fondatori sono i seguenti: Aggius, Aritzo, Arzana, Belvì, Bortigiadas, Bosa, Calangianus, Chiaramonti, Desulo, Elini, Flussio, Gairo, Girasole, Ilbono, Isili, Jerzu, Laconi, Laerru, Lanusei, Luras, Macomer, Magomadas, Mandas, Martis, Meana Sardo, Modolo, Nulvi, Nurallao, Osilo, Osini, Perfugas, Ploaghe, Sadali, Sant’Antonio Di Gallura, Sassari, Serri, Seui, Sorgono, Suni, Tempio Pausania, Tinnura, Tonara, Tortolì, Tresnuraghes, Ulassai, Ussassai, Villagrande Strisaili.

I rappresentanti legali dei 47 Comuni firmeranno martedì 5 dicembre a Sassari, alle 10, nell’Aula magna dell’Università, alla presenza del notaio, Andrea Porqueddu, l’atto costitutivo della Fondazione che ha come organi il presidente, la giunta esecutiva (composta dal presidente , da due componenti scelti dall’assemblea di partecipazione tra quattro rappresentati delle tratte ferroviarie individuati dai Comuni territorialmente competenti e due componenti nominati dall’Arst), l’assemblea di partecipazione (composta dai membri fondatori) e il revisore dei conti.

Possono ottenere la qualifica di “partecipanti”, senza diritto di voto in assemblea, le persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, gli enti e le associazioni che contribuiscono agli scopi della fondazione.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Antonio Moro, con una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta, ha designato alla carica di presidente il commercialista Elso Rei, 51 anni, titolare presso l’omonimo studio di commercialisti e consulenti di lavoro.

La Fondazione Trenino verde sarà presentata a Sassari martedì 5 dicembre, alle 10, nell’Aula Magna dell’Università, nel corso di un convegno aperto al pubblico, dal tema “Il treno ad altra velocità”, al quale parteciperanno il presidente della Regione, Christian Solinas, l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, Giovanni Pruneddu, docente di Diritto della navigazione e del turismo dell’Università di Sassari, e la direttrice del mensile “Dove” (Rcs-Corriere della Sera), Simona Tedesco. Previsti gli interventi del rettore Gavino Mariotti, del sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, del commissario straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, e del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.

“È un giorno storico per il Trenino verde della Sardegna – dichiara l’assessore Moro – che riparte con il protagonismo dei territori e dei Comuni, coinvolti per la prima volta in maniera diretta nelle attività di promozione, tutela, recupero e valorizzazione, a scopo turistico e culturale, dell’infrastruttura ferroviaria e dei relativi rotabili storici, di quell’immenso patrimonio rappresentato dal Trenino verde”.

“Dopo anni di attese – conclude l’esponente della Giunta Solinas – la più grande ferrovia storica d’Europa ha trovato dunque un sistema di gestione che possa garantire efficienza e adeguati sostegni finanziari per soddisfare le aspettative e le aspirazioni degli enti locali, degli operatori, delle imprese, dei cittadini sardi e dei tanti turisti che amano un viaggio nella Sardegna più vera a bordo del treno ad altra velocità”.

Pubblicato in Regione
Etichette:

Inaugurato, oggi, ad Adjumani in Uganda, nella zona del West Nile, alla presenza dei funzionari regionali e delle autorità locali, il primo laboratorio nella Regione per le analisi chimiche fisiche e biologiche dell’acqua per usi domestici, finalizzato al montaggio della qualità delle risorse idriche fornite alle popolazioni locali. Il progetto di cooperazione, denominato “E.Wa.s-Soluzioni per l’ambiente e per l’acqua”, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, è realizzato dalla Regione Sardegna in collaborazione con il distretto di Adjumani, l’Enas (Ente acque della Sardegna), l’Università di Sassari, il Comune di Nuoro e l’associazione di volontariato Dreo.

“La cooperazione internazionale allo sviluppo può influire in modo significativo sull’evoluzione del continente africano - afferma l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai - Il progetto si inserisce nell’ambito del rapporto di collaborazione, avviato sin dal 2017, tra la Regione Sardegna e la Repubblica di Uganda, in particolare sui temi della gestione idrica e del dissesto idrogeologico, ai fini del contenimento dei flussi migratori. Portiamo avanti un nuovo modello di cooperazione - aggiunge Lai - che va oltre la dinamica unidirezionale donatore-ricevente, basato sullo scambio reciproco, la collaborazione e la solidarietà, nel quale si confrontano più soggetti con finalità e competenze diverse in grado di influenzarsi vicendevolmente”.

Il Laboratorio, di 200mq, è attrezzato con strumenti e materiali per l’esecuzione di analisi chimico-biologico delle acque finalizzate sia al controllo della qualità, sia con finalità di sanità pubblica, vista la grave carenza di informazione nelle aree e i rischi di danni per la salute della popolazione residente nell’area. Attualmente i profughi continuano ad affluire in Uganda, il terzo Paese più ospitale del continente, dopo la Costa d’Avorio e il Sudafrica. Nel Paese sono presenti 1,7 milioni di profughi, la popolazione migrante rappresenta il 4 per cento della popolazione. 

Pubblicato in Regione

 “È l’intervento più importante mai fatto con una variazione di bilancio: un miliardo di euro che consente di programmare risorse utili per fare un’iniezione di fiducia al sistema economico e produttivo della Sardegna, con la massima attenzione alle autonomie locali, in un momento in cui si deve alimentare la ripresa”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi a Villa Devoto, illustrando nel corso di una conferenza stampa le misure contenute nella variazione di bilancio approvata ieri dal Consiglio regionale.

ENTI LOCALI. “Questa variazione – ha sottolineato il presidente Solinas – segna il momento di più alta attenzione nei confronti delle autonomie locali, perché non solo il fondo unico è stato incrementato di circa il 20 per cento, cioè 100 milioni rispetto allo stanziamento ordinario. Sul sistema delle autonomie locali investiamo 217 milioni per finanziare opere infrastrutturali importanti che vanno dalla viabilità rurale alla sistemazione della rigenerazione urbana. E questo nel complesso vuol dire dare servizi ai cittadini di tutte le comunità, dalle più piccole alle più grandi, ma anche fare un investimento importante sull’economia e sul lavoro, perché ciascuna di queste opere determinerà un alto impatto occupazionale anche nelle realtà più piccole”.

ISTRUZIONE. “Un altro investimento molto importante – ha poi evidenziato il Presidente – sono i 20 milioni sull’istruzione nel triennio. In particolare una misura fondamentale consentirà agli Enti regionali per il diritto allo studio universitario di erogare il cento per cento delle borse di studio a tutti gli studenti capaci e meritevoli, evitando il grande paradosso degli idonei non beneficiari per assenza di risorse. Con questa manovra abbiamo copertura integrale e facciamo anche un investimento ulteriore per l’edilizia scolastica per portare avanti il percorso di riqualificazione degli edifici su tutto il territorio regionale”.

POLITICHE SOCIALI. “Un'altra misura – ha detto ancora il presidente Solinas – va a incidere sulle categorie più deboli, più fragili. Abbiamo deciso di incrementare il fondo del Reis, il reddito di inclusione sociale, per far fronte a tutte quelle situazioni di bisogno e di necessità che dovessero verificarsi nei Comuni della Sardegna con un trasferimento di risorse che consentiranno ai Comuni di fronteggiare le situazioni di emergenza con un assetto finanziario decisamente più importante”.

BARRACELLI. “Abbiamo investito tanto – ha sottolineato il Presidente – anche sulle compagnie barracellari, perché per la prima volta dotiamo questo corpo di una funzione che già svolge, quella di antincendio e di collaborazione con la macchina regionale della Protezione civile, andando a implementare il patrimonio di mezzi da destinare alle campagne antincendio”.

ASINARA. “È previsto – ha aggiunto il presidente Solinas – un piano straordinario di interventi per la riqualificazione del patrimonio edilizio sull’isola dell'Asinara. È un intervento che avvia un percorso di bonifica rispetto ad alcune situazioni che abbiamo ereditato nel passaggio dei beni dallo Stato alla Regione, ma avvia anche un percorso che si articolerà con stanziamenti di 5 milioni per l’anno in corso, incrementato di ulteriori 25 per il prossimo. Quindi con 30 milioni di piano straordinario pensiamo di poter rivitalizzare e riqualificare una perla che da quando è transitata al patrimonio regionale non aveva mai goduto di interventi così radicali”.

SPORT. “Abbiamo mantenuto l'impegno – ha proseguito il Presidente – di prevedere in questa variazione un piano straordinario anche sull’impiantistica sportiva e i settori dilettantistici delle altre squadre di calcio della regione. Dopo aver concluso lo stanziamento al Comune di Cagliari per la realizzazione del nuovo stadio, era fondamentale dare una risposta a tutto quel mondo dilettantistico che quotidianamente svolge una funzione sociale, dotandolo di strutture non solo a norma, ma adeguate anche ai tempi moderni”.

EINSTEIN TELESCOPE. “Ci sarà lo stanziamento – ha rimarcato il Presidente – anche per continuare a competere in maniera significativa sull’Einstein Telescope: la Regione mette 10 milioni di euro ed è pronta a incrementare questo fondo per quanto necessario nel momento in cui dovessero sorgere le esigenze, perché questa opera strategica e scientifica, che valutiamo come un attrattore eccezionale per il centro della Sardegna e dell’intera Isola, possa essere ospitata nel nostro territorio”.

VIABILITÀ E URBANISTICA. “Abbiamo finanziato lo scorrimento di tutte le graduatorie che riguardano la viabilità e i centri urbani – ha spiegato il presidente Solinas – in modo tale che tutti i Comuni che hanno presentato progetti possano trovare risposte, in alcuni casi molto significative, come ad esempio per il Comune di Nuoro, con 10 milioni di euro stanziati per il rifacimento della galleria di Mughina, una delle altre opere grandemente attese dal territorio. Abbiamo anche investito 35 milioni sulla rigenerazione urbana e integrato i fondi perché le amministrazioni possano dotarsi finalmente di strumenti urbanistici adeguati al Piano paesaggistico regionale”.

TRASPORTI. “Ci sono oltre 40 milioni di stanziamenti sui trasporti – ha proseguito il Presidente – che vanno ad alimentare il nuovo modello di continuità territoriale implementato con gli aiuti diretti dei passeggeri e ai vettori e a integrare anche in maniera significativa il trasporto pubblico locale per adeguarci al rinnovo contrattuale di tutti gli operatori di quel settore”.

SEMPLIFICAZIONE. “Facciamo una grande iniezione di risorse alla Sardegna, in tutte le sue articolazioni. L’obiettivo strategico – ha detto il presidente Solinas – è quello di tradurre tutte queste risorse in un percorso burocratico più semplificato possibile, perché il grande argomento oggi è diventato la messa a terra di queste risorse programmate, cioè il tempo che passa dal giorno in cui vengono stanziate al giorno in cui i beneficiari finali possono usufruirne. È un percorso difficile che è stato avviato. Noi abbiamo scelto di riprendere a fare i concorsi pubblici e quindi di aprire nuovamente le porte della pubblica amministrazione a risorse nuove e qualificate, giovani che possano dare un contributo proprio in termini di semplificazione burocratica, accorciamento dei tempi.

COMPARTO UNICO.  “Trovo assolutamente ingiustificato – ha aggiunto il Presidente – che dipendenti pubblici che stanno nelle amministrazioni locali e hanno lo stesso carico di responsabilità percepiscano retribuzioni diverse dal resto del sistema Regione. Quindi è un obiettivo assolutamente prioritario, e credo un obiettivo programmatico anche per il prossimo quinquennio, quello di portare al comparto unico e all’unificazione con il sistema delle autonomie locali. C’è bisogno di un percorso normativo e finanziario ben definito, probabilmente di una norma di attuazione dello Statuto, e di una copertura finanziaria che va messa a regime. Lavoriamo già da oggi perché il comparto unico si possa realizzare sia sotto il profilo giuridico che sotto il profilo economico”.

AGRICOLTURA. “Dalla prossima settimana – ha concluso il presidente Solinas – saranno in pagamento i primi 100 milioni di anticipazioni sulla Pac per il mondo agricolo e delle campagne, una delle risorse molto attese che vanno verso tutte quelle realtà rurali della Sardegna che hanno necessità proprio in questo momento di programmare la loro stagione”.

Pubblicato in Regione
Etichette:
Pagina 11 di 53