Mercoledì, 31 Maggio 2023 19:55

Cagliari, remuntada strepitosa! In evidenza

Scritto da
Vota questo articolo
(11 Voti)

Il regalo migliore per i 103 anni di vita. Il Cagliari nato nel 1920 a maggio brinda al proprio anniversario e per l’occasione ha battuto il Parma. Un 3-2 in rimonta, maturato in poco più di venti minuti dopo aver subito per un tempo una lezione di calcio. Ma la storia la scrive chi vince e questo gruppo capitanato dal generale Ranieri ha dimostrato di sapersi rialzare, di trovare energie e fosforo per dire un po’ a tutti,  basti pensare a Bari e SudTirol!, che per risalire in A i giochi sono tutt’altro che chiusi. Certo, c’è da giocare sabato al “Tardini”. C’è da confermare nella seconda semifinale una condizione mentale e fisica positiva, mai doma, pronta a ribattere la qualità e la padronanza della manovra dei parmigiani. “In attacco loro sono da serie A: Pecchia ne ha cinque e chiunque metta, per tecnica e movimento, non cambia” le parole oneste di Claudio Ranieri. Che, giusto per sintetizzare sul tema, ricorda il vecchio monito sugli arbitraggi “che nell’arco di una stagione tolgono e danno”. Ma poi, bacchetta il diesse degli ospiti, Mauro Pederzoli (al Cagliari negli anni di Cellino con Zola in campo, ndr): “Noi dopo il rigore molto dubbio subito in casa loro (l’impalpabile fallo di braccio di Azzi, ndr) presunto, siamo stati zitti. Avrebbe dovuto fare altrettanto”. Punto e a capo. Insomma, vittoria con un gol di scarto.

Sabato a Parma basta non perdere. Ma sarebbe folle pensare di giocarsi la finale confidando sulla rete di scarto in un catino rovente. Servirà personalità e mestiere. E chissà se sir Claudio ripartirà dall’usato sicuro. Rog e Pavoletti venivano dati in panca. “Sono partito con i giocatori più esperti ma dopo venti minuti speravo finisse il primo tempo. Avrei cambiato tutti” ha detto il tecnico. E da quei cambi è nata la remuntada con Luvumbo che ha firmato una doppietta, preziosa quanto bella. La Domus è saltata per aria dalla gioia. Anche perché il Cagliari non perdeva in casa dal 1° ottobre dell'anno scorso: 4-1 dal Venezia, seconda sconfitta di fila del gruppo guidato da Liverani. Mentre Ranieri ha subito solo  a Modena e proprio a Parma.   

La fatica mentale ancora prima di quella fisica. Il Cagliari ha sofferto le ripartenze del Parma con un atteggiamento guardingo e attendista. Koulibaly, Estevez e Bernabé sono stati dei robot, Vasquez ha tenuto alta la squadra, dietro Osorio e Del Prato al e in mezzo e sulle fasce Zanimacchia, Sohm e Benedyczak hanno mostrato gamba e idee. Al Cagliari è mancato, in una reazione blanda e impaurita, l'ultimo passaggio. Mancosu è parso sotto misura e il capocannoniere Lapadula non ha dato il solito apporto. Così come Zappa, Azzi, Altare e Rog. Nel seconod tempo Ranieri è corso ai ripari: Luvumbo e Deiola per Pavoletti e Rog. Esce Gigi Buffon, quarantacinque anni compiuti, per Chichizola. La Domus applaude e spera: all'andata Pavoletti la pareggia propria su un clamoroso errore con scivolata del portiere dei ducali. Poi ci pensa Nandez, con un Cobbaut imbarazzante, a crossare per il destro al volo di Luvumbo. Che a seguire si procura il fallo da rigore, trasformato da Lapadula. Quindi, la serpentina magistrale in area con il destro sotto l’incrocio. Il 3-2 è la giusta sintesi del match. Ma non basta. Adesso, vanno ricaricate le pile per il retourn match, tra cinque giorni in Emilia.

 

 

Mario Frongia